Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 31
Riassunto esame Storia economica, Prof. Rizzo Mario, libro consigliato L'Europa verso il mercato globale, Marco Cattini Pag. 1 Riassunto esame Storia economica, Prof. Rizzo Mario, libro consigliato L'Europa verso il mercato globale, Marco Cattini Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Rizzo Mario, libro consigliato L'Europa verso il mercato globale, Marco Cattini Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Rizzo Mario, libro consigliato L'Europa verso il mercato globale, Marco Cattini Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Rizzo Mario, libro consigliato L'Europa verso il mercato globale, Marco Cattini Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Rizzo Mario, libro consigliato L'Europa verso il mercato globale, Marco Cattini Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Rizzo Mario, libro consigliato L'Europa verso il mercato globale, Marco Cattini Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 31.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Rizzo Mario, libro consigliato L'Europa verso il mercato globale, Marco Cattini Pag. 31
1 su 31
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Provvedimenti dell'Unione per sostenere le economie in difficoltà

Vari provvedimenti vengono presi dall'Unione per sostenere le economie in difficoltà, uno di questi è il meccanismo europeo di stabilità, dotato di 500 miliardi destinati all'aiuto di quei paesi che hanno difficoltà a reperire capitali sui mercati a causa del loro alto indebitamento.

Nel 2012 si decide di dar vita a un'unione bancaria europea, che ha nella BCE il suo organo di controllo e vigilanza.

Per un bilancio economico della crisi (2004-2015)

Nel periodo 2004-2015 i paesi ex sovietici entrati nell'unione hanno fatto un grande balzo in avanti in termini di PIL pro capite.

Nel decennio considerato, inoltre, il divario tra paesi più ricchi e paesi più poveri diminuisce del 17,4%.

Le economie più colpite del periodo sono quella italiana, paese in cui il tasso di disoccupazione è il più alto d'Europa, quella greca, in lotta per non dichiarare il fallimento, e quella irlandese, la più colpita.

della crisi immobiliare. Dalla decolonizzazione al Terzo Mondo Il processo di decolonizzazione Tra il '46 e il '51 ci fu la fase della decolonizzazione del continente asiatico, tra il '56 e il '63 quella del continente africano. A questi periodi sopravvissero solo pochissimi stati coloniali, come Hong Kong. Dagli anni '50 vari paesi prima oppressi dal dominio di nazioni europee cominciarono a ribellarsi e ad aspirare a una propria crescita industriale. Sotto l'egida dell'ONU nacquero varie associazioni con il compito di rendere possibile alle nazioni del terzo mondo di intraprendere un proprio sviluppo, esempi sono l'UNICEF e la FAO. Luci e ombre della prima fase di sviluppo (1946-65) Raggiunta l'indipendenza uno dei primi ostacoli da affrontare era quello del basso tasso di scolarizzazione. In tutti i paesi del terzo mondo l'istruzione di base crebbe esponenzialmente durante la seconda metà del '900, mentre l'istruzione superiore rimase ancora un privilegio per pochi.

secondaria e universitaria migliorarono anch'esse, ma più lentamente. Dalla fine degli anni '60 molte grandi aziende occidentali spostarono la produzione nei paesi del terzo mondo, così da abbattere i costi. Le iniziative imprenditoriali governative di questi paesi si rivelarono molto spesso fallimentari, a causa dell'alto tasso di corruzione e per la poca preparazione dei pubblici funzionari che si dedicavano all'iniziativa.

La trappola malthusiana all'opera

Dagli anni '60 il miglioramento delle condizioni sanitarie e la diffusione dei vaccini a livello mondiale portò, nei paesi del terzo mondo, una forte crescita demografica. Da paesi esportatori di materie prime questi si trovarono in deficit di risorse primarie, il che aumentò ulteriormente il divario nei confronti delle nazioni industrializzate.

