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LA QUESTIONE ERMENEUTICA (BIBLICA)
7.1 Ermeneutica: dall'etimologia alla filosofia → Ermeneutica = far emergere/esprimere un significato. Da Aristotele ermeneutica = teorie sulle → regole interpretative e sulle metodologie che permettono di accedere al senso. Schleiermacher 14oltre a questo, c'è anche un approccio antropologico complessivo = lettore deve entrare in relazione → con lo spirito con cui un testo è stato scritto. Heidegger ermeneutica di un testo deve essere → preceduta da ermeneutica soggetto. Gadamer meta dell'ermeneutica = fusione orizzonti, cioè orizzonte del lettore + orizzonte del testo che si incontrano e si contaminano.
7.2 L'ermeneutica biblica → 2 consapevolezze: 1. La parola di Dio è traducibile in tutte le lingue ma va interpretata e spiegata. → Ermeneutica biblica esegesi = spiegazione. 2. La Bibbia per essere compresa ha bisogno di seguire regole specifiche. Interpretazione consiste nel
Cogliere quelle parole che l'autore divino ha voluto consegnare con/dentro le parole che l'autore umano ha scelto. Come avviene il processo ermeneutico?
- Senso LETTERALE: racconta i fatti, necessario per capire il significato delle parole;
- Senso ALLEGORICO: dice che cosa credere, esprime il significato profondo che l'autore divino ha comunicato;
- Senso MORALE: che cosa fare, muove a un cambiamento di vita;
- Senso ANAGOGICO: a che cosa aspirare, alimenta la partecipazione a quanto è desiderabile e sperabile.
Il primo senso è LETTERALE, gli altri tre sono sensi SPIRITUALI perché colgono lo Spirito del testo.
Dio ha parlato attraverso parole umane quindi il cristianesimo riconosce la necessità di un'interpretazione critica della Scrittura con il metodo storico-critico; poi secondo livello di interpretazione Bibbia deve essere letta e interpretata con aiuto dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta.
3 modi:
- Fare attenzione al contenuto e all'unità;
- Tener conto della tradizione di tutta la Chiesa;
- Considerare l'analogia della fede.
I METODI INTERPRETATