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Papato Universale e Stato della Chiesa

Vi è una riorganizzazione territoriale, amministrativa e istituzionale del papato fra XI - XII come le grandi monarchie europee e i comuni italiani. Il papato ebbe alcune specificità come: prestigio spirituale rivendicato con lotta alle investiture o attraverso l'elezione della monarchia. Queste caratteristiche pesarono fortemente nel modello di organizzazione che esso si diede, sia come potere temporale all'interno di un territorio determinato (lo stato pontificio), sia come vertice della gerarchia ecclesiastica, sia, infine, come autorità spirituale e punto di riferimento universale per l'intera cristianità.

Alcuni vedono la riforma della chiesa come aiuto per la nascita dello stato pontificio. Si è discusso quale sia la fase di effettiva costruzione dello stato pontificio, vuoi legato all'età gregoriana, vuoi alla fase duecentesca - chiaro che questo assetto sia quando si consolida la.

coordinava). Inoltre, il papato aveva il controllo diretto su alcune città e territori, come Roma e lo Stato della Chiesa, che erano amministrati da funzionari papali. Il papato esercitava anche un potere giudiziario, con la creazione di tribunali ecclesiastici che si occupavano di questioni religiose e civili. In questo periodo si sviluppa anche il concetto di immunità ecclesiastica, che garantiva l'immunità legale ai membri del clero. La costruzione dello Stato Pontificio non fu un processo facile né lineare. Ci furono continui conflitti con altri poteri, come l'Impero Romano e le città-stato italiane, che cercavano di limitare l'autorità del papato. Inoltre, ci furono anche divisioni interne all'interno della Chiesa stessa, come lo scisma d'Occidente, che portò alla presenza di due papi contemporaneamente. Nonostante le difficoltà, il papato riuscì a consolidare il suo potere e a creare uno stato indipendente, che durò fino all'unità d'Italia nel XIX secolo. Il modello di governo e di amministrazione dello Stato Pontificio influenzò anche altre monarchie europee, che presero spunto dalla figura del papa come sovrano assoluto.

registrava -da qui usate per mantenimento curia pontificia e per le politiche dello stato pontificio "sociale emilitare"). Questa macchina organizzativa viene ripresa dal papà in parte in altre monarchie, malentamente viene a sud fino allo stato italiano e poi ottocentesco.

La chiesa progressivamente stabilizza un proprio stato. L'affermarsi di questi poteri temporalisuscita inquietudini all'interno della cristianità. Si vedono calpestati gli ideali evangelisti (semplicità, povertà, umiltà). Le inquietudini simanifestano spontaneamente suscitando razioni di vario genere. Alcuni movimenti furono riassorbitinella chiesa, anche giudicati come eresie e condannati su piano teologico e giudiziari.

Queste divergenze avevamo anche significato politico: mettono in discussione l'ordinamentoecclesiastico. Viene intaccata la chiesa di Roma, mettendo in crisi il primato in campo dottrinale. Da questa fasevengono generati degli ordini.

religiosi specializzati ad affrontare queste inquietudini. 24. CONSOLIDAMENTO REGNI EUROPEI Il Duecento è il secolo dell'ascesa delle monarchie (Francia, Inghilterra, penisola iberica), che in Europa (tranne Germania e Italia centro sett - c'è il particolarismo) tendono a stabilizzarsi non sulla base feudale. È un momento in cui si stanno gettando le basi per una direzione statale. In Francia, Inghilterra e penisola iberica possiamo trovare dei caratteri comuni: - espansione e controllo territoriale più diretto da parte regia - Tutti gli ambiti dotati di autonomia vengono disciplinati e i territori conquistano territori nuovi. - ruolo dell'esercito: cambia idea di esercito più mercenari (pagati per combattere: più costosi, ma più omogenei) e GRADUALMENTE sostituiscono eserciti feudali (vassalli) (meno costosi ma tentavano a obbedire a principe che sovrano). - maggiori costi e maggior prelievo fiscale, più

capillareOrganizzazioni reti sul territorio che collegano centro e periferia.

  • crescita della burocrazia che tiene a bada i signori locali
  • conflitti re/nobiltà

Si afferma un principio che riguarda i diritti delle competenze di tipo pubblico (che si vedono sottrarre dagli inviati del re). Il 200 è anche una fase di conflitti tra re e nobiltà.

Si afferma un principio che i diritti signorili siano di derivazione regia perché i rapporti feudali, che tendono ad assumere andamento piramidale, fanno intendere che questi poteri originano dal re (da lui vengono distribuiti e legittimati). Solo per questa fase duecentesca, che vale la definizione di piramide feudale (NO PER ETA' CAROLINGIA O OTTONIANA). Ci sono appositi ideologi del re che specificano vere queste cose.

  • Nei rapporti feudali inoltre il signore non si interpone più tra vassallo e re, tutti sono sudditi del re.

Ciò apre nuovi spazi di intervento al sovrano che precisa i

Doveri del vassallo. Si mettono periscritto le norme del diritto feudale o gli accordi specifici presi tra monarchia e signore territoriale: si fanno pergamene arrotolate "rotolum feudorum".

Anche nelle città che trattano direttamente con sovrano hanno le loro consuetudini - questa trattativa definisce ambiti di competenza di entrambi.

In questi contesti cresce l'apporto che possono dare i competenti di diritto e notai, perché trovano forma giuridica queste pattuizioni e modi di conservarle.

