Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 44
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 1 Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sviluppo neuropsicomotorio, Prof. Bonifacio Andrea, libro consigliato Le prime relazioni del bambino. I disordini dello sviluppo motorio, autismo e psicomotricità, Murray, Fedrizzi, Bonifacio, Gison Pag. 41
1 su 44
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TEORIA NEUROMATURAZIONISTA

Fondata sugli studi di Sherrington e Jackson (primi anni del 900), qui è l'input sensoriale che determina la risposta motoria, e le catene di riflessi sono alla base del comportamento motorio. Dunque i centri corticali controllano quelli sottocorticali, che controllano i centri spinali.

Le metodologie menzionate prima si basano sull'ipotesi che attraverso l'inibizione di riflessi patologici e la stimolazione di reazioni riflesse si possa ottenere un miglioramento funzionale. Il limite lo si ritrova nel fatto che, la modificazione dell'azione riflessa non dà un miglioramento dell'attività funzionale e che il focalizzare la valutazione e il trattamento sulle risposte riflesse spesso impedisce l'acquisizione da parte del bambino di un comportamento funzionale più adattivo.

TEORIA SISTEMICA

Ipotizzata da Bernstein negli anni '60 a seguito della scoperta dei Central Pattern Generator, ovvero circuiti

Neurali specifici in grado di generare attività complesse senza la presenza di uno stimolo periferico (Smith). Bernstein ipotizzò che il controllo motorio è distribuito fra diversi sistemi, che interagiscono fra loro cooperando per raggiungere un comportamento adeguato alle circostanze. Elaborò quindi uno schema dove il primo requisito per la programmazione di un'attività è la formazione di un PIANO D'AZIONE (idea da parte dell'individuo), che implica una differenza fra la situazione attuale e quella idealizzata. Vi sono diversi elementi nel sistema:

  1. motore esecutore;
  2. organo ricettore;
  3. elemento di controllo, che trasmette il dato previsto dal piano d'azione;
  4. organo di comparazione, che percepisce la differenza fra i dati provenienti dall'esterno e quelli previsti;
  5. apparato di ricodificazione, che corregge i dati e li invia corretti al regolatore;
  6. regolatore, controlla l'esecutore.

TEORIA DEI SISTEMI

DINAMICIElaborata da Kugler, Schoner e Kelso che sostennero il principio della auto-organizzazione dei sistemi,basato sui principi della termodinamica. Applicato ad un comportamento motorio significa che unospecifico comportamento, risultante dagli effetti dei suoi molteplici componenti, quali la forza muscolare,peso corporeo, postura, intenzione, sviluppo del cervello ed effetti dell'ambiente, spontaneamenteadotta una organizzazione e un controllo specifico.

Ripreso da Thelen, spiega che una serie di stati di stabilità e instabilità e di fasi si spostano nelpanorama, riflettendo la probabilità che un determinato pattern comportamentale possa emergere inspecifiche circostanze.

APPRENDIMENTO MOTORIOL'apprendimento motorio è la modificazione adattiva del comportamento motorio che porta all'acquisizionestabile di abilità, attuata attraverso un complesso processo percettivo-motorio-cognitivo, nella ricerca di unasoluzione ad un compito

che emerge dall'interazione fra individuo ed ambiente (Woollacott). La modificazione sarà dunque permanente del comportamento motorio. Comporta alcune implicazioni cliniche.

TEORIA DEGLI SCHEMI DI SCHMIDT

Schmidt propone che dopo un'azione, in memoria vengano immagazzinati 4 elementi:

  1. condizioni esterne ed interne all'inizio dell'azione;
  2. parametri utilizzati, cioè i set di regole del programma motorio;
  3. conoscenza del risultato dell'azione;
  4. conseguenze sensoriali dell'azione.

Queste informazioni vengono memorizzate come schema di richiamo motorio (recall) per la selezione di una specifica risposta in relazione alla situazione del contesto ed alle precedenti esperienze, e come schema di ricognizione sensoriale (recognition) per la previsione delle conseguenze sensoriali e per l'valutazione dell'efficienza della risposta sulla base delle info sensoriali nel corso dell'esecuzione del movimento.

TEORIA DEGLI STADI

DELL'APPRENDIMENTO MOTORIO Gli psicologi Fitts e Poster distinguono diverse fasi dell'apprendimento: - fase cognitiva: il soggetto analizza la natura del compito e sviluppa le strategie per affrontarlo e qui il comportamento è molto variabile; - fase associativa: il soggetto ha scelto la strategia migliore, la affina gradualmente nel corso della pratica. Il livello attentivo è minore e la variabilità del comportamento si riduce; - fase autonoma: automatizzazione del comportamento motorio e basso livello attentivo. TEORIA DI ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO SENSORIALE E MOTORIO DI NEWELL L'apprendimento motorio è un processo che aumenta la coordinazione fra percezione ed azione in relazione al compito e alle condizioni ambientali. Il ruolo delle info percettive nell'acquisizione di un'attività motoria è un ruolo prescrittivo, perché definiscono il fine dell'azione e la sequenza motoria che deve essere appresa e un ruolo

di feed-back sia durante l'azione (concurrent feedback) che alla fine (conoscenza del risultato).

