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STORIA ROMANA
GLI INDOEUROPEI
Con il termine indoeuropei si fa riferimento a quel gruppo di popolazioni che fiorirono nell’antica
Russia meridionale tra il 5000 e il 3000 a.C. e che erano accumunati da lingue imparentate tra
loro. Marija Gimbutas parlò di dinastia Kurgan in riferimento a questo gruppo di
popolazioni.
La società indoeuropea era basata sull’agricoltura e la pastorizia, ma erano presenti anche
guerrieri e gruppi sacerdotali. A proposito di questo, lo studioso Georges Dumézil stabilì che
vi era una tripartizione di fondo in questa società:
Il governo esercitato dai sacerdoti;
La difesa esercitata dai guerrieri;
Attività produttive esercitate dai pastori.
Nel corso del IV Millennio, tra il 3400 e il 3200 a.C., le popolazioni indoeuropee iniziarono a
migrare attraverso ondate migratorie; una di esse, nel III Millennio arrivò in Italia, e di questa
facevano parte i veneti, gli umbri e anche i latini che si insediarono a sud del fiume Tevere.
I latini si insediarono, quindi, nel Latium Antico, territorio a sud del Tevere e confinava con gli
Etruschi a nord con i Volsci a Sud, ovvero la zona dell’odierno Lazio a sud del fiume. Questa
popolazione parlava una lingua appartenente al ceppo indoeuropeo, le cosiddette lingue
kentum; quella dei latini nello specifico aveva strette affinità con quella degli umbri.
FONDAZIONE DI ROMA
Quando i vulcani albani eruttarono sabbia, ghiaia e altri materiali, generarono il tufo, che andò a
creare delle alture, i celebri Sette Colli di Roma: Capitolino, Viminale, Quirinale, Aventino,
Celio, Esquilino e Palatino. Quest’ultimo, in particolare, ha un ruolo fondamentale nelle vicende
della fondazione di Roma. Alto circa 50 s.l.m., dalla cima pianeggiante, si trova vicino al Tevere
ed è caratterizzato da un pendio che prende il nome di Germalus, il quale include il Lupercale,
che secondo la leggenda fu la grotta dove la lupa allattò Romolo e Remo.
Sappiamo che, a partire dal II Millennio a.C., il sito che poi avrebbe ospitato la città di Roma,
fu frequentato, anche se permane l’interrogativo sul carattere di queste frequentazioni: ebbero
carattere stabile? La risposta è che non abbiamo un’idea chiara sulla natura di queste
frequentazioni fino al I Millennio a.C.
Maggiori certezze sul sito di Roma occupato in maniera stabile le abbiamo a partire dal IX
secolo a.C., proprio in questo periodo, infatti, compaiono insediamenti sul colle Palatino.
Sappiamo che erano presenti delle capanne, con pareti realizzate con canne e il tetto di frasche;
i fori lasciati dai pali che sorreggevano la copertura ci danno la misura di queste dimore, la più
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grande misurava sui 5,5 metri (quindi di modestissime dimensioni), e presentava quattro fori ai
lati del perimetro e poi tre fori intermedi che dovevano aiutare a sostenere la capanna.
Per quanto riguarda la forma, questa doveva essere vagamente rettangolare e il tetto a
spiovente, coperto di frasche. In più, dobbiamo presupporre il ric
Dettagli
SSD
Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
L-ANT/03 Storia romana
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Benedetta-dea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Cristofoli Roberto.