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Quasi mai le innovazioni del periodo furono indotte da scoperte scientifiche

Quasi mai le innovazioni del periodo furono indotte da scoperte scientifiche, come invece succederà con la seconda rivoluzione industriale, ma furono frutto del genio di tecnici che già operavano in quei settori.

Vapore, cotone e ferro

La macchina a vapore fu inizialmente utilizzata come pompa per liberare le miniere da infiltrazioni d'acqua, per poi diffondersi in molti altri settori. Nonostante ciò, i suoi costi di gestione rimanevano molto alti e l'energia idraulica rimaneva estremamente utilizzata in molti settori, persino in Gran Bretagna.

Il latoio meccanico fu l'innovazione che rese possibile lo sviluppo di massa del settore tessile, in particolare quello cotoniero. Con il modello più avanzato di latoio, un solo operatore era in grado di produrre la quantità di lato che cinquant'anni prima sarebbe stata prodotta da 100 latori, ciò fece impennare la produttività, rivoluzionando il settore.

Anche il...

il settore siderurgico del ferro fu rivoluzionato nel periodo in questione grazie a diversi fattori. Innanzitutto, la nascita della macchina a vapore ebbe un impatto significativo, così come l'introduzione del carbon coke e l'evoluzione dei laminatoi. Questi progressi portarono a un notevole aumento della produttività e a una conseguente diminuzione dei prezzi. Un altro settore che subì una rivoluzione durante la prima rivoluzione industriale fu quello dei trasporti. L'incontro tra l'introduzione della macchina a vapore e lo sviluppo della produzione del ferro ebbe la sua massima espressione nel settore ferroviario. Fu durante questo periodo storico che nacque il battello a vapore, ma fu la locomotiva a vapore a diventare il simbolo di questa rivoluzione, permettendo una significativa riduzione dei costi di trasporto di merci e persone. Già entro il 1870, la rete ferroviaria aveva superato gli 80.000 km in Europa e gli 85.000 km negli USA, continuando a svilupparsi fino alla vigilia della prima guerra mondiale. Questi settori trainanti e l'industrializzazione in generale ebbero un impatto profondo sulla società e sull'economia dell'epoca, portando a cambiamenti significativi nella vita delle persone e nella struttura delle industrie.La produzione industriale rimase marginale in Europa almeno fino a metà '800. Il settore cotoniero, in grande crescita, non ebbe molti effetti "a valle" e "a monte", infatti le materie prime venivano importate e i macchinari in gran parte autoprodotti nelle fabbriche tessili. Il settore che invece ebbe varie ricadute sull'economia è quello siderurgico del ferro, il quale stimolò l'estrazione del metallo e di carbone fossile, consentendo inoltre costi minori a valle per la produzione di manufatti meccanici. Anche il settore dei trasporti ebbe varie ricadute sugli altri settori, infatti stimolò la produzione di rotaie e di treni, inoltre abbatté i costi di trasporto stimolando la domanda aggregata di beni. Lo sviluppo dei trasporti su rotaie rappresentò un tassello fondamentale per la crescita economica e commerciale del periodo, soprattutto nei paesi poveri di vie d'acqua, come Svizzera, Germania.Italia. L'organizzazione della produzione Il sistema di fabbrica Simbolo dell'industrializzazione fu la nascita della fabbrica, cioè un luogo in cui erano concentrati macchinari, materie prime e forza lavoro, con l'obiettivo di produrre manufatti in serie da immettere poi nel mercato. Precedentemente, sin dal Medioevo, la produzione era realizzata da artigiani in botteghe urbane, spesso di carattere famigliare. Questi erano organizzati in corporazioni, utili a tutelare le produzioni degli associati e a porre regole che tutti loro dovevano rispettare. Un'altra forma organizzativa della produzione pre-industriale è quella dell'industria (putting out system). In questo sistema il mercante-imprenditore decentrava parte della produzione a gruppi di lavoratori organizzati in laboratori domestici, spesso nelle campagne, fornendo loro le materie prime e i macchinari, garantendo di acquistare le merci.prodotte per poi introdurle sul mercato. Il sistema era in particolare utilizzato nel settore tessile.
  1. A che cosa servono le fabbriche?

Tre fattori spiegano l'affermazione delle fabbriche che soppiantarono i sistemi organizzativi pre-industriali: vincoli tecnologici, incrementi di efficienza e strategie di controllo sui lavoratori.

Il primo interessa in particolare i settori tessile e metallurgico, nei quali c'era la necessità di avere fonti energetiche in grado di muovere i grandi macchinari di nuova introduzione.

La concentrazione della produzione in un unico luogo portò guadagni di efficienza dati dalla maggiore facilità che l'imprenditore aveva nella coordinazione delle attività produttive, inoltre permetteva un maggiore controllo del lavoro operaio, sia riducendo le appropriazioni delle famiglie che producevano a domicilio, sia sorvegliando l'intensità e la qualità di questo fattore.

