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La transizione demografica

In passato la fertilità e la mortalità erano molto elevate e portavano a una lenta crescita demografica (alta pressione).

Nel 19-20esimo secolo si verificò la transizione demografica, con una crescita della popolazione. Inizialmente la fertilità rimase elevata nonostante la diminuzione della mortalità, perché il tasso di mortalità infantile atteso era diverso da quello effettivo. Ciò portò a un'iper reazione che portò a famiglie di dimensioni maggiori di quanto desiderato. Una volta compreso il fenomeno, le famiglie ridussero la fertilità.

Oggi sia la fertilità sia la natalità sono basse, ma la crescita è comunque lenta (bassa pressione).

La tempistica della transizione demografica fu diversa nei vari paesi e non fu collegata alle condizioni economiche. Si pensava infatti che la riduzione della mortalità infantile fosse un fenomeno transitorio, quindi ci fu un periodo di iper reazione che portò a famiglie...

più larghe di quantodesiderato.

Perché la fertilità cala all’aumentare del reddito?

La D di beni cresce all’aumentare del reddito, diminuisce quando il P di un bene aumenta —> ilprezzo dei gli equivale al reddito perso (costo opportunità) per accudirli poiché ciò riduce iltempo di lavoro (salario).

Un aumento del salario ha e etti sulla domanda: positivo (+ domanda) e negativo (aumenta costoopportunità)fi fi fi fi fi fl ff ff fi fi fi fi ff fi ffl’e etto di reddito e etti diMalthus considerava solo mentre occorre considerare anche glisostituzione —> uno dei costi maggiori è il reddito a cui si rinuncia a causa della permanenzafuori dal mercato del lavoro per accudire i gli, quindi un aumento del reddito farà aumentare ilcosto opportunità della procreazione.

QUALITÀ VS QUANTITÀ FIGLI

L’utilità dei gli dipende da un mix di qualità (livelli nutrizionali)

istruzione) e quantità.

TRADE-OFF

Esiste quindi un trade-off tra qualità e quantità —> non si può ottenere una migliore qualità se non a discapito della quantità viceversa

MODERNE TECNOLOGIE RICHIEDONO COMPETENZA ELEVATA

- le famiglie preferiscono la qualità alla quantità perché i figli non contribuiscono più al reddito della famiglia, buona parte del processo di formazione del capitale umano è oggi obbligatorio, il mercato del lavoro richiede lavoratori qualificati

- da quando i salari delle donne sono simili a quelli degli uomini il costo opportunità (salario femminile) del prendersi cura dei figli è cresciuto più velocemente del reddito famigliare

- quindi i benefici di reddito positivi sono dominati dai costi di sostituzione negativi e le famiglie sono più piccole con figli più istruiti

Il livello di istruzione delle donne è un buon previsore della fertilità

Costo opportunità

dell'avere gli cresce perché istruzione elevata favorisce salari più elevati- Un lungo percorso formativo ritarda nascita del primo figlio e di conseguenza riduce periodo fertile della donna- Se si ha un buon livello d'istruzione, il proprio vantaggio relativo è un aumento della qualità della prole, più che del numero di figli. Ciò perché una donna con elevata istruzione ha un reddito più alto e il suo costo opportunità cresce all'aumentare del periodo sottratto al lavoro per accudire i figli, più di quanto incida il costo d'istruzione dei figli.

Riepilogo:

  • Malthus prevedeva che la crescita della popolazione avrebbe ridotto i salari reali e che quindi la crescita demografica si sarebbe arrestata quando i redditi fossero scesi al livello di sussistenza
  • Il progresso tecnologico preindustriale in Europa mantenne però il reddito reale a livello costante o leggermente crescente nonostante la crescita demografica
della popolazione- la crescita della popolazione in economie avanzate contemporanee è simile al tasso di riproduzione -> relazione negativa tra reddito e numero di figli, investimenti nella qualità LEZIONE 4: I CARATTERI DELLA CRESCITA ECONOMICA PREINDUSTRIALE MECCANISMI DELLA CRESCITA IN EPOCA PREINDUSTRIALE Occorre combinare le teorie di Smith e Malthus -> questo nuovo punto di vista ammette l'esistenza di rendimenti decrescenti del lavoro nell'agricoltura al crescere della popolazione rurale e al diminuire della quantità di terra coltivata per addetto, ma al tempo stesso riconosce il cambiamento tecnologico. Inoltre considera i guadagni di efficienza derivanti dalla specializzazione ottenuta con la divisione del lavoro a sua volta stimolata dalla crescita dell'estensione del mercato (incremento domanda aggregata). Il progresso tecnologico e la divisione del lavoro consentono la simultanea presenza di una crescita della popolazione e di

ungli e etti dei rendimenti decrescenti sono reddito pro capite costante o crescente —>controbilanciati dal cambiamento tecnologico. prodotto reddito

La crescita della popolazione determina due e etti di segno opposto sul e sulpro capite. Se l’economia sta utilizzando tutta la terra disponibile, il lavoro avrà rendimentidecrescenti che incideranno sul prodotto e sul reddito pro capite. Tuttavia la divisione del lavoro equindi il reddito pro capite saranno in uenzare positivamente dall’incremento della domandaaggregata (reddito pro capite x numero individui).