APPRENDIMENTO MOTORIO IN ETA' EVOLUTIVA

Bruner riprende concetti formulati da Bernstein, ovvero:

  • movimento: spostamento del corpo o di sue parti determinato da una sequenza spazio-temporale di contrazione muscolare;
  • azione: costituita da uno o più movimenti, ma caratterizzata dal suo scopo;
  • piano d'azione: engramma astratto che in termini spaziali rappresenta un'immagine motoria dello spazio.

Bruner definisce che nel bambino si ha prima dell'azione, l'intenzione:

  • di fronte ad uno stimolo appropriato il bambino presenta un'attività anticipatoria rispetto ai risultati dell'azione, formulando l'intenzione;
  • tende a selezionare i mezzi per ottenere il risultato, mantiene una attenzione sostenuta e persistente nella ricerca dei modi per compiere l'azione (piano d'azione);
  • riduce l'attività quando
l'azione è compiuta e lo scopo è raggiunto. Inoltre, il bambino è dotato fin dalla nascita:
  • di un repertorio di moduli innati (organizzazioni senso-motorie preformate) costituito dalle unità di base di riflessi e reazioni automatiche già organizzate in sequenze utili per la sopravvivenza;
  • di un sistema di analisi e di selezioni dell'informazione, costituito dall'apparato sensoriale;
  • un set di regole che gli consentono di elaborare strategie adattative;
  • un sistema di controllo che interviene sulle sequenze con dei feedback.
L'acquisizione e il controllo di abilità motorie più complesse avviene attraverso il processo di inclusione di nuovi patterns, a seguito di scomposizione di quelli già assimilati, attraverso la ripetizione di subroutines già apprese e all'integrazione di un nuovo pattern in una subroutine. CAPITOLO 3: DIAGNOSI DEI DISORDINI DELLO SVILUPPO MOTORIO Il percorso diagnostico che il
  1. Età, professione, nazionalità, scolarità dei genitori e eventuali fratelli
  2. Presenza di malattie su base genetica coinvolgenti il sistema nervoso
  3. Tipo di ambiente sociale in cui è inserito
possibilità e limiti agli spostamenti interni ed esterni, disponibilità di spazi verdi e di gioco, vicinanza di coetanei... importante anche sapere come il bambino viene accudito e chi è il genitore di riferimento, se la madre lavora, se frequenta un nido. Anamnesi ostetrico-perinatale Info relative al decorso della gravidanza, del parto, del periodo neonatale importanti per la ricerca di fattori potenzialmente lesivi al SN. Prechtl mise a punto un elenco di fattori di rischio neurologico, introducendo il concetto di "ottimalità assente" per dire che non sempre vi è una relazione diretta fra fattori di rischio e danno lesivo, ma è dato da un insieme di fattori che possono portare ad una sofferenza e lesione del SN. Negli ultimi 20 anni l'uso dell'ultrasonografia ha ridotto l'uso di queste schede per l'valutazione del rischio ostetrico ma informazioni importanti da raccogliere sono: epoca e intensità.dei movimenti fetali, presenza di minacce d'aborto, di malattie intercorrenti, di eventuali problematiche psicologiche, assunzione di farmaci, durata del travaglio, indice di Apgar (per valutare stato di salute del neonato), necessità di rianimazione, presenza di patologie dell'apparato respiratorio e cardiaco (apnee o cianosi) o ancora, presenza in epoca neonatale di segni di sofferenza neurologica. Anamnesi dello sviluppo Assumono particolare valore le modalità con le quali le competenze acquisite, visive, posturali, di spostamento o di manipolazione venivano attuate. Importanti sono le informazioni sui ritmi di sonno-veglia, caratteristiche e abitudini alimentari, modalità delle prime interazioni sociali, sul grado di autonomia nelle attività di vita quotidiana e caratteristiche sull'inserimento nelle comunità scolastiche. Anamnesi patologica Primi segni di ritardo o di anomalie del comportamento motorio. Importanti: coesistenza di disordini dellosviluppo affettivo e cognitivo, di disturbi dell'attenzione, di problemi visivi, malattie intercorrenti o interventi chirurgici, presenza di manifestazioni epilettiche, assunzione dei farmaci. Tutte le indagini strumentali eseguite per approfondire l'inquadramento diagnostico ed escludere patologie evolutive, per cercare di definire l'epoca, la sede e l'estensione della lesione del SN (ecografia, Tac, Risonanza magnetica, EEG), esami oculistici, audiometrici, radiografie del bambino. Importante anche sapere se il bambino ha già iniziato un percorso terapeutico, in che modo, quando ha avuto la prima diagnosi, come è stata enunciata alla famiglia, che tipologia di approccio terapeutico è stata utilizzata. OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO MOTORIO SPONTANEO E INTERATTIVO È importante prima di tutto valutare il bambino in un contesto di interazione con i familiari e situazioni di gioco per poter raccogliere molti elementi o indizi di un eventuale

Disordine in modo da poter formulare ipotesi che verranno poi valutate tramite valutazione clinica o indagini strumentali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
44 pagine
SSD Scienze mediche MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher babisilver19 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sviluppo neuropsicomotorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Bonifacio Andrea.