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Componenti del sangue

A. mieloidi: danno origine alle componenti immunitarie;

B. linfoide: porterà ai linfociti;

Globuli rossi (eritrociti o emazie): sono piccoli elementi dalla caratteristica forma biconcava, sono le cellule più presenti nel sangue e sono responsabili del trasporto di ossigeno ai tessuti. Tale funzione è svolta dall'emoglobina (la quale fornisce anche la colorazione rossa), una proteina citosolica globulare con elevata affinità per l'O ed è presente in notevoli quantità nel citoplasma dell'eritrocita. Ha una forma a disco biconcavo (piatta) che gli permette di aumentare la propria superficie e la possibilità di scambio ossigeno/CO2.

21 ml di sangue contiene: 5-5.5 milioni di eritrociti nell'uomo, 4.5-5 milioni nella donna.

CO è tossico perché una volta legato all'emoglobina non si riesce più a staccare.

Sono importanti per la determinazione del gruppo sanguigno: ci sono 4 gruppi diversi che si distinguono.

In base alla presenza di determinati antigeni sulla membrana dei globuli rossi, vi sono due tipi di antigeni: A e B:

  • Antigene B = gruppo B
  • Antigene A = gruppo A
  • Entrambi = gruppo AB
  • Nessuno = gruppo 0

Altro fattore che determina il gruppo sanguigno è il fattore Rh: vi è un altro antigene che nel caso dell'Rh+ è presente sulla superficie degli eritrociti, nel caso degli Rh- non è presente. Ciò è determinato da un gene recessivo (si trasmette secondo le regole mendeliane). Nel momento in cui siamo eterozigoti per questo antigene siamo Rh+.. vedi tabella. È più diffuso quello "+" (75%).

Anemia falciforme: malattia genetica caratterizzata da globuli rossi con difetto genetico (forma alterata, forma a falce): sono meno elastici (più facilmente vanno incontro a degradazione ed è ciò che dà la condizione di anemia), si muovono meno facilmente a livello dei capillari periferici, causando dunque...

un’alterazionenell’irrorazione dei tessuti periferici.eritropoiesi: l’eritrocita maturo è privo di nucleo e organelli e quindi della capacità direplicarsi: è una cellula super-differenziata.

Durata della vita media dei gl. rossi: 120gg.

Col passare delle settimane accumula alterazioni che lo portano ad essereidentificato come cellula senescente e ad essere fagocitato dai macrofagi del midolloosseo, della milza e del fegato.

La sua particolarità sta nella membrana plasmatica: è biconcava dovuta da unacomplessa impalcatura citoscheletrica al suo interno. La forma biconcava èimportante per due motivi:

  1. aumenta la superficie di scambio tra interno ed esterno;
  2. rende la cellula molto flessibile e deformabile, in grado quindi di defluireall’interno di vasi e dei capillari fini e tortuosi.

piastrine: piccoli corpuscoli anucleati del sanguecircolante che derivano dalla frammentazione pergemmazione del citoplasma di precursori

midollari dinotevoli dimensioni detti megacariociti. Sono elementidiscoidali 2-3 μm di diametro.La morfologia è data da microtubuli che decorrono adanello nella parte più periferica del citoplasma (bandemarginali). Al loro interno presentano granuli contenentiuna serie di sostanze che vengono rilasciate in caso dilesione e sono ricche di actina e miosina che garantiscono resistenza e modellabilitàdelle piastrine.Actina e miosina giustificano i cambiamenti di morfologia che si osservano nellepiastrine nel corso dei processi di emostasi, provocando il blocco del dannovascolare, formando una barriera e chiudendo il danno per evitare emorragia.emostasi: è un insieme di processi cellulari e biochimici ben regolati che portanoall’arresto di un’emorragia. Le piastrine sono respinte dall'endotelio intatto, maquando questo si rompe e le sottostanti fibre di collagene risultano esposte, lepiastrine diventano "appiccicose" e aderiscono

