Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Classificazione dei gatti in base alla loro dipendenza dall'uomo
Gatti con proprietario: selezione artificiale
Gatti urbani: vicino in città
Gatti rurali: vivono intorno alle fattorie animali
Gatti inselvatichiti: vivono liberi in vari ambienti
Il gatto limita la biodiversità perché sono predatori di insetti (alla base della catena alimentare), lucertole, ecc.
Non tutti gli animali sono domesticabili (es. zebra, alce): il successo della domesticazione è molto basso.
Gli animali di grandi dimensioni (es. elefante) non sono mai stati domesticati ma sono tranquilli.
Es: il cavallo è stato domesticato più volte, la zebra invece non è mai stata domesticata. La renna si, l'alce no, ecc.
Per essere domesticabile una specie deve avere dei requisiti:
- Dieta efficiente: deve adattarsi a mangiare materiali semplici ed economici (i carnivori sono più complessi. Es. domesticazione difficile: formichieri).
- L'investimento energetico umano come
La cura deve essere:
- RAPIDA CRESCITA: limitato. Es domesticazione difficile: elefanti, gorilla.
- RIPRODUZIONE IN CATTIVITÀ: in caso contrario non si può fare una selezione artificiale e bisogna sempre rifornirsi in natura. Es domesticazione difficile: panda, ghepardi.
- DISPOSIZIONE NON AGGRESSIVA: la specie deve essere facile da gestire, deve essere non aggressiva sin dall’inizio.
- CONTROLLO EMOTIVO: la specie deve nervose si fanno prendere dal panico al minimo stimolo e non sono gestibili; sin dall’inizio non devono temere l’uomo.
- STRUTTURA SOCIALE GERARCHICA: Devono riconoscere un leader, come l’uomo, in modo che siano tranquilli.
EFFETTI COLLATERALI DELLA DOMESTICAZIONE
La domesticazione determina un collo di bottiglia perché si fanno riprodurre solo gli individui in possesso di specifiche caratteristiche. Questo determina una diminuzione della variabilità genetica.
Spesso durante il processo di domesticazione emergono alcuni tratti comuni.
alle specie domestiche (sindrome della domesticazione) Es orecchie pendule, denti ridotto (caratteri non cercate dall'uomo, l'uomo cercava solo di ammansire gli animali. Secondo alcuni c'è stato solo un cambiamento dell'aspetto del gene, non del gene stesso). Si tratta di caratteristiche neoteniche (mantenimento di tratti giovanili negli adulti, sia fisiche che comportamentali). Un esperimento è stato quello di volpi selezionate sul carattere hanno sviluppato simili ai cani: maggiore propensione al gioco, maggiore tolleranza dell'uomo. Anche l'aspetto fisico è cambiato: manto macchiato, orecchie pendule, coda riccia e zampe più corte rispetto alle volpi selvatiche. L'esperimento inizia da volpi già adattate a vivere in cattività nelle gabbie; si tratta di volpi ammansite, ma non domesticate. Un effetto collaterale della domesticazione sono le malattie zoonotiche. Esempio: i bovini hanno passato ilvaiolo (virus), morbillo (virus) e tubercolosi (batterio); maiali e anatre hanno passato l'influenza (virus); o cavalli hanno dato i rinovirus. La densità e la socialità della popolazione umana attuale favorisce il diffondersi delle parassitosi (covid). Esiste, però, un adattamento evolutivo a queste parassitosi le cui varianti tendono ad essere progressivamente più tollerate. Principi e adattamenti Vi sono gruppi di animali che sembrano molto diversi tra loro ma risultano affini dal punto di vista evolutivo. Al contrario spesso si notano somiglianze tra organismi che non hanno un'evoluzione comune. Evoluzione divergente 2 specie, che derivano da una stessa specie, tendono a sviluppare adattamenti diversi nel corso dell'evoluzione per rispondere ad esigenze ambientali diverse. Sebbene alcuni tratti morfologici possano aver assunto diverse funzioni, possiamo riconoscere in queste specie, l'origine comune; in questo caso si parla di omologia, chedei tetrapodi da un comune antenato.Dei tetrapodi dalla pinna anteriore dei pesci. Infatti, confrontando le ossa della pinna di pesci fossili inseriti lungo la linea che conduce ai tetrapodi e i tetrapodi stessi, riconosciamo numerose omologie: scapola, radio, ulna ecc...
