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NATURALIS
- primo elemento della ragione pratica: bene=ciò che tutte le cose
desiderano; la ragione pratica è orientata all’azione e ogni agente
agisce in vista di un fine=bene
- per la ragione speculativa il primo principio indimostrabile, ma
universalmente conosciuto è il principio di non-contraddizione,
che si fonda sulla nozione di ente/non-ente
- per la ragione pratica, il primo principio, che si fonda sulla nozione di
bene, è “il bene deve essere fatto e ricercato, e il male deve essere
evitato"
- proporzione analogica: la ragione speculativa sta alla ragione
pratica, come l’ente sta al bene e come il principio di
non-contraddizione sta al principio per cui “il bene deve essere fatto e
ricercato, e il male deve essere evitato”
- i precetti della lex naturalis hanno un’unica radice in tale principio
- Secondo i giusnaturalisti bisogna riflettere sulla natura dell’uomo
(chi è? cos’è?): S.Tommaso deduce la lex naturalis prendendo atto
della presenza nell’uomo di tendenze naturali premorali già
orientate verso determinati fini=inclinazioni naturali (=ogni
essere umano ha 3 inclinazioni/desideri fondamentali in quanto tale):
1) inclinazione all’auto-conservazione→comune a tutte le
sostanze; =siamo spinti a sopravvivere
2) alla riproduzione→comune a tutti gli esseri viventi (per
molte specie animali essa è lo scopo finale della loro esistenza);
=ogni essere vivente ha una tendenza alla sessualità
3) alla conoscenza e alla socialità→specifica dell’uomo;
=l’uomo ha un’inclinazione allo stare con gli altri (come si vede
nella centralità della polis), ha una socialità non riducibile ai
soli rapporti familiari/quelli che può offrire il villaggio
(diversamente dagli animali) e vuole conoscere, perché ha una
vita teoretica
- appartengono quindi alla lex naturalis: tutti i precetti attraverso la cui
osservanza la vita dell’uomo può conservarsi e non distruggersi (ex. è
vietato uccidere), l’uomo può riprodursi (ex. precetti relativi all'unione
tra maschio e femmina, all’educazione dei figli), l’uomo può evitare
l’ignoranza e non danneggiare le persone con le quali deve convivere→le
regole del diritto naturale sono norme che produciamo per
salvaguardare queste inclinazioni e rispettare l’uomo in esse
- la lex naturalis ha come unica radice il principio del bene da cui si
sviluppano i precetti dell’auto-conservazione, della riproduzione e della
cultura (=relativi alla conoscenza e alla socialità)
63) MUTABILITA’ DELLA LEX NATURALIS
- Considerazione della natura umana: antropologia
(discorso-scienza dell’uomo) vede il diritto come qualcosa che
vuole proteggere questa concezione dell’uomo
- Sen: libro sulla giustizia
- Martha Nussbaum: opere su argomenti vari; 10 capacità e
funzionamenti fondamentali che ogni essere umano deve
possedere: ex. fare una vita di relazione con altri, gusto della
conoscenza→si ispira al pensiero di Aristotele e ricorda la
classificazione di Tommaso d’Aquino
- Il diritto e l’economia devono conservare un approccio
antropologico verso l’uomo, non ci si può ridurre all’idea di
possesso di un reddito→esso è solo un indicatore del benessere
della persona; ex. caso di persone malate, che soffrono di
marginalità, sono tenute ad investire di più rispetto ad una
persona sana, e per vedere cosa un uomo deve poter fare per
essere tale Martha Nussbaum e Sen hanno stilato un elenco: se un
uomo è in grado di fare queste cose, che richiedono una certa
quantità di beni, allora si può parlare di benessere
- La giustizia deriva dall’antropologia=che cosa l’uomo deve poter
fare per essere considerato un uomo; per Tommaso→4
inclinazioni dell’uomo, che il diritto deve rispettarle
ART 29 COST.: inclinazione dell’uomo alla riproduzione e alla famiglia: la
Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul
matrimonio→la famiglia non è una costruzione artificiale, ma è una società
naturale, correlativa ad un’inclinazione naturale dell’uomo; la famiglia trova il
suo fondamento nel matrimonio; formulazioni che possono apparire
problematiche e distanti dalla sensibilità contemporanea: idea che la famiglia
sia una società naturale, correlativamente all’inclinazione dell’uomo a
riprodursi+la famiglia è fondata sul matrimonio
Francesco Remotti: libro "Contro Natura" del primo comma dell’art
→parla
29, criticandolo perché esistono vari tipi di famiglia storicamente e la famiglia
non deve essere fondata sul matrimonio, che può essere molteplice; concetto
di natura come qualcosa che può dare degli orientamenti normativi: il
riferimento alla natura serve più a conservare pensieri di natura
conservatrice→corrente conservatrice del giusnaturalismo: per cui tanti
interventi di riforma non dovrebbero essere fatti perché vanno contro la
natura umana;
- quando è diventato difficile riferirsi alla natura umana come riferimento
giuridico? Con la teoria dell’evoluzione naturale: l’uomo ha avuto
