Anteprima
Vedrai una selezione di 15 pagine su 69
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 1 Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 2
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 6
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 11
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 16
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 21
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 26
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 31
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 36
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 41
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 46
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 51
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 56
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 61
Anteprima di 15 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche, Prof. Cerboni Baiardi Anna, libro consigliato Il disegno nella storia dell'arte italiana (da p.19 a 179), Francesco Negri Arnoldi, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò Pag. 66
1 su 69
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

7. I CENTRI, LE SCUOLE, GLI ARTISTI.

Tra la fine del ‘500 i primi decenni del ‘600 è ancora la scuola toscana a detenere il primato nella

produzione grafica , di cui resta ampia documentazione grazie alle raccolte di Baldinucci e quella

della collezione medicea.

È tuttavia a Bologna , con l’opera dei CARRACCI che si apre la strada alle nuove prospettive

dell’arte seicentesca anche nel campo del disegno.

Proprio dal disegno parte la riforma carraccesca, che influenza i primi pittori tardo-manieristi, poi i

maggiori rappresentanti della scuola emiliana:

- Guido Reni,

- Domenichino

- Guercino.

Ai Carracci si devono inoltre le nuove tendenze e l’incremento della produzione grafica che si

manifestano in ambiente Romano; da essi si distinguono GIAN LORENZO BERNINA E PIETRO

DA CORTONA del movimento barocco, entrambi dotati di straordinario talento disegnativo.

Meno abbondante, ma di straordinaria qualità è la produzione dei caravaggeschi di Napoli.

Tra ‘6 e ‘700 anche lì fiorisce una scuola pittorica di eccellenti disegnatori

Sotto l’influsso dei grandi maestri fiamminghi anche la scuola Genovese annovera alcuni tra i

disegnatori italiani di maggior talento: Grachetto, Magnasco ecc.

Nel solco dell’alta tradizione cinquecentesca, a Venezia, si assiste, nel ‘6 e ‘700 a una grande

fioritura delle arti grafiche (disegno e incisione); Giovan Batista Tiepolo è forse il maggiore

talento grafico del Settecento; a questa tradizione va aggiunta quella dei pittori veneti paesisti e

vedutisti come Canaletto, Bellotto e Francesco Guardi,che hanno lasciato un’ampia documentazione

gra?ca delle loro realizzazioni pittoriche.

Un importante settore di applicazione era il disegno scientifico, la cui origine risale a Leonardo,

Michelangelo e artisti e studiosi di anatomia nel ‘500.

Nel ‘500 si diffonde già il disegno scientifico naturalistico, destinato all’illustrazione di testi di

botanica e zoologia; a provetti disegnatori si deve anche la vasta produzione cartografica (carte

nautiche, mappe ...).

Un altro genere artistico nato dal disegno, che trova la sua più completa espressione è la caricatura,

assai diffusa tra artisti del ‘6 e ‘700. La praticano per primi i Carracci e il Guercino, il Bernini, il

Tiepolo e molti altri, che aprono la via al disegno della satira politica, che fiorirà soprattutto

nell’Ottocento.

Anche la storia della pittura di paesaggio andrà sempre di maggior fortuna e apparirà legata

a una fervida attività grafica. Rimangono disegni dei Carracci e del Guercino; sono alberi, paesi,

disegni di ambiente arcadico e classicista (‘600) , vedute (‘700), fino al paesaggio neoclassico e a

quello romantico.

Un secondo posto occupano i disegni dei pittori che si applicano alla scenografia; anche questa si

fonda sul disegno. Assai vasta è nell’ ‘800 la produzione grafica, incrementata anche dall’utilizzo

della litogradia e dalla diffusione dell’illustrazione a stampa.

