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CONSEGUENZE:
- Milioni di perdite in vite umane;
- Annientamento dell’esercito e della flotta;
- Rinuncia ai possedimenti coloniali;
- Diffusione della criminalità di ogni genere;
Secondo la Dichiarazione di Potsdam dovevano essere gli Alleati a guidare il processo di occupazione del
Giappone ma concretamente questo compito venne svolto dagli americani (generale Douglas
MacArthur)→governo indiretto – ordini al governo che gli eseguiva.
OBBIETTIVI AMERICANI→ SMILITARIZZAZIONE E DEMOCRATIZZAZIONE
• SMILITARIZZAZIONE: significava riportare in patria tutti i militari e civili impegnati nei Paesi
conquistati. Con un afflusso così grande di persone, cominciarono a mancare i generi alimentari e
nonostante l’intervento statunitense, il paese non poteva più contare sulle colonie. POVERTA’ E
MALATTIE.
- IMTFE (tribunale di Tokyo)→ istituito per “giudicare i crimini di guerra”;
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- SCAP→ comando supremo delle Forze Alleate;
• DEMOCRATIZZAZIONE: l’imperatore Hirohito venne tenuto al riparo da ogni accusa, gesto
fondamentale per far emergere la coscienza democratica del Paese + migliore governabilità. Ciò
però provocò una distorsione nell’idea della guerra da parte dei giapponesi.
OTTOBRE ’45: riforme americane volte a garantire la libertà di stampa, di assemblea e formazione
di organi sindacali, estensione dei diritti civili alle donne e riforma agraria→messaggio mirato a far
comprendere che il nuovo corso sarebbe stato di impronta DEMOCRATICA.
NUOVA COSTITUZIONE: scritta dagli americani e basata sul modello del Bill of Rights:
- “Degradazione” dell’imperatore→simbolo di Stato senza alcuna natura divina;
- Istituzione di un sistema parlamentare di tipo inglese: la Dieta era formata da una Camera dei
Rappresentanti e la Camera dei Consiglieri, entrambe elettive;
- Articolo 9: vietava al Giappone di intraprendere qualsiasi tipo di ostilità (oggetto di discussione
quando il Paese decise in seguito di dotarsi nuovamente di un apparato militare);
- Zaibatsu→ grandi conglomerati industriali con al vertice una “società finanziaria” di tipo familiare;
DOVEVANO ESSERE SMANTELLATI con l’accusa di aver appoggiato il militarismo;
- SINDACALISMO→ veniva incoraggiato dagli americani ma finì per essere controllato dalla sinistra
comunista; i lavoratori giapponesi ottennero tutele e diritti che gli erano stati negati dal vecchio
regime;
INFLAZIONE→ con lo scoppio della guerra fredda il Giappone rappresentava il bastone contro il
comunismo in Asia e per questo gli Americani decisero di intervenire→ LINEA DODGE: sembrava un
fallimento, aumento della DISOCCUPAZIONE. Nel 1950 sembrava che la linea Dodge stesse per esaurirsi, ma
proprio in quel momento scoppiò la Guerra di Corea, che segnò una grande occasione di sviluppo
economico. L’America pensava di sfruttare la prossimità geografica del Giappone per gli
approvvigionamenti e per stanziare le truppe→ aumento esportazioni giapponesi grazie agli americani.
RIFORMA AGRARIA che però andava solo a favore dei grandi proprietari terrirei→ con la riforma le terre
sono nelle mani di chi le coltiva.
SITUAZIONE POLITICA (1945):
- Partito Liberale e Progressista;
- Fondazione del Partito Socialista (Shakaito);
- Riemersione del Partito Comunista (Kyosanto), subito dichiarato illegale dalle autorità;
1946→elezioni nelle quali si affermò il Partito Liberale e il primo ministro che venne scelto fu YOSHIDA
SHIGERU: antimilitarista e contrario la guerra. SITUAZIONE CRITICA→scioperi di lavoratori sostenuti da
socialisti e comunisti: MINACCIANO LO SCIOPERO GENERALE, ma MacArthur vieta lo sciopero, andando
contro la stessa idea di democrazia + NUOVE ELEZIONI.
