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Strage degli Innocenti,
Nella lastra con la una delle più intense, le
madri urlano disperate sui cadaveri dei loro bambini, assassinati
lo
dai soldati senza il minimo accenno di compassione: è
spettacolo incomprensibile di ogni guerra, cose realistico da
proiettare quella scena
dalla storia alla cronaca.
Ha un’espressività che si
traduce in un veemente
ondeggiare e ritrarsi delle
gure dell’angolo
superiore destro: una
cascata obliqua generata
dal braccio di Erode, teso
imperiosamente a
ordinare il massacro.
Il suo stile segna un’evoluzione rispetto a quella di Nicola
-
Pisano, tanto che lo stesso Giovanni, nell’iscrizione di una
delle sue opere più importanti, dichiara esplicitamente di aver
superato, con la propria arte, quella del padre. Ad esempio
a erma il suo valore nel pulpito di Pisa come scultore di gure
in pietra, in legno e come ore ce l’arte di formare
dicendo che
gure gli sembra un dono divino, si permette di
inoltre
anticipare eventuali critiche alla sua opera scrivendo sul
pulpito “mostri di essere indegno come che critica chi è degno di
una corona (cioè lo scultore) e chi lo riprovava dimostra soltanto di
essere lui il riprovevole…“.
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scolpito
Il pulpito di Giovanni Pisano,
tra il 1302 e il 1310 per il Duomo di
Pisa, è l’opera più importante della
cattedrale. Utilizzato per la lettura
solenne delle Scritture ma anche come
tribuna per le reliquie esposte durante le
ricorrenze, fu commissionato per
sostituire quello originario di Guglielmo,
spostato nella cattedrale di Santa Maria
di Castello a Cagliari (all’epoca il
principale fra i possedimenti oltremare
di Pisa). Quest’opera di Giovanni – del
cui padre Nicola si può ammirare il
pulpito nel vicino Battistero (ultimato nel
1259-1260) – fu realizzata dopo il
pergamo della cattedrale di Siena (nel
quale Giovanni a ancò probabilmente Nicola) e soprattutto in
seguito a quello della pieve di Sant’Andrea a Pistoia, terminato nel
1301 e riconducibile quasi esclusivamente alla sua mano.
Il pulpito del duomo di Pisa rappresenta la più completa
illustrazione della dottrina cristiana della salvezza, articolata
sui tre ordini sovrapposti dei sostegni, delle mensole e della
cassa. A livello dei sostegni si osservano la Chiesa alle spalle delle
Virtù Cardinali, il Cristo sostenuto dagli Evangelisti, le Virtù
Teologali con ai piedi la loso a e le Arti Liberali, le gure di
Sansone e dell’arcangelo Michele, due leoni stilofori. Il registro
delle mensole è animato dalle Sibille in corrispondenza dei
pilastrini, con i Profeti, gli Apostoli e gli Evangelisti nei pennacchi. I
nove specchi della cassa – alternati a dieci gure angolari –
narrano in ne in ventiquattro scene la storia della salvezza,
dall’annuncio della nascita del Battista no al Giudizio Universale.
La struttura è poligonale, come gli analoghi esempi precedenti, nel
battistero di Pisa, nel duomo di Siena e nella chiesa di Sant'Andrea
di Pistoia, ma per la prima volta i pannelli sono leggermente
incurvati, dando un'idea di circolarità nuova nel suo genere.
Altrettanto originali sono:
-La presenza di cariatidi e telamoni veri e propri, cioè gure
scolpite al posto delle semplici colonne, con vari signi cati
simbolici
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