Negli stessi paesi, inoltre, il divario tra il reddito dei cittadini e quello degli abitanti

delle campagne, aumentò, spingendo molti agricoltori ad abbandonare le periferie in cerca di un impiego nel settore secondario o nel terziario. Un altro aspetto che mise ulteriormente in crisi le economie del terzo mondo fu la forte inflazione avvenuta tra gli anni '50 e gli anni '70, causata dal progressivo aumento dei prezzi del petrolio. Una via d'uscita dal sottosviluppo: le quattro tigri asiatiche. Conclusosi, nei paesi del terzo mondo, il processo di sostituzione delle merci importate con produzioni proprie, iniziò un periodo di crisi per coloro che non possedevano petrolio da esportare, raccontato nel precedente paragrafo. In oriente, dapprima Hong Kong seguito da Taiwan, Corea del Sud e Singapore, si imboccarono, negli anni '60, la strada della crescita, che porterà questi paesi, in una trentina d'anni, a raggiungere il pieno sviluppo. Le politiche che portarono a questi processi sono divisibili in 4 fasi: la prima è quella di risanamento.dell'economia- la seconda mira a sostenere le produzioni industriali (anni '60)- la terza mira a sostenere i settori tecnologicamente avanzati e con manodopera quali cata (anni '80 e oltre)- la quarta consiste nella liberalizzazione delle imprese attive a livello internazionale e nel controllo del rapporto import-export per accrescerne gli utiliIn questi paesi lo stato non solo faceva il possibile per aiutare le imprese nazionali, ma le spingeva anche a confrontarsi con i mercati globali.Ad Hong Kong, la più precoce, la diffusione delle piccole e medie imprese fu una caratteristica vincente, infatti la flessibilità del sistema produttivo e degli imprenditori rese queste aziende più accessibili alle variazioni della domanda.In generale tutte e 4 tra il '50 e il '70 conseguirono uno sviluppo di circa il 4% su base annua, mentre dal '70 al '95 il tasso di crescita quasi raddoppiò.La crisi di fine secolo, la ripresa e la crisi

globaleA ne anni ’90 Hong Kong fu colpita da una dura crisi, nata dall’esplosione dei prezzi seguita allanotizia del passaggio della città-stato dal controllo britannico a quello cinese.Nella vicina Singapore, in cui il governo deteneva quasi il 90% delle proprietà immobiliari e ungrande numero di imprese che insieme rappresentava circa il 60% del PIL, l’economia rimaseperfettamente sana.Nel ’97 iniziò la crisi coreana, partita dal fallimento di numerosi conglomerati aziendali, tra i piùchaebol.potenti del paese, chiamati Per salvare l’economia nazionale dal collasso intervenne ilFondo Monetario Internazionale.Taiwan, come Singapore, uscì indenne dal periodo di crisi, guadagnando, anzi, quote di mercatonei confronti di Corea del Sud e Giappone nei settori tecnologici. Queste due nazioni nonrisentirono delle di coltà a rontate dagli altri due paesi orientali perché non sacri caronocompletamente i settori

grazie ai quali avevano conseguito quei risultati in favore del nascente terziario. Dal 2000 in poi le 4 tigri denotano una tendenziale crescita dell'economia, rallentata solo, in alcuni casi, da crisi come quella partita dagli Stati Uniti nel 2008. Il risveglio dei giganti asiatici Il dragone cinese La scalata economica cinese fu il massimo esempio di una crescita pianificata da un governo centrale autoritario, il quale ha deciso di avviare una transizione graduale, senza stress, da un paese contadino a una potenza industriale. Dalla guerra civile conclusasi alla fine degli anni '40 con la vittoria di Mao Zedong, il paese possiede un governo comunista. Il partito, un tutt'uno con l'esercito, controlla capillarmente ogni angolo del paese. L'organo fondamentale dello stato è la Commissione militare centrale del comitato centrale del partito, la cui presidenza appartenne a Mao fino alla morte. La visione del capo

La politica del governo era quella di conservare le tradizioni contadine del paese e conseguire l'autarchia delle materie prime. Alla morte del dittatore nel 1976, il suo vecchio oppositore Deng restituì il diritto di proprietà ai cittadini e spinse il paese verso lo sviluppo tecnologico e la crescita economica dei decenni seguenti.

L'economia della Cina autarchica

Nel primo periodo di governo maoista non furono posti limiti all'altissimo tasso di natalità che, unito all'aumento dell'aspettativa di vita, portarono la popolazione cinese a crescere velocemente. Solo negli anni '60 furono imposte varie restrizioni: divieto di matrimonio prima dei 25 anni e un solo figlio per coppia, pena l'obbligo di abortire. Il diffuso malcontento portò all'abolizione della norma a metà anni '80.

