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CRISI PARZIALI GENERALIZZATE

Assenza

Semplici piccolo male

Complesse Miocloniche

Cloniche

Toniche

Tonico-cloniche

Grande male

Atoniche Epilessia idiopatica

Epilessia sintomatica Epilessia criptogenetica

CRISI PARZIALI

CRISI

GENERALIZZATE Complesse

Semplici

Zona coinvolta? Risposta minore al trattamento

farmacologico

CRISI

GENERALIZZATE

Stato epilettico

Crisi di lunga durata, molto frequenti, non si riacquista conoscenza, serve un

intervento farmacologico immediato

Eziologia Distinzione eziologia disturbo epilettico

specifica Prognosi difficilmente 2-3 anni di remissione Sospensione

=>

favorevole (5 per le idiopariche) terapia

Diagnosi - individuare il tipo di crisi

- valutare fattori eziologici eventuali

- definire tipo di sindrome e eziologia

- escludere eventi di natura NON epilettica

70% ritardo sviluppo con QI inferiore (<70)

Commorbilità Disturbi neuropsichiatrici:

DSA, ASD

Intervento trattamento - terapia farmacologica (prima possibile per non cronicizzare

- dieta chetogena (aternativa): alto contenutodi grassi, basso carboedrati e proteine

TERAPIA - stimolazione vagale

- terapia chirurgica

CEFALEE

La cefalea è un sintomo, si prova u forte dolore nella testa, le cause posso

essere diverse, alla base ci possono essere motivazioni neurologiche oppure

psicologiche (valutare interventi più efficaci) episodi che minano capacità del

Frq.= 20% <5 anni => 75% adolescenza soggetto in ambito scolatico/

→ sociale

Prv.= infanzia 1:1 - adolescenza 2-3:1 Aurea: può precedere la manifestazione di

Emicrania Cefalea Tensiva

: emicrania;

Fastidi visivi e fisici, difficoltà movimento, difficoltà

Senza aurea a parlare, nausea

Con aurea Pulsante unilaterale

dolore alla testa

Sintomi Costrittivo

Battito forte tempie Immagini in movimento possono

Ipersensibilità alla luce dare fastidio

Ipersensibilità ai rumori

Durata: 2 ore-2 giorni

Nausea, diarrea, vomito

Criteri diagnostici

ICHD 2014 Cause *

Eziologia Cefalea tensiva Forma cronica

Forma episodica >/= 15 die/mese

- 15 die/mese >f

Frequenti: -2 episodi al mese Cefalea cronica quotidiana

Frequenti: +2 episodi al mese (CCQ) Correalata situazioni

di vita avverse

* Molto spesso il bambino può presentare una vera e propria fobia scolastica, ma a priori non si può giudicare la situazione,va indagata

Criteri diagnostici

ICHD 2014

Commorbilità Disturbi dell’umore, disturbi d’ansia

Cefalea a grappolo

Dolore molto intenso,

durata: 15-180 minuti (senza faramaci)

Nausea, vomito, fonofobia e fotofobia, lacrimazione intensa,

arrossamento congiuntivale, abbassamento della palpebra, ostruzione

nasale

Nei bambini: regolare alla stessa ora, durata variabie (15-30 gg))

Eziologia Cause scatenanti: ansia, stress, difficoltà scolastiche, tensioni familiari,

cambiamenti bruschi, scarsa attenzione degli adulti

Commorbilità Ansia, depressione, disturbi del sonno, epielessia, ADHD, DSA, obesità

Intervento trattamento - Terapia farmacologica (sintomo/prevenzione)

- Terapie biocomportamentali; sedute educative, miglioramento stile di vita

TERAPIA - Interventi psicologici; psicotrapia cognitivo-comportamentale

DISTURBI DEL SONNO

SONNO => comportamento umano che si studia con la polisonnografia; indispensabile

per la sopravvivenza e per mantenere uno stato di salute, anche se non è chiaro il

motivo dela sua importanza e dei relativi benefici.