In alcuni casi, possiamo verificare l'omologia sulla base di uno solo dei principi se ben documentato. Ossa dell'articolazione mandibolare dei rettili teraspidi estinti: Ad esempio, il quadrato e l'articolare (ossa della mascella) nei mammiferi tali ossa non restano in contatto con la mandibola ma diventano incudine e martello (che sono ossa dell'orecchio medio). Il principio della posizione delle ossa non è rispettato perché sono cambiate le loro relazioni anatomiche.
Esempi di evoluzione divergente sono: l'irradiazione adattiva, un fenomeno che si realizza quando vengono colonizzati nuovi habitat. Fenomeno dello spostamento dei caratteri; per il principio di esclusione competitiva, quando due specie
hanno una nicchia ecologica simile e vivono nellastessa area (in simpatria) entrano in competizione tra loro e, se una delle due nonle risorse dell’ambiente, si arriverà all’estinzione dicambia il modo di utilizzareuna o dell’altra specie.
I becchi di Geospiza fortis e G. fuliginosa, due specie di fringuelli delle Galapagos,se si trovano in condizioni di simpatria hanno becchi di dimensioni diverse (se vivonoin luoghi diversi hanno stesse dimensioni) così da mangiare semi diversi ed evitarela competizione.
In caso di omologie comportamentali, i tre principi morfologici dell’omologia non possonoessere utilizzati, ma sono noti dei comportamenti che rientrano nei casi di evoluzionedivergente.
Esempi di evoluzione divergente relativi al comportamento:
- Il gabbiano tridattilo: tutte le specie di gabbiano hanno ereditato da un progenitorecomune il comportamento di mobbing contro i predatori àquando un predatore siavvicina i gabbiani lo attaccano
Le ali dei chirotteri e degli uccelli sono omologhe in quanto arti anteriori dei tetrapodi, MA NON SONO OMOLOGHE in quanto ali. In questi casi nessuno dei 3 criteri di omologia è stato rispettato, quindi si tratta di strutture analoghe.
Esempio di convergenza evolutiva di animali in ambiente acquatico: pesci, delfini, pinguini, foche. Per ridurre l'attrito nell'acqua tendono ad assumere una forma idrodinamica in cui sono sottoposti alle stesse pressioni selettive, ma derivano da antenati diversi.
Esempi di comportamenti analoghi sottoposti a un'evoluzione convergente:
- L'inibizione ad uccidere i conspecifici (=appartenenti alla stessa specie)
- Il comportamento di mobbing contro i predatori
La convergenza evolutiva comportamentale è stata dimostrata anche per i segnali d'allarme che hanno finalità antipredatorie in varie specie di mammiferi e uccelli. Il segnale d'allarme di una specie può essere compreso anche da specie diverse.
L'evoluzione parallela è lo sviluppo di un tratto simile in specie che originano dallo stesso antenato. È simile all'evoluzione divergente proprio perché le specie derivano dallo stesso antenato, ma differisce in quanto il tratto osservato rimane simile per forma e funzione (nella divergente il tratto cambia).
ESEMPIO di evoluzione parallela:
- I Mammut e gli elefanti che si sono evoluti in luoghi diversi, ma hanno mantenuto le loro caratteristiche ecologiche generali non sono cambiati molto.
- Le rane arboree (dette volanti) hanno sviluppato l'abilità del volo planato per cui hanno mani e piedi allargati con un'ampia membrana tra le dita e peso ridotto.
Principi dello sviluppo
Si è visto che durante l'ontogenesi (sviluppo embrionale) vi sono molti tratti comuni tra individui di gruppi differenti (lo sviluppo embrionale ha delle fasi comuni anche tra individui specie).
Questo ha portato a formulare la teoria dello sviluppo:
- Appaiono prima i caratteri generali e poi quelli specifici
- I caratteri specifici derivano da quelli generici (dalla colonna vertebrale, che è un carattere generico dei vertebrati, si sviluppano poi le due vertebre sacrali dei rettili)
- Dalle forme simili (l'embrione dell'uomo si distacca prima dai rettili, poi dagli altri mammiferi carnivori e così via)
- Le prime fasi embrionali di organismi in alto nella scala evolutiva somigliano molto a quelli di organismi meno evoluti (l'embrione di un pesce, di un uomo o di un uccello, all'inizio sono indistinguibili)
Da questi presupposti venne formulata, da Heckel, la teoria della gastrea, secondo la quale l'ontogenesi (lo sviluppo embrionale) è una rica