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DSA in Europa

REPUBBLICA CECA

Nel 2001 in Repubblica Ceca nascono le linee guida e istruzioni metodologiche per gli alunni con DSA puntosi tratta di studenti dislessici mainstream in una didattica inclusiva con l'obbligatorietà di seguire un specifico PDP. Insieme al Regno Unito, l'Ungheria si contende il primato sui primi studi sulla dislessia che risalgono al 1916

FRANCIA

In Francia L'8% dei bambini in età scolare sono DSA secondo i dati forniti dall'Accademia nazionale di medicina, che ha formulato tre raccomandazioni per la diagnosi precoce e l'integrazione di questi alunni:

  • rafforzare la collaborazione tra medici e scuola per diagnosticare in tempo i disturbi di DSA
  • avvalersi dell'aiuto di specialisti con competenze specifiche: ortofonisti, ergoterapisti e neuropsichiatri
  • creare corsi di formazione ad hoc sui disturbi DSA per i professionisti del settore sanitario

GERMANIA

La Germania, in quanto stato federale, non ha un sistema centralizzato

sull'istruzione, ma centralizzato per quanto riguarda la ricerca. Ci sono differenze tra i vari governi, basti pensare alla separazione tra le due Germanie pre-1989 che conservano differenze sia per l'organizzazione scolastica e sia per la retribuzione degli insegnanti. L'approccio tedesco riversa la soluzione delle difficoltà sull'individuo, facendo scegliere a lui se a prendere o se riversarsi su attività professionalizzanti. AUSTRIA E SPAGNA Austria e Spagna riconoscono la presenza di DSA, dando agli alunni affetti da dislessia un tempo aggiuntivo. PAESI NORDICI Stessa cosa succede nei paesi nordici dove c'è consapevolezza scarsa sul tema dei DSA. NORVEGIA In Norvegia c'è una consapevolezza alta nell'ambito scolastico che però risulta minore a livello universitario e per gli adulti lavoratori la dislessia non è presa in considerazione dal punto di vista legale in quanto. FINLANDIA Interessante è l'approccio della.Finlandia dove il ministero della pubblica istruzione finanzia l'educazione in base al numero di studenti per scuola mettendo a disposizione budget scolastici differenti per tutti i casi in cui ci sia la necessità di sostenere l'alunno con DSA. DANIMARCA In Danimarca la dislessia è conosciuta come cecità alla parola e viene tutelata con leggi specifiche. IL CONTESTO EUROPEO Alla luce di quanto riscontrato nel contesto europeo bisogna evidenziare la necessità di disciplinare una normativa comunitaria che non permetta di fare distinzione fra un cittadino tedesco e uno ungherese, fra quello italiano e quello bulgaro. Nel contesto europeo c'è la tendenza ad accostare IDSA alle disabilità perché queste persone sperimentano una condizione di svantaggio rispetto alla situazione di un individuo definito dalla legge normodotato. Nuovi leggi del caso specifico. Si avverte la necessità di fissare obiettivi comuni perché il successo.dell'Europa dipende dalla qualità dell'istruzione della sua popolazione, garantendo pari opportunità a tutti gli studenti. 7.2.1 Alcuni dati Per dare una quantificazione numerica sui dati dei DSA in Italia prendiamo quelli dati dal Miur per l'anno scolastico 2017/2018. Nel corso degli anni è cresciuta la consapevolezza del fenomeno dei DSA e si è assistito a un incremento del numero delle certificazioni rilasciate per le varie tipologie di disturbo. Secondo le rilevazioni del Miur il numero degli alunni con DSA sul totale dei frequentanti è complessivamente passato dallo 0,7% dell'anno 2010/2011 al 3,2% dell'anno 2017/2018. Così per gli altri gradi. L'incremento del numero di certificazioni degli ultimi anni è notevole sia per la dislessia, per la disgrafia, per la disortografia e per la discalculia. Mediamente la percentuale di studenti con DSA è stata pari al 3,3% del totale degli alunni della scuola di gestione statale.

Le certificazioni DDSA vengono rilasciate in misura maggiore nelle regioni del nordovest, in cui si ha una percentuale sul totale dei frequentanti pari al 4,8%. A sud ce ne sono molti meno, solo il 1,6%.

Per tutti gli ordini di scuola, il disturbo mediamente più diffuso è stato quello della dislessia, in particolare nella scuola primaria, dove si è presentata con una frequenza del 40,7%.

L'apprendimento permanente favorisce lo sviluppo delle competenze chiave, ed è su questo che si basano le ultime raccomandazioni del Consiglio Europeo del 2018. Si tratta di raccomandazioni fornite in una prospettiva di apprendimento permanente all'interno di una cornice di educazione inclusiva. Tra le azioni di supporto sono previste iniziative volte a sviluppare e promuovere l'istruzione per lo sviluppo sostenibile in relazione all'obiettivo numero 4 di sviluppo sostenibile dell'ONU.

