Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
APPUNTI SECONDO PARZIALE - MARIA MONTESSORI
Maria Montessori nasce a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870, l'anno della Breccia di porta pia che con la presa di Roma sancisce la nascita della nazione italiana.
Il padre di Maria nasce a Ferrara da una famiglia borghese, ispettore nelle industrie del sale del tabacco a Faenza e a Bologna viene inviato nel 1865 a Chiaravalle (paese noto per la lavorazione del tabacco). Proprio qui conosce Renilde Stoppani figlia di proprietari terrieri che diventerà sua moglie nel 1866.
Nel 1975 la famiglia Montessori si trasferisce a Roma poiché il padre ottiene un incarico presso il ministero delle finanze. Proprio qui Maria si forma e farà carriera anche se lei non dimenticherà mai il suo paese natale.
Sin dall'infanzia dimostra una forte determinazione sfidando la volontà del padre nella scelta di un percorso di studi atipico rispetto a quello a cui si indirizzavano le figlie della borghesia del tempo (orientate a...)
Percorrere la strada dell'insegnamento nella scuola elementare). Lei vuole invece diventare ingegnere, per questo viene scritta nel 1883 alla Regia Scuola Tecnica Michelangelo Buonarroti di Roma (che faceva parte della facoltà di scienze fisiche e naturali). Questa scuola era stata aperta ufficialmente anche alle donne con il decreto Boselli che apriva appunto le scuole secondarie anche alle allieve femmine.
In questa scuola lei si ritrova a frequentare le lezioni solo con un'altra compagna in una classe completamente maschile. Sulla base dei regolamenti vigenti che escludono la coeducazione dei sessi, le due ragazze non possono venire in contatto con i loro compagni.
Conseguita la licenza Maria Montessori si iscrive all'Istituto tecnico Leonardo Da Vinci optando per l'indirizzo fisico-matematico che le consentirà di iscriversi alla facoltà di Fisica-Matematica e Scienze Naturali per poi approdare dopo il superamento del biennio alla Facoltà
di tutto il metodo Montessori. Durante i suoi studi, Maria Montessori si rende conto dell'importanza dell'educazione dei bambini nei primi anni di vita. Questo la porta a dedicarsi alla pedagogia e a sviluppare il suo famoso metodo educativo. Il metodo Montessori si basa sull'idea che i bambini siano naturalmente curiosi e desiderosi di imparare. Maria crede che l'ambiente in cui crescono i bambini debba essere preparato in modo da favorire l'apprendimento e lo sviluppo delle loro abilità. Nel suo metodo, Maria Montessori utilizza materiali didattici specifici che incoraggiano l'autonomia e l'esplorazione. I bambini sono liberi di scegliere le attività che desiderano svolgere e lavorano a proprio ritmo. Gli insegnanti hanno un ruolo di guida e osservazione, pronti ad intervenire solo quando necessario. Il metodo Montessori ha avuto un grande successo e viene ancora oggi utilizzato in molte scuole in tutto il mondo. Maria Montessori ha dedicato tutta la sua vita all'educazione dei bambini e al miglioramento del sistema educativo.dell'attività di Maria Montessori. I materiali che lei creerà di autocorrezione saranno infatti sperimentati prima con i bambini frenastenici per osservare come questi si approcciano al materiale, per vedere se ha successo. In realtà lei poi si distaccherà da questa corrente individuando la superficialità delle riforme che aveva apportato nel contesto educativo. Nell'anno in cui Maria si laurea in Medicina, solo 5 donne hanno ottenuto la laurea in medicina. La prima donna era una Russa di origini ebree che si laureò a Pavia. Ma comunque il suo traguardo fece molto scalpore a Roma. Dopo la Laurea decide di specializzarsi in Chimica Psichiatrica (ancora una volta una scelta particolare per la cultura femminile del tempo). Qui collabora con celebri psichiatri tra cui Giuseppe Montesano con il quale avrà una relazione amorosa dalla quale nascerà il figlio Mario. Questa scelta è importante perché è la prima donnache si specializza in psichiatria, infatti di solito quelle donne che si erano laureate in medicina si erano invece specializzate in ginecologia o pediatria. Durante il praticantato alla Clinica Psichiatrica di Roma (questa scelta è importante perché è la prima donna che si specializza in psichiatria, infatti di solito quelle donne che si erano laureate in medicina si erano invece specializzate in ginecologia o pediatria) avviene la prima svolta nella vita di Maria. Lei trovò dei bambini in una stanza affidati alle cure di una donna che li presentò alla dottoressa come idioti e sudici perché dopo pranzo iniziavano a giocare e mangiare le briciole di pane caduto. Maria osservò quella stanza e notò che non erano presenti alcuni materiali, intuendo che quel gesto era per loro l'unico modo di attività manuale. Lei capisce che il bambino, anche se parte da una disabilità, ha con sé un'esigenza interiore di.della disabilità mentale) e decide di dedicarsi a questi bambini. Inizia a lavorare con loro, a insegnare loro a leggere, a scrivere, a fare i conti. Si rende conto che questi bambini hanno delle potenzialità nascoste e che, se adeguatamente supportati, possono raggiungere risultati sorprendenti. Decide quindi di fondare una scuola per bambini con ritardo mentale, dove poter offrire loro un'educazione adeguata e le opportunità che meritano. La sua scuola diventa presto un punto di riferimento per la comunità e i bambini che vi studiano ottengono risultati straordinari. La sua esperienza dimostra che, con l'attenzione e il sostegno giusti, anche i bambini con disabilità mentale possono raggiungere grandi traguardi.nemmeno dell'assistenza di questi bambini) sul tema del deficit mentale e si accorge che è necessario lavorare sul piano privato. Per farlo raccolse dei fondi per dare vita alla Lega Nazionale dei Fanciulli Deficienti fondata poi nel 1899 con i suoi colleghi psichiatri e grazie alla rete del femminismo con cui Maria era entrata in contatto fin da più giovane.
