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GATT - General Agreement on Tariffs and Trade

Spinge la liberalizzazione dei commerci

È stato nell’ambito del GATT che si sono discusse le norme per regolare il commercio internazionale

I paesi forti continuano a fare ciò che vogliono, ma ha dato una spinta fortissima alla rimozione dei dazi

Clausola della nazione favorita: Se un paese che aderisce agli accordi del GATT riduce i dazi a un paese, li riduce automaticamente a tutti gli altri

Banca Mondiale (importante ma non come il FMI)

Nasce con l’obiettivo di aiutare i paesi del dopoguerra (vincitori e non). Ad oggi serve al finanziamento delle infrastrutture per paesi sottosviluppati.

Dopo la WW2 si cambiò l’approccio, ossia i paesi sconfitti non dovevano essere colpevolizzati, ma aiutati a ricostruire.

I problemi del dopoguerra:

  • Il sistema monetario effettivo era diverso da quello ipotizzato a Bretton Woods, perché alle banche europee mancano i soldi.
  • Si arriverà al pieno funzionamento
del continente sarebbero migliorate, riducendo il rischio di instabilità politica e sociale. o Favorire la ricostruzione delle infrastrutture distrutte durante la guerra e promuovere lo sviluppo economico. o Creare un mercato per i prodotti americani, in modo da stimolare l'economia degli Stati Uniti. Riallineamento delle parità- Nel 1949, i paesi europei decidono di rivedere le parità delle loro valute rispetto al dollaro, al fine di correggere la sopravvalutazione delle valute e rendere i prodotti europei più competitivi sul mercato internazionale. - Questo riallineamento delle parità ha comportato una svalutazione delle valute europee, rendendo le merci europee più economiche e favorendo le esportazioni. Unione Europea dei Pagamenti- Nel 1950, viene creata l'Unione Europea dei Pagamenti, un sistema di compensazione dei debiti e dei crediti tra i paesi europei. - Questo sistema ha permesso di facilitare gli scambi commerciali tra i paesi europei, riducendo i problemi di bilancia dei pagamenti e promuovendo la stabilità economica. - L'Unione Europea dei Pagamenti è stata un passo importante verso l'integrazione economica europea e ha contribuito a stabilizzare le economie dei paesi coinvolti. In conclusione, il Piano Marshall, il riallineamento delle parità e l'Unione Europea dei Pagamenti sono state misure adottate per affrontare i problemi economici dell'Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Queste misure hanno contribuito a stimolare la ripresa economica, favorire lo sviluppo e promuovere l'integrazione economica del continente.sarebberoritornate alla normalità Promuovere la stabilità sociale contro il comunismo Reintegrare la Germania Incoraggiare l'integrazione economica e militare dell'Europa Eliminare il surplus produttivo USA- Grants and loans: Aiuti di due tipi: - Merci (gratis) - Prestiti per l'acquisto di macchinari (lunga scadenza e tassi bassi) Si creano due piani per l'attuazione del piano Marshall: - ERP (In Europa, futuro OCSE): Si occupa di "fare la lista della spesa", ossia elencare le necessità dei paesi europei - ECA (Negli States): Provvedeva a rimborsare il paese acquirente o pagava direttamente il fornitore estero Ogni paese si impegnava a costituire un fondo riserve derivante dalla vendita dei beni ricevuti a titolo gratuito I prestiti erano concessi in dollari USA e dovevano essere restituiti sempre in dollari. Il piano Marshall fu importantissimo per l'Europa, ma meno importante per gli USA Il contributo

Il più importante, oltre a quello pratico, fu la liberalizzazione dei mercati.

Riallineamento delle valute nel 1949- I tassi di cambio fissati subito dopo la guerra erano sbagliati, e non riflettevano le forze in campo. In particolar modo la sterlina, il franco e la lira. Le merci prodotte in Europa erano troppo costose per gli americani, e non conveniva importarle.- Si fece una riforma per risistemare la situazione (es. la lira passò da 225 a 625).

Verso la UEP- Alla fine del conflitto quasi tutte le valute erano inconvertibili, e il commercio regredì a forme di baratto bilaterali- Il commercio intraeuropeo subì un calo drastico- Occorrevano accordi di pagamento bilaterali.

Problemi degli accordi bilaterali:
- Bilanciare gli scambi tra due paesi
- Impossibilità di usare il surplus di vendita verso un terzo paese.

La soluzione stava in un sistema di compensazione multilaterale- Nel 1950 venne fissato un sistema di pagamenti tra i paesi dell’OECE.

(OCSE)- L'obiettivo era la compensazione dei crediti e debiti bilaterali tra gli Stati e la liberalizzazione degli scambi commerciali- Ogni mese l'UEP rilevava il deficit o gli avanzi che i paesi registravano nei rapporti di scambi. I saldi vengono espressi in un'unità di conto fissato in un'unità basata sui dollari americani.- I debiti dei paesi con un saldo passivo erano segnati su un conto e se il loro disavanzo fosse stato cospicuo una parte sarebbe dovuta essere pagata in oro o in dollari.- Tale operazione fu inizialmente finanziata con il piano Marshall (circa 350 mln di dollari). Negli anni '50 iniziano i cosiddetti Miracoli economici, proprio grazie a questi tre strumenti.Miracoli economiciNel 1958 l'Unione Europea dei Pagamenti chiude e si ritorna a una situazione di normalità economica. In tanti paesi tra la fine degli anni '50 e il corso degli anni '60 ci fu un miracolo economico. Il PIL triplicò, la disoccupazione

arrivò a tassi bassissimi. È il periodo in cui la fasa si industrializza (dopoun’iniziale industrializzazione avvenuta nel periodo giolittiano).Miracolo o Golden Age?Non si può parlare, in realtà, di miracolo. Ci furono delle specifiche case che portarono a una crescitastraordinaria. Infatti, si parla più propriamente di progresso, dato che ci fu una ristrutturazione del sistemaeconomico ed aumentò il tenore di vita delle persone.