Grandi disegnatori sono tutti maggiori artisti del Neoclassicismo e i romantici, come Canova e

Hayez; i preraffaelliti come Dante Gabriele Rossetti. Mentre in Francia ferve la polemica tra i

seguaci di Ingres o Delacroix (accademici e innovatori), si preannuncia la svolta degli

impressionisti. In Italia operano ancora artisti legati alla pratica e all’impiego funzionale del

disegno, come i macchiaioli (Lega e Fa;ori). Disegnatori di grande talento sono molti artisti

post-impressionisti (Degas, Toulouse-Lautrec, Seurat e Cezanne, che ha influenza diretta tra i

caposcuola del primo Novecento: Picasso, Matisse, Balla e Boccioni. La produzione grafica italiana

reca chiara l’impronta di tali maestri. Artisti come Carrà, De Chirico, Morandi, Martini, Manzù,

Greco, Sironi, Gu;uso, Burri ecc .. hanno in comune tale antica matrice, che si manifesta sopra;u;o

nella loro vasta attività disegnativa e incisoria, in cui si coglie l’espressione più genuina della loro

arte. DISEGNO 600 FIRENZE

Sulla scia della grande tradizione quattro-cinquecentesca, nel XVII secolo il disegno vive a Firenze

la sua ultima stagione felice.

A partire dagli ultimi decenni del '500 gli artisti toscani si dedicarono al disegno con un

impegno difficilmente eguagliabile, raggiungendo spesso nella grafica risultati più alti che nella

realizzazione pittorica.

Una trattazione della grafica fiorentina del '600 deve prendere l’avvio dalla riforma attuata da

SANTI DI TITO, intorno al 1570.

Egli fonda la sua reazione sul disegno e sul recupero della tradizione toscana del '400 e del

primo ‘500,

—> abbandona le esasperazioni manieristiche per recuperare

- la simmetria,

- l’equilibrio

- la compostezza compositiva.

I suoi principi coincidevano con le richieste della Controriforma,

-improntata a pietosismo,

- chiarezza e semplicità, nella raffigurazione di soggetti religiosi.

"Disegnava di matita rossa, [...] e volevano che facessero così anche i suoi discepoli" (Baldinucci).

Tra i suoi discepoli più dotati c’è ANDREA BOSCOLI, dallo stile grafico lineare; divenne uno

degli interpreti più brillanti dell’ultimo Manierismo fiorentino. Quasi tutti gli artisti fiorentini

attivi tra gli ultimi decenni del secolo XVI e primi del successivo partecipano di questo nuovo

clima instaurato dal Tito, in perfetta adesione con le nuove idee controriformistiche.

Anche a Siena in quegli anni si assiste a un grande rinnovamento di chiese e conventi, dettato dalla

Controriforma, che porta al fiorire di una ricca produzione grafica preparatoria per l’opera pittorica.

Il tentativo di arricchire il disegno toscano del colorismo veneto, tentato da Domenico Cresti

detto il PASSIGNANO ha una ripercussione più valida nel campo del disegno che non nella

pittura: i fogli dell’artista appaiono infatti arricchiti di valori cromatici e luministici, dalle

abbondanti acquerellature e dal segno franto e spezzato. Altra grafica è quella di Ludovico Cardi

detto il CIGOLI, il più elegante disegnatore fiorentino di questo periodo. A una base di raffinatezza

manieristica, unisce suggestioni correggesche, ed elementi di colorismo veneto. Il risultato è uno

stile grafico del tutto nuovo in area toscana, in cui il luminismo veneto viene ad intaccare il rigido

impianto disegnativo fiorentino, aprendo la strada a una morbidezza cromatica già seicentesca. Il

suo stile farà da scuola alla prima generazione di artisti fiorentini seicenteschi.

—> il martirio di S.Stefano

morto a roma nel 1613 in direzione Carracesca

Una profonda traccia nella grafica fiorentina di quegli anni lascia la presenza dell’incisore

francese JACQUES CALLOT, noto per le sue composizioni fantastiche e per le figure ereditate

dal Manierismo internazionale. Del Callot ne risentirà anche MATTEO ROSSELLI, abile

disegnatore dotato di capacità accademiche, in particolare nei disegni di figura, ma che mostra i

limiti della tradizione disegnativa fiorentina chiusa nelle strette maglie della linea.

