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Osservazioni conclusive
Il counselling funziona perché aiuta a ridurre la confusione: molta sofferenza e molti
disturbi si originano solo perché non riusciamo a dare un senso ad alcuni episodi della nostra
storia, alle nostre relazioni. Il counselling ci aiuta a familiarizzare sia con la nostra vita
inconscia, sia con la nostra interpretazione personale degli avvenimenti della nostra vita e
quindi fornisce un senso a ciò che apparentemente non ha e allevia il disagio e l'angoscia
inevitabilmente accompagnano la conclusione.
Il counselling funziona perché volge il passato in ricordi, portiamo attivamente con noi il
passato, le ferite non curate, i desideri insoddisfatti, le angosce risolte e cerchiamo qualcuno
qualcosa nel presente che metta tutto a posto. Il passato non può essere cancellato ma i
sentimenti rispetto ad esso possono cambiare, le esigenze e di desideri anacronistici possono
essere collocati nel contesto storico e nei rapporti appropriati e possiamo disfarci le l'inutile
attesa di ciò che non potrà mai realizzarsi perché il tempo è passato. Il counselling ci rende
liberi di avere ciò che è disponibile nel presente.
Il counselling funziona perché compone le scissioni: abbiano negato o disconosciuto
desideri, bisogni, che ci disturbavano. Con il counselling lo rendiamo familiari, riscoprendoli.
Il counselling funziona perché ci rende padroni di noi stessi: imparando a conoscere le parti
scisse di noi stessi, le nostre ansie difese e gli sforzi anacronistici che si combinano con i moti
inconsci, acquistiamo i mezzi per destituire i nostri aguzzini interni e per poter prendere
decisioni, forti dell'enorme energia che avevamo attribuito ad essi, per avventurarci dove
desideriamo, invece di evitare pericoli immaginari e senza nome, in definitiva per avere la
vita che desideriamo
Il counselling funziona perché è un luogo per “elaborare”: il cliente a più riprese, nel
rapporto di transfert, porterà le proprie ansie e i propri conflitti inconsci e li metterà alla prova
contro la realtà dell’alleanza terapeutica.
Tutti questi processi funzionano veramente solo quando il cliente ha volontà di affrontare l’incertezza
del cambiamento e il counselor ha la volontà di stargli accanto e di condividere il dolore e
l’eccitazione. Se non riescono a coinvolgersi emozionalmente e ad impegnarsi entrambi nel lavoro,
non succederà nulla.
La psicologia del counseling – alcune definizioni
Col termine counselling vengono indicati una molteplicità di interventi, accomunati dall’intento di
offrire, a soggetti che si confrontano con situazioni conflittuali o con problemi di varia natura,
un’occasione – attraverso l’incontro con un’altra persona – di comprendere la propria situazione in
modo più chiaro, così che possano affrontare, secondo modalità che ritengono proficue, le scelte o i
cambiamenti connessi alle diverse fasi del ciclo di vita. È un intervento che mette in grado di
esplorare la natura delle proprie difficoltà, nell’ambito di una relazione che offre loro la possibilità di
parlare dei propri problemi, di esprimere i propri sentimenti e preoccupazioni, di dar un senso e di
identificare modalità con cui condurre modifiche. Tale relazione ha luogo nell’ambito di un setting
concordato che garantisca la durata e la regolarità degli incontri, la disponibilità e la riservatezza
dell’operatore che svolge l’intervento, nel rispetto delle risorse personali e della capacità dell’utente
di autodeterminarsi. lOMoARcPSD|3569598
La definizione di Counseling secondo la British Association for Counselling è la seguente: “Il
counseling psicologico è un uso della relazione abile e strutturato, in cui il cliente è aiutato nel
processo finalizzato a facilitare una migliore conoscenza di sé e l’accettazione dei propri problemi
emotivi ed a portare avanti la propria crescita emozionale e lo sviluppo ottimale delle proprie
risorse personali. L’obiettivo principale è di fornire al cliente l’opportunità di vivere in modo pieno
e soddisfacente. Il counseling può essere mirato alla definizione e soluzione di problemi specifici,
alla presa di decisioni, ad affrontare i momenti di crisi, a confrontarsi con i propri sentimenti ed i
propri conflitti interiori o a migliorare le proprie relazioni con gli altri. Il ruolo dello psicologo
counselor è quello di facilitare il lavoro dell’utente in modo da rispettarne i valori, le risorse
personali e la capacità di autodeterminazione.” aiutare le persone ad aiutare sé stesse e a
sentirsi efficaci.
Grande variabilità nelle attività connesse al counselling, per le persone differenti coinvolte, il fine, la
durata… La B.A.C ha differenziato il counseling vero e proprio da altre attività come: gli interventi
di solidarietà amicale (be-friending), interventi finalizzati ad offrire consigli (advice), attività di
orientamento e abilità di counselling (counselling skills).
- Solidarietà amicale: prevedono che l’operatore assuma il ruolo di amico nei confronti di
soggetti socialmente isolati, offrendo sostegno pratico ed emotivo, incoraggiandoli a
proseguire nelle azioni intraprese, al di fuori di un setting, no giusta distanza
- Consigli: consultazioni brevi, offrire al cliente informazioni appropriate e precise,
suggerimenti e indicazioni circa le modalità che possono utilizzare.