STATI NAZIONALI

Il Duecento è il secolo dell'ascesa delle monarchie (Francia, Inghilterra, penisola iberica), che in Europa (tranne Germania e Italia centro sett - c'è il particolarismo) tendono a stabilizzarsi non sulla base feudale. È un momento in cui si stanno gettando le basi per una direzione state.

Gli stati nazionali si affermano tra il Quattrocento e il Cinquecento in Europa, in quanto la chiesa e l'impero si erano

resi conti, all'inizio del Trecento, che non sarebbero riusciti a costruire un impero universale. Si parla di stabilizzazione delle monarchie europee che vuol dire anche intensificazione del potere e stabilizzazione territoriale. È una direzione che si prende, non siamo nel contesto di monarchia nazionale. Bisogna resistere alla tentazione di misurare esperienze sullo stato di età moderna. Si cerca di studiarle nel loro specifico contesto. In alcune di queste costruzioni statali, possono risvegliarsi dei particolarismi (blocchi territoriali meno ordinati, con autorità centrale e giurisdizione separate). La tendenza di costruzione spazi politici più definiti si osserva per due realtà politiche: Francia e Inghilterra che vissero conflitto durato per più di un secolo, quando la loro configurazione territoriale assume absentium duraturo: consolidarsi all'interno e portare all'esterno i conflitti. Nel contesto europeo queste formazioni

(Francia e ingh) si stabiliscono territorialmente, altrove siriscontrano poteri ancora di taglia regionale. Nell’ insieme non si può parlare di un unico sviluppolineare.

26. PAPATO AVIGNONESEUnam Sanctam (1302) era la bolla era lo strumento con cui Bonifacio interveniva nella sua politica dirilancio della figura del papà è della centralità della sede romana. Altri dicevano che bisognerebbetornare ai valori della chiesa comunitaria è fedele. Perciò non c’era una voce unica che parla dellachiesa.Lui deve quindi fronteggiare questo tipo di inquietudini e altre. Perché in certi ambienti si credeva chenel 1300 ci sarebbe stata la fine del mondo, quindi stabilito il primo giubileo (chi si fosse recato aRoma visitano i luoghi santi avrebbe avuto la salvezza eterna con la confessione - Si sarebbecancellata la permanenza del Cristiano in purgatorio).Il suo conflitto è forte soprattutto con la corona francese. Filippo il bello

Stava riassestando lo stato fiscalmente tassando il clero - la bolla di Bonifacio è una reazione a questa iniziativa. Bonifacio aveva cultura giuridica. Filippo il Bello, re di Francia, reagisce con la spedizione di Anagni (1303) contro Bonifacio: accuse di avere costretto le dimissioni del pontefice precedente che era considerato poco tenero, essere stato eletto irregolarmente, essere uno stregone, in contatto con il diavolo. Per screditare politicamente qualcuno, lo si collega subito a stregoneria. Filippo poi si appoggia alla famiglia dei Colonna, nemici di Bonifacio, e organizza una spedizione ad Anagni, dove risiedeva in quel momento il papa, con l'idea di prelevare il papa, portarlo in Francia e processarlo per lesa Maestà (era la bolla di scomunica di Filippo che il papa si prestò a firmare, ma che alla fine non fece). Bonifacio muore da lì a poco. Ebbe un successore di breve durata. Dopo Filippo riesce a far eleggere papa un candidato francese, Clemente V.

(1305-1314) coluiche trasferisce ad Avignone la curia pontificia nel 1309. Vuol dire andare sotto la protezione degliAngiolini.Non si considera più questa fase come cattività o crisi avignonese.Avignonese non era un luogo periferico e i papi procedono all'elezione di quel grande palazzo papalee la città ebbe un enorme sviluppo. I pontefici continuano ad occuparsi dell'Italia, la curia progrediscenella costruzione dello stato e sviluppa una politica di relazioni di alto livello. La curia libera nelcontrollo delle potenti famiglie e progredisce nella funzione dello stato.15Rivolta romana del 1347-50 tra partigiani e marcanti, patteggiata dal notaio Cola di Rienzo.Suggerisce di indicare la direzione di una diversa attività politica.Si vede in Italia Cardinale legato Egidio di Albornoz (1353-1367) attuò una restaurazione conriordino giurisdizionale e emana delle leggi che restano in vigore fino all'inizio del 19 sec.Riordino: Sicostruiscono castelli, riorganizzano e disciplinano le comunità cittadine che vengono poste sotto giurisdizione papale. Nel contesto avignonese si sviluppa l'attività finanziaria dei banchieri. Nell'insieme furono compresse le autonomie delle chiese locali. Ad Avignone si succedono papi francesi. In politica estera rafforzano l'asse guelfo in tutta Europa. Oltre Avignone, punti di riferimento erano corte Parigi e quella angioina Napoli. Fine del papato avignonese 1377, per impulsi di vario tipo: Spinte da Santa Caterina da Siena o Francesco a Petrarca. Il sud della Francia era instabile a causa della guerra dei cent'anni tra francesi e inglesi. In Italia si afferma qualche difficoltà nella riaffermazione del potere pontificio e soprattutto si aprono grandi conflitti. 27. ILLUSTRARE SCHEMATICAMENTE 3 BREVI FRASI LA NASCITA E L'ESPANSIONE DELL'ISLAM Nuova religione monoteista praticata dal profeta Maometto (nato intorno 570), riunendo le

Diverse e bellicose tribù della penisola arabica. Con la fase dei 4 califfi (luogotenenti del profeta), si cerca di mantenere separati i territori conquistati.

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Publisher
A.A. 2022-2023
30 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chindamo03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Guglielmotti Paola.