1947→ esce vincitore il Partito Socialista ma il governo si scioglie poco dopo soprattutto a causa di lotte
interne. Venne poi a crearsi una coalizione tra il Partito Democratico, quello Socialista e il Partito
Cooperativo del Popolo, caduto anche questo, stavolta a causa delle accuse di corruzione→nuova rottura in
favore del PARTITO LIBERALE, guidato ancora da SHIGERU, che divenne il leader che portò il Paese
all’indipendenza e finalmente alla ripresa economica (le forze conservatrici guidarono il Paese fino agli anni
’90→socialisti al governo).
1950→ PURGA ROSSA: simpatizzanti del comunismo eliminati dalle cariche pubbliche (cambiamento nella
condotta politica americana).
TRASFORMAZIONE DEGLI ZAIBATSU IN KEIRETSU, CARTELLI INCENTRATI MAGGIORMENTE SUGLI ISTITUTI
BANCARI. 2
GUERRA DI COREA: svolta economica e nuovi rapporti con gli Stati Uniti, che necessitavano di un Giappone
forte economicamente e militarmente, ma pur sempre dipendente. Gli Stati Uniti spingevano per un
limitato riarmo, andando contro Liberali e la Sinistra→creazione di una FORZA DI POLIZIA NAZIONALE,
indispensabile per l’ordine interno (in realtà un vero e proprio apparato militare).
PROPOSTA DI YOSHIDA PER LA CREAZIONE DI VERE E PROPRIE FORZE DI AUTODIFESA (non approvate dai
socialisti).
1952→FINE DELLO STATO DI GUERRA TRA USA E GIAPPONE (TRATTATO DI S. FRANCISCO). Si stabiliva
l’appartenenza di Okinawa ancora agli americani e la presenza di un grande contingente americano in suolo
nipponico→URSS non firma il trattato e opposizione giapponese (dipendenza subordinata e violazione
della neutralità).
- FINE OCCUPAZIONE→ fonte interno frammentato;
- 1955→ fondazione del PARTITO LIBERALDEMOCRATICO (accordo tra liberali e democratici), che
apportò grandi modifiche al Giappone ed era guidato dall’idea dell’anticomunismo. Si può parlare
di “triangolo di ferro”: forte legame tra imprenditoria, politica e burocrazia (governo dei burocrati).
• HATOYAMA ICHIRO venne eletto Primo Ministro dopo Yoshida e si occupò della politica estera, in
particolare di rendere il Giappone più indipendente dall’influenza americana, che comportò un
riavvicinamento con la Russia (ma non con la Cina); l’altro obbiettivo che voleva raggiungere erra
una revisione della Costituzione.
• Prese poi il suo posto KISHI NOBUSUKE (PLD), che si occupò del problema della revisione della
Costituzione.
- ANNI ’50: segnati dalla lotta tra progressisti e conservatori;
- ANNI ’60: proteste contro l’alleanza con l’America, che porta a una vera e propria crisi; dibattito
sulla presenza delle basi americane in Giappone (si parla di indipendenza subordinata agli
americani);
CONCLUSIONE: l’accordo nippo-americano si raggiunge, con la disapprovazione popolare, e Kishi
Nobusuke è costretto a dimettersi.
Il segretario del partito socialista si era ovviamente schierato contro gli americani e venne ucciso da
un’estremista, mentre faceva un discorso sulla TV nazionale (IMPATTO MEDIATICO). In questo periodo sia i
socialisti che i comunisti stavano perdendo tantissimo consenso, anche perché nacque una nuova forza
all’opposizione, il PARTITO DELLA POLITICA PULITA (KOMEITO), di ispirazione buddhista (valori etici).
COOPERAZIONE DEL PLD CON L’OPPOSIZIONE→ avevano come obbiettivi l’aumento dell’occupazione e il
miglioramento del tenore di vita dei giapponesi.
