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KHNOPFF, I LOCK MY DOOR UPON MYSELF
Riflessione della donna chiusa in spazio angusto e claustrofobico della propria dimora. Sono gli anni in cui si definisce nuovo ruolo della donna. Visto con Redon. Una donna ora femme-fatale che rapisce, ammalia, seduce, distrae. Fa tremare l'uomo con la forza della sua seduzione, minandone alla base i suoi principi di autorità. Anche pittura di paesaggio → atmosfere cinematografiche alla Hitchcock. Leopardo vincente su questa condizione quasi efebica di questo maschio magro e smunto; potenza femminile. Sfondo c'è la società europea in profonda trasformazione. Abbiamo parlato della progressiva emancipazione della figura femminile sul fronte politico... lotte per suffragio universale → l'uomo sente venire meno ogni prerogativa che c'era stata esclusivamente sua.
Jan Toorop, O grave, where is thy victory. Anche qui produzione eterea → donne angelo, effimere, impalpabili → quasi ritagli di
giornale.Quadri ad alto contenuto simbolico, spesso anche complessi da decifrare; che sembrano avere un ruolo di mediazione e riequilibrio in un contesto come questo particolarmente tragico.
Una sorta di memento mori a eroismo maschile, che lascia spazio a ambientazione tetra, cupa, gotico-cimiteriale (rami secchi, alberi spogli).
Nervosismo grafico con soluzioni decorative proprie dell'Art Nouveau (Italia liberty).
Figure eteree, eleganti e stilizzate a riequilibrare gli assetti già più che compromessi delle scene tratte.
Olio per insalata.
Manifesto che realizza come grafico pubblicitario.
Queste donne sono impegnate nel condimento dell'insalata al centro della scena.
Linea serpentinata, curva, sinuosa, elegante in questa stilizzazione grafica.
Esempio che tiene cultura visiva alta e bassa (commerciale) → pubblicità riprodotta su giornali / impiegata come manifesto pubblicitario.
L'eleganza di composizione corrispondeva a logiche di può alta
ricerca artistica.
ARNOLD BOCKLIN, The island of the Dead
Area mitteleuropea, svizzero-austriaca, interessata da questa corrente internazionale simbolista (koinè più articolata e ricca di presenze e proposte di quanto non fossero altre più o meno coeve).
Artista svizzero, molto importante, rappresentante di artisti tedeschi che, sulla falsariga di quanto avevano già fatto nazareni, scelgono Italia come patria d'eccezione per cantare condizione di disagio esistenziale, alla luce del sole mediterraneo. Visioni altrettanto cupe, nostalgiche... aspetti più dionisiaci, legati a dimensione buia, cupa, sinistra, misterica di quella mediterraneità che hanno cercato.
Ferdinand Hodler, La notte.
Sentimento del negativo, del contrario, dell'assurdo, che incombe come macigno e presenza oscura, qui ammantata di nero e ripiegata su destino dell'esistenza, vita e incolumità di questa figura maschile, che sembra quasi possedere.
Nell'esperienza della notte. Segantini, Il castigo delle lussuriose, 1891
Di nuovo atmosfere rarefatte;
Gaetano Previati, Maternità. Corpo sospeso a mezzaria (trapasso infermale dantesco delle lussuriose).
Capelli si intrecciano con rami secchi dell'alta montagna dove Previati scelse di vivere (isolamento).
Femminilità a doppia velocità visti anche nei pittori simbolisti di cui ci siamo occupati.
Pellizza da Volpedo, ricordo di un dolore.
Pellizza, sodale con la causa contadina (lui veniva da agiata famiglia di coltivatori piemontesi) mette in scena la Rivoluzione.
Avanzata ineludibile e inarrestabile di un nuovo protagonista sociale, il quarto stato (non laborghesia, che aveva dominato i secoli appena conclusisi). Adesso il quarto stato rivendica uguale spazio di rappresentanza politica e di responsabilità nei processi decisionali.