Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Riassunto esame Percorsi mitologici nella letteratura latina, Prof. Santorelli Biagio, libro consigliato Profilo storico della letteratura latina, Gian Biagio Conte Pag. 1 Riassunto esame Percorsi mitologici nella letteratura latina, Prof. Santorelli Biagio, libro consigliato Profilo storico della letteratura latina, Gian Biagio Conte Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Percorsi mitologici nella letteratura latina, Prof. Santorelli Biagio, libro consigliato Profilo storico della letteratura latina, Gian Biagio Conte Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Percorsi mitologici nella letteratura latina, Prof. Santorelli Biagio, libro consigliato Profilo storico della letteratura latina, Gian Biagio Conte Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Percorsi mitologici nella letteratura latina, Prof. Santorelli Biagio, libro consigliato Profilo storico della letteratura latina, Gian Biagio Conte Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Percorsi mitologici nella letteratura latina, Prof. Santorelli Biagio, libro consigliato Profilo storico della letteratura latina, Gian Biagio Conte Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Percorsi mitologici nella letteratura latina, Prof. Santorelli Biagio, libro consigliato Profilo storico della letteratura latina, Gian Biagio Conte Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Percorsi mitologici nella letteratura latina, Prof. Santorelli Biagio, libro consigliato Profilo storico della letteratura latina, Gian Biagio Conte Pag. 31
1 su 35
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PROGETTO DI STATO | De Republica

Vi lavorò dal 54 al 51 con l'obbiettivo di individuare la migliore forma dello stato per il tempo degli Scipioni.

Il dialogo si svolge nel 129 presso la villa di Scipione:

  1. Libro - basandosi sulla dottrina delle tre forme di governo e la loro necessaria degenerazione, Scipione mostra come la superiorità dello stato romano consisteva nella capacità di contemperare le tre forme positive
  2. Libro - si occupava dello svolgimento della costituzione romana
  3. Libro - confutava la critica mossa all'imperialismo romano dal filosofo Carneade
  4. Libro - trattava dell'educazione dei cittadini e dei principi che ne devono regolare i rapporti
  5. Libro - introdotta la figura del princeps
  6. Libro - Scipione rievoca un sogno in cui gli era apparso l'avo per mostrargli quanto fossero insignificanti la gloria e tutte le cose umane, rivelandogli la beatitudine nell'aldilà

Questo dialogo di Cicerone indica la Roma alto-repubblicana come l'ideale di costituzione politica. La conclusione avviene con il "Somnium Scipionis", ossia un racconto che trasfigura metaforicamente tutto il contenuto dottrinale. L'ideale politico prende forma in una visione dell'oltretomba, dove le anime dei buoni rettori dello stato sono accolte benevolmente.

OPERE FILOSOFICHE

Cicerone iniziò solo nel 46 a scrivere opere filosofiche come distrazione dalle tragedie della sua vita (esilio + morte della figlia Tullia). Di origine ellenistica, le grandi domande esistenziali a cui si aggiunge però una ricerca della conseguenza pratica, ergo a scopo moralistico: vuole offrire alla classe dirigente romana un punto di riferimento nell'obbiettivo di

restaurare l'egemonia sulla società. 1. "Cato Maior" - [due esigenze che protagonista Catone in cui si vedono armonizzati il gusto per l'otium e l'impegno politico; Cicerone tentò di conciliare per tutta la vita] 2. "Laelius de amicitia" - ricerca i fondamenti etici della società nel rapporto che si instaura fra gli amici, intesi come legami personali a scopo di sostegno politico- In questo caso, la novità ciceroniana sta nell'allargamento della base sociale delle amicizie oltre alla cerchia ristretta della nobilitas attraverso valori quali virtus e proibitas 3. "Academia" - tratta le diverse teorie ellenistiche, discutendo sulla possibilità o meno di concepire nozioni vere e attendibili In questi suoi dialoghi, Cicerone dà spazio ad una invenzione narrativa nella scelta delle scenografie e nell'elaborazione degli incontri tra personaggi / anche quando inserisce sé stesso nell'azione.piuttosto che dare una conclusione decisa, preferisce lasciare aperto il dialogo a rispetto di una conversazione educata e formale.

