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TIPOGRAFICE RITROVATE NEL COLOPHON,NON VI è IL NOME
DELL’EDITORE/TIPOGRAFO.ANNO E LUOGO DI PUBBLICAZIONE.
GW: le informazioni degli incunabolisono articolate così:abbiamo l’autore ,titolo breve,
note tipografiche e indicazione del formato, descrizione di tutti gli elementi: explicit,
colophon, incipit ,elementi pretestuali ecc…
IGI:ESISTE nelle biblioteche italiane dove è ordinato ij ordine alfabetico in base opere
anonime e agli autori si era già sviluppata la gw ma qui apparivano molti incunaboli
che non erano presenti nel GW
ISTC nasce dal progetto di trasformare il Census degli incunaboli delle biblioteche del
Nord America in un sistema di dati leggibili informaticamente. Si tratta di un database
internazionale che registra le pubblicazioni del XV secolo. La banca dati è stata creata
dalla British Library con contributi di istituzioni di tutto il mondo. Puoi: eseguire una
ricerca semplice utilizzando diversi tipi di parole chiave come l'autore, il titolo, la data
di pubblicazione ecc..
EDIT16 è una banca dati, gestita dall'ICCU, con lo scopo di documentare i documenti a
stampa del XVI secolo e di censire gli esemplari esistenti in Italia, San Marino e Città
del Vaticano. Dal 2017, anche la British Library è diventata partner di EDIT16. Basato
su un forte spirito collaborativo, il Censimento vanta la partecipazione di più di 1600
biblioteche di varia tipologia: statali, di enti locali, universitarie, di istituti culturali,
ecclesiastiche, private ed extraterritoriali.
BLC) è un repertorio bibliografico che censisce gli incunaboli e le cinquecentine
italiane conservate presso il British Museum. Si tratta di una fonte catalografica molto
consultata. Come per l’ISTC, la forma citazionale adottata è lo short-title.
L’Index Aureliensis. Catalogus librorum sedecimo saeculo impressorum, opera
finanziata da una fondazione di Ginevra, pubblicata a partire dal 1962 e attualmente
ancora in corso. Il progetto prevede la catalogazione di tutte le edizioni del XVI secolo
di tutti i paesi europei in tre distinte sezioni: la prima, comprensiva del catalogo con
ordinamento alfabetico per autori e titoli di opere anonime; la seconda destinata a
raccogliere l’appendice; la terza inclusiva dell’apparato degli indici. Finora hanno
visto la luce 17 volumi (A-Fer) per la prima parte e 3 volumi della terz
APP INDICE PAOLINO:il potere si voleva concentrare nelle mani dei sant’uffizi dove gli
scrittori dovevano consegnare i libri proibiti direttamente.le proibizioni sono circa 1000
divise in tre gruppi
app indice tridentino(in volgare):le proibizioni rimangono le stesse ma fu meno rigido
introdotto in tutto europa ad eccezione della spagna che poi formerà un proprio
indice.papa pio V fa bloccare anche le opere in volgare ma la volontà di pubblicare un
nuovo indice porta a conflitti d’interesse.la censura viene affidata a sant’uffizio e
all’inquisizione. Con de clemente VIII abbiamo l’indice clementino=non stampare e
leggere elementi in volgare.Censurate anche le opere di galielo e bruno. Nel 600 i libri
proibiti sono sempre nelle mani degli inquisitori che li usano a loro piacimento,durante
il pontificato di benedetto XIV SI EBBE UN NUOVO INDICE DOVE POTEVA ESSERE
LETTA LA BIBBIA NELLE LINGUE NAZIONALI.INDICE ABOLITO DA PAOLO VI dopo il
concilio vaticano II
RICI= In seguito alla pubblicazione di un Index librorum prohibitorum da parte
di CLEMENTE VIII nel 1596, la CONGREGAZIONE attese che le fossero inviate
comunicazioni relative ai libri posseduti, proibiti o sospetti. Dopo una serie di
sollecitazioni, che ebbero scarsa rispondenza, richiese agli Ordini religiosi maschili
esistenti in Italia di inviare la lista completa dei titoli dei libri posseduti sia
individualmente sia in comune (in alcuni casi si aggiunsero anche liste di monasteri
femminili e liste di laici e chierici).
POMBA dopo la morte del padre iniziò ad abbandonare gli studi e a formarsi come
autodidatta. . Sotto la guida di uno zio paterno cominciò quindi a occuparsi della
bottega che per pochi anni assunse la ragione sociale di «Fratelli Pomba», cambiata
nel 1810 in «Vedova Pomba e figli».la vedova Pomba inoltrò a nome dei figli una
supplica alle autorità per aprire in Torino una nuova stamperia che, con quattro torchi,
numerose serie di caratteri e un piccolo patrimonio finanziario, offriva garanzie di
solidità. Malgrado l’opposizione degli altri stampatori torinesi, preoccupati dalla
nascita di una nuova azienda che avrebbe potuto sottrarre loro settori di mercato, la
richiesta venne accolta e nel 1815 nacque la «Vedova Pomba e figli Assunta, dopo la
morte della madre nel 1824, la responsabilità diretta dell’impresa, Pomba lanciò nel
1828 il suo progetto editoriale più ambizioso, la Biblioteca popolare. . Nel 1830, per far
fronte alle nuove esigenze di produzione, Pomba acquistò una macchina stampatrice
di nuova generazione, la "Cowper's Patent Machine". Ottenne il privilegio di esclusiva:
nessun altro poté importare la macchina a Torino.