Prima dell'epoca industriale non

mancavano esempi di manifatture accentrate in quei settori in cui erano necessarie notevoli immobilizzazioni in macchinari, come nel caso di miniere, cartiere, fonderie, ecc. Il passaggio alla produzione in fabbrica fu molto graduale, infatti sistemi produttivi come quello dell'industria a domicilio continuarono a prosperare grazie alla loro flessibilità almeno fino a metà dell'800. Inoltre, varie produzioni di precisione o di alta qualità, come armi, seta e orologi, rimasero affidate a piccoli laboratori artigianali, in grado di soddisfare una domanda limitata. - Imprenditori e imprese - Le imprese protagoniste della prima rivoluzione industriale erano per la maggior parte aziende famigliari, nelle quali l'imprenditore non solo prendeva le decisioni strategiche ma anche quelle quotidiane. Lo schema organizzativo era molto semplice: si trattava solitamente di società in accomandita, nelle quali i soci accomandatari erano responsabili.

illimitatamente dell'amministrazione della società. In quel periodo lo sforzo economico per avviare un'impresa rimaneva limitato, infatti la maggioranza delle aziende veniva finanziata da capitali privati e dai guadagni derivanti dalla produzione, rendendo necessario il credito solo per sostenere il capitale circolante.

Durante la prima rivoluzione industriale si invertì il rapporto tra capitale circolante (scorte di materie prime), in precedenza prevalente, e capitale fisso (macchinari).

Il secolo britannico

  • Le ragioni del primato britannico

La Gran Bretagna fu la prima nazione a sviluppare le conoscenze qui presenti tra la fine del '700 e l'inizio dell'800 per poi utilizzarle per avviare una crescita economica senza precedenti. Gli studiosi concordano sul fatto che ciò è stato permesso da fattori come la grande creatività tecnologica e la maggiore considerazione sociale di cui i borghesi godevano rispetto agli altri paesi.

Alcuni economisti hanno suggerito la teoria del scavalcamento, secondo la quale il successo di un'economia pone le basi per il suo stesso declino. Un paese avanzato è poco incentivato a investire ulteriori risorse per il miglioramento tecnologico, mentre un paese più arretrato ma con le adeguate infrastrutture sociali ed economiche, è maggiormente spinto a intraprendere uno sforzo per sorpassare il leader.

Questo spiegherebbe come l'Inghilterra sia riuscita a sviluppare un sistema industriale prima dei Paesi Bassi, nazione estremamente sviluppata dal punto di vista dei commerci, dell'agricoltura e dell'artigianato all'epoca.

Altri fattori che concorsero al raggiungimento della leadership britannica furono la specializzazione e la stretta integrazione tra agricoltura e allevamento nel settore primario e la rete di canali presente nel paese che velocizzava di molto i trasporti.

In ne lo stato ebbe anch'esso un ruolo determinante.

prendendo provvedimenti utili a sostenerelo sviluppo, come l’eliminazione degli altissimi dazi doganali e delle tutele alle corporazioni, l’introduzione di uno stato moderno con funzionari professionali, e così via.
• La leadership tecnologica ed economica
Innanzi tutto dobbiamo distinguere tra leadership tecnologica, cioè relativa al livello produttivo dei macchinari, e leadership economica, che tiene conto anche dell’organizzazione della produzione.
Nel primo campo la Gran Bretagna era leader indiscussa, mentre nel secondo solo gli Stati Uniti, con il loro enorme mercato interno e la grande abbondanza di risorse, riuscirono a sopravanzarla.
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In generale all’inizio di un periodo di innovazioni e un conseguente sviluppo industriale, il paese in grado di produrre queste tecnologie accumula un vantaggio relativo sugli altri, divario che va aridursi dal momento in cui gli altri paesi assimilano le tecnologie ed avviano
il commercio di prodotti come lo zucchero, il tabacco e il cotone. Durante questo periodo, l'Inghilterra si sviluppò anche come centro finanziario internazionale, con la City di Londra che divenne il principale luogo di scambio e investimento. Le banche inglesi fornivano servizi di prestito e investimento sia per le imprese britanniche che per quelle straniere. L'espansione coloniale fu un altro elemento chiave nello sviluppo dell'economia britannica. L'Inghilterra possedeva una vasta rete di colonie in tutto il mondo, che fornivano materie prime e mercati per i prodotti britannici. Le colonie americane, in particolare, erano importanti per l'approvvigionamento di materie prime come il legno e il ferro, nonché per il commercio di prodotti agricoli. In conclusione, il periodo dell'800 fu caratterizzato dal dominio economico britannico, basato sull'espansione coloniale, sul commercio internazionale e sulla leadership nel settore finanziario. Questi fattori contribuirono alla crescita economica non solo dell'Inghilterra, ma anche di altre nazioni europee.

La produzione di tabacco, caffè, zucchero e cotone.

Le caratteristiche della crescita:

  • Decollo o crescita graduale?

A differenza di ciò che si pensava in passato, gli studiosi hanno dimostrato che la serie di innovazioni tecnologiche avvenute in Inghilterra tra la seconda metà del '700 e la prima metà dell'800 non hanno avuto effetti immediati sull'economia britannica. I cambiamenti in termini di reddito procapite furono graduali, questo perché le innovazioni interessarono solamente alcuni settori, mentre la maggior parte progredirono molto lentamente. Inoltre le dimensioni medie delle imprese britanniche non consentivano di realizzare economie di scala e l'alto costo delle prime macchine a vapore ne rallentò di molto la diffusione, fino alla seconda metà dell'800. In generale, la crescita industriale interessò solo aree limitate del paese, mentre la maggior parte di esso conservava un'economia

Formattazione del testo

tradizionale.

  • I motori della crescita: o erta o domanda?

Gli studiosi si scontrano riguardo chi, tra domanda e o erta, ha dato il via alla crescita.

Dettagli
A.A. 2022-2023
14 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliogiacobone99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Rizzo Mario.