Si pensa che la crescita della popolazione porta a un incremento della domanda aggregataperché nella storia si riscontra una notevole stabilità nei livelli di salari. Inoltre la divisione dellavoro facilità il progresso tecnologico basato sull’apprendimento mediante l’esperienza.

PepysTeoria di —> Il

tasso di progresso tecnologico può essere direttamente collegato al livello di popolazione. Pepys osservò che la nascita di un genio è più probabile in una popolazione maggiore, quindi il tasso di creazione di nuove idee è correlato positivamente alle dimensioni della popolazione. Le forze malthusiane e smithiane si bilanciano esattamente, determinando un tasso di crescita della popolazione superiore a quello di sussistenza e quindi del reddito aggregato. L'equilibrio malthusiano è caratterizzato da salari di sussistenza e una popolazione costante (tasso di crescita = 0). Nella realtà però, nell'Europa preindustriale assistiamo a un lento progresso tecnologico con un reddito superiore al livello di sussistenza. Quello che si può verificare è la presenza di guadagni "smithiani" di efficienza grazie a economie di pratica e apprendimento attraverso esperienza (learning by doing) chepossono bilanciare i rendimenti decrescenti. Forze malthusiane -> crescita della popolazione = rendimenti decrescenti = - reddito pro capite Forze smithiane -> crescita popolazione = + divisione lavoro che migliora con le economie di pratica, cambiamento tecnologico basato sull'apprendimento mediante esperienza = + reddito pro capite K = stato di conoscenza = tecnologia Quando la popolazione cresce: - se la terra è limite vincolante, si verifica una diminuzione del rendimento marginale per lavoratore (da A a B) - tuttavia uno spostamento su tecnologia più avanzata K' farà aumentare il rendimento (da B a C) Analisi: Malthus -> più lavoratori = - rendimento per lavoratore Smith = + tecnologia a pari lavoratori = + rendimento La legge dei rendimenti decrescenti stabilisce che, quando l'input di un fattore di produzione aumenta (ovvero a parità di condizioni) il rendimento addizionale dell'ultima unità di input diminuisce.unità di fattore produttivo decresce

Chi vince?

Se la terra è un vincolo bisogna considerare le forze dei rendimenti decrescenti e il vigore del progresso tecnologico favorito dal learning by doing.

Il problema malthusiano è dove e quando la terra è un vincolo stringente.

La popolazione cresce ma resta il vincolo della terra

Smith -> la popolazione cresce = aumento della domanda aggregata = aumento di reddito

Malthus -> la popolazione cresce = riduzione reddito no a reddito sussistenza (equilibrio malthusiano)

LA CRESCITA DELLA PRODUTTIVITÀ IN EPOCA PREINDUSTRIALE

La crescita del reddito pro capite può essere attribuita a 2 cause:

  • uso di quantità sempre maggiori di risorse
  • impiego più efficiente delle risorse

Il commercio e la divisione del lavoro aumentano l'efficienza.

L'efficienza si misura con la TFP.

TOTAL FACTOR PRODUCTIVITY

TFP = crescita del prodotto - incremento ponderato di lavoro, terra e capitale

Se TFP

positivo allora esiste un prodotto residuo che non è determinato dall'incremento dei fattori di produzione. Questo residuo può essere spiegato dalla maggiore efficienza nell'uso degli input (progresso tecnologico). Come si misura -> è necessario disporre dei dati relativi alla quantità di input e output (volume e valore dei fattori di produzione e del prodotto) tratti dalla contabilità nazionale. L'APPROCCIO DUALE Il problema è che questi dati non sono disponibili per il periodo preindustriale. Esiste però un secondo metodo di calcolo della TFP detto "approccio duale" che è più indicato per studiare economie scarsamente documentate. Corrisponde alla somma di rendite e salari di terra, capitale e lavoro che è uguale al prodotto. TFP = sKr* + sLw* + sTi*s = peso dei fattori rispetto al reddito totale r = profitto per unità di capitale w = salario per lavoratore i = interesse sul capitalerendita per unità di terra* = variazione percentuale di una variabile Il valore reale del prodotto di un'economia o reddito nazionale (Y) è pari a remunerazioni in termini reali dei fattori di produzione: K (capitale), L (lavoro), T (terra). Quindi: Y = rK + wL + iT La variazione percentuale di una variabile è indicata da un asterisco (*); mediante differenziazione logaritmica si ottiene Y* = sK(r* + K*) + sL (w* + L*) + sT (i* + T*) (2) dove s sta per la quota del reddito nazionale destinata rispettivamente ai detentori di capitale, ai lavoratori e ai proprietari terrieri. Rielaborando i termini dell'equazione otteniamo Y* - (sKK* + sLL* + sTT*) = sKr* + sLw* + sTi* (3) La TFP misura la crescita di efficienza. HOFFMAN Ho man ha studiato l'agricoltura francese dell'Ancien Regime usando l'approccio duale. Ha ottenuto risultati simili a Persson ma per un periodo diverso e una diversa area. Evidenzia spiccate
Dettagli
A.A. 2022-2023
44 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiaraparravicini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Ilaria Suffia.