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MODERN DANCE - DANZA NEL '900
Molte donne, nel '900 prendono le redini della danza moderna; denominata Modern Dance, la danza moderna del '900 si sviluppa come antitesi al balletto dell'800, in linea con le opposizioni del teatro al secolo precedente.
La danza dell'Ottocento era legata ad una certa estetica romantica:
- Rappresentava storie spesso fiabesche; le stesse ballerine, bianche, eteree, erano modelli femminili idealizzati.
- Storia, scena e danzatrice rappresentavano uno spettacolo di evasione, di allontanamento dalla realtà; era pensata per la fruizione degli spettatori che gradivano l'evasione dal reale.
- I ballerini e le ballerine erano apprezzati per la tecnica, erano corpo che dovevano performare estupire. Capitava spesso che l'orchestra si fermasse e ripetesse una strofa musicale per consentire ai ballerini di ripetere un'evoluzione.
- I ballerini si muovevano in scena lungo linee verticali o orizzontali.
- Il balletto inoltre seguiva una certa gerarchia fra ballerini che entravano in scena secondo questa rigida scaletta, ballerine di fila, danze di carattere e poi etoile.
- Grandi cambiamenti nel ballo del '900 provengono dall'area russa. Qui DJAGILEV, uomo poliedrico e amante della pittura, diventa IMPRESARIO e fonda una compagnia chiamata I BALLETTI RUSSI, i quali popolarono in Francia. Alcune caratteristiche apportate ne I balletti russi sono subito visibili
- Scene legate alla storia rappresentata nel ballo; scene colorate ideate da grandi pittori
- Modifiche nella tecnica del danzatore (per esempio movenze del capo o piede a terra e non più solo sulla punta) (cfn Duncun - NiJinskiJ)
- Coreografie che innovano o rompono con la tradizione.
- Spettacolo in cui il ballerino come l'attore interpreta la psicologia dei personaggi attraverso il corpo
- L'esplosione della fama dei balletti russi è da ricondurre alla loro prima
Vede più il corpo dell'interprete del ballo, ma altre figure simboliche diverse.
DANZA SERPENTINA (cfn ballo ad onda di DUNCUN)
Lei lavora sull'uso creativo ed espressivo della stoffa; in Europa uno dei suoi spettacoli fu visto da Mallarmé (vedeva in lei una "poesia che danza"). La danza è ricercata, tanto che la ballerina diventa la musa dei simbolisti, perché nell'uso della gonna si ha una totale cancellazione del corpo. Usava tuniche sempre più lunghe e larghe e utilizza dei bastoni per sollevare questi tessuti e farli rotare attorno al proprio corpo, dando l'illusione di creare elementi naturali (anche onde). In più, comincia ad utilizzare la luce: si mette su piattaforme illuminate dal basso e questo movimento si colora a seconda della luce.
SIMBOLI: foglie, onde del mare, impulso, creatività che nasce dall'interiorità del danzatore: la danza è istinto, pulsione naturale, sempre presente
In tutte le civiltà, LUCE Loie focalizza molto l'attenzione sull'uso artistico della luce, in modo da creare una sorta di immagine onirica (sogno). Loie non improvvisava, ma c'era una sequenza meticolosa di movimenti per andare a tempo con la musica, anche perché si devono creare immagini precise nello sguardo dello spettatore.
Quando ebbe successo, iniziò a ragionare sui suoi spettacoli, iniziati in modo istintivo, e cerca di teorizzare il suo lavoro in un piccolo testo chiamato La Danza: "la natura è la nostra guida e il nostro maestro più grande" scrive; la natura sarà ripresa da Isadora Duncan venuta dopo di lei.
DEBUTTO: Folies Bergère (Bella Epoche): debutta non in un teatro, ma in un posto in cui si fa puro intrattenimento, al Folies Bergère (Bella Epoche, café dove, mentre la gente stava seduta ai tavoli e fumava, beveva e mangiava e ogni tanto sul palcoscenico qualcuno faceva un piccolo
spettacolo). Can Can e Loie Fuller - Non c'è tanta distanza tra le ballerine di Can Can e ciò che faceva Loie Fuller: la danza del Can Can è un movimento di gonna malizioso (20 metri di mussolina arricciata attorno al corpo della danzatrice), e scopre la gamba nuda: l'elemento erotico era un pezzettino di carne bianca tra la calza e la gonna o di sfuggita la coscia e l'inguine.
Skirt Dance (la danza della gonna): affonda nel folklore, perché in molte danze popolari le donne muovono le gonne (anche nella tarantella).
ISADORA DUNCAN (San Francisco 1877- Nizza 1927)
Isadora Duncan Dancers - Bing video
Isadora Duncan Style Dancing - Bing video
Ballerina coreografa nasce a fine '800 negli USA, diventa famosa in Germania e opera e vive in Russia quando, dopo la separazione dall'industriale Singer (macchine da cucire) si sposa col poeta russo ESESIN; è una delle prime ballerine della MODERN DANCE.
Modern Dance: è un'etichetta
Applicata a posteriori alle correnti di danzatrici del primo Novecento, sull'ascorta della parola Modernismo, quella corrente di autori in letteratura e nell'arte che creano una frattura con il secolo precedente.
