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GLI STRUMENTI
Impresa pubblica (nazionalizzazione dei trasporti, energia, industria estrattiva e siderurgica) o mista.
Politiche per la crescita:
- Incentivi e sostegni a risparmio e investimenti privati
- Programmazione, pianificazione
- Concertazione
In più politiche attive del lavoro, monetarie e fiscali con finalità espansive e redistributive, disicurezza sociale basate su servizi sociali e trasferimenti economici. => nuovi assetti di economia mista e stato sociale.
IL LAVORO
Ampia disponibilità di forza lavoro sottoimpiegata -> per il pieno impiego del lavoro.
Ripresa dei movimenti interni e internazionali di popolazione.
Basso costo del lavoro causa basso tasso di sindacalizzazione e moderazione salariale.
Intensificazione del lavoro, trasferimento dai settori a bassa produttività a settori ad alta produttività.
Capitale umano (brain power): istruzione e formazione tecnico-professionale (estensione, allungamento e
specializzazione). L'IMPRESA: L'americanizzazione dell'impresa europea. Si diffondono nuove tecniche gestionali (organizzazione aziendale, gestione del personale, contabilità e controllo, marketing...) In USA e UK investimenti esteri, multinazionali. Nelle imprese europee persistono: l'impresa familiare, piccole e medie imprese, impresa pubblica e cooperativa. ENERGIA E MATERIE PRIME: Anni '50-'60: lunga fase favorevole per i paesi industrializzati anche in termini di prezzi. Ci fu un forte aumento nella produzione e nei consumi dei combustibili fossili. Diminuisce la quota del carbone, cresce il petrolio. Sviluppo di settori, beni e consumi ad alta intensità di energia. Aumenta la dipendenza e quindi la vulnerabilità del mondo occidentale rispetto al petrolio. Da fine anni '60 tendenza al rialzo dei prezzi. La globalizzazione: Dalle multinazionali alle imprese transazionali alle filiere globali. Le industrie si riorganizzano (downsizing e specializzazione).“produzione snella”). Avviene una delocalizzazione (offshoring) nelle aree più povere: no controlli, lavoro a basso costo e senza tutele. I problemi: concorrenza sleale (dumping = vendita in un mercato di esportazione a prezzo inferiore rispetto a quello del mercato di produzione o addirittura inferiore al costo di produzione con gravi effetti distorsivi sul mercato di esportazione), impatto sociale e ambientale e l’elusione fiscale.
I cambiamenti di regime degli anni Settanta: I prezzi di alcune materie prime impennavano come per esempio il petrolio che quadruplicò tra il '73 e il '74. I miracoli economici europei stavano finendo e si tornò a un'economia mondiale più instabile che inizia a generare crisi a partire dagli anni '80 ma non innescò una crisi mondiale fino al 2007. Nel periodo che va dal 1973 al 1995 benché i tassi di crescita del Pil si fossero più che dimezzati e si restavano però in generale ancora superiori a quello.
americano. Tra il 1995-2007 invece il panorama è molto cambiato con molti paesi europei che crescono meno degli Stati Uniti anche se marginalmente. In generale però mettere a confronto il Pil dei vari paesi europei con quello americano risulta complicato in quanto il Pil è composto da un insieme di variabili che risultano profondamente differenti tra i paesi europei ma soprattutto nel confronto con gli Stati Uniti.
La terza rivoluzione industriale:
I settori principali:
- Trasporti e comunicazioni
- Materiali
- Energia
- Informatica
- Biotecnologie
- Nuovi sistemi di produzione, in particolare nell'industria automobilistica, aeronautica e spaziale
La "Deregulation":
Convenzionalmente si ritiene il 1963 l'anno di nascita del mercato dell'eurodollaro quando l'unione sovietica deposito dollari presso banche occidentali senza intenzione di cambiarli in propria moneta. Questo mercato ed è un'impennata negli anni 70 con la
La crescita delle rendite petrolifere dei paesi del Golfo passò da 315 miliardi di dollari nel 1973 a 2278 miliardi dieci anni dopo. Questo mercato fece apprezzare a molte banche la mancanza di regolamentazione che permetteva guadagni maggiori anche se con livelli di rischi maggiori.
Iniziarono così già nei primi anni '80 una lunga catena di crisi finanziarie dovute a eccessi di credito a paesi con scarsa possibilità di restituzione. Inizia una serie di innovazioni finanziarie volte a rendere liquidi i prestiti; si iniziò con la cartolarizzazione per poter vendere a sconto dei crediti, e recuperare così facendo liquidità per poter effettuare altre operazioni.
