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Gli ordini mendicanti

Gli ordini mendicanti erano esperienze religiose maturate tra il 1210 e il 1230 circa e istituzionalizzate nella maggioranza durante il II concilio di Lione (1274) con la bolla Religionum diversitatem nimiam.

Francesco d'Assisi (1881 o 1882 – 1226), nato Giovanni di Pietro di Bernardone, decretò il passaggio dal vecchio sistema monastico benedettino ("il mondo è il nostro chiostro") all'ordine dei frati minori o francescani, un gruppo di laici dediti alla penitenza e all'attività apostolica.

Divenne uno strumento di indottrinamento della Chiesa a causa della sua predicazione di valori radicali (come la condivisione coi reietti della società, la completa povertà, l'assenza di una dimora fissa, la pratica del lavoro manuale e la volontà di non avere alcun tipo di potere su niente e nessuno) ed evitò l'accusa di eresia grazie alla costante obbedienza alle gerarchie.

ecclesiastiche; la prima versione della regola francescana non ottenne l'approvazione pontificia (1221), mentre quella definitiva fu riconosciuta da papa Onorio III (1223); Francesco, che si era allontanato dall'ordine dopo alcuni risvolti monastici, lasciò un testamento in cui evidenziava tematiche fondamentali quali l'obbligo di lavorare per sostenersi e il divieto di possedere e di accettare dei privilegi; egli fu proclamato santo nel 1228; papa Gregorio IX promulgò la bolla Quo elongati (1230) in cui non riconobbe la validità normativa del testamento di san Francesco imponendo ai frati minori la regula bullata; Leone de Perego fu il primo frate francescano a diventare vescovo (in questo caso, arcivescovo di Milano nel 1241); dissidi interni tra i rigoristi, che si rifacevano al fondatore, e il gruppo dirigente dell'ordine, composto da chierici colti che approfittavano della finzione giuridica dell'usufrutto (far uso dei beni, non possederli), portarono a una serie di divisioni e scismi all'interno dell'ordine francescano.

possederli)introdotta da papa Gregorio IX nel 1230; papa Niccolò II sancì giuridicamente la povertàfrancescana come rinuncia a ogni forma giuridica di proprietà (1279); scissione interna colcapitolo di Perugia (1322) emanato dal ministro generale Michele da Cesena in cui allapovertà si dava un'accezione teologica; papa Giovanni XXII emanò una bolla (1323) in cuiveniva considerata eretica l'affermazione che Gesù e gli apostoli non avessero possedutoniente; gli spirituali, a capo dei quali nel corso del XIII secolo fu Pietro Giovanni Olivi,sostenuti da un gruppo di laici detti “beghini” si scontrarono col resto dei francescani, cheaccettavano la decisione pontificia ed erano detti conventuali; papa Giovanni XXII arse alrogo quattro spirituali nel 1317 condannandoli come eretici nel 1322; con la correnterigorista-spirituale si schierò anche l'imperatore Ludovico il Bavaro, che tentò di deporre

Il papa nel 1328 e per questo fu condannato eretico; la lotta durò fino al 1335 circa.

Domenico di Guzmán (1170 – 1221), canonico di Osma (Castiglia) dal 1196, visse da vicino l'esperienza catara della Francia meridionale decidendo di combatterla mediante la predicazione; a Tolosa, ove era giunto nel 1206 con alcuni abati cistercensi in cerca di eretici, notò il contrasto tra il lusso dei cistercensi e l'ascetismo dei catari e decise di rendere coerenti lo stile di vita e il comportamento di chi predicava l'ortodossia mediante una predicazione itinerante di stampo apostolico; il suo ordine, detto dei frati predicatori o domenicani, fu riconosciuto da papa Innocenzo III nel IV concilio Lateranense (1215) assumendo inizialmente la regola agostiniana a causa del divieto di fondare nuovi ordini, per poi rendersi autonomo nel 1217; durante il primo capitolo dell'ordine, tenutosi a Bologna nel 1220, si decise di rifiutare la proprietà dei.