Isadora Duncun fu una coreografa di grande rottura nel mondo della danza perché le sue coreografie e le sue teorie sul movimento e l'insegnamento di queste erano assolutamente in antitesi col balletto classico, formatosi nel '600 e che, diceva Isadora, sono "frutto di una cultura seicentesca che non ci appartiene più".
Il ballo, invece "deve ritrovare l'antica essenza di espressione di un corpo naturale".
Si differenzia dal balletto per:
- le posture e gesti morbidi e fluidi
- il ballare a piedi nudi, senza scarpe con le punte e con abiti morbidi non i tutù
- l'idea di movimento che nasce interiormente, dallo spirito (anima mundi), come una riscoperta del movimento naturale, simile a quello di tutti
Gli elementi. Il balletto classico ha una tecnica in cui il corpo è molto teso, sulle scarpe a punta, innaturale. La Duncun creò molte scuole di ballo, di donne per le donne e di bambini. Donne e bambini, corpo libero e femminilità materna sono delle parole chiave alla base della filosofia di Isadora, la quale vedeva nella scuola di ballo un luogo pedagogico, di educazione al bello e al ritorno alla natura.
MOVIMENTO: Alla base di tutta la teoria coreografica c'è l'osservazione della natura e dell'arte greca, secondo la Duncun ancora capace di esprimere l'unione dell'uomo con il mondo (anima mundi) e non sclerotizzata dalla civilizzazione e dall'anti naturalezza. In ogni essere e oggetto in natura, compreso l'essere umano, c'è il movimento ad onda: foglie, onde, vento. La danza e la ballerina matura ha il compito di liberarsi dall'orpello della innaturalezza dei movimenti disarmonici della civilizzazione.
Per riscoprire questo basico movimento universale. Per farlo deve connettersi al plesso solare, da cui scaturisce un movimento sinuoso. In alcuni video di coreografie dell'epoca, vediamo che la ballerina o le ballerine appaiono simili alle donne rappresentate nei vasi greci.
SCENA: gli elementi sono essenziali: abiti leggeri come le vesti greche, piedi nudi a contatto con la terra, un telo grigio azzurro come sfondo, luci neutre per esaltare elemento centrale di tutto, il CORPO FEMMINILE, NUDO nel senso di PURO, come una raffigurazione antica. Talvolta è accompagnata da musica o parole, talvolta balla senza nessun elemento sonoro.
FEMMINISMO e DUNCUN: molti elementi della teoria della danza della Duncun (che possiamo leggere nei suoi stessi testi) ci mostrano una donna femminista ante litteram, in cui anche la liberazione dei costumi e delle scarpette si legano alla liberazione del corpo della donna (non è un caso che negli stessi anni Chanel libererà la donna dai).
corsetti); le sue scuole appaiono dei piccoli ginecei, il corpo della ballerina è pensato come un corpo che danza per le donne, non un corpo erotizzato. L'attenzione alle scuole di educazione fisica per i bambini è un suo impegno pedagogico, mentre sul tema della maternità sappiamo che vedeva la gravidanza e l'essere madre un dono per la donna da vivere indipendentemente dai legami matrimoniali. DIDATTICA E TEORIA COREOGRAFICA: sono state ricostruite a posteriori, da foto, dai suoi testi (poco scientifici e poco didattici, ma molto filosofici e spirituali), dalle recensioni, ma soprattutto dalla testimonianza della figlia adottiva, sua prima allieva. TESTI CHE SCRISSE ISADORA DUNCAN: My life, La danza del futuro, L'arte della danza. MOVIMENTO COME UNICUM - Dalla testimonianza di sua figlia sappiamo che Isadora tanto concepiva il movimento come unico e fluido che non riusciva a spezzettarlo per le alunne, cioè non sapeva insegnarne i passi. MostravaL'intero movimento finché qualcuna lo captava e recepiva e lo imitava. Quando riusciva correttamente ad eseguirlo, la alunna lo insegnava alle altre. Sappiamo che portava le alunne nei boschi e a contatto con la natura per comprendere i movimenti del vento e delle cose in natura.
IMPROVVISAZIONE - Sappiamo che portava nelle sue lezioni l'IMPROVVISAZIONE e sceglieva le più belle per fissarle nella coreografia. Molti coevi che la vedevano nei suoi spettacoli sostenevano che in molti casi ella improvvisava anche in scena o faceva variazioni. Veniva paragonata alla Duse del teatro come capace di essere gloriosa in scena. Ella stessa scrisse che amava come la Duse diventasse simbolo e astratta quando recitava.
PANTOMIMA - Molti osservatori dell'epoca dicevano che era una brava pantomima, cioè sapeva imitare con i gesti le cose, ma lei di sé stessa non utilizzava questa etichetta per spiegare la sua capacità di far vivere nel movimento le cose.
FONTI
Arte Greca
La arte greca è caratterizzata da vasi e statue che rappresentano la perfezione estetica e l'equilibrio delle forme.
Arte Rinascimentale
L'arte rinascimentale è rappresentata da artisti come Botticelli, che hanno creato opere d'arte di straordinaria bellezza e realismo.
Poesia
Un esempio di poesia ispirante è quella di Walt Whitman, un poeta che celebra la bellezza della vita e della natura.
Natura
La natura è una fonte inesauribile di ispirazione, con la sua bellezza e la sua armonia che ci ricordano la meraviglia del mondo.
Musica Classica
La musica classica, come quella di Schubert, è un'arte che tocca l'anima e ci trasporta in un mondo di emozioni e bellezza.