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Bologna
A gen 1814 Nap. liberò il Papa che rientrò a Roma. La coalizione non sapeva come agire contro Nap.:salvare la dinastia napoleonica, attaccare il territorio francese o semplicemente sostituire l’imperatore? NAap.cercò di prepararsi alla resistenza ma la nazione non rispose al suo appello e il Corpo legislativo, portavoce delpopolo, votò una mozione che impegnava nap. a entrare in guerra solo per l’indipendenza della nazione o perl’integrità dei suoi confini. Gli eserciti alleati attaccarono la frontiera occidentale verso Parigi e compattandosicontro la Francia (con un patto antifrancese di 20 anni) si avvicinarono sempre più alla capitale. Il 29 marl‘imperatrice e il figlio di Nap. fuggirono e due giorni dopo gli alleati entrarono a Parigi. Il Senato proclamò Nap.decaduto e redasse una nuova costituzione richiamando al trono Luigi XVIII di Borbone. Nap. si ritirò aFontainebleau, abdicò in
favore del figlio e ottenne la sovranità dell'isola d'Elba con una pensione annuale di 2mln dal gov. francese-i Cento giorni →. All'Elba si dedicò alla riorganizzazione dell'amministrazione e dei servizi mentre si aggiornava sulla situazione francese. In Francia fu stabilita una monarchia parlamentare con un Corpo legislativo e una Camera Alta di senatori ereditari nominati dal re. Il re concesse una carta (non costituzione perché richiamava la sovranità popolare) ispirata al modello inglese con 2 camere, la Camera dei pari e la camera dei deputati. I francesi erano molto scontenti della nuova situazione. Le condizioni di pace dettate dal Congresso avevano riportato la Francia ai confini del 1792. I . Nap. rientrò in Francia accolto con gioia dai francesi. Iniziò a redigere con Benjamin Constant un progetto di riforma delle istituzioni imperiali. Anche qui, il popolo francese si mostrò deluso, astenendosi in granParte dal plebiscito. I realisti insorsero a Vandea. Nap. entrò in Belgio e attaccò a Waterloo le truppe inglesi (18 giu 1815) che grazie all'arrivo dei prussiani, vinsero la battaglia. Nap. fuggì a Parigi dove abdicò in favore del figlio e pensò di imbarcarsi verso gli USA ma si consegnò agli inglesi che lo deportarono (17 ott) a Sant'Elena con i suoi generali (e le loro famiglie). Gli inglesi trattennero il Memoriale fino alla morte di Nap. - morto a Sant'Elena il 5 Maggio 1821 per un cancro allo stomaco (o avvelenamento?); Victor Hugo scrisse del prigioniero che titanicamente si poneva in cima alla scogliera dell'isola a ripensare ai suoi grandi momenti (scena romantica)3. L'uomo-personaggio molto narrato in libri e film - non alto, colore olivastro, raffigurato da ufficiale come magro e trasandato con i capelli lunghi mentre da anziano come un uomo ingrassato, dai capelli corti, dal volto sereno - stacanovista nel lavoro.
(nella presa di Tolone non lasciava mai la sua postazione, nemmeno per riposare)-Sua routine, narrata in "Itinéraire de Napoléon au jour le jour" di Tulard:● 6-7 sveglia e lettura corrispondenza e giornali
● 8 sbrigava i suoi affari (non poteva essere disturbato) (dettava al suo segretario)
● 9 colazione e udienze ufficiali e poi sedute del consiglio di Stato o amministrativi
● sera chiacchierava in salotto con l'imperatrice (spesso di notte si alzava e lavorava)- rapporto con la famiglia: forte sentimento di appartenenza alla famiglia (legato a tradizione corsa) visibile anche dalla frase detta al fratello all'incoronazione "se potesse vederci nostro padre!". Da qui la sua tendenza ad affidare territori ai suoi parenti oltre che vari titoli importanti e corone: giuseppe (re di Napoli poi Spagna), girolamo (re di Westfalia), Luigi (re di Olanda). Nonostante il forte legame era anche molto autoritario con i suoi parenti da cui si
Aspettava il massimo della fedeltà e del rigore. Provarono in molti a tradirlo quando la sua figura accennava a cedere (sorella Carolina) e ci furono diverse liti per gelosie e rivalità. Alla fine della sua vita iniziò a pentirsi di aver attribuito così tanto potere alla sua stessa famiglia - l'amore - numerose avventure occasionali ma ricordiamo:
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Desirée (16 anni) che conobbe da giovane e con la quale stette finché le ambizioni politiche non lo avvolsero. La protesse sempre. Dal loro rapporto scrisse il suo romanzo "Clisson et Eugénie" dove i due protagonisti si innamoravano finché lui non fu reclutato dall'esercito e partì in battaglia. Tempo dopo venne a sapere della relazione dell'amata con il suo aiutante di campo e decise di cercare la morte in battaglia.
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Josephine de Beauharnais divenne sua moglie a 32 anni. Amore profondo e sincero, dimostrato da diverse lettere d'amore che i due si mandavano.
