Sviluppo post-embrionale
Una volta uscita dall'uovo, la larva degli esapodi va incontro a una serie di mute a cui può seguire una metamorfosi allo stadio adulto; questa consiste in particolare in un radicale cambiamento della morfologia generale del corpo che porta tra le altre cose allo sviluppo delle ali, dove presenti.
Gli esapodi ametaboli
Non vanno incontro ad alcuna metamorfosi e i giovani individui sessualmente immaturi sono morfologicamente uguali agli adulti, ma più piccoli; questa modalità di sviluppo è tipica degli entognati e degli insetti apterigoti che, non a caso, sono primitivamente atteri.
Gli esapodi eterometaboli
Sono invece esapodi metamorfosanti in cui gli stadi sessualmente immaturi sono nuovamente simili agli adulti eccetto che per la presenza delle ali, appunto; generalmente sia gli stadi larvali che quello adulto hanno occhi composti e lo stesso apparato boccale. Insetti eterometaboli sono ad esempio cavallette, grilli, cimici e pidocchi.
Gli esapodi olometaboli
Sono insetti che metamorfosano completamente, ossia in cui gli stadi larvali, oltre a non possedere le ali, sono anche profondamente differenti dagli individui adulti, sia nella morfologia che nelle abitudini comportamentali: è interessante notare come l'ultimo stadio larvale sia uno stadio quiescente (pupa), generalmente immobile, in cui tutto il metabolismo dell'individuo è orientato ad attuare proprio tale metamorfosi; farfalle, coleotteri, api e mosche sono solo alcuni dei numerosi esempi.
Fig. 3 – Sviluppo olometabolico
Dall’alto, larva apode e pupa coartata, larva polipode e larva obtecta, larva oligopode e pupa exarata. A seconda dei gruppi, gli insetti olometaboli hanno poi sviluppato differenti tipi di larve e di relativi stadi pupali.
- Larve polipodi: Tipiche ad esempio dei lepidotteri, possiedono oltre alle tre consuete paia di zampe articolate, ulteriori paia di pseudozampe a livello dell'addome e sono fitofaghe; con l'ultima muta esse danno origine a una pupa obtecta in cui le appendici sono fisse al corpo.
- Larve oligopodi: Tipiche ad esempio dei coleotteri, presentano tre sole paia di zampe, sono generalmente predatrici e mutano a dare una pupa exarata, in cui le appendici sono libere e ben visibili.
- Larve apodi: Tipiche ad esempio delle mosche, sono completamente sprovviste di zampe, vivono nel materiale in decomposizione e mutano a dare una pupa coartata, il cui sviluppo avviene all'interno della cuticola dell'ultimo stadio larvale.
Esapodi rappresentativi
I collemboli
Sono una classe di esapodi entognati di lunghezza inferiore ai 5 mm dalla curiosa capacità di saltare fino a diversi centimetri di altezza. Questa abilità deriva da un particolare organo addominale (la furcola) che, quando viene sganciato dalla relativa struttura di ancoraggio (il retinacolo), scatta verso il basso fornendo la spinta necessaria a sollevare l'animale dal suolo.
I tisanuri (pesciolini d'argento)
Sono un gruppo di insetti apterigoti molto comuni nelle nostre abitazioni; l'ultimo metamero dell'addome si presenta particolarmente allungato e reca due cerci laterali anch'essi allungati.
Gli odonati (libellule)
Sono caratterizzati da un addome particolarmente allungato; le forme larvali sono generalmente acquatiche e carnivore, nutrendosi di altri invertebrati e a volte addirittura di piccoli pesci o girini. Le ali non possono essere ripiegate lungo l'addome (paleotteri) e a seconda della loro posizione a riposo gli odonati vengono distinti in zigotteri (ali distese verticalmente) e anisotteri (ali distese lateralmente).
I blattodei (scarafaggi e blatte)
Infestano spesso le nostre abitazioni ma essendo lucifugi escono allo scoperto solo di notte; le lunghe antenne sono ben specializzate come chemiorecettori. A seconda delle specie è presente un dimorfismo sessuale al livello delle ali, con femmine dalle ali ridotte e maschi normali o viceversa.
Gli ortotteri (cavallette, grilli, locuste)
Hanno il secondo paio di ali di tipo membranoso che a riposo viene ripiegato generalmente a ventaglio sotto il primo paio di ali, di natura invece più coriacea con colori spesso mimetici. L'apparato boccale è di tipo masticatore per sostenere una dieta fitofaga prevalentemente e solo a volte onnivora. La caratteristica che però salta subito all'occhio osservando cavallette e grilli è sicuramente l'ultimo paio di zampe, adattato al salto. Molte specie di ortotteri emettono inoltre dei canti caratteristici con funzione di richiamo sessuale e/o di marcatura del territorio; il suono viene prodotto sfregando il primo paio di ali su sé stesso oppure con l'ultimo paio di zampe.
I mantoidei (mantidi)
Hanno un caratteristico capo dalla forma triangolare dotato di un apparato boccale masticatore; il secondo segmento toracico è notevolmente allungato, mentre il primo paio di zampe è adattato.
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