Per promuovere le attività della Lega e informare il mondo pedagogico sulla devianza minorile interviene al Congresso Pedagogico di Torino nel 1898 ottenendo l'approvazione della sua proposta di impartire un'educazione speciale per i frenastenici. È proprio grazie alla Montessori che questo problema diviene una questione prevalentemente pedagogica e non più solo medica.
Il primo obiettivo della Lega era quella di fondare una Scuola Magistrale Ortofrenica (aperta nell'aprile del 1900 in seguito al suo discorso al Congresso quando ottiene appunto l'approvazione di creare
Questa scuola era destinata alla formazione degli insegnanti sulle problematiche di tipo educativo e psichico dei bambini con deficit mentale. Ha l'obiettivo di studiare le diverse tipologie di deficit e prevedeva anche una classe di tirocinio formata da bambini del manicomio per poter osservare l'utilizzo dei materiali realizzati sui modelli di Itard e Seguin e vedere se questi materiali potevano incidere in maniera positiva sul loro apprendimento.
Realizza appunto un intervento educativo sperimentando con i bambini i materiali didattici fatti appositamente costruire sul modello di Edouard Seguin. È in questo momento che Maria si rende conto della valenza di materiali di tipo autocorrettivi. I materiali precedenti non
Permettevano al bambino di vedere gli errori nel procedimento. Lei si era resa conto di come l'osservazione fosse fondamentale per lo stile educativo. Questo concetto, come abbiamo detto, lei ebbe modo di conoscerlo e sperimentarlo durante i suoi studi di medicina.
Un altro riferimento per la sua formazione è il lavoro di Itard. Va a Parigi dove è avvenuta l'esperienza di Itard con Victor per vedere i materiali utilizzati, legge il diario...
Al suo lavoro educativo Maria Montessori affianca l'impegno femminista affermando che le donne devono studiare e soprattutto occuparsi della scienza per farne uno strumento di autonomia e autodeterminazione coltivando il sentimento della propria forza. Lei infatti deve battersi per far valere le sue competenze di donna scienziata confutando le tesi dei suoi colleghi sull'inferiorità della natura femminile. Affronta il problema delle donne nell'educazione e nel lavoro. Il tema sociale della...
disparità tra i sessi la colpì molto da vicino non solo nella sua formazione, ma anche nella sua sfera più personale e nella sua carriera. Maria, infatti, rimane incinta di un uomo che però sarà fatto sposare dalla sua famiglia con un'altra donna, per questo il figlio Mario che nascerà sarà separato dalla madre dopo essere stato tenuto nascosto per alcuni mesi. Partorire, infatti, era un po' una condanna per lei perché da una parte, essendo non sposata, la nascita di un figlio avrebbe creato così scandalo da licenziarla; ma dall'altra parte anche se si fosse sposata non avrebbe potuto lavorare perché soltanto le donne nubili potevano farlo. Dunque, partorendo in segreto, decide di nascondere il figlio prendendosene comunque cura, ma poi gli viene preso e dato in affidamento al padre. Lei lo potrà incontrare solo quando il bambino avrà compiuto 10 anni, ma da quel momento Mario diventa un.importante appoggio per la realizzazione delle sue idee, collaborano insieme al sistema educativo. Nella prospettiva educativa di Maria assume importanza la filosofia. Nel Maggio del 1899 si iscrive alla sezione europea della Società Teosofica da cui derivano alcune delle sue idee, come ad esempio quello di favorire la fratellanza universale dell'umanità senza distinzione di razza, sesso, opinioni, censo.
Nel 1904 compie un'indagine presso le scuole elementari di Roma con l'obiettivo di vedere se la dimensione della circonferenza cranica ha un'incidenza sull'intelligenza come pensavano i positivisti. Si rende conto che non è così. Sottopone a dei questionari gli insegnanti che dovevano esplicitare le provenienze sociali e culturali dei bambini. Ci si rende conto che quelli che provengono da famiglie e contesti poveri presentano risultati cognitivi peggiori di quelli che vivono in un contesto diverso. Va quindi tenuto in considerazione.
l'importanza dell'influenza socio-culturale nel processo di sviluppo delle abilità cognitive. Pertanto, è fondamentale considerare le condizioni familiari di provenienza. Inoltre, si afferma che i test mentali non fornivano risultati oggettivi perché i bambini si sentivano a disagio di fronte a determinate prove e non si teneva conto dell'aspetto emotivo.