- Orientamento: interventi che prevedono più consultazioni, in cui il cliente è aiutato
nell’attività di esplorazione dei vari aspetti di un problema, fornendo informazioni
appropriate
- Abilità di orientamento: impiego di abilità comunicative e sociali, coerenti con i valori,
gli obiettivi e i modelli di comunicazioni propri del counselling. È prevista l’acquisizione
da parte di altri operatori (medici, insegnati…), di competenze che li mettano in grado di
migliorare le prestazioni fornite.
setting di counselling (B.A.C): “quando un operatore, che occupa temporaneamente o
regolarmente il ruolo di counsellor, offre esplicitamente tempo, attenzione e rispetto ad una o più
persone che si trovano temporaneamente nel ruolo di cliente”.
uso specifico della relazione: definizione di counselling della National Association of Young
People Counselling and Advisory Services: il counseling è un modo di agire che richiede di operare
a fianco ed in collaborazione con le persone, attraverso l’uso esplicito di una relazione stabilita, al
fine di raggiungere un determinato cambiamento auspicato dal cliente con lo scopo di aiutarlo a
sviluppare una compressione della propria esistenza, a progettare ed a portare a termine le proprie
azioni. Il counselling prevede l’impegno di sostenere il cliente nello sforzo di affrontare gli aspetti
dolorosi e difficili della propria vita e di assumere la responsabilità della propria esistenza e delle
proprie azioni.
Definizione di Gallini: il counselling consiste nel saper recepire e comprendere le richieste del
cliente, le sue attese, i suoi problemi di scelta e decisione, i suoi stati d’animo, le sue difficoltà,
cercando di analizzarle e di interpretare i motivi determinanti al fine di poter dare risposte valide
come spiegazioni, come aiuto, come guida. 45
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Definizione di Pezzotta: il counselling è una forma di relazione d’aiuto in cui una buona capacità
d’ascolto, un intervento empatico, e altri comportamenti comunicativi strategici, concorrono non
tanto a creare dei cambiamenti, quanto a renderli possibili per chi chiede aiuto rispettandone le
richieste e stimolandone le risorse.
La psicologia umanistica
L’autore che negli Stati Uniti ha dato un contributo per lo sviluppo del counselling è Carl Rogers, il
quale, denominò counseling piuttosto che psicoterapia gli interventi da lui svolti su soggetti con
problemi di disadattamento. Con il tempo, per l’influenza degli studi di Rogers, il termine counseling
è stato impiegato per fare riferimento ad una forma di intervento psicologico non direttivo, centrato
sul cliente o sulla persona, finalizzato ad aiutare l’utente a chiarificare alcune problematiche irrisolte.
Per Carl Rogers il fine del counselor è quello di creare un’atmosfera ideale per indurre un
cambiamento, che per essere realizzata richiede tre condizioni: un’accurata empatia, un calore non
possessivo e la genuinità. Si tratta quindi di un rapporto, finalizzato ad aiutare il cliente a “diventare
ciò che egli è realmente capace di diventare”.
La psicoanalisi
Quando si parla di counselling psicoanalitico si fa riferimento all’uso deliberato o all’adattamento da
parte dell’operatore di teorie e tecniche che fanno riferimento al modello psicoanalitico. Obiettivo
dell’intervento è quello di aiutare il cliente ad acquisire una maggiore consapevolezza dei suoi
problemi emozionali ed a sostenere le sue capacità adattive agli eventi esterni che possono averlo
indotto a chiedere aiuto. Nell’ambito di tale intervento molta enfasi viene posta sullo sviluppo e sul
mantenimento di un’alleanza terapeutica tra operatore e cliente. Attenzione focalizzata: Sui processi
e sulle relazioni tra realtà esterna e mondo interno, Sui rapporti sociali ed sull’influenza che alcune
persone, significative per il soggetto, possono aver esercitato sul suo sviluppo psico-emotivo.
Orientamenti teorici
Nell’ambito della teoria psicoanalitica, si possono identificare tre orientamenti, che hanno influenza
sulla psicologia di counselling:
• Processi di separazione psicologica: il processo di separazione psicologica è stato descritto
da Fairbairn, Kohut e Mahler. Secondo tale prospettiva la dimensione centrale dello sviluppo
psicologico è il passaggio da uno stato di completa dipendenza ed indi erenziazione fra sé e
gli altri ed un’accresciuta definizione di sé ff fino al raggiungimento dell’autonomia e
dell’individuazione.
• Processi di adattamento durante l’arco della vita: una delle aree di intervento degli psicologi
di counselling è stata quella relativa ai processi di adattamento alle varie situazioni in cui
l’individuo si viene a trovare nel corso della vita.
• Ruolo dei processi cognitivi: con lo sviluppo della psicologia dell’Io (A. Freud) viene
enfatizzata l’importanza delle funzioni dell’Io nello sviluppo della personalità e una minore
dipendenza dell’Io dall’Es e ribadito il ruolo svolto dalle funzioni cognitive.
Uno dei maggiori contributi che la psicoanalisi ha portato all’interno della psic