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Il simbolismo durante la Rivoluzione Francese
Questo fu un fenomeno molto importante per studiare i simboli, essendo piena di questi ultimi, prendendoli dal cristianesimo e da popoli antichi. I simboli sono importantissimi, basta pensare che è la prima cosa che si crea quando si fonda un partito.
Durante la Rivoluzione Francese la stampa non è stata fondamentale, è stata determinante, soprattutto grazie a tutta la scrittura proibita. Il complotto che veniva propagandato era quello della fame, cioè dell'idea che il re volesse affamare il popolo francese. Il pane viene fatto col grano, e la Francia è un'avidia consumatrice di pane, soprattutto quello bianco.
Durante le annate buie, viene prodotto poco grano, di conseguenza poca farina e di conseguenza poco pane. Una soluzione è quella di importare il grano da altri paesi, così fu fatto ma di conseguenza salì il prezzo del pane stesso. Quindi tutto questo complotto della fame era stato scaturito dal re, poi di conseguenza dai.
Fornai e dai mulini. La globalizzazione si è sviluppata grazie alla comunicazione, i processi sono molto lunghi ma hanno dei momenti di accelerazione. La storia non va mai indietro, mentalmente possiamo farlo ma solo per comprendere meglio il presente.
La seconda globalizzazione: Al termine delle due guerre napoleoniche, le quali sono esemplari per i processi di globalizzazione perché furono tra le più estese guerre (coinvolsero Europa, Nuovo Continente, Medio Oriente, le Antille...), si arrivò alla Santa Alleanza, cioè la sconfitta di Napoleone e l'abolizione della tratta degli schiavi, quindi la schiavitù. Durante il periodo napoleonico si scoprirono i vaccini, per aiutare i soldati in guerra che si ammalavano, ma anche tanti tipi di cibo, come quelli in scatola, i quali avevano una scadenza più lunga. Lo zucchero è molto utile al cervello umano perché fornisce energia per aumentare la massa del cervello, quindi permette l'evoluzione.
Proprio per questo motivo Napoleone trova nel contrabbando e nella produzione di zucchero una grande risorsa, dato che il commercio era controllato dagli inglesi e per lui era difficile reperire materie prime.
Durante queste guerre ci fu una vera e propria battaglia dell'informazione ed i francesi per telegrafo ottico passare notizie da una parte all'altra della nazione inventarono il.
Negli anni 20 e 30 dell'800 ci furono due grandissime innovazioni quali: le reti ferroviarie e le reti telegrafiche. Queste due idee diedero una spinta al commercio e anche al capitalismo, importante per la globalizzazione.
L'elettricità ed il vapore sono stati due dei traguardi, nonché energie, più importanti del '700, le quali furono applicate per creare le novità reti telegrafiche dell'800 appunto: la prima per le (la connessione avviene tramite cavi di rame rivestiti di caucciù, in quanto erano fatte passare sotto mari, oceani, laghi...)
Così che le informazioni potessero arrivare ovunque. Per stendere questi cavi usufruirono delle navireti ferroviariea vapore perché andavano dritte almeno) e la seconda per le (nell'arco di 20 anni si sono espanse in tutti i paesi del mondo, la prima in Toscana collegava Livorno a Firenze per motivi di commercio). Le due reti servono l'una all'altra e si sviluppano di paripasso, tanto è che piano piano i cavi di rame che passavano sotto l'acqua vennero spostati in aria per stare in corrispondenza delle ferrovie.
La seconda fase della globalizzazione avviene intorno all'800. Tutte le forme di comunicazione sono importanti, non è che se ne nasce una allora ne muore un'altra, tutte quante sono funzionali. Altri due aspetti che si sviluppano in questi anni e che sono fondamentali per il processo di comunicazione sono il pettegolezzo ed il cazzeggio. L'800 è caratterizzato da una grande espansione capitalista, di
conseguenza anche i giornali devono subire un ampliamento e parlare di ciò che accade in tutto il mondo. Per poter fare ciò c'è bisogno di un telegrafo, e per raccogliere tutte le notizie e le informazioni c'è bisogno di un'agenzia di stampa, le quali nascono tra il 1848 ed il 1851 a Londra. Tra le notizie di spicco inizialmente si collocavano quelle economiche e relative alla borsa, e quella inglese era la più importante all'epoca. Andando avanti le notizie diventano sempre più merci, hanno un prezzo e diventano un fattore di business, di affari, e di conseguenza si fa a gara a chi ha la notizia più interessante del momento. Il giornale quindi diventa uno strumento sempre più ricco, pieno di fatti sia popolari che internazionali, e quello di spicco era la politica. In questi anni si inizia a delineare quella che è la struttura della prima pagina, cioè l'agenda, la quale ha una graduatoria.Delle informazioni. Contemporaneamente nasce anche il "romanzo di appendice", cioè un intrattenimento sul giornale che usciva a puntate, creando una sorta di "dipendenza" (in quegli anni andava molto il romanzo storico). Il giornale quindi non è più uno strumento per soli uomini, ma anzi diventa per tutta la famiglia. Nell'arco di 10/15 anni nascono infatti i primi settimanali, i giornali per le donne, per lo sport... Le esposizioni universali, da quella del 1851 a Londra, sono la massima espressione della globalizzazione perché là è esposto tutto il mondo.
