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LE GRANDI FASI STORICHE DELL’ETA’ CONTEMPORANEA E LE
INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
Le fasi della storia economica contemporanea sono:
- Dal 1850 e il 1875, fase del liberismo assoluto, i paesi cercano
come l’inghilterra di rendere sempre più facili i commerci col resto
del mondo
- Dal 1875 alla prima guerra mondiale, svolta protezionistica,
c’è una crisi che porta i paesi a difendersi dalla concorrenza
straniera. Tutti i paesi infatti arrivano all’industrializzazione e tutti
quindi cercano di proteggersi. Questa ricerca di protezione però non
chiuderà totalmente i rapporti con gli altri paesi, infatti prima della
prima guerra mondiale si arriva al massimo dei commerci e
dell’internalizzazione si parla addirittura di prima globalizzazione.
- Tra la prima e la seconda guerra mondiale, la fase della
grande depressione e della crisi della cooperazione
economica internazionale. C’è inizialmente un periodo di crescita
degli stati uniti, diventano la prima potenza mondiale. Poi però c’è la
crisi del 29’, e in seguito a questa una chiusura sempre più forte dei
vari paesi. Si diffondono regimi totalitari, fascismo, nazismo,
comunismo, che contribuiscono ad aumentare la chiusura dei paesi.
- Dopo la seconda guerra mondiale, si capisce che bisogna
cambiare le cose, perché ci si rende conto che chiudendosi si creano
danni a tutti. Nascono quindi tutta una serie di istituzioni che
devono favorire la collaborazione internazionale. Quindi si ha una
fase di apertura e di boom economico, cioè la ricchezza si diffonde
tra tutta la popolazione, soprattutto in europa e stati uniti. In questa
fase le multinazionali che erano già nate prima della seconda guerra
mondiale hanno un enorme sviluppo e diventano sempre più
importanti.
- Dal 1973, ci sono una serie di guerre che interessano soprattutto il
medio oriente, dove si estrae la maggior parte del petrolio. Ci sono
quindi delle crisi petrolifere, che portano a una crisi generalizzata in
tutto il mondo, sia dei paesi più sviluppati sia di quelli
sottosviluppati. Solo negli anni 80-90 si riuscirà a superare queste
crisi, perché cambiano le politiche dei vari stati e si cerca di
superare di questo periodo.
- Inizio anni 2000, l’economia riprende fino alla crisi del 2008.
Le quattro rivoluzioni industriali
Oltre alla prima, ci sono state altre 3 rivoluzioni industriali.
Negli anni 70 dell’800 c’è la seconda rivoluzione industriale. questa vede
l’affermarsi della scienza. Mentre la prima non aveva avuto un grande
impatto dal mondo scientifico, con la seconda invece, la tecnologia fa dei
grandi passi avanti, l’energia fondamentale diventa quella elettrica,
cambia il modo di produrre e si sviluppa la prima produzione di massa.
Nel secondo dopoguerra, c’è la terza rivoluzione industriale, con la nascita
dei computer, con l’avvio dell’automazione e con lo sviluppo
dell’elettronica.
Oggi invece stiamo vivendo la quarta rivoluzione industriale. ci sono
progressi scientifici, a livello di nanotecnologie, di sequenziamento genico,
cresce la comunicazione di dati attraverso internet, ecc.
Le innovazioni tecnologiche e i cambiamenti nei trasporti e nelle
comunicazioni
Torniamo alla prima riv. Industriale e trattiamo dello sviluppo dei trasporti.
Durante la prima riv. Industriale, c’è un costante sviluppo delle
comunicazioni, sia via terra sia via mare. Questo viene percepito in
maniera molto forte dagli stessi contemporanei:
“… nessuno… che abbia prestata qualche attenzione ai peculiari
tratti di questa
nostra epoca, dubiterà per un solo istante che viviamo in un periodo
di
meravigliosissima transizione, che rapidamente tende al gran fine,
al quale per
fermo, la storia tutta accenna: l’attuazione dell’unità del genere
umano. … Le
distanze che separano le diverse nazioni e parti del globo vanno
gradatamente
sparendo dinanzi ai portenti di moderna invenzione, e possono
percorrerle con un
incredibile comodo;… il pensiero viene rapidamente trasmesso e
anche con la
velocità del lampo…” (discorso di apertura della grande esposizione
di Londra 1851)
La ferrovia ha permesso di raggiungere luoghi che prima erano
assolutamente irraggiungibili, ha abbassato i costi di trasporto, ha reso il
trasporto molto più veloce.
Il vapore viene applicato anche alle navi. Le navi iniziano ad utilizzare il
vapore come forza motrice ancora prima che venga inventato il treno.
L’applicazione del vapore alle navi è risultata però più lenta come efficacia
rispetto a quella del treno, perché si è dovuto aspettare gli anni 50’
affinché le dimensioni dei macchinari che facevano muovere le navi e la
quantità di carbone necessario ai viaggi transoceanici si riducessero e
quindi rendessero conveniente i viaggi su navi. Nel 1910 si ha già una
riduzione del 40% dei costi di navigazione.
Il telegrafo consentiva invece di rendere molto più veloci le comunicazioni
tra una parte e l’altra del mondo. Il telegrafo si sviluppa in parallelo con la
ferrovia e il periodo di maggior diffusione è il 1850-1870. Nel 1865 però
servivano ancora 5 mesi per inviare dall’india un messaggio all’Inghilterra
e mandare una risposta indietro. Nel 1872 invece basteranno solo due
giorni per comunicare tra la Cina e l’Europa.
