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CONNESSIONE PSICANALISI JUNGHIANA
La danza ha il compito di esprimere il nostro inconscio. L'arte coreica è concepita come luogo di rivelazione dell'io più profondo. Viaggio nelle profondità della psiche in primis dentro all'io del danzatore, il quale corpo ha appreso attraverso la tecnica a rendersi il non mediato riflesso della psiche interiore. Il danzatore è però anche espressione del personaggio affidatogli.
Inconscio collettivo -> Secondo Jung nelle nostre profondità non si celano solo i ricordi più o meno rimossi della nostra biografia, ma anche quelli dei nostri antenati. Graham conosce tale teoria per diverse vie, è in terapia per anni presso junghiana Wickes, ha letto l'opera di Jung e ne ha discusso con l'amico Campbell, allievo di Jung marito di una danzatrice della compagnia.
Secondo la Graham questa memoria ancestrale può essere evocata dall'analisi o dal grande artista mentre danza.
grazie al fatto di aver ricostruito un corpo capace di essere il riflesso nonmediato dell'inconscio. Ciò accade quando ci si concentra esclusivamente sul movimento e ci si dimentica di se stessi, condizione quasi di incoscienza. Questo status permette alla memoria ancestrale di affiorare ed esprimersi nell'azione corporea. Almeno una parte dell'inconscio del danzatore, in linea con i principi junghiani, coincide con quello collettivo. Graham mette in scena archetipi dell'inconscio collettivo. Secondo Graham l'arte ha il compito di trovare e riprodurre una dimensione ideale, in cui l'uomo obbedisce a leggi naturali: - contraction-release - Uso di un corpo integro - movimento che parte dal centro e si sposta in successione verso le estremità - sfruttamento forza di gravità Scenografie—> collabora per molti anni con Isamu Noguchi. Graham rifugge il decorativismo, ogni elemento scenografico deve essere significante, intesiA rendere significati ancestrali associabili ai vari personaggi. Inoltre devono essere praticabili dai danzatori, devono essere "attivi".
Musica -> commissionata a un compositore al quale recapita un canovaccio in cui è abbozzata la storia. Una volta in possesso del tessuto sonoro crea la coreografia, senza che il canovaccio sia per lei così vincolante.
Per Graham sequenza sonora e coreografica non sono una lo specchio dell'altra, ma un arricchimento dell'altra.
"Lamentation" (1930)
Coreografia, interpretazione, costume: Martha Graham
Musica: Zoltàn Kodaly
Assolo di circa 10 min, Graham seduta su una panca, veste elastica blu che lascia scoperti solo mani, piedi e volto.
Movimento -> energico, muscolare, antigrazioso e antiballettistico movimenti semplici denotati da contraction-release
Corpo -> no decorativismo, asentimentale, ma ha un'enorme forza espressiva
Non ha un intento narrativo, ma mette in scena un io sofferente.
Espressione del dolore universale. Espressione archetipica del dolore. Due riferimenti: riferimento iconografico: Graham ricorda l'icona tradizionale della Vergine che indossa un mantello blu e sotto ad esso una gamurra bordeaux; aneddoto: dopo una rappresentazione una donna la ringraziò piangendo per lo spettacolo. Aveva perso il figlio, ma congelata dal dolore non era mai riuscita a piangere fino a quel momento. Lamentation aveva provocato in lei uno sfogo, inducendone un piano liberatorio. Esprime dunque dolore universale: archetipo della madre universale il cui figlio è morto.
"Night Journey" (1947) Titolo tratto da un'espressione di Jung che egli usa per riferirsi a un "descensus ad inferos" in questo caso in un'immersione nell'inconscio. Night Journey quindi vuole mettere in scena il viaggio dentro le profondità della psiche di cui parla Jung.
Teoria Graham: i personaggi delle sue opere sono
le proiezioni della figura principale. Qui Edipo, Tiresia e le Furie sono le sfaccettature di Giocasta. Essendo solo aspetti dell'io della protagonista non necessitano di scavare nell'inconscio.
Qui inconscio del personaggio principale e dell'interprete (Graham) corrispondono. Viene messo in scena il complesso edipico—> corrispondenza vicenda rappresentata e realtà.
Rapporto Graham-Hawkins (Edipo) molto più giovane di lei, suo erede spirituale, in questo senso è un rapporto incestuoso. La trama è stravolta, ciò che conta è il viaggio interiore compiuto da Giocasta. La danza deve occuparsi dell'interiorità dell'individuo.
Scenografia: Isamu Noguchi Corda ha numerosi significati. Giocasta la usa per strangolarsi, nell'amplesso lega i due amanti e rappresenta la loro unione incestuosa, è emblema congiungimento sessuale e cordone ombelicale. "Errand into the Maze"
(1947)Musica: Gian Carlo Menotti
Scenografia: Isamu Noguchi
Ispirata al mito di Teseo e Arianna, l'opera presenta solo due personaggi in scena: il Minotauro e una donna, intesa ora come Arianna, ora come Teseo femmina, ora come creatura che li unisce.