Bodoni nasce già presso una famiglia di stampatori ben presto va a roma ma poi
venne chiamato a dirigere la stampa reale di parmaAzara, ministro dello stato
pontificio, gli propone di stampare una serie di classici. Bodoni dovrebbe lasciare
Parma per Roma, ma il duca, pur di non lasciarlo andare, permette che i classici di de
Azara vengano prodotti a Parma, inoltre gli concede di aprire all'interno del palazzo
ducale una propria tipografia privata. I classici stampati per de Azara comprendono
anche un'edizione di Orazio, Virgilio e Catullo. La stamperia di Bodoni produce alcuni
importanti lavori in lingue europee, fra i quali un'edizione in francese del teatro di
Racine, e Il castello di Otranto di Horace Walpole in inglese. Inoltre stampa anche
lavori di scrittori italiani, quali Vincenzo Monti con l'Aminta e Il Bardo della Selva
NeraLa composizione è basata principalmente sul bianco e nero, sui diversi corpi dei
caratteri, con poco colore, senza molte illustrazioni. I frontespizi non sono mai in
minuscolo, sono ad asse centrale, con i piedi editoriali decorati da fuselli e filetti
La Monotype c'è una sola matrice per ogni lettera, e si fonde quindi un solo carattere
per volta. La macchina è più articolata della Linotype, in quanto esiste da una parte la
tastiera, dall'altra la fonditrice. Pur essendo più lenta della Linotype, la Monotype ha il
vantaggio, come abbiamo detto, di facilitare le correzioni, permettendo la sostituzione
del singolo carattere errato, e inoltre permette anche una maggiore qualità di stampa.
Linotype e Monotype sono due sistemi di composizione meccanici: esiste anche un
sistema semi meccanico, il sistema Ludlow, che viene impiegato quasi
esclusivamente nei titoli e nella stampa di caratteri di grande formato.
La ricostruzione della Bibliotheca Secreta è stata possibile attraverso specifiche azioni:
•digitalizzazione dei 12 volumi del catalogo alfabetico; •meta datazione delle
immagini (circa 3700 scatti); •caricamento nella teca digitale della BNCR;
•identificazione di un campione di edizioni e individuazione degli esemplari;
•creazione di una banca dati e del portale GesuitiCA
La scheda descrittiva della banca dati si compone dei seguenti campi suddivisi per
aree: Dati bibliografici: -link Google Books; -autore; -titolo; -note tipografiche (luogo;
tipografo/editore; anno); -codice identificativo (bid SBN). Dati di esemplare:
-possessore; -antica collocazione. Antico catalogo: -carta (collegamento alla copia
digitale dell’Antico Catalogo manoscritto nella teca digitale della BNCR
IL 600.
Nel XVII secolo in italia si ebbe una decadenza economica,sociale e culturale mentre la
francia di luigi XIV e l’inghilterra vivevano un grande sviluppo e la stampa arrivava
nelle filippine,il libano,nelle colonie americane e in guatemala e indonesia.BAY PSALM
BOOK fu stampato a cambridge,fu il primo libro impresso nell’america britannica.il
primato della stampa fu ottenuto dai paesi bassi e dall’olanda.vi era la presenza di due
grandi famiglie:platin(stampe di piccolo formato,diventò ufficiale stampatore spagnolo
nel 1571) e elzevier.NACQUE IL GIORNALE DE’LETTERATI,LE GAZZETTE.
Il “Giornale” uscì mensilmente in fascicoli composti per lo più da 16 pagine.Questi
Giornali, che stanno all’origine della "bibliografia corrente",
PLATIN: La Bibbia poliglotta di Anversa (Biblia Polyglotta o Biblia Regia), opera
finanziata del re Filippo II di Spagna, curata da vari studiosi coordinati dall'orientalista
spagnolo Benito Arias Montano e stampata ad Anversa tra il 1569 e il 1572. 5 lingue:
EBRAICO, GRECO, ARAMAICO, LATINO, SIRIACO.ci sono 8volumi.
ALZEVIER: Libraio nel 1580 a Leida, importante centro universitario che attirava
studenti provenienti daNorvegia, Irlanda, Polonia. La sua marca di diffonde grazie agli
studenti universitari che rientravano in ‘patria’ con un libro comprato da Alzevier. La
vera fortuna editoriale iniziò con il figlio Bonaventura (1583-1652) che diventò
stampatore ufficiale dell’università nel 1620. Nel 1629 lanciano una collana di classici
in 12º a prezzi economici
"antiporta" costituita da figurazioni incise su rame, per lo più di tipo enfatico e
scenografico, che viene inserita nel recto di un foglio antecedente il frontespizio, per
poi passare in seguito nel verso ed affiancare il frontespizio così da raddoppiare la
"facciata" del libro
realizzò una macchina tipografica piano-cilindrica. La macchina era composta da un
cilindro sulla cui superficie venivano stesi tre fogli; sotto il cilindro scorreva il piano con
la forma di stampa. Durante la corsa del carro il cilindro avanzava di un terzo di giro,
stampando così tre fogli ogni giro
Nel 1814 Koenig, su incarico del Times di Londra, assemblò una piano-cilindrica doppia
azionata da una macchina a vapore, ottenendo l'allora incredibile cifra di 1600 copie
orarie. Nel 1816, ancora Koenig riuscì a stampare bianca e volta in un unico passaggio,
abbinando due macchine cilindriche. Il concetto di rotativa non era poi così lontano:
essa sarebbe nata nel 1866. In quegli stessi anni si stavano facendo studi anche sul
versante della composizione, che era divenuta ormai, con la velocizzazione del
processo di stampa, il vero collo di bottiglia per le officine tipografiche. Tentativi di
meccanizzare la composizione furono fatti da Benjamin Förster, William Church,
Soerensen e Kastenlein, ma un cambiamento sostanziale fu apportato da due tipi di
macchine compositrici: la Linotype di Ottmar Mergenthaler (1886) e la Monotype di
Tolbert Lanston (1889).