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Riassunto esame Zoologia generale, Prof. Oliverio Marco, libro consigliato Zoologia e diversità animale, Argano Pag. 1
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Sviluppo post-embrionale

Una volta uscita dall’uovo, la larva degli esapodi va incontro ad

una serie di mute a cui può seguire una metamorfosi allo stato

adulto; questa consiste in particolare in un radicale cambiamento

della morfologia generale del corpo che porta tra le altre cose allo

sviluppo delle ali, dove presenti.

Gli esapodi ametaboli

Non vanno incontro ad alcuna metamorfosi e i giovani individui

sessualmente immaturi sono morfologicamente uguali agli adulti,

ma più piccoli; questa modalità di sviluppo è tipica degli entognati

e degli insetti apterigoti che, non a caso, sono primitivamente

atteri.

Gli esapodi eterometaboli

Sono invece esapodi metamorfosanti in cui gli stadi sessualmente

immaturi sono nuovamente simili agli adulti eccetto che per la

presenza delle ali, appunto; generalmente sia gli stadi larvali che

quello adulto hanno occhi composti e lo stesso apparato boccale.

Insetti eterometaboli sono ad esempio cavallette, grilli, cimici e

pidocchi.

Gli esapodi olometaboli

Sono insetti che metamorfosano completamente, ossia in cui gli

stadi larvali, oltre a non possedere le ali, sono anche

profondamente differenti dagli individui adulti, sia nella morfologia

che nelle abitudini comportamentali: è interessante notare come

l’ultimo stadio larvale sia uno stadio quiescente (pupa),

generalmente immobile, in cui tutto il metabolismo dell’individuo è

orientato ad attuare proprio tale metamorfosi ; farfalle, coleotteri,

api e mosche sono solo alcuni dei numerosi esempi.

Fig. 3 – Sviluppo olometabolico. Dall’alto,

larva apode e pupa coartata, larva polipode e

larva obtecta, larva oligopode e pupa exarata.

A seconda dei gruppi, gli insetti

olometaboli hanno poi

sviluppato differenti tipi di larve

e di relativi stadi pupali.

larve polipodi

Le (tipiche ad

esempio dei lepidotteri)

possiedono oltre alle tre

consuete paia di zampe

articolate, ulteriori paia di

pseudozampe al livello dell’addome e sono fitofaghe; con l’ultima

pupa obtecta

muta esse danno origine ad una in cui le appendici

larve oligopodi

sono fisse al corpo. Le (tipiche ad esempio dei

coleotteri) presentano tre sole paia di zampe, sono generalmente

pupe exarate,

predatrici e mutano a dare in cui le appendici sono

larve apodi

libere e ben visibili. Le (tipiche ad esempio delle

mosche) sono infine completamente sprovviste di zampe, vivono

pupa

nel materiale in decomposizione e mutano a dare una

coartata, il cui sviluppo avviene all’interno della cuticola

dell’ultimo stadio larvale.

Esapodi rappresentativi

I collemboli

Sono una classe di esapodi entognati di lunghezza inferiore ai 5mm

saltare

dalla curiosa capacità di fino a diversi centimetri di

altezza. Questa abilità deriva da una particolare organo

furcola)

addominale (la che quando viene sganciato dalla relativa

retinacolo)

struttura di ancoraggio (il scatta verso il basso

fornendo la spinta necessaria a sollevare l’animale dal suolo.

I tisanuri (pesciolini d’argento)

Sono un gruppo di insetti apterigoti molto comuni nelle nostre

abitazioni; l’ultimo metamero dell’addome si presenta

particolarmente allungato e reca due cerci laterali anch’essi

allungati.

Gli odonati (libellule)

Sono caratterizzati da un addome particolarmente allungato; le

forme larvali sono generalmente acquatiche e carnivore,

nutrendosi di altri invertebrati e a volte addirittura di piccoli pesci

o girini. Le ali non possono essere ripiegate lungo l’addome

(paleotteri) e a seconda della loro posizione a riposo gli odonati

zigotteri

vengono distinti in (ali distese verticalmente)

anisotteri

e (ali distese lateralmente).

I blattodei (scarafaggi e blatte)

Infestano spesso le nostre abitazioni ma essendo lucifugi escono

lunghe antenne

allo scoperto solo di notte; le sono ben

specializzate come chemiorecettori. A seconda delle specie è

presente un dimorfismo sessuale al livello delle ali, con femmine

dalle ali ridotte e maschi normali o viceversa.

Gli ortotteri (cavallette, grilli, locuste)

membranoso

Hanno il secondo paio di ali di tipo che a riposo

viene ripiegato generalmente a ventaglio sotto il primo paio di ali,

coriacea

di natura invece più con colori spesso mimetici.

L’apparato boccale è di tipo masticatore per sostenere una dieta

fitofaga

prevalentemente e solo a volte onnivora. La caratteristica

che però salta subito all’occhio osservando cavallette e grilli è

salto.

sicuramente l’ultimo paio di zampe, adattato al Molte specie

canti caratteristici

di ortotteri emettono inoltre dei con funzione

di richiamo sessuale e/o di marcatura del territorio; il suono viene

prodotto sfregando il primo paio di ali su sé stesso oppure con

l’ultimo paio di zampe.

I mantoidei (mantidi) forma triangolare

Hanno un caratteristico capo dalla dotato di un

apparato boccale masticatore; il secondo segmento toracico è

notevolmente allungato, mentre il primo paio di zampe è adattato

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Publisher
A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessia200022 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Oliverio Marco.