A lui si da il merito di aver formato gli ingegni più fervidi del '600 fiorentino.

La qualità della grafica di FRANCESCO FURINI affonda le radici in una applicazione al disegno

e nella conoscenza della pittura veneta del Correggio, elementi rielaborati e raffigurati dalla

sensibilità pittorica e introversa dell’artista. I risultati, tra cui citiamo le "Teste" degli Uffizi, sono

tra le pagine più intense della grafica italiana del '600, rese con una finezza esecutiva e con una

sapienza del mezzo tecnico, che fonde con equilibrio il naturalismo dei tratti, l’idealizzazione del

volto ispirato al classicismo e una morbosa sensualità.

Dal temperamento grafico è STEFANO DELLA BELLA, brillante artista fiorentino, che si dedica

al disegno e all’incisione. Educatosi a Firenze sulla grafica del Callot, egli sviluppa una maniera

personale, caratterizzata da un segno filante e aggrovigliato della penna, sottolineato da ombre

trasparenti con tenue acquerello grigio. A penna ritrae scene di genere, paesaggi, vedute di porti... ci

illustra dal vivo la vita quotidiana del tempo. Negli ultimi ani della sua produzione il segno si fa più

limpido e i suoi disegni acquistano una maggiore sensibilità atmosferica per l'influenza della pittura

barocca cortonesca vista a Roma. BACCIO DEL BIANCO tenta nei suoi schizzi caricaturali e

giocosi di adeguarsi alle tematiche di Stefano Bella, ma con segno più grave e insistito.

La presenza di Pietro da Cortona e dell’allievo Ciro Ferri, segna la svolta nella cultura fiorentina

del tempo. —> influenza del BAROCCO

Artisti come VOLTERRANO, sentono la nuova ventata delle esperienze barocche e modificano il

loro linguaggio artistico, chiuso entro i limiti del disegno toscano, a favore di una linea spezzata e

aggrovigliata; andando verso una nuova concezione spaziale e atmosferica del Barocco romano,

uscendo dal più ristretto panorama fiorentino.

IL DISEGNO 6-700 A BOLOGNA

A Bologna nella seconda metà del 500 la situazione artistica è dominata da esponenti del tardo

Manierismo, orientati verso un formalismo intellettualistico toscano e romano. La fine di tale

linguaggio sta alla base della riforma dei Carracci, la quale apre la strada allo sviluppo

artistico Seicentesco.

Il desiderio di uno stile alternativo, spinge Ludovico , Agostino e Annibale Carracci a una verifica

sul reale, non solo in quanto ripresa di spunti tratti dalla vita quotidiana ma anche perchè studiano

ogni particolare riprendendolo direttamente dal modello vero.

All'osservazione diretta della realtà i Carracci affiancano uno studio approfondito dei grandi maestri

del Rinascimento.

LUDOVICO :

Ludovico a Bologna, con i due cugini, fonda nel 1582 l’accademia dei desiderosi che poi sarebbe

diventata nel 1590 l’Accademia degli Incamminati, dove il

disegno = mezzo di espressione basilare tanto per lo studio dell'arte del passato, dalle copie

dell’antichità ai capolavori del Rinascimento, quanto per la ripresa del reale, dallo studio del nudo

alle scene di genere e al ritratto.

—> Nasce la tradizione accademica che porterà nel campo del disegno ad abbondare negli di

nudo propedeutici al dipinto, caratteristici della produzione grafica classicistica sia in Italia che

all'estero.

Lo studio delle figure singole e dei particolari è più raro nell'attività grafica di Ludovico, che

preferisce cogliere nel disegno l'effetto generale dell'intera composizione, sottolineando i valori

luministici con un abbondante uso di acquerello e biacca.

Nei suoi modellini come in quello del Louvre, preparatorio per il "S. Sebastiano gettato nella

Cloaca Massima", risalta una partecipazione sentimen

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
69 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Benny0500 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle tecniche artistiche e delle arti grafiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Cerboni Baiardi Anna.