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Il lavoro di copiatura
Il principio di fedeltà dell'antigrafo è avversato dall'atto stesso del copiare. Il copista medievale va piano, si interrompe per prendere l'inchiostro nel calamaio, fa in modo che le linee siano riempite in modo armonioso. Le insidie che comporta in sé l'atto del copiare sono state descritte molte volte - si dividono in 3 momenti:
- Leggere brano per brano l'antigrafo. Se è un manoscritto antico o dell'alto Medioevo presenta una scrittura tracciata secondo il sistema della scriptio continua (parole non sono separate da spazi o punti e le lettere sono strette). Problema della translitterazione anche durante gli stadi della trasmissione di un testo e ogni stadio di translitterazione porta con sé i propri errori. Inevitabilmente il copista vuole capire mentre sta copiando ma ai fini di una corretta trasmissione del testo il copista dovrebbe copiare scrupolosamente ciò che vede senza tentare di...
capire.Problema del SAUT DU MÊME AU MÊME o APLOGRAFIA – lacuna irreparabile in quanto salta propriodelle righe.Problema riguardante le ABBREVIAZIONI – tecnica che si diffonde in alcuni manoscritti del XIII o XIVsec.
2. MEMORIZZAZIONE di ciò che lo scriba ha letto.
3. SCRITTURA – in questo stadio vi sono errori meno gravi.
Generalmente le copie sono prive di datazione fino alla fine del Medioevo circa – in questi casi sistabilisce in modo indiretto, attraverso l’analisi della scrittura o altri raffronti riguardanti sia il testo che ilsupporto.
GLI ACCIDENTI MATERIALI
Il più banale consiste nella CADUTA DI UNO O PIÙ FOGLI O FASCICOLI. Il problema che può causareciò è che si passi da un’opera all’altra senza accorgersene.
3TESTI PSEUDOEPIGRAFI E ANONIMI
Legame fondamentale tra TESTI PSEUDOEPIGRAFI e TESTI ANONIMI.
Vi sono raccolte consacrate alle arti liberali (grammatica, retorica, filosofia,
astronomia e medicina) nelle quali sono raggruppati manuali e brani di varia provenienza che o cadono nell'anonimato oppure ricevono una falsa attribuzione. Alcuni nomi di autore cadono perché non vengono compresi dal copista. A volte invece è la modestia dell'autore la causa dell'anonimato. Casi di anonimato volontario. Il nome dell'autore può anche nascondersi sotto un acrostico - firma interna praticata nell'alto medioevo. Numerose opere nel medioevo vengono contese tra più autori. La discussione sull'autenticità delle opere assume grande importanza nel lavoro filologico.
VARIANTI ACCIDENTALI, VARIANTI IMPOSTE
Vi sono opere più fragili di altre. Le più inalterabili sono quelle protette dal carattere sacro (es. Bibbia o Corano). Gli scritti più fragili sono quelli che trasmettono un insegnamento (es. i trattati per la scuola o i commenti di testi). Nessun maestro si limita a ripetere letteralmente
ciò che lui stesso ha imparato, i trattati medievali per la scuola ci presentano quasi tante deformazioni quanti furono i professori che se ne occuparono. I commenti sono ancora più vulnerabili in quanto sono la materia stessa dell'insegnamento articolata sul testo commentato. Si arriva per tutta una serie di testi pedagogici alla GLOSA ORDINARIA - per i commenti compositi, tratti da vari autori. L'INEVITABILE LOGORIO DEI TESTI Il libro manoscritto è vulnerabile proprio perché manoscritto. Problemi comuni erano l'assenza di titoli correnti nei manoscritti del Medioevo, assenza di numerazione delle pagine, assenza della numerazione dei fascicoli. Per il susseguirsi degli errori dei copisti non ritroveremo mai nella sua assoluta purezza il testo dell'autore. Esiste sempre un coefficiente di incertezza su ciò che l'autore di un tempo ha realmente, esattamente scritto. Quando si scrive un'edizione critica ci si deve.Focalizzare sul leggere i testi con l'aiuto dell'apparatocritico - partecipando in prima persona alla loro definizione ecdotica.
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