- Il Primo Ministro HAYATO IKEDA venne sostituito da SATO EISAKU (1964-72), che stipula un
accordo con la Corea, incrementando gli scambi commerciali; si schiera nettamente CONTRO IL
NUCLEARE e per questo riceverà il Nobel per la Pace.
POLITICA ESTERA: nonostante l’equilibrio che si raggiunse in politica interna, si temeva per la Guerra in
Vietnam, che confermava le mire imperialistiche americane + QUESTIONE DI OKINAWA: si raggiunse un
accordo che sanciva la restituzione dell’isola al Giappone e limitava l’influenza americana (Trattato sulla
Sicurezza).
1950-1975→MIRACOLO ECONOMICO e investimenti in nuove tecnologie: la presenza americana e i limiti di
militarizzazione evitarono infatti al paese di farsi carico di potenziali e ingenti spese militari + guerra di
Corea che fa aumentare le esportazioni + nascita di una nuova classe imprenditoriale + aumento tasso di
istruzione + capacità di risparmiare e depositi in conti correnti bancari o postali gestiti dallo Stato. In realtà
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la percentuale delle esportazioni fu sì importante ma la stragrande maggioranza dei beni venne assorbita
dai consumi interni.
STATO: controllo sul commercio esterno e sulle licenze su prodotti tecnologici; limita le impostazioni
tenendo le industrie giapponesi al riparo dai concorrenti stranieri.
II. L’AMARO DESTINO DELLA PENISOLA COREANA
Quando in Corea arrivò la notizia della resa del Giappone, il Paese fu investito da un’ondata di euforia:
venero distrutti i santuari Shinto e venne innalzata in ogni strada la bandiera coreana. Si era diffusa l’idea
generale che si fosse giunti alla fine di un incubo, ma in realtà la tragedia doveva ancora cominciare.
- 1943→ DICHIARAZIONE DEL CAIRO: Chiang Kai-Shek (cinese), Roosevelt e Churchill si erano
incontrati al Cairo e avevano stabilito che “a tempo debito la Corea sarebbe diventata libera e
indipendente”. Nonostante la Corea non avesse una posizione troppo strategica per gli Alleati, il
loro obbiettivo era quello di instaurare “un’amministrazione controllata”.
- 1945→ quando i giapponesi dichiararono la resa, gli americani pensavano di inviare un contingente
nella penisola coreana ma i sovietici, che nel frattempo avevano dichiarato guerra al Giappone,
mossero verso la Corea (interesse per vicinanza geografica). GLI AMERICANI TEMEVANO UNA
TOTALE OCCUPAZIONE SOVIETICA DELLA COREA→ individuano che il 38° parallelo divideva la
Corea in due parti quasi uguali, permettendo di mantenere Seoul nella parte meridionale
controllata dagli USA.
PROPOSTA APPROVATA DAL PRESIDENTE TRUMAN, che aveva sostituito Roosevelt e ACCETTATA
DA STALIN (che probabilmente voleva evitare contrasti in Corea);
Il governatore giapponese lasciò il potere a YO UN-HYUNG, che si volle assicurare la libera azione
della Corea verso l’indipendenza, senza interferenze. Yo era un progressista senza alcuna
inclinazione comunista, promulgatore della democrazia e contrario alla violenza (Comitato per la
Preparazione all’Indipendenza della Corea).
• NORD: 24 agosto→ i sovietici entrano a Pyongyang; il leader scelto dai russi è KIM IL-SONG che,
presentato come eroe della guerriglia anti-nipponica, prese in mano le redini del partito comunista
(che aveva l’obbiettivo guidare le varie regioni sotto il controllo sovietico). Nel partito Comunista
della Corea del Nord esistevano quattro fazioni rivani:
- Fazione “domestica”: comunisti coreani che avevano combattuto contro i giapponesi;
- Fazione di Kapsan (o della guerriglia): guidato da Kim Il-Song, comprendeva guerri