La Guerra di Crimea (1853-1855) è il primo evento storico dove viene usato il telegrafo. Si tratta della guerra con cui finì l'epoca della cavalleria ed il banco di prova di molte nuove tecnologie. La fotografia dell'800 ha il compito di "fermare" la memoria fotografica delle persone, nascendo sia in Francia con Daguerre che
invenzione importante è il telegrafo, che permette di inviare messaggi a distanza utilizzando il codice Morse. Questo rivoluziona il modo di comunicare, rendendo possibile la trasmissione di notizie in tempo reale. Successivamente, con l'avvento della fotografia, i giornali iniziano a utilizzare immagini per accompagnare i testi. Le fotografie permettono di documentare gli eventi in modo immediato e realistico, aggiungendo un elemento visivo alla narrazione. Con l'evoluzione della tecnologia, nasce il cinema, che permette di raccontare storie attraverso una successione di immagini in movimento. Questo nuovo mezzo di comunicazione apre nuove possibilità di espressione e di narrazione visiva. Parallelamente, si sviluppa il reportage di guerra, che utilizza la fotografia per documentare gli eventi bellici e testimoniare le azioni dei soldati. Questo genere di fotografia diventa un importante strumento di informazione e di denuncia. Infine, il giornalismo si evolve ulteriormente con l'introduzione di nuove tecnologie come la radio e la televisione. Questi mezzi di comunicazione permettono di raggiungere un pubblico ancora più ampio e di trasmettere notizie in modo immediato e coinvolgente. In conclusione, l'utilizzo di diverse tecnologie nel giornalismo ha contribuito a trasformare il modo in cui le notizie vengono raccontate e comunicate al pubblico. La fotografia, il cinema, il telegrafo e successivamente la radio e la televisione hanno arricchito la cronaca giornalistica, offrendo nuovi strumenti per informare e coinvolgere il lettore.gestita. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale vi è un vero e proprio rifiuto verso le classi dirigenti, e sarà proprio questo che aprirà la strada ai totalitarismi per ribaltare le carte in tavola ed andare contro a coloro che avevano causato una guerra inutile. Il primo totalitarismo che si afferma è in Russia, ed è il COMUNISMO. In Russia vi sono state due rivoluzioni: un primo tentativo nel 1905 e la rivoluzione di febbraio del 1917, proprio durante la Prima Guerra Mondiale. L'Unione Sovietica è sempre stata per la maggior parte contadina, fare la guerra significa togliere le braccia alle campagne e questo vuol dire poca produttività, di conseguenza insoddisfazione e quindi si creano le rivoluzioni. Lo Zar, a capo dell'Unione, perde tutto il suo potere e con un colpo di stato viene mandato via, non ucciso, dai suoi stessi militari. Inizialmente la Russia vuole creare un'assemblea costituente ed andare al voto per scegliere
quale tra i vari partiti è il più indicato a governare. Uno tra quelli con cui scegliere è il partito di Lenin, il quale si credeva il migliore perché aveva l'appoggio di Hitler e sapeva gestire la stampa. Una caratteristica di questo partito era il fatto che fosse armato, quindi non democratico, anzi, giocava molto sul terrore e la violenza. Gli altri due totalitarismi, il Fascismo ed il Nazismo, prenderanno spunto da quanto successo in Russia, creando anche loro partiti armati che puntano tutto su paura e terrore. In Italia il primo a creare un "partito armato", che in realtà le chiamava legioni (e legionieri i suoi soldati), fu D'Annunzio quando volle conquistare la città di Fiume. Essendo un poeta, non poteva che guardare all'indietro e quindi rifarsi e prendere spunto dal mondo romano, così come farà quando conierà il saluto fascista. Lo stesso Mussolini prenderà spunto da lui. Weber, sociologoImportante tedesco, affermerà che bisogna decodificare sia la propaganda che le informazioni, ma soprattutto assumersi le proprie responsabilità.
Mussolini proveniva dalla parte più rivoluzionaria del partito socialista quando inizia a fare politica, solo successivamente matura l'idea di proteggere e combattere per tutta la nazione, non solo per una piccola parte come dicevano i socialisti.
Hitler crede nella superiorità della razza tedesca, gli ariani. Per spiegare la sconfitta della Germania nella Prima Guerra Mondiale, dato che era uno stato invincibile e fortissimo, da la colpa al fatto che la razza è stata contagiata da impuri, quali ebrei, zingari, chiunque andasse contro alla sua idea politica...
Lenin, con il suo Comunismo, promette il paradiso ai suoi cittadini, un fondo di fratellanza e di risorse per tutti, ma crea un inferno perché non riesce a mantenere le sue promesse (il cibo non basta per tutti ad esempio, le campagne...
non lo sono affatto. Infatti, tutte e tre le cose sono strettamente collegate tra loro e dipendono l'una dall'altra. La produzione di energia elettrica è fondamentale per il funzionamento di molte attività umane. Senza energia elettrica, non potremmo utilizzare elettrodomestici, computer, telefoni cellulari e molti altri dispositivi che fanno parte della nostra vita quotidiana. La produzione di cibo è altrettanto importante. Senza cibo, non potremmo sopravvivere. La produzione di cibo coinvolge l'agricoltura, l'allevamento di animali e la trasformazione dei prodotti alimentari. È un processo complesso che richiede risorse naturali, come acqua e suolo fertile, nonché energia per la lavorazione e la distribuzione dei prodotti alimentari. Infine, la produzione di beni di consumo riguarda la creazione di oggetti che utilizziamo nella nostra vita quotidiana, come vestiti, mobili, automobili e molti altri. Anche questa produzione richiede risorse naturali e energia. In conclusione, la produzione di energia elettrica, cibo e beni di consumo sono tutte interconnesse e dipendono l'una dall'altra. È importante considerare l'impatto ambientale di queste attività e cercare di trovare soluzioni sostenibili per soddisfare le nostre esigenze senza esaurire le risorse naturali.