  1. Il boom economico ci fu nell’automobile, nella plastica e nella petrolchimica.
  2. Questo cambiamento si accompagna a una rivoluzione dell’agricoltura, c’è un avanzamento fortedella produttività che libera la mano d’operaGolden age
  3. Riguarda tutti i settori economici, si basò sulla domanda elevata, sostenuta dal miglioramento deltenore di vita. Le classi più umili fanno un passo in avanti. Ci sono più soldi per tutti.
  4. L’uomo aumentò i

propri consumi, entrando nel fenomeno del consumismo (si compra anche quando non ce n'è bisogno)

Si diffondono beni durevoli prodotti in serie (tv, frigoriferi, auto, elettrodomestici), con l'american way of factoring (non si chiama così, rivedi il nome)

L'agricoltura si modernizza con l'uso di macchinari, concimi, selezione delle sementi (in Italia c'era ancora il contratto di mezzadria)

Commercio internazionale si impenna

Le cause dei miracoli economici (discorso che vale per tutti i paesi coinvolti nella crescita)

1. Il ruolo dello Stato e la creazione del Welfare State (in Italia e nel resto dei paesi europei). In Italia il Welfare State era partito nell'era giolittiana, leggermente migliorato dal Duce, ma nulla in confronto rispetto a quello che avvenne negli anni '50. Ricordiamo l'intervento dell'IRI in Italia.

2. Avviene l'alfabetizzazione

3. Concentrazione industriale che consente economie di scala. In Inghilterra,

Francia e Germania, questo processo avvenne in maniera molto più forte rispetto all'Italia. 4. Adozione diffusa delle nuove tecnologie che aumentarono la produttività del lavoro. 5. Progressi nel sistema dei finanziamenti e del sistema monetario internazionale. 6. Bassi prezzi delle materie prime (specialmente del petrolio) e dei salari. 7. Cooperazione internazionale. Elemento fondamentale apportato già dal piano Marshall. Gli accordi internazionali Grande rilievo per la crescita economica europea fu assunto dagli accordi economici internazionali. CECA Visto l'impatto positivo del Piano Marshall, nel 1951 fu siglata la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, su iniziativa di Jean Monnet e di Robert Schuman, con lo scopo di mettere in comune la produzione di queste due materie prime in un'Europa di sei paesi: 1. Belgio 2. Francia 3. Germania Occidentale 4. Italia 5. Lussemburgo 6. Paesi Bassi La scelta del settore carbo-siderurgico era giustificata.da molti motivi:
  1. Erano due elementi alla base delle industrie
  2. Le miniere di acciaio e di carbone solo tra Francia e Germania (Alsazia e Lorena). Essendo stata la causa di diversi conflitti, mettendo in comune il mercato si tolgono occasione di conflitto
  3. Era un settore alla base della produzione di materiale bellico
Il trattato:
  1. Prevede la creazione di un mercato comune di questo prodotto, togliendo ogni tipo di contingentamento e dazio nello scambio
  2. Viene tolta ogni sovvenzione alla produzione nazionale (per evitare il dumping)
  3. Il principio cardine di libera concorrenza permetteva il mantenimento dei prezzi più bassi possibili.
Il mercato inizia ad agire nel 1953. È un accordo particolarmente importante, perché ogni stato cede parte del suo potere a un organismo sovranazionale. Alcuni organismi sovranazionali già esistevano (ONU), ma non avevano alcun potere pratico. Verso il mercato comune:

Il commercio schizza a livelli straordinari, quindi verso

Metà degli anni '50 si cercò di fare un'unità politica e di organizzare una difesa comune, fallendo. Si avviarono però delle trattative per un mercato comune.

I trattati di Roma

Il 25 marzo 1956 si crea la CEE (comunità economica europea) e l'EURATOM (comunità europea dell'energia atomica). La CEE entra in vigore il 1° gennaio 1958.

Obiettivi della CEE:

  1. L'obiettivo dichiarato è l'unione degli stati membro, si vuole arrivare a:
    • Libero movimento di beni, lavoratori e capitale
    • Abolizione dei cartelli
    • Sviluppo di politiche congiunte nel campo del lavoro, dell'agricoltura, dei trasporti e del commercio

Contenuti del trattato di Roma:

  1. Eliminazione dei dazi doganali tra i paesi della CECA
  2. Istituzione di una tariffa doganale esterna comune
  3. Vengono introdotte politiche comuni nel settore dei trasporti e dell'agricoltura (questo settore creerà problemi, causati specialmente dalla Francia).

Vedi PAC.)18. Viene creata la Banca Europea degli Investimenti (serve specialmente per investimenti in campo infrastrutturale)

19. Sviluppo della cooperazione (ricerca, tecnologia, passaggio delle informazioni)

20. L'obiettivo perseguito dalla CEE di realizzare un mercato comune non era immediatamente realizzabile

21. Il trattato di Roma è un accordo-quadro, che fissa gli obiettivi ma non fissa una roadmap, ossia i tempi entro i quali raggiungere gli obiettivi. Non fissando delle date precise ogni paese ha agito in maniera egoista; quindi, ci si mettevano i bastoni tra le ruote e si prendeva tempo.

22. Quando nel 1992 è stato firmato il trattato di Maastricht questo errore non è stato fatto, e vennero messi degli obiettivi specifici per l'entrata nell'area euro e l'adozione dell'euro

Fasi dell'economia in Italia

1. Il dop

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A.A. 2022-2023
93 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jonisreale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Colzi Francesco.