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Il processo di integrazione europea e i suoi risultati
BCE. In conclusione il processo di integrazione europea ha realizzato nei circa sessant'anni della sua presenza risultati davvero sorprendenti. Secoli di conflitti e separazioni hanno determinato comunità nazionali con tante differenze, che possono essere superate solo con collaborazione e persuasione. L'essenziale è far sì che ogni passo migliori lo stato dell'Unione. 65 La scomparsa dell'URSS e l'ascesa dell'Asia - capitolo 16 Ora vedremo che la modernizzazione in quasi tutte le aree del mondo ha seguito un percorso di imitazione del modello occidentale, con rilevanti modifiche o fattori sostitutivi.
Il modello sovietico di stato massimale che abolisce il mercato è fallito sia in URSS che in Cina, finendo per ritardare il processo di sviluppo delle aree dove si era radicato.
Il Giappone dal successo alla stagnazione La ripresa economica del Giappone post seconda guerra mondiale fu fortemente aiutata dagli USA che avevano
bisogno in Asia di un presidio anti sovietico.Venne quindi istituito un piano analogo al piano Marshall. Gli zaibatsu smantellati e sostituiti daicheiretsu che continuarono a praticare quella politica coordinata fra imprese tipica del mondoasiatico. Al centro stavano una banca e un’assicurazione pronte a sostenere i piani di sviluppo, versol’esterno operava una trading company comune. Fu così che il Giappone entrò con ingentiinvestimenti in numerosi settori fondamentali.
Nel sistema economico giapponese si ha un grosso dualismo tra grandi imprese esportative e il restodell’economia, organizzato localmente su piccola dimensione. Poi si ha un’organizzazionedell’impresa che tende a favorire più il lavoro del capitale, con l’impeigo a vita e salari legatiall’avanzamento di carriera. Lo stato ha un ruolo di sostegno delle politiche industriali attraversoprotezionismo, interventi infrastrutturali e sostegno diplomatico.
Questo
Il sistema organizzativo ha generato la capacità di sostenere piani di investimento a lungo termine e di realizzare innovazioni organizzative importanti - qualità totale e progressiva eliminazione degli sprechi. Poi negli anni '90 la borsa è crollata, producendo una forte crisi, disoccupazione ed inflazione. Il rapporto debito/pil arriva al livello di 250. Il miracolo Giapponese finisce qua, il paese pur rimanendo una grande potenza, non saprà più riproporsi.
Le tigri asiatiche
Le quattro aree asiatiche che decollarono subito dopo la fine della seconda guerra mondiale sono state fortemente influenzate dalla GB (HK o Singapore) o dal Giappone (Taiwan e Corea del Sud). Hong Kong, ex colonia britannica ritornata alla Cina nel 1997, ha visto una forte crescita. Intenso sviluppo economico e crescita di popolazione, tanto da sviluppare la città più verticale del pianeta. L'economia è prevalentemente terziaria con grande importanza per
La finanza. Tuttavia la sua autonomia sta venendo fortemente limitata dalla Cina. Singapore ottenne l'indipendenza dalla GB negli anni 60. Da allora divenne una potente economia manifatturiera e navale, con una notevole capacità di attrazione di turisti.
In ambedue le città stato prevale un sistema politico fortemente accentrato, accompagnato da un grande liberismo in campo economico. Taiwan è un'isola governata da quanto reste del Kuomintang, il governo nazionalista cinese sconfitto nella guerra civile. Resta priva di riconoscimento formale, rimanendo uno dei principali nodi internazionali. Questo non ha però impedito all'isola di sviluppare una forte economia, sviluppata soprattutto nell'elettronica, nel macchinario e nella petrolchimica.
La Corea del Sud nasce a seguito della divisione post bellica della Corea fra nord comunista e sud capitalista. Il paese è sopravvissuto ad una lunga guerra civile negli anni 50, ed è oggi uno
dei paesi più avanzati del pianeta. Si ha una forte industria pesante, elettronica, tecnologica, nucleare e navale. L'organizzazione delle imprese segue un modello verticale e a forte base familiare, con un core business e tentacoli in mille diverse attività. I principali Chaebol coreani sono: Hyndai, Samsung, Daewoo, LG e SK. Quello che manca in Corea è un robusto strato di medie e piccole imprese ben governate e anche un welfare state meglio organizzato. Dall'URSS alla Russia La vittoria dei Russi nella guerra ebbe un notevole effetto sugli equilibri internazionali, ma anche effetti insospettabili: - Potere dei militari intatto fino agli anni 70; - L'egemonia imperialistica su una parte dell'Europa sostiene l'inefficiente economia russa; - L'acquisizione di tecnologia occidentale venne mantenuta per un certo periodo. Si può dire che la pianificazione degli anni 30, finì col tenere in vita la pianificazione.stessa moltopiù a lungo di quel che non sarebbe stato possibile dati i difetti intrinseci della pianificazione stessa. Solo quando finì il potere dei militari, aumentò il divario tecnologico con l'occidente e si incrinò il controllo sui regimi alleati, l'economia sovietica crollò finendo per essere spazzata via. Nel 1985 diventò segretario del Pcus Gorbacev. Egli dovette affrontare la stagnazione del sistema, cercando di ritornare ad un'economia mista. La sua politica di riforme avviò processi di cambiamento che grazie alla Glasnost e alla Perestrojka portarono alla fine della guerra fredda. Nel 1987 venne firmato un trattato per rimuovere le armi nucleari a medio raggio in Europa e l'anno dopo la fine della dottrina Breznev, che permise alle nazioni del blocco sovietico di tornare alla democrazia. Ma Gorbacev non era più in grado di controllare la situazione interna e venne esautorato a fine 1991, mentre.L'economia del paese stava destrutturandosi gravemente. La salita al potere di Eltsin significò una "liberalizzazione istantanea" che portò il paese allo sfascio. È solo dal 1999 che l'economia russa torna a crescere grazie alle esportazioni di materie prime e il reddito pro capite torna nel 2007 ad essere pari a quello del 1989. Fondamentale negli ultimi 20 anni la figura di Vladimir Putin.