DOVERI DELLA CLASSE DIRIGENTE | De officis

Trattato scritto nel 44 dedicato al figlio Marco. (NON dialogo) acCicerone qui riflette sui fondamenti di una morale della vita quotidiana che possa permettere all'aristocrazia romana di recuperare il controllo sulla società, basandosi sulla base filosofica offerta dallo stoicismo moderato.

Venivano attribuiti valori positivi agli istinti, i quali non devono essere oppressi dalla ragione, bensì disciplinati. Questa sottomissione degli istinti alla ragione determinano un saldo autocontrollo che definisce il "gentiluomo" ciceroniano, il quale ricerca approvazione dagli altri mediante l'ordine, la coerenza ed il giusto uso delle parole.

STILE ED OPERE POETICHE

Cicerone affronta, in quanto autore di opere filosofiche, il problema della resa in latino di molti termini greci, in un sforzo che

Mira al rifiuto dei grecismi pur selezionando parole che permettano la massima chiarezza. Si costruisce dunque un lessico astratto all'origine di molti neologismi, poi entrati nell'uso comune. Il suo contributo maggiore risulta essere la definizione di un periodo complesso, fondato sul principio dellacorrispondenza delle parti → elimina le incoerenze che la prosa arcaica latina aveva ereditato dal linguaggio (concinnitas) .colloquiale e privilegia l'ipotassi alla paratassi. Altra caratteristica dello stile ciceroniano è un uso molto ampio di toni e registri stilistici, sfruttati secondo esigenza.

Trattando invece della sua PRODUZIONE POETICA, si può dire che, pur ottenendo scarso interesse per le sueopere, Cicerone è responsabile del perfezionamento delle tecniche versifcatori: raffina la costruzione dell'esametro ed inaugura la tecnica dell'enjambement.

EpistolarioImportante per essere una fonte storica essenziale,

L'epistolario di Cicerone è formato da 16 libri Ad Familiares, altri 16 Ad Atticum, 3 Ad quintum fratrem e 2 Ad Marcum Brutum. Furono pubblicati tutti in data postuma alla morte di Cicerone. Alla diversità dei contenuti corrispondono diversi toni e stili.

FILOLOGIA, BIOGRAFIA ED ANTIQUARIA

Nella tarda Repubblica, la ricerca dell'antiquaria diventa una disciplina di grandissimo interesse: l'interesse per i riti, costumi, istituzioni del passato è in parte dovuta ad un nostalgico rimpianto in un periodo in cui i valori tradizionali sembrano essere messi in discussione.

TITO POMPONIO ATTICO + CORNELIO NEPOTE

1. Il primo ha come maggior merito quello di essere stato un importante organizzatore di culture, scrivendo (110 - 32) anche un "Liber annalis" in cui sintetizza la storia di Roma fino al 49 a.C.

2. Il secondo invece realizza l'opera "De viris illustribus", ossia una raccolta di biografie di personaggi. (220 - 130) a.C.

MARCO

TERRENZIO VARRONE (116 - 27 )ac

Gli interessi filologici lo accompagnarono fin dalla giovinezza ma le sue opere più celebri vennero pubblicate solo superati i sessant'anni di età.

Antiquitates

In quest'opera trova illustrazione ed ordine per quasi tutto il patrimonio mitico, rituale ed istituzionale della civiltà latina. Al riguardo ne conosciamo solo dei frammenti grazie alle testimonianze dei cristiani, i quali testimoniando che esso distingueva tre modi di concepire le divinità: favolosa, naturale, civile / visione contro cui si schierano.

De gente / De vita populi

Le due opere gemelle trattavano di un'altra nozione tramandata a frammenti: la concezione della storia di Roma secondo cui questa sarebbe assurta al ruolo di grande potenza grazie alla sua capacità di amalgamare e utilizzare al meglio una serie di apporti diversi.