Mirante a un'istruzione inclusiva, equa e con opportunità di apprendimento permanente aperta a tutti. Nell'atto sono stabilite best practice per soddisfare le necessità degli insegnanti, del personale, dei datori di lavoro. L'attenzione è volta sulle competenze chiavi che deve garantire il sistema d'istruzione a supporto della: - offrendo percorsi di miglioramento del livello di competenze degli adulti - sviluppando l'istruzione e la formazione professionali modernizzando l'istruzione superiore Sono importantissimi i principi del pilastro europeo dei diritti sociali riconducibili a due definizioni: - ogni persona ha diritto a un'istruzione, formazione e apprendimento permanente di qualità e inclusivi al fine di mantenere e acquisire competenze che consentono di partecipare pienamente alla società e di gestire con successo le transazioni nel mercato del lavoro - ogni persona ha diritto a un'assistenza tempestiva e su misura permigliorare le prospettive di occupazione o di attività autonoma. La formazione e la riqualificazione. La società sta diventando sempre più digitale vista la pandemia, e queste tecnologie esercitano un impatto sull'istruzione, sulla formazione e sull'apprendimento mediante lo sviluppo di ambienti più adatti alle necessità di una società ad alto grado di mobilità. L'insegnamento delle lingue e la loro comprensione, è facilitato dal quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue che semplifica l'individuazione degli elementi principali delle LE COMPETENZE CHIAVE. Sono proprio le competenze chiave quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, l'occupabilità, inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva. Queste si sviluppano, in una prospettiva.corsivo per evidenziare alcune parole chiave.

Di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta e in tutti i contesti, nel 2018. Nel 2003 l'OCSE fornisce un documento chiamato "definizione e selezione delle competenze" che unisce le competenze chiave, individuandone 8 e ripartendole in tre categorie.

I principali scopi delle raccomandazioni del Parlamento europeo sono:

  • - individuare e definire le competenze chiave necessarie per l'occupabilità, la realizzazione personale e la salute, la cittadinanza attiva e l'inclusione sociale
  • - fornire uno strumento di riferimento europeo al servizio dei decisori politici, dei fornitori di istruzione e formazione, del personale didattico, degli specialisti dell'orientamento, dei datori di lavoro e dei the scientistessi
  • - prestare sostegno agli sforzi compiuti a livello europeo volti a promuovere lo sviluppo delle competenze in una prospettiva di apprendimento permanente

Le raccomandazioni del Parlamento europeo appena citate, utilizzano la corsivo.

La parola competenza comprende conoscenze, abilità e atteggiamenti:

  • La conoscenza si compone di fatti, concetti che sono già stabiliti e forniscono le basi per comprendere un certo argomento.
  • L'abilità è il sapere ed essere capaci di seguire processi e applicare le conoscenze esistenti al fine di ottenere risultati.
  • Gli atteggiamenti riguardano la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni.

Le competenze chiave possono essere applicate in contesti differenti e in combinazioni diverse. Le competenze chiave sono:

  • Competenza alfabetica funzionale: si tratta della capacità di comunicare in forma orale e scritta, e di relazionarsi in funzione del contesto attraverso gli strumenti di interazione. L'abilità di comunicare e di adattamento del proprio linguaggio alle situazioni, ho bisogno di una raccolta d'informazioni affinché, nella fase di trasmissione del messaggio, possa essere utilizzata una lingua e un codice opportuno.

Davalutare in funzione del ricevente. Ci deve essere la capacità di poter affrontare un approccio culturale e interculturale verso lingue sconosciute.

Competenza matematica e in scienze tecnologie e ingegneria, rientrano in queste competenze le capacità di problem solving attraverso l'uso di modelli per analizzare e risolvere i problemi. In campo scientifico tecnologico ed ingegneristico c'è bisogno della capacità di comprendere i cambiamenti dell'attività umana facendo tesoro degli studi epistemologici applicati nella risoluzione evolutiva dei bisogni. Uso responsabile nell'uso di strumenti informatici.

Competenza personale e capacità di imparare a imparare, è la capacità di gestire la propria esistenza avendo un'efficiente gestione dei tempi, interesse per la propria salute con approcci costruttivo che vaverso un apprendimento indispensabile per la crescita personale e poi professionale. Della crescita collettiva.

sociale.- competenza in materia di cittadinanza, è la capacità dell'agire in modo responsabile e di capire come i propri comportamenti etici influenzino la collettività sia a livello nazionale che internazionale. Oltre il rispetto di dettate norme e consuetudini. - competenza imprenditoriale, è la capacità di cogliere le giuste opportunità attraverso idee creative. Un ostacolo avvilente. - competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali, si tratta della conoscenza delle culture locali e nazionali e della comunità internazionale.
Dettagli
A.A. 2021-2022
104 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliapizzuti9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Milano Giuseppe.