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Estratto del documento

FORMA

 Bacilli a bastoncino

 Cocchi a sfera

 Diplococchi due

cocchi uniti

 Streptococchi disposti a

catena

 Stafilococchi disposti a

grappolo

 Spirilli a spirali

 Vibrioni a virgola

 Spirochete con più curve

OSSIGENO

Aerobi: si ossigeno

Anaerobi: no ossigeno per vivere

ACIDITA’

 Acidofili: acido

 AlCalofili: basico

CONCENTRAZIONI SALINE

Alofili (alte)

TEMPERATURA DELL’AMBIENTE

Crofili: A basse temperature

o Mesofili: 30/37°

o Temofili : alte temperature

BARETE CELLULARE: Formata

da 1 strato di

peptidoglicano

 Rigida

 Supporto e protezione

2 tipi:

1. Gran positivi:

colorante assorbito

diventando blu violetto

perché vi è uno strato

spesso di

peptidoglicano colorandosi

2. Gram negativi: non si colorano perché la struttura della membrana è formato

da uno strato più sottile e una capsula che impedisce la colorazione e

l’assorbimento

Struttura: Doppio strato

fosfolipidico con

funzione di barriera

protettiva che permette o

meno il passaggio di

sostanze all’interno o

all’esterno mediante

proteine di membrana

che possono essere:

 Integrali di membrana attraversando interamente la cellula creando canali

 Associate sia internamente che esternamente

RIBOSOMI: SINTESI PROTEICA

 Nei batteri sono + piccoli

o Formati d RNA e 30 proteine

o Formate da 2 subunità una maggiore (23s-5 s) e una minore 16s e la

o dimensione è 70s traducendo il messaggio dell’M-RNA in proteine

Assume strutture tridimensionali diversi a seconda dell’abbinamento della basi

o

INCLUSIONI CITOPLASMATICHE: elementi di riserva (es.granuli di zolfo, cristalli di

 magnetite, solfuro di ferro

DNA : 1 Molecola circolare + grande del batterio stesso Assume degli

 avvolgimenti e super avvolgimenti

FLAGELLI:

Presenti con 1 o 2 o in grandi quantità:

pluriflagellati

 Mobilità

 Singola proteina avvolta che forma un

filamento

RUOTAZIONE Senso

 antiorario : movimento in avanti

Orario :all’indietro

! Nei pluriflagellati:

Senso antiorario: molto veloce in

 avanticorsa

Senso orario: capovolgimenti casuali

 capriole Fanno cambiare la direzione

della traiettoria

VIRUS

Sono organismi viventi che da soli non sono in grado di

riprodursi ma devono infettare un'altra cellula.

Dimensioni: 10-300 nanometri

CLASSIFICAZIONE

In base al tipo di cellula

Batteriofagi: infettano i

o batteri

Virus vegetali: infettano

o le piante

Virus animali: infettano

o le cellule animale

Acido nucleico

A DNA

o A RNA

o

Forma

Allungati

o Sferici

o Poliedrici

o

Simmetria

Cubici

o Elicoidali

o + complesse

o

STRUTTURA

Genoma virale DNA/RNA

 Capside: involucro

 proteico costituito da subunità, capsomeri, disposti in modo regolare. Ha

funzione di protezione e penetrazione del virus nella cellula ospite

Pericapside (envelope) in alcuni virus: ulteriore involucro lipoproteico che

 avvolge il capside

SCHEMI DI CLASSIFICAZIONE SECONDO BALTIMORE

7 classi in base a singola o doppia elica del DNA o RNA

Virus DNA a doppia elica virus trascritto in RNA messaggero

 : il ;

Tradotto in proteine e duplicato per ‘assemblaggio delle particelle virali

complete

DNA a singola elica infezione nell’ospite sintetizzato 1 filamento

 : ,

complementare creazione di DNA a doppia elica con l’RNA messaggero e

;

tradotto in proteine per poi essere duplicato per creare nuovi genomi

RNA a doppia elica: filamento positico (5 3) usato come RNA

 

messaggero e poi trascritto a quello complementare per l’assemblaggio

del virus

RNA a singola elica. Possono essere :

 - + o - : uguali alla direzione del messaggero

- Complementari: prima deve avvenire la trascrizione in messaggero

Retrovirus : RNA a singola elica positiva ma durante l’infezione agisce

 l’enzima trascrittasi inversa che trascrive l’RNA in DNA, passando da

doppia elica in messaggero e poi tradotto in proteine

TIPI DIFFERENTI DI INFEZIONE DA VIRUS ANIMALI

1. Infezione tipo litico: virus immediatamente replicato nella cellula

creando particelle virali che lisano la cellula

2. Cronica/persistente: rimane nella cellula e duplicato rimanendo latente

all’interno della cellula

3. Latente/provirale: dopo l’infezione il genoma si integra nel genoma

dell’ospite, le cellule riprodurranno il genoma virale e solo a seguito di

cause esterne può essere riattivato e quindi la cellula andrà in contro a

produzione del virus

Trasformante: il genoma si integra nel genoma dell’ospita creando modifiche

della cellula ospite (es. virus oncogeni)