Iniziò così il processo di deregulation iniziato da Reagan nel 1980 fino all'abolizione del Glass Steagall Act nel 1999 che permise alle banche di investimento di utilizzare per le proprie attività anche i depositi dei clienti rendendoli in qualche modo universali.
realtà la banca universale del modello tedesco era abilitata all'uso dei depositi a scopi di investimento industriale e offriva servizi sempre i suoi clienti imprenditoriali trattandosi così di investimenti a lungo termine. La banca americana invece colse il vento favorevole all'investimento in titoli al puro scopo di effettuare trading ossia acquisti e vendite che generassero profitti in un breve periodo.Il commercio internazionale dell'Unione Europea supera persino quello degli Stati Uniti. L'Unione Europea viene accusata dagli Stati Uniti di eccessivo protezionismo, accuse totalmente infondate, in quanto il Giappone ha sempre battuto l'Unione Europea di gran lunga in termini di protezionismo, ma nemmeno gli Stati Uniti ne sono esenti. In campo finanziario, con il trattato di Roma, venne istituita la Banca Europea degli Investimenti (BEI) come agenzia di finanziamento dello sviluppo. La Gran Bretagna, insieme all'Irlanda e alla Danimarca, fece domanda per entrare nell'Unione Europea, ma la presenza di de Gaulle al potere e l'atteggiamento sempre poco collaborativo indussero i francesi a porre il veto nei confronti di tale domanda, che venne dunque accantonata. Nel 1970 si aggiunse la Norvegia e l'adesione di questi paesi fu firmata nel gennaio 1972. Il secondo allargamento dell'Unione riguardò la Grecia, sulla quale gli effetti dell'adesione all'UE furono contraddittori.
tale paese non riesce a sviluppare consistenti flussi di esportazioni dell'Unione nel correggere rapidamente i difetti della sua economia. Nel 1977 anche la Spagna il Portogallo presentavano domanda di adesione; ambedue i paesi furono all'estero adattarsi alle regole dell'Unione Europea e a partecipare a pieno titolo i suoi meccanismi economici che subivano vuoi lancio proprio partire dagli anni della loro adesione. Si aggiunsero successivamente Austria, Finlandia, Svezia. Nel mentre l'egemonia sovietica nell'Europa dell'est si sgretolò dando luogo nel 1990 all'unificazione della Germania. Lui creò nel 1990 la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). Nel 2015 10 paesi tra cui anche Cipro e Malta non appartenenti all'estero però vennero accolti nell'unione europea mentre altri due (Romania Bulgaria) lo fa nel 2007. La Croazia si unì nel 2015 è sempre dal 2015 rimane in stand-by una richiesta di.entrata a far parte dell'Unione Europea da parte della Turchia a causa della sua instabilità politica (uno dei requisiti per poter entrare nell'Unione Europea è una democrazia solida). La politica agricola comune (Pac) si basò su un protezionismo basato da un lato sul sostegno dei prezzi di alcuni prodotti strategici come cereali, carne, prodotti caseari e dall'altro su dazi doganali che si scelse di fissare non ad valorem ma in modo compensativo per neutralizzare la variabilità dei prezzi mondiali. Nel 1988 si organizzano tutti i fondi strutturali in un disegno unitario che fissava vari obiettivi, oltre allo sviluppo delle aree arretrate alla lotta alla disoccupazione, tra cui il sostegno alle aree in declino e la promozione delle regioni a bassa intensità abitativa. L'aspetto più interessante della riforma fu proprio l'allocazione delle risorse non più a livello nazionale bensì a livello regionale con una clausola.automatica che permetteva le regioni con noidetto pro capite inferiore al 75% la media Bea di presentare progetti.
Nel 1989 venne redatta la carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori usata come strumento per arrivare una armonizzazione della legislazione sociale europea che rimane tuttavia un obiettivo molto distante tutto oggi.
Se volete anche procedere dal punto di vista monetario con la creazione del sistema monetario europeo (Sme) basato sulla fissazione di ciascuna moneta del sistema con una moneta paniere di riferimento (l'ecu) il cui valore nei confronti delle monete esterne alla comunità veniva determinato dalla media ponderata del valore delle monete della comunità che componevano l'ecu quando una moneta divergeva dalla parità per più o meno il 2,25% viola l'obbligo per il governo del paese dove circolava tale moneta di intervenire.
Per la definitiva realizzazione del mercato unico si procedette con due criteri guida
ben precise:
-
Il primo prevedeva l'armonizzazione della legislazione europea in tutta una serie di campi di fondamentale importanza dove non è opportuno che permanessero delle diversificazioni.
-
Il secondo criterio riguarda invece tutti quegli ambiti in cui non veniva riconosciuta necessità di armonizzazione e prevedeva l'adozione del principio del "mutuo riconoscimento": prodotti e servizi potevano venire confezionati osservando la legislazione in vigore in uno dei paesi dell'unione e venire offerti su tutti i mercati della comunità senza discriminazioni.
TRATTATO DI MAASTRICHT:
Il trattato del dicembre 1991 a Maastricht istituisce l'Unione Europea e incorpora le disposizioni sulla realizzazione dell'unione monetaria (Uem), quelle concernenti una politica estera di sicurezza comune e quelle in materia di cooperazione di polizia e di giustizia.
Grazie all'insistenza inglese venne inserita una clausola di non coercizione in base
alla quale era possibile da parte di qualche S