De lingua latina

Varrone si interessò anche agli studi antiquari, in particolare si occupò del

teatro arcaico ed in seguito di fatti(in primis Plauto)linguistici che lo portarono ad occuparsi della storia della lingua latina.

Saturae MenippeaePurtroppo quasi del tutto perdute, furono un importante modello per la satira latina.Sono scritte in prosimetro, ossia un misto di prosa e versi, ed i temi trattati erano perlopiù di carattere politico e di costume.

De re rusticaScritti nel 37 in vecchiaia avanzata, questi tre libri di forma dialogica sono l’opera migliormente conservata di Varrone.acIl proposito dell’opera è quello di dare una soddisfacente immagine di sè al signorotto di campagna, desideroso di vedere benrealizzato un dignitoso modello di vita piuttosto che imparare le tecniche della lavoraizone della terra e allevamento.

CESARE (13/07/100 - 15/03/44 )acNacque a Roma il 13 Luglio 100 da una famiglia di antichissima nobiltà, tuttavia, essendo imparentato conacMario, fu costretto ad abbandonare la città per un periodo di tempo,

Tornando dopo la morte di Silla (78), nel 60 stipula con Pompeo e Crasso l'accordo del primo triumvirato ed in seguito riveste il consolato per la prima volta nel 59. Intraprese a seguire l'opera di sottomissione della Gallia che gli portò un grande potere personale ("Commentarii de bello Gallico"). Quando i suoi avversari a Roma cercarono di impedirgli di passare ad un secondo consolato, Cesare varcò in armi il fiume Rubicone: avvenimento che segna l'inizio della GUERRA CIVILE tra di lui ed il senato romano. Dopo la Battaglia di Munda, diviene il padrone assoluto di Roma, ricoprendo più volte dittatura e consolato. Un gruppo di aristocratici, preoccupato per le inclinazione autocratiche che stava prendendo, organizza una congiura contro di lui, assassinandolo il 15 Marzo 44, poco dopo la nomina a dittatore a vita.

Commentarii de bello gallico

Il termine "commentarius" indica un tipo di narrazione a metà tra la

raccolta di appunti grezzi e la loro elaborazione in forma artistica. Nel caso di Cesare, questi sono da intendere come "historia" come dimostra la drammatizzazione di certe scene, in cui si evocano i sentimenti di entrambi gli eserciti + parlare si è in terza persona per porsi come personaggio autonomo. L'opera copre il periodo che va dal 58 al 52 in cui Cesare sottomise la Gallia. La conquista viene scandita da fasi alterne, registrando anche i momenti difficili affrontati, seppur vengano giustificati pur non essendo nascosti. De bello civili Si divide in tre libri, di cui i primi due narrano gli eventi del 49 ed il terzo quelli del 48 (senza però arrivare a coprire tutti gli avvenimenti di quest'ultimo anno). Qui affiorano le idee politiche di Cesare, che non si lascia sfuggire le occasioni per criticare la vecchia classe dirigente, raffigurata come un gruppo di corrotti. Satira come arma per svelare le basse ambizioni ed i meschini.

Intrighi avversari

Non si trovano però punti precisi di un programma di rinnovamento politico a Roma in quanto Cesare aspira soprattutto a dissolvere l'immagine che di lui dava la propaganda aristocratica, che lo presentava come un rivoluzionario sulla scia de Cracchi. Egli vuole dimostrare invece di essersi sempre mantenuto negli ambiti delle leggi e di averle difese dai nemici. Cesare insiste inoltre sulla sua volontà di pace: la guerra da lui causata è solo causata da una serie di rifiuti di trattative serie da parte dei pompeiani. Si denota inoltre come tema dominante la clemenza di cesare verso i vinti, a differenza della crudeltà dimostrata dagli avversari. Lo stile scarno, privo di abbellimenti retorici, dei "commentarii" di Cesare danno un tono apparentemente oggettivo ed impassibile alla narrazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
35 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stefanoblange di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Percorsi mitologici nella letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Santorelli Biagio.