Effetto ristoratore; ripristina le capacità di funzionamento per il giorno.

Cervello in funzione durante i giorno beta-amiloide (proteina tossica:

prodotto di scarto della normale attività del cervello); quando si accumula

interferisce con attività cervello.

EEG 5 stadi (4 stadi NON REM - 1 Stadio REM) = alternanza di cicli da 90 minuti

→ Variabile dall’età fetale alll’età adulta (modifiche neurofisiologiche e

comportamentali) [maturazione cerebrale]

Diminuisce il sonno REM in favore della veglia, sonno non REM costante

ICSD-3 Categorie diagnostiche per i DISTURBI DEL SONNO:

AASM 1. Insonnia: insonnia cronica, insonnia trasitoria, altro

2. Disturbi respiratori notturni: Sindrome delle apnee ostruttive

3. Ipersonnie (narcolessia)

4. Disturbi del ritmo circadiano

5. Parasonnie: tutti quei disturbi che non causano insonnia o sonnolenza diurna

6. Disturbi del movimento durante il sonno

7. Altri disturbi del sonno

Insonnia Considerata come alterazione dei processi fisiologici, piuttosto

che una vera e propria patologia

Criteri A. 3-+ notti/settimana

B. Presente per almeno 3 settiane

C. Almeno 1 dei seguenti sintomi:

- 45 minuti di latenza del sonno (non siaddormenta)

........- risvegli notturni con almeno 30 minuti per riaddormentarsi

........- risvegli precoci

Eziologia 1/5 dei casi si riscontra causa organica (otite cronica, reflusso gastroesofageo)

Prevalenza infanzia 4- 41%; +femmine - maschi

1°ANNO DI VITA

Valutare capacità di addormentamento autonomo (l’intervento continuativo dei

genitori al pianto o richiamo, rinforza il disturbo: 1 o più risvegli nella prima infanzia

sono normali.

La capacità di mantenimento aumenta con l’età

Tipi di insonnia:

- Disturbo da inizio del sonno per associazione (magari dei genitori)

- Sindrome da eccessiva ingestione notturna di liquide (biberon con il latte,

camomilla...)

- Coliche dei primi 3 mesi

- Insonnia da allergia alimentare

1°ANNO - età scolare (6 ANNI)

- Disturbo da inadeguata definizione del limite: difficoltà a stabilire delle regole di

addormentamento (genitori)

- Insonnie da cause psicologiche e paura all’addormentamento

ADOLESCENZA

- problema di salute

- cattiva igiene del sonno programma comportamentale (terapia)

- orario di addormentamendo dopo le 23

- orario di risveglio dopo e 8

- sonnellini diurni

- orari di risveglio e ddormentamento irregolari

- assunzione di sostanze eccitanti/ uso di dispositivi elettronici per molto tempo

....poco prima di addormentarsi

Parasonnie

Disturbi eterognei associati al sonno che si verificano episodicamente durante la notte,

senza alterre in maniera significativa la struttura del sonno (disturbi correlati all’età,

diminuiscono in pubertà), caratteristiche:

- attivazione muscolare

- disorientamento Altre

Disturbi Parasonnie

dell’arousal

Sonnanbulismo Movimenti ritmici del corpo

Risvegli confusionali Crampi notturni

Terrori notturni Enuresi notturna

Mioclonie ipniche

Disturbi del ritmo circadiano

Ritmo circadiano

Fornisce una precisa regolazione temporale del comportamento e dei

processi fisiologici in coordinazione dell’alternarsi di buio/luce, il cui ritmo è

influenzato per un miglior adattamento all’ambiente

Importanza segnali ambientali

luce- buio (non dormire con il

buio artificiale)