una sua evoluzione ed è l’esito di ciò; essa potrebbe ancora non essere
finita, ci può essere il “post-umano”=ciò che esisterà ancora dopo
l’uomo; l’evoluzionismo critica l’idea di natura umana come dato
incriticabile
- l’essere umano è progressivamente conosciuto nella storia e la nostra
conoscenza varia, la natura umana non è costantemente la
stessa
- la natura dell’uomo ha una forte componente di cultura; l’essere umano
sviluppa culture molto diverse tra di loro, e ciò lo differenzia dagli
animali, che si comportano più o meno nello stesso modo a prescindere
dal tempo/luogo
- la natura umana non può essere fissa, rigida per il giusnaturalismo
classico, è un obiettivo polemico che è stato costruito, ma non
corrisponde alla realtà delle cose
- (passo di Tommaso d’Aquino, pag 167): Tommaso d’Aquino scrive
“natura hominis est mutabilis”=”la natura dell’uomo è mutevole”
se c’è una parte costante→ovunque vi sia homo sapiens,
→anche
immutabile; una parte è mutabile, varia in base al mutamento dei
precetti naturali , alle circostanze storiche, geografiche e culturali in cui
l’uomo si trova
- Michel Villey sostiene la mutevolezza del diritto naturale, perché
la natura è mutevole→”natura hominis est mutabilis” (Tommaso
d’Aquino)
- il diritto naturale segue le variazioni del suo oggetto, varia nel tempo e
nello spazio; le leggi cambiano e il diritto naturale non può essere un
catalogo di soluzioni preconfezionate
- il diritto naturale è sempre in via di farsi e rifarsi, per essere sempre
vivente e rispondere alle questioni in movimento
- esempio: DIRITTO ROMANO CLASSICO→ha saputo
costantemente evolversi, per essere sempre coerente con la natura
delle situazioni sociali in continuo cambiamento; è costruito a partire
dall’osservazione della società, evolvendo insieme a lei e
modificando i suoi istituti; il metodo del diritto romano è ancora quello
da adottare se si vuole conoscere cosa sia realmente il diritto: bisogna
ancora studiare il mondo.
64) PRECETTI PRIMI VS PRECETTI SECONDI DELLA LEX
NATURALIS
- distinzione tra precetti primi e precetti secondi della lex
naturalis
1) Precetti che sarebbero presenti sempre, in tutte le culture,
indipendentemente da spazio e tempo, li troviamo ovunque: ex. precetto
che impone il risarcimento del danno, nessuno deve subire delle
lesioni/aggressioni, rispetto della proprietà individuale/collettiva; hanno
per sé stessi forza coattiva di precetto; il comportamento prescritto
dal precetto è condizione necessaria del conseguimento di un fine
naturale primo (ex. procreazione e educazione della prole)
2) Precetti connessi ai primi, importanti e fondamentali però per una
determinata cultura/momento storico: ex. matrimonio: precetto primo di
diritto naturale che tutela il matrimonio+precetto secondo del diritto
naturale: modo tramite cui il matrimonio deve essere regolato, secondo
ogni cultura; in alcune culture sono ammesse anche forme poligamiche del
matrimonio; sono derivate dai principi primi della lex naturalis, non
hanno per sé forza coattiva di precetto, se non dopo che siano state
sancite dalla legge divina/umana; il comportamento prescritto dal precetto
non è condizione necessaria del conseguimento di un fine naturale
primo, ma può favorire il suo conseguimento (ex. pasto
ordinato→favorisce salute del corpo)/è condizione
necessaria/condizionamento agevolante del conseguimento di un fine
naturale secondo
- erronee interpretazioni:
1) Caietano e Vitoria: assimilano i precetti secondi ai precetti primi,
considerando entrambi come “incondizionatamente valevoli”
2) Cotta: considera come precetti della lex naturalis solo i precetti
primi e non i precetti secondi, poiché essi sono “particolari,
mutevoli e contingenti”
- i precetti secondi della lex naturalis derivano dai precetti primi non
come conclusioni che sono sempre efficaci, ma nella maggior parte dei
casi
Secondo Foucault: “l’uomo è un’invenzione recente” →radicalmente
anti-giusnaturalista: perché dice che l’uomo è un prodotto, non proviene dalla
natura, ed è recente; non è visto come un dato naturale, è un dato evidente
solo per la biologia; per il diritto è un’invenzione recente perché nella storia
l’uomo era visto come schiavo (=uomo solo biologicamente, non dal punto di
vista del diritto)/libero; l’uomo è un prodotto degli uomini; per Foucault non
esiste un nucleo umano, comune a tutti gli uomini in tutte le epoche→non c’è
qualcosa di unico come “l’essere umano”
Per i giusnaturalisti il nucleo invece esiste, ed è tutelato dai precetti primi; il
diritto naturale può comunque sempre cambiare nel tempo, infatti esistono i
precetti secondi che cambiano nel tempo
65) DIRITTO APODITTICO VS DIRITTO CASUISTICO
DIRITTO EBRAICO:
- presenta una teoria più completa sull’interpretazione
- è composto da: 613 precetti da seguire, interni alla bibbia ebraica, di
cui 248 (numero delle ossa del corpo umano) sono positivi e 365
(numero dei legamenti delle ossa e numero d