Nascita delle ferrovie in Europa
1830-1850 fase pioneristica, le locomotive sono molto semplici, e le
carrozze vengono chiamate in questo modo perché assomigliano proprio
alle carrozze trainate dai cavalli.
Ricordiamo che la prima tratta ferroviaria è quella del 1829; nel 1840 ci
sono già alcuni brevi tratti in europa, ma nel 1850 la rete ferroviaria
comincia già ad avere una sua dimensione a livello europeo.
1850-1870, la rete, la ferrovia ha un boom, diventa un mezzo di
trasporto diffusissimo, sia su tratte brevi sia per lunghi viaggi. La ferrovia
comunque ha bisogno di importanti infrastrutture, ponti, viadotti, …
inoltre nascono le stazioni ferroviarie, dove le persone possono aspettare i
treni.
La finanza
Costruire le ferrovie e le strutture a suo supporto richiedeva investimenti
molto importanti. Bisognava quindi raccogliere grandi capitali. Per farlo si
creano nuovi prodotti finanziari, ad esempio obbligazioni garantite dallo
stato. Si diffonde enormemente l’azionariato; c’è un notevole incentivo
alla crescita e al fatto che il sistema delle borse diventi sempre più ampio
e complesso. Si crea una sorta di mania per la speculazione ferroviaria e
per la creazione di ferrovie.
Navi e battelli a vapore
Il vapore viene applicato alle navi prima della nascita delle ferrovie, ma la
quantità di carbone necessaria era eccessiva per questo erano adatti
soprattutto al trasporto fluviale, perché era più breve e in ogni caso ci si
poteva fermare per fare rifornimento. I battelli a vapore si diffondono in
tutto il mondo.
Fino al 1850, non si riesce ad avere grandi vantaggi con la navigazione a
vapore e i costi di trasporto si riducono ma di poco. Solo nel 1870, grazie a
delle trasformazioni tecnologiche, sia rendendo più efficienti i motori sia
utilizzando l’acciaio in modo da rendere più leggero il battello, si riesce a
migliorare sensibilmente la navigazione oceanica.
I cambiamenti nelle comunicazioni
Ci sono anche tutta una serie di innovazioni che percorrono l’800:
- La fotografia, si passa dalla riproduzione soltanto artistica alla
possibilità di imprimere delle immagini
- La diffusione della stampa, migliora la produzione di carta (si utilizza
il legno e quindi è più economico), si utilizza la stampa cilindrica e
diminuisce così il prezzo
- Il telefono (1876) e il telegrafo senza fili (1895), inizialmente sono
utilizzati soprattutto per fini economici, per comunicare tra luoghi
lontani ed avere notizie in maniera molto più veloce. Nel 1895 si
arriva a realizzare il primo telegrafo senza fili, ovvero la radio
- La macchina da scrivere, cambia il modo di comunicare perché da
una serie di vantaggi: non c’è più da decifrare le varie calligrafie, si
possono stampare più copie nello stesso momento, ecc. …
L’europa alla metà dell’ottocento
In questa situazione l’europa nel corso dell’ottocento diventa l’area del
mondo che ha lo sviluppo maggiore, che ha una superiorità economica e
tecnologica che la differenzia sensibilmente da tutte le altre parti del
mondo. L’europa controlla il 70% del commercio mondiale, nonostante la
sua popolazione sia solo 1/6 di quella mondiale. L’inghilterra ha solo il 2%
della popolazione mondiale ma è il paese più avanzato dal punto di vista
economico, perché la sua popolazione è quella che ha il reddito pro capite
più elevato al mondo, 1/3 di tutta la forza vapore utilizzata è inglese, la
produzione inglese costituisce circa il 25% della produzione mondiale, e in
più controlla anche 1/5 di tutto il commercio mondiale. Nel 1830 è il primo
produttore di tessuti, di ferro, di carbone e di acciaio. Inoltre ha la
maggiore rete di trasporti sia di ferrovie sia di canali navigabili. Possiede
una delle più forti flotte marittime e quindi da tutti i punti di vista è
sicuramente superiore a tutti gli altri paesi. Sempre nel 1830, l’inghilterra
produce 54 kg di ferro pro capite, 5 kg la germania, 12 kg la francia, 24 kg
il belgio e 16 kg gli usa.
E gli altri paesi cosa fanno?
IL PROCESSO DI INDUSTRIALIZZAZIONE NEGLI ALTRI PAESI
Il caso del belgio
Il Belgio è il paese che arriva per primo all’industrializzazione dopo la gran
Bretagna. Il suo processo di industrializzazione comincia intorno agli anni
30 dell’800. Dal punto di vista geografico, il Belgio si trova vicino alla gran
Bretagna, per questo ha meno difficoltà a copiare quello che avviene in
gran Bretagna o anche a convincere qualche tecnico inglese a venire in
Belgio e a portare con sé le conoscenze e i macchinari. Il Belgio è un
paese di piccole dimensioni, pianeggiante, quindi era facile costruire
infrastrutture, è ricco di minerali, ha un’agricoltura piuttosto avanzata, un
sistema economico progredito, e quindi riesce ad acquisire le stesse
tecnologie dell’Inghilterra. Quindi lo sviluppo del Belgio è molto simile a
quello dell’Inghilterra. Il re del Belgio favorisce la crescita dello stato
creando una banca sul modello della banca inglese, cioè una banca a
sostegno dell’economia.
Anche nel caso del Belgio è fo