Due tipi di ritmi: Rispettare i ritmi

- Sindrome dafase di sonno anticipata

- sindrome da fase di sonno posticiata

- pattern irregolari di ritmo sonno-veglia

Disturbi respiratori del sonno

Sindrome delle apnee ostruttive (OSAS) : ostruzione completa e/o parziale e/o

prolugata delle vie aeree superiori durante il sonno

Cause:

- ingrossamento tonsille/adenoidi

- asma e rinite allergica

- alterazioni anatomiche cranico-facciali

- sindromi genetiche

- obesità

Disturbi da eccessiva sonnolenza

Cenni sugli approcci terapeutici

Psicoterapia; gr cura dell’anima => curare i disturbi psicopatologici (lievi/gravi)

Compromettono il normale sviluppo dell’individuo

Età evolutiva: richiesta da insegnanti o genitori Individuale

- terapia cognitivo-comportamentale

maggiori risultati di efficacia - terapia sistemico-relazionale Gruppo

- terapia psicodinamica/psicoanalitica Familiare

Psicoterapia in italia riservata a psicologi e medici

Continuo sviluppo fisico, cognitivo, e psicologico => fattori rischio di sviluppare

disturbi del comportamento/psicopatologici Relazione genitoriale

Salute mentale dei genitori

Circostanze difficili di vita

Scopo psicoterapia: Lavoro individuale, emotivo,

migliorare qualità di vita comportamentale

(cambiamento modo di intendere e

percepire la vita) Terapia in età evolutiva

Non chiede aiuto il soggetto

(Genitori, insegnanti)

Approccio multidimensionale

Sconvolgimenti fisiologici

Sintomi e comportamenti diversi rispetto all’adulto

Vulnerabilità certi fattori

Il contesto è importante => coinvolgimento familiare

Terapia cognitivo-comportamentale

3 1° gen = psicoterapia comportamentale

generazioni 2° gen = terapie cognitivo-comportamentali (CBT)

3° gen = terapie cognitivo-comportamentali (altre)

1° generazione: Terapia Comportamentale

Anni ‘50 - ‘70

Riduzione dei comportamenti problematici manifesti

ABA

si sviluppa, con l’obiettivo di identificare e modificare le relazioni tra un

→ comportamento e le situazioni che lo precedono

comportamentisti skinneriani => ricerche ritardo mentale

→ strategia di apprendimento e tecniche per le

Bandura => modellamento >

→ malattie infantili

Empirismo inglese (concetto tabula rasa di Locke)

Influenze Predisposizioni innate legate al temperamento (caratteristiche innate modific. da amb.

2°generazione: Terapie cognitivo-comportamentali (CBT)

Anni ’70

Terapie cognitivo-comportamentali (CBT): focalizzano l’attenzione clinica sul

comportamento manifesto e su variabili interne all’individuo:

Relazione tra comportamenti, emozioni e pensieri

Terapie di breve durata (6-20 sedute), insegnano tecniche e abilità (bambini,

genitori)

metodi psicoeducativi, tecniche di gestione della rabbia e dell’ansia, procedure di

condizionamento operante, tecniche di esposizione allo stimolo, rilassamento, training

Interventi delle competenze sociali, parent training, ristrutturazione cognitiva.

Efficacia di Ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, depressione, disturbi di somatizzazione, deficit

trattamento di attenzione e iperattività,disturbi della condotta

Programmi di Parent Training

Motivazioni:

- aiutare i genitori a migliorare le loro abilità educative

- maggiori informazioni sul bambino

- conoscere il possibile ruolo degli atteggiamenti genitoriali nell’origine/

mmantenimento dei disturbi del bambino

Disturbi psichici nei genitori favoriscono scarsa abilità di autoregolazione emotiva

nel bambino; comportamenti educativi eccessivamente punitivi, intrusivi o incoerenti

=> comportamenti disfunzionali

Es. ADHD

Spesso programma utilizzato

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
40 pagine
SSD Scienze mediche MED/39 Neuropsichiatria infantile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sarettafortu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsichiatria infantile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Guidi Giada.