Scenografie senso simbolico:
- Corda -> tortuosità del labirinto, filo che Arianna suggerisce a Teseo di portare con sé e srotolare per ritrovare l'uscita
- Impianto a V -> osso pelvico femminile, emblema sessuale
- Asta verticale -> astrazione di un albero o dell'albero della vita, simbolo di ascesa spirituale
- Forma bianca -> simbolo mezza luna femminile, piccola prominenza che potrebbe essere un emblema fallico. Metafora unione dei principi maschile e femminile, ribadita da un terzo elemento, una sorta di sole che può evocare il Tutto, la fusione degli opposti, l'Assoluto
Spettacolo:
Inizio: donna sola movimenti contraction-release, mani sul pube -> desiderio sessuale
Che si vuole domare o tenere nascosto? Zigzagando sulla corda la danzatrice percorre il tracciato del labirinto che la fune rappresenta e giunge al centro del labirinto, luogo della conoscenza dove è posta la struttura a V.
Affronta la struttura, comincia a prendere consapevolezza della sessualità o del desiderio erotico. —> combattimento interiore
Tre confronti col Minotauro:
- Minotauro è respinto e si ritira. È riattratta dalla struttura a V, a ciò a cui essa rimanda. Usa la corda per legarla, imprigionandola e creando una barriera.
- Amplesso, violenza lui e piacere e vergogna di lei sono manifesto
- Secondo amplesso dove lei sembra dominare il Minotauro
Libera quindi la struttura a V dalla corda che la legava —> libera la sua libido, non più oppressa dai sensi di colpa.
Epilogo: sereno rapporto col corpo e con i sensi, non più avvertiti come peccato, ma come mezzo di raggiungimento di una completezza, totalità, consonanza
psicofisica. Spettacolo rappresenta archetipo del passaggio dall'infanzia alla pubertà e alla scoperta del sesso. Rappresenta il nucleo fondamentale della teoria della danza della Graham. L'orchestica ideale per Grahm consiste nella liberazione di quella parte del corpo che sta più o meno all'altezza dell'osso pelvico, centro del movimento, parte che costituisce l'origine attraverso cui il corpo può riacquisire la propria totalità e integrità. Conquistare un organismo intero e coordinato è il presupposto per ritrovare l'unità psichica e un rapporto non mediato tra interiorità e corporeità. Pagina 9 di 21
Personaggio femminile -> di Arianna possiede la caratteristica di essere simbolo dell'arte coreica in statu nascendi e la sensualità -> di Teseo possiede il desiderio di conoscenza. Fonde in sé Teseo e Arianna.
I due elementi scenografici dell'asta e della
La forma bianca sono simboli del risultato del cammino di ricerca -> raggiungimento di una dimensione superiore capace di unire maschile e femminile, corpo e psiche, materia e spirito.
DORIS HUMPHREY (1895-1958)
Lasciata la Denishawn si trasferisce a New York dove nel 1928 fonda insieme a Charles Weidman la propria scuola e la propria compagnia, la Humphrey - Weidman Company
TECNICA
Vuole identificare il movimento organico = fondato su leggi fisiologiche degli essere umani.
Vuole una danza organica, movimento come esperienza fisiologica.
Esclude movimenti artificiali, ma anche movimenti che manifestano un'emozione.
Affinità con Delsarte -> proposito di ritrovare un movimento che viene prima delle aggiunte, revisioni, storture, per niente quotidiano. Ritrovare la dinamica cinetica naturale.
Differenza -> per Delsarte il gesto naturale è quello che riflette senza mediazioni uno status interiore
Per Humphrey -> naturale è il fisiologico, non
Crede che il movimento racchiuda intenzioni espressive, ma è semplice azione fisica.
Modalità cinetiche umane non corrotte—> carattere universale e immutabile—> semplici ed essenziali, basate su materiale umano comune (respirare, camminare, stare in piedi..)
Utilizzo delle successioni
Ricerca di un corpo integro, capacità di utilizzo del corpo come unità, opposto ballerino classico.
Nella tecnica Humphrey naturali sono anche il ritmo e la frase.
Secondo la Humphrey il danzatore deve attenersi al ritmo universale del creato.
L’aspirazione a ritrovare un movimento naturale mostra una consonanza con i propositi della Duncan, ma con una differenza: la “naturalezza” della Humphrey è conseguita attraverso un percorso più metodico, meno legato alla sensazione, meno cinestesico.
1928 “Water study”
Quattordici danzatrici rendono le onde del mare.
La musica è assente, l’unico rumore è provocato dai
piedi dei performer, che ricorda le onde.
In assenza di musica, il lavoro sul ritmo del coro è impegnativo.
Un gruppo di esseri umani utilizza movimenti considerati fisiologici (successioni) per rendere un elemento organico diverso dall'uomo.
La coreografia è costituita da quasi una sola qualità di movimento, la struttura però è concepita in modo razionale, ragionato, anemotivo. Pagina 10 di 21
Il movimento astratto ha senso solo in relazione a quello degli altri esecutori, e acquista un contenuto ulteriore (onde del mare) oltre al fatto puro solamente per chi guarda, il cui senso cinestetico viene risvegliato.
Movimenti organici inducono una reazione organica.
La "sensazione" del movimento si trasmette attraverso il senso cinestetico.
Il sentimento, che non deve essere presente intenzionalmente nel performer, si accende nello spettatore perché ravvisa i nessi tra i danzatori e perché