beni privati, per poi passare alla sua definizione normativa nel 1221 > Domenico fu proclamato santo nel 1234

gli agostiniani, sorti nel 1244 per volontà di papa Innocenzo IV dall'unione di più gruppi di • ispirazione eremitica, furono riconosciuti nel 1256

i frati di Santa Maria del Monte Carmelo o carmelitani (poiché si riunivano in delle • comunità sul monte Carmelo, in Terra santa, ove era vissuto il profeta Elia) ricevettero l'approvazione del patriarca di Gerusalemme e di papa Onorio III tra il 1206 e il 1226 e, dopo essersi trasferiti in Occidente, furono obbligati da papa Gregorio IX a diventare un ordine mendicante

i serviti o servitori di Maria, un gruppo di penitenti al servizio di un ospitale fiorentino che • adottarono la regola agostiniana nel 1247 trasformandosi in senso canonicale> gli ordini mendicanti, che divennero un fenomeno urbano, convinsero i governi comunali a eliminare dagli statuti cittadini le norme contrarie

alla libertas ecclesiae. Mentre i francescani rimasero isolati fino alla metà del XIII secolo, i domenicani si integrarono presto nell'ambiente cittadino modificandone la coscienza civica. I conventi mendicanti si moltiplicarono nella prima metà del XIII secolo e, per la loro mobilità e quindi espansione anche in territori lontani, il papato decise di omologarli nel modello domenicano, il più legato alle istituzioni della Chiesa, per favorire una centralizzazione organizzativa. Furono istituiti un ministro generale, dei capitoli periodici e la dipendenza diretta dal papa. Col capitolo del 1240 ai laici fu impedito l'accesso agli ordini mendicanti per riservarlo soltanto ai chierici adeguatamente istruiti. Nell'Italia settentrionale si creò il movimento dell'Alleluia, schiere di penitenti guidati dai frati mendicanti che percorrevano in processione le città invocando la pace alle autorità locali, la restituzione.delle usure e l'eliminazione degli eretici"> nascita istituzionale dei Terzi ordini (1289) con la bolla Supra montem di papa Niccolò IV,movimento laico avente privilegi in ambito civile e supportato sia dai predicatori che dai minori"> nel corso del XIII secolo il papato pose le università sotto il suo controllo fino a diventare l'unica entità in grado di concedere il titolo di studium generale, che conferiva la licentia ubique docendi("permesso di insegnare ovunque"); i frati cominciarono a concorrere con i docenti secolari occupando le cattedre universitarie causando la protesta dei maestri secolari parigini del 1254, che accusarono i colleghi mendicanti di non essere solidali con la corporazione, e l'accusa di eresia dei mendicanti da parte del maestro di teologia Guglielmo de Saint-Amour, il quale disse che i frati appoggiavano le tesi gioachimite e che la loro idea di povertà poteva minare le fondamenta della Chiesa; la

La richiesta degli insegnanti parigini di sopprimere gli ordini mendicanti fu respinta nel IIconcilio di Lione (1274).

Le suore non erano autonome sul piano della cura animarum, della liturgia e dei sacramenti a causa dell'impossibilità di prendere i voti sacerdotali, ed erano inoltre obbligate alla clausura radicale e quindi impossibilitate ad amministrare autonomamente il proprio patrimonio; nel 1220 fu emanato un capitolo generale cistercense che vietava di accogliere nuove comunità femminili per non dover assumere funzioni supplementari, poiché i frati coadiuvavano malvolentieri le suore, ma queste ultime ottennero spesso l'aiuto del pontefice per farsi sostenere dai primi.