Per realizzare il "grande balzo in avanti" Mao suddivise la popolazione in lotti di 5000 famiglie, dotate di terreni, cucine comuni e...

anche acciaierie, organizzazione che però fece sprofondare il paese in una fortissima crisi e la carestia che ne seguì causò 30 milioni di morti. Nonostante alcuni errori di pianificazione, nel trentennio 1950-1980 l'economia cinese crebbe a ritmi superiori alla media dei paesi del terzo mondo. L'apertura della Cina al mondo occidentale Dai primi anni '80 la Cina si apre agli investimenti esteri, dapprima nelle aree di Macao e Taiwan, poi allargando il discorso a vaste aree industriali. Le aziende estere cominciarono ad impiantare fabbriche nel paese per il basso costo della manodopera e per le agevolazioni scali a loro concesse, ma soprattutto per la possibilità di entrare nel mercato cinese, potenzialmente immenso. Nel '92 Deng Xiaoping incoraggiò alcune regioni a intraprendere uno sviluppo sul modello delle quattro tigri e l'anno seguente venne introdotto nella Costituzione il concetto di "economia socialista di mercato".

mercato”. Accanto alle imprese statali nacquero, in questo periodo, imprese su iniziativa di funzionari pubblici, partecipate da enti governativi, da investitori regionali e da privati. Per sopravvivere nel sistema comunista in cui sorgono, queste erano obbligate a distribuire percentuali ad alti livelli governativi e agli ufficiali dell’esercito.

Alcune di queste imprese, specie nel settore informatico, avranno successi a livello mondiale nei decenni successivi.

Dal ’79 al 2004 il PIL cinese ebbe una crescita media prossima al 10%.

La politica delle aperture di Deng sancì la fine dell’isolamento del paese, introducendo il diritto fondamentale della proprietà privata e rendendo possibile il grande sviluppo.

L’unico settore ancora arretrato rimaneva quello primario dell’ovest del paese, area in cui prevalevano piccole aziende famigliari ancorate alle tradizioni.

Oggi la Cina è un paese economicamente maturo con un enorme mercato interno e la

Possibilità di investire enormi quantità di denaro all'estero. Inoltre, dopo il gemellaggio con quella di HongKong, la borsa di Shanghai è la seconda per capitalizzazione a livello mondiale.

L'India dell'East Indian Company

Le navi inglesi arrivano sulle coste indiane ai primi del '600, un secolo dopo i portoghesi. Nell'anno 1600 nasce la East Indian Company che ottiene dalla regina il monopolio dei commerci inglesi in tutto l'oriente. Piano piano l'impresa commerciale ottiene incarichi amministrativi dai sovrani locali, ma è a metà '700 che si guadagna il diritto di riscuotere tributi in tre stati indiani e, in una trentina d'anni, ottiene il controllo politico ed economico dell'India nord-orientale. Da quel momento la compagnia impone leggi, usi e costumi ereditati in Inghilterra, come la proprietà privata delle terre. I funzionari pubblici indiani si schierano a favore dei dominatori europei.

sono spesso considerati come persone cattive o negative. Questo pregiudizio può essere causato da vari fattori, come l'aspetto fisico, il comportamento o le azioni passate. Tuttavia, è importante ricordare che giudicare qualcuno basandosi solo su queste caratteristiche è sbagliato e ingiusto. Le persone malviste possono avere le loro ragioni per agire in determinati modi o avere atteggiamenti negativi. Potrebbero aver vissuto esperienze traumatiche o essere stati influenzati da circostanze difficili. Inoltre, è possibile che abbiano bisogno di aiuto o sostegno per superare i loro problemi. Invece di giudicare o evitare queste persone, dovremmo cercare di capirle e offrire il nostro supporto. Potremmo scoprire che dietro la loro maschera di cattiveria si nasconde una persona ferita o bisognosa di affetto. Mostrare empatia e gentilezza può fare la differenza nella vita di queste persone e potrebbe persino aiutarle a cambiare il loro atteggiamento. In conclusione, è importante non giudicare le persone malviste e cercare di capire le loro ragioni. Offrire il nostro supporto e la nostra gentilezza può fare la differenza nella loro vita e potrebbe persino aiutarle a cambiare. Ricordiamoci sempre che dietro ogni maschera di cattiveria si nasconde una persona che ha bisogno di comprensione e amore.
Dettagli
A.A. 2022-2023
31 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliogiacobone99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Rizzo Mario.