CICLO DI REPLICAZIONE DI UN

VIRUS

1. Assorbimento del virus per

endocitosi

2. Decapsidaone: il capside viene degradato

3. Il DNA verrà trascritto e tradotto producendo le proteine del virus

4. Gli enzimi di assemblaggio agiscono per produrre nuove particelle

virali che usciranno alla loro maturazione

RETROVIRUS CICLO RIPRODUTTIVO

1. Rimozione dell’envelope

2. Perdita del capside virale

3. La trascrittasi inversa verrà attivata

4. Sintetizzazione dell’elica complementare del DNA creato dalla trascrittasi

inversa

5. Il DNA virale a doppia elica si integra nella cellula ospite

6. Il genoma virale viene trascritto in rna messaggero che arò in contro a

traduzione sintetizzando le proteine dell’envelope e capisde ma anche

assemblato con altre trascrittasi inversa a cui si aggiungono le proteine

create precedentemente

7. Parte dell rna messaggero verrà assemblato con la tracsrittasi inversa su

cui verranno aggiunte e proteine del capside e envelope

8. Gemmazione: uscita dalla cellula per andare a infettare altre cellule

BATTERIOFAGI O FAGI: Infezione

delle cellule batteriche

Genoma virale protetto da un

capside ma si presenta anche una

coda, la placca, e le fimbrie per

l’aggancio alla parete batterica.

Replicazione:

CICLO LITICO

1. Aggancio fago al batterio

2. Iniziazione del dna nell’ospite

3. Degradazione del dna

batterico e sintesi del dna

viruale trascritto in rna e

tradotto In proteine e

duplicato come dna

4. Assemblaggio delle nuove particelle fagiche che ricevono il nuovo

cromosoma virale

5. Lisi del batterio con la fuoriuscita dei fagi he andranno ad infettare altri

batteri

CICLO LISOGENICO: aggancio e

iniziazione del dna integrandosi

nel cromosoma batterico over

rimane per molte generazioni

batteriche producendo batteri

con dna virale. A seguito di

venti traumatici potrà avvenire

la fuoriuscita del dna virale e

andare incontro nuova

produzione di particelle virali

!Fago lamba Può fare

entrambi i cicli

CONFRONTO

VIROIDI

Piccole molecole di rna che infettano le piante e assumono una conformazione

tridimensionale in grado di replicarsi. Sono liberi e non protetti da alcuna

struttura.

PRIONI

Proteine con una struttura tridimensionale

errata ma che non causano donni. Se cambiano

struttura possono causare danni e indurre anche

le proteine sani a assumere a confermazione

(Morbo della mucca pazza).

errata

GENETICA BATTERICA

INFORMAZIONE GENETICA NEI PROCARIOTI

1 molecola di DNA circolare posta nel cromosoma batterico

 DNA Plasmidici: piccole molecole di DNA circolare in grado di replicarsi

 indipendentemente dalla divisione batterica. Contengono anche geni per la

replicazione autonoma

Geni:

 - Per la vita

cellulare

- Geni non

essenziali per la

vitalità ma utili

per l’adattamento

o metabolismo

secondario

DUPLICAZIONE: AVVIENE

PER SCISSIONE BINARIA PLASMIDI: piccole molecole di DNA circolare in grado

di replicarsi indipendentemente dalla divisione

batterica

DNA

Possono variare a seguito di mutazione dell’ambiente esterno

RICOMBINAZIONE GENETICA

Oltre alle mutazioni avviene anche mediante

1. Trasformazione: DEL DNA presente

nell’ambiente a seguito di morte di altri

batteri può entrare nel batterio, trovare

sequenza omologa, ricombinarsi e dare

variabilità

2. Coniugazione tra 2 batteri in cui 1

contiene un plasmide con funzione

coniugativa producendo pili

sessuali/coniugativi per

comunicare i 2 citoplasmi e far

avvenire il trasferimento. In alcuni

casi può avvenire la produzione di

fagi con erroneamente possedere il

dna batterico, invece che quello

virale, producendo così poi del dna

batterico che si ricombinerà con la

sua sequenza omologa.

In alcuni casi avviene la formazione di CEPPI HFR cioè ad alta frequenza di

ricombinazione in cui il fattore F si integra nel cromosoma batterico. Possono

coniugazione che si interrompe prima

andare incontro a dando origine a una

cellula con geni del batterio donatore e poi andare incontro a ricombinazione.

3. Trasduzione mediante particelle

fagiche.che rilascia il suo contenuto

nella cellula dando origine a

variabilità

Può accadere che i fagi possiedano parte

del dna batterico, quando tale fago

trasducente la cellula ospite ricevente

riceverà un dna di un altro batterico che

andrà incontro a ricombinazione e non a

infezione virale

ELEMENTI TRANSPONIBILI: Sequenze di DNA nel cromosoma in grado di

muoversi all’interno del cromosoma che con quello di altri batteri grazie a delle

sequenze di riconoscimento. Queste possono presentarsi marcatori per la

resistenza di farmaci portando nuove caratteristiche al cromosoma batterico.

ORGANISMI VIVENTI

Sono in grado di:

Riprodursi e trasmettere i propri caratteri (eredità)

o Compiere un ciclo vitale

o Rinnovare continuamente la propria struttura

o Reagire agli stimoli: muoversi

o Evolversi: adattarsi ai cambiamenti ambientali

o

RIPRODUZIONE: È l'insieme dei meccanismi mediante i quali gli esseri viventi

provvedono alla conservazione della propria specie generando nuovi individui simili a

sé e che subentreranno al genitore, o ai genitori, nella popolazione.

2 TIPOLOGIE:

1. ASESSUATA: NON modifica il patrimonio ereditario

2. SESSUATA: Variabilità ereditaria

ASESSUATA- DIVISIONE MITOTICA: Genera individui che mantengono invariato il

patrimonio genetico del genitore. Avviene per

divisione mitotica di una cellula madre che si

divide in due generando due cellule figlie

identiche

Organismi

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
40 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anita0023 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università San Raffaele Roma o del prof Mandolesi Georgia.