Il risveglio di due colossi: Cina e India
La Cina non guidò il processo di sviluppo economico, paga della sua avanzata civiltà agricola e immensamente più grande di qualunque paese di civiltà europea, non ha avuto incentivi a uscire dalla sua configurazione politica - impero autocratico. Tutto finisce con la poco lungimirante dinastia Manciù nel 1911 con la morte dell'ultimo imperatore. Scoppiò una guerra civile e venne proclamata la Repubblica cinese con caratteri nazionalistici; altro evento fondamentale.
fu lanascita nel 1921 del partito comunista di Mao Zedong. Le forze nazionaliste e comuniste si diederobattaglia in una lunga guerra civile fino al 1949 che portò i comunisti al potere sul continente e ilKuomintang a Taiwan.
Mao avviò le collettivizzazioni sul modello sovietico portando ad una carestia con milioni di morti(15-30), anche dal punto di vista industriale il paese non fece alcun passo in avanti. Credendo che leclassi al vertice della società stessero impedendo lo sviluppo, lanciò la rivoluzione culturale (1966-1970) che puntava ad eliminare tutte le classi tranne quella operaia, mediante la chiusura di scuolesuperiori e università – tutti uniformati, l’approccio fu insostenibile.
Dopo la morte di Mao il paese si riavvicinò all’occidente. La grande riforma del 1978 avviò lapolitica del figlio unico, portando ad una natalità più affrontabile dall’economia, poi venneliberalizzata.
l'agricoltura e si crearono le Zone economiche speciali in cui erano possibili investimenti esteri, commercio e si importavano tecnologie. Nel 1992 venne ufficialmente annunciato che la Cina diventava "un'economia socialista di mercato" - economia mista, le imprese si confrontano con il mercato sempre all'interno della strategia centrale. Nonostante le liberalizzazioni, l'economia rimane ancora oggi sotto il controllo statale e le decisioni chiave sono prese dal partito comunista. La banca centrale è stata migliorata (1994) e da allora la politica monetaria cinese è di grande stabilità con importanti e tempestivi interventi quando si profilava una riaccensione dell'inflazione. Queste riforme hanno portato il paese a sviluppare un'immensa industrializzazione, conseguire tassi di crescita del PIL pro-capite mirabolanti e a rovesciare sui mercati internazionali enormi quantità di prodotti a basso costo. Inoltre ilIl paese ha investito una grande quantità di risorse sudocenti, scienziati e tecnologie con l'obiettivo di mantenere la Cina al passo con il progresso. Sono anche fondamentali gli immensi investimenti in ogni paese del mondo, con lo scopo di aumentare l'influenza del paese.
In futuro la Cina dovrà affrontare una serie di sfide: equilibrare città e campagna, gestire la demografia, consumi interni, welfare sostenibile e soprattutto la gestione dell'assetto politico. Ma il mondo non è più a dominanza occidentale da quando la Cina vi è entrata a far parte.
L'India ha una storia molto diversa dalla Cina. È sempre stata un'area molto meno coesa, unificata e soprattutto indipendente. Il paese fu incapace di difendersi dagli invasori esterni. Dopo la caduta del grande Impero Moghul il paese tornò ai sultanati, deboli e divisi, lasciando libera la strada alla compagnia inglese delle indie orientali che acquisì.
man mano il controllo del paese, fin quando nel 1858 la compagnia venne abolita e l'India unita alla corona britannica. La colonizzazione non riuscì a migliorare la condizione nelle campagne - le carestie furono molte - tuttavia gli imprenditori indiani acquisirono un grande know how e ricchezze, al tempo dell'indipendenza (1949) il 70% delle imprese era in mano indiana. L'indipendenza fu raggiunta per merito della campagna di protesta non violenta di Gandhi, il quale portò alla costituzione repubblicana, tuttavia l'unificazione del paese fu difficile a causa delle differenze religiose, per questo Pakistan e Bangladesh si resero indipendenti. Sul piano economico si instaurò un sistema di pianificazione dall'alto, con un largo intervento dello stato nella gestione delle imprese che non diede grandi risultati. Politicamente il paese rimase molto arretrato, fino al 1989 quando si decise di imporre una serie di riforme. Vennerointrodotte varieliberalizzazioni e si decise una crescente apertura verso l'estero, questo portò ad una grande crescita – sempre inferiore a quella cinese. Questo per il mancato