Il primo ordine esclusivamente femminile fu quello delle clarisse, fondato da Chiara Offreduccio, amica di Francesco d'Assisi stabilitasi a San Damiano, in Umbria, ove entrò in contatto con la comunità francescana e, alla morte del fondatore, si oppose alla

Monacalizzazione dell'ordine ottenendo nel 1228 il Privilegium paupertatis e nel 1253 l'approvazione alla regola clariana; ella fu canonizzata nel 1255 e l'ordine di San Damiano fu trasformato da papa Urbano IV, nel 1263, nell'ordine di Santa Chiara, caratterizzato dal possedimento e dalla rendita comune.

La compagine femminile domenicana, il cui primo convento fu fondato a Prouille nel 1206, non presentò alcun tipo di novità -> alla fine del XII secolo la cristianizzazione dell'Occidente era compiuta, nel senso che, escluse le minoranze di regioni periferiche, tutti gli abitanti erano battezzati.

Già dal IV - V secolo le comunità cristiane furono inquadrate entro circoscrizioni territoriali chiamate diocesi, nei cui capoluoghi erano presenti sedi vescovili, capillarmente diffuse nelle campagne, ove si articolarono nelle pievi (da plebs), i cui centri erano le chiese battesimali (fondatespesso da laici potenti, erano pubbliche.

dipendenti dai vescovi e vi risiedeva un clero stabile) in cuii fedeli ricevevano i sacramenti e assistevano alle liturgie, a loro volta divise in pivieri; dal XIIsecolo molte chiese minori si trasformarono in parrocchie, senza ancora il diritto di battesimo e unclero stabile, sostituendo così il sistema plebano con quello parrocchiano. La diffusione delle eterodossie che denunciavano le carenze del clero mediante dei movimenti penitenziali, non fu più la condizione sociale di laico ma l'azione del singolo individuo ad assumere rilievo verso il 1260, anno in cui secondo Gioacchino da Fiore sarebbe iniziata la "terza età". Si diffuse a Perugia e poi nell'Italia centrosettentrionale il fenomeno dei flagellanti, iniziato da Ranieri Fasani, che consisteva nella pratica della mortificazione volontaria e pubblica delle proprie carni a mo' di passione di Gesù al fine di placare la collera divina, da cui nacquero le confraternite di.Disciplinati e Battuti Alla vigilia del Giubileo (1300) si diffuse nell'Italia nordoccidentale il movimento dei Bianchi, sorto da delle voci di apparizioni miracolose della Madonna, che effettuava delle processioni (sia di donne che di uomini) dell'arco di nove giorni compiute scalzi e vestiti di bianco con una croce vermiglia sulle spalle alzando delle urla di misericordia. Le confraternite, le cui caratteristiche erano la povertà e la periodica continenza, e le cui attività principali erano le opere di carità, l'assistenza e la lotta agli eretici, ricevettero l'appoggio degli ordini mendicanti e coadiuvarono spesso l'integrazione civile. Dal XII - XIII secolo le donne laiche poterono assumere ruoli pubblici e parlare in pubblico (es. badessa Ildegarda di Bingen che tra il 1160 e il 1167 predicò contro il catarismo a Colonia), creando dei movimenti femminili come quello delle converse, che si occupavano del.ta, sono viaggi compiuti da persone che desiderano visitare luoghi sacri o di importanza religiosa. I pellegrinaggi possono essere motivati da diverse ragioni, come la ricerca di spiritualità, la penitenza, la devozione o la gratitudine verso una divinità. Durante un pellegrinaggio, i pellegrini spesso seguono un percorso prestabilito e visitano luoghi di culto, reliquie o siti storici legati alla loro fede. Questi viaggi possono essere fatti individualmente o in gruppo e possono durare da pochi giorni a diversi mesi. I pellegrinaggi sono una pratica comune in molte religioni, tra cui il cristianesimo, l'islam, l'induismo e il buddhismo. Durante il pellegrinaggio, i pellegrini spesso indossano abiti tradizionali o simboli religiosi e partecipano a rituali e preghiere specifiche.
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Publisher
A.A. 2023-2024
30 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trydimi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Salvestrini Francesco.