- Lo stratega-considerato un genio militare → studiato e criticato da molti-importante la leva di massa (tutti dai 20-25 anni) proclamata dalla Convenzione nel 1793 che porta al primoesercito nazionale della storia moderna. Prima l’esercito aveva carattere permanente ed era composto perlopiùda volontari. Con la leva militare e lo spirito rivoluzionario, l’esercito francese si intensifica, diventa moltopatriottico e inizia a basarsi su principi di eguaglianza e (nell’organizzazione) e meritocrazia.
- Guerra nel ‘700 → statica, basata su precise regole: gli eserciti si disponevano in linee (più di una, parallele) unodi fronte all’altro e avanzavano mentre scaricavano fitte di fucileria; a c.a. 20 passi dal nemico avveniva l’ultimascarica di fucileria e se il nemico fuggiva non l inseguivano. La cavalleria aveva un ruolo limitato. Era una guerradi manovra → trasformata con riv. in guerra
patriottica di massa-Nap. era insensibile alle innovazioni tecniche + suoi ospedali militari poco efficienti → si moriva più di malattie eferite che in campo + poco attento all’approvvigionamento dei suoi soldati-co tempo si formò una convivenza nell’esercito di militari veterani della prima leva (grognards) e di sempre nuovigiovani che imparavano dall’esperienza altrui. I grognards vedevano Nap. come il nemico dei re oppure comel’incarnazione della Nazione.-Rapporto con l’esercito:→sosteneva personalmente il morale dei suoi soldati aggirandosi tra gli accampamenti e spesso rinverdival’orgoglio delle campagne trascorse con qualche veterano→valorizzazione dell’ambizione individuale attraverso la promozione di meriti in un ordinato sistema dionorificenze per gradi. molto ambita era la nomina dei corpi scelti dove primeggiava la Guardia Imperiale (corpo diriserva che spesso era decisivo per le sorti della
battaglia)-la potenza dell'esercito napoleonico si affievolì piano piano a causa:- affievolirsi del carattere nazionale: più la guerra si spostava dai confini francesi, meno si percepiva la difesa della patria, meno era carico l'esercito
- natura dell'esercito: inizialmente solo francese poi con l'avvento dell'Impero si unirono contingenti olandesi, svizzere, portoghesi (ecc.) che fecero sorgere difficoltà di comunicazione e di coordinamento
- si era formata un'élite militare radicata nelle classi più abbienti che ricostruì una rigida gerarchia militare quindi negli alti comandi (sempre più legati a ricchezze e privilegi) lo spirito combattente si affievolì
- gran parte delle strategie tecniche di Napoleone derivano dalla sua ammirazione per Federico II di Prussia (seguiva modello del combattimento rapido e risolutivo) e di scritti del settecento come "L'essai general"
"detactique” dove si preconizzava l’avvento di un esercito nazionale.-essenziale per Bonaparte il tempo in battaglia → soldati dovevano essere molto rapidi (li obbligava a percorrerelunghe marce estenuanti per abituarli al sacrificio) + per lui, ogni evento bellico è la somma di circostanzeoccasionali che lo stratega deve saper dominare-strategia→ predisporre i corpi d’armata seguendo il principio divisionario (la divisione comprendeva 2 brigate difanteria, uno squadrone di cavalleria e batterie di artiglieria) in uno schieramento a rete o a scacchiera. Poi se sitrovava di fronte a un solo esercito, avanzava restringendosi progressivamente così che l'avversario siconcentrasse sui soldati davanti ed egli li attaccava sui fianchi. Mentre, se si trovava di fronte a una coalizione dipiù eserciti si concentrava prima su uno per poi finire l’altro. La cavalleria si occupava di missioni di ricognizione,di rallentare gli spostamenti
Dei nemici e di inseguirli fino all'annientamento, se in fuga. Col tempo, la capacità di manovrare le truppe si ridusse sempre più fino a diventare una carneficina di soldati che si gettavano in massa verso il nemico.
Atteggiamento di indifferenza verso le condizioni climatiche (campagna russa) o geografiche (in pianura padana dove dovette scontrarsi con terreni fangosi dove le manovre e l'approvvigionamento erano molto difficili).
Le sue strategie militari portarono a una prima configurazione del conflitto totale dell'età contemporanea.
Lo statista-regime napoleonico nasce da esigenza di pace civile, coesione nazionale e ordine sociale.
Problema organizzazione territori conquistati; tra 1805-1808 aspira a estendere i confini della Francia edificando una federazione di stati subordinati, attribuiti a membri della sua famiglia che dovevano governarli in suo nome.
Il suo governare è strettamente collegato alla Roma antica e alla figura di Carlo Magno:
ripreso da Antica Roma: istituzioni e forme del regime + auctoritas augustea da cui trasse un'instaurazione dell'impero graduale e prudente per non urtare lo spirito repubblicano. Secondo lo storico Sorel, Nap. ha ripreso dall'Impero di Diocleziano l'amministrazione.