processi di difesa dell'organismo. Sono presenti nel sangue e nei tessuti e svolgono diverse funzioni, come la difesa contro agenti patogeni, l'eliminazione di cellule morte o danneggiate e la risposta infiammatoria. I globuli bianchi sono divisi in diverse categorie, tra cui i neutrofili, i linfociti, i monociti, gli eosinofili e i basofili. Ogni tipo di globulo bianco ha caratteristiche e funzioni specifiche nel sistema immunitario. neutrofili: sono il tipo più comune di globuli bianchi e sono responsabili della difesa contro batteri e funghi. Sono in grado di migrare verso i siti di infezione e di fagocitare gli agenti patogeni, distruggendoli. linfociti: sono responsabili della risposta immunitaria specifica. Sono divisi in diverse sottocategorie, come i linfociti B e i linfociti T. I linfociti B producono anticorpi che riconoscono e neutralizzano gli agenti patogeni, mentre i linfociti T svolgono diverse funzioni, come la distruzione delle cellule infettate o tumorali. monociti: sono globuli bianchi di grandi dimensioni che si trasformano in macrofagi quando migrano nei tessuti. I macrofagi svolgono un ruolo importante nella fagocitosi e nella presentazione dell'antigene, contribuendo alla risposta immunitaria. eosinofili: sono coinvolti nella risposta contro parassiti e allergeni. Producono sostanze che possono danneggiare i parassiti e sono implicati nelle reazioni allergiche. basofili: sono coinvolti nelle reazioni allergiche e nella risposta infiammatoria. Rilasciano sostanze come l'istamina che causano l'infiammazione e la dilatazione dei vasi sanguigni. I globuli bianchi svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute e nella difesa dell'organismo. La loro presenza e funzione corretta sono essenziali per un sistema immunitario efficace.

meccanismi di difesa dell'organismo. Rappresentano una frazione piccola del sangue (circa l'1%). Sono cellule transienti (ma anche residenti perché sono proprie del tessuto circolatorio, ma svolgono la loro funzione al di fuori di questo), provenienti dal midollo emopoietico o dagli organi linfoidi e destinate ad altri tessuti dove esplicano le loro funzioni biologiche di difesa.

diapedesi: i leucociti si incuneano attraverso la parete dell'endotelio fino a uscire completamente dal vaso. Dal tessuto circolatorio vengono reclutati nel tessuto di danno perché sulla parete endoteliale vengono prodotti una serie di recettori (le integrine e selectine) poi i leucociti si legano alle integrine, trasmigrano dal tessuto circolatorio a quello infiammato attraverso le giunzioni cellula-cellula delle cellule endoteliali, penetrano nel tessuto connettivo infiammato e vanno a svolgere la loro funzione.

tipologie di leucociti:

I. granulociti: presentano abbondante citoplasma

contenente granuli (lisosomicontenenti idrolasi acide e altri granuli specifici per la loro funzione) e sono prodotti nel midollo osseo a partire da precursori detti granuloblasti (omieloblasti): nello stadio differenziativo terminale i granuloblasti (o mieloblasti) si differenziano in granulociti e ulteriormente in neutrofili, eosinofili, o basofili; poi non cambia più: svolge sua funzione poi muore.
  1. neutrofili: sono la prima linea di difesa contro le infezioni batteriche e le cellule più numerose tra i leucociti. Presentano una pallida colorazione del citoplasma e il loro nucleo è costituito da 2-5 lobuli connessi da sottile materiale nucleare (polimorfonucleati). Presentano tre diversi tipi di granuli:
    1. granuli primari: simili ai lisosomi (organelli intracellulari adibiti alla degradazione del materiale internalizzato dalla cellula mediante recettore o invaginaizone della membrana plasmatica);
    2. granuli secondari: specifici dei neutrofili, contengono sostanze coinvolte

nei meccanismi infiammatori, coordinano e reclutano per combattere l'infiammazione);

granuli terziari: contengono enzimi di secrezione e proteine di membrana coinvolte nell'adesione cellulare e nella fagocitosi dei patogeni o sostanze che devono essere eliminate dal tessuto.

B. eosinofili: Distinguibili per la presenza di granuli citoplasmatici. Rimangono in circolo per poche ore per poi migrare nel tessuto connettivo. Si trovano in particolare nella cute, nel tratto gastrointestinale e nei polmoni (nei tessuti non considerati sterili, potenziale porta d'accesso per patogeni). Sono implicati principalmente in due meccanismi:

  1. protezione dalle infestazioni da parassiti: grazie alla produzione della proteina basica maggiore e delle proteine cationiche contenute nei granuli e secrete per esocitosi nell'ambiente circostante, che hanno funzione antiparassitaria;
  2. modulazione della risposta allergica: raggiungono l'area in cui i mastociti rilasciano l'istamina e

Altri mediatori della risposta allergica. Degradano l'istamina, fagocitano i complessi antigene-anticorpo e rilasciano un fattore che inibisce la degranulazione dei mastociti (azione di spegnimento della risposta allergica).

Basofili: sono i meno numerosi tra i granulociti circolanti. Si riconoscono per le granulazioni citoplasmatiche basofile. I granulociti basofili sono paragonabili ai mastociti del tessuto connettivo (e probabilmente ne sono i precursori). I granuli di secrezione dei basofili contengono eparina e istamina (come mastociti). Sono i responsabili dell'innesco dei meccanismi di ipersensibilità immunitaria immediata (risposta allergica a un antigene esterno).

Agranulociti: presentano un citoplasma meno ricco di granuli. I linfociti (e talvolta i monociti) conservano la capacità potenziale di replicarsi (espansione clonale di linfociti) e hanno una vita molto lunga (linfociti vivono anche decenni: e.g. cellule memoria immunitaria per produrre anticorpi rimangono quiescenti).

monociti: sono i precursori circolanti dei macrofagi tissutali. Privi di granulazioni citoplasmatiche specifiche, con un nucleo solitamente di forma irregolare (fagiolo). Vengono prodotti nel midollo osseo, circolano nel sangue per 1-4 giorni, per poi migrare nei tessuti connettivi. Nei tessuti presentano un'alta attività fagocitaria, rimuovendo detriti, cellule senescenti e corpi estranei (e.g. batteri, patogeni). Una volta usciti dal torrente circolatorio, entrano nel tessuto connettivo e si differenziano in macrofagi (arrivano al loro termine di differenziamento): 1. monociti-macrofagi: hanno la capacità di muoversi nei tessuti e un'alta attività fagocitica, oltre che alla capacità di presentazione dell'antigene. Hanno un citoplasma ricco in RER e vescicole lisosomiali per la degradazione del materiale che dev'essere fagocitato. Sono conosciuti con nomi diversi a seconda del tessuto di residenza: a) fegato = cellule di Kupffer; b) pelle = Cellule di Langerhans; c) polmoni = macrofagi alveolari; d) tessuto linfatico = macrofagi sinusoidali; e) tessuto connettivo = macrofagi tessutali.di Langhans; c) polmone = macrofagi alveolari; d) SNC = microglia/cellule gliali; e) tessuto osseo = osteoclasti. B. linfociti: sono la classe di globuli bianchi più numerosa, dopo i neutrofili, e sono le cellule responsabili della risposta immunitaria specifica (umorale e innata, risposta aspecifica e poi una adattativa, compiuta dai linfociti che devono essere istruiti a riconoscere un particolare patogeno, si identifica poi in qualche modo il linfocita in grado di montare una risposta contro l'antigene, e poi si crea un'espansione clonale per attivare una risposta cellulo-mediata dai linfociti specifica per quel determinato antigene). 1. linfociti B: sono le cellule responsabili della cosiddetta immunità umorale,
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
13 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sngrvtt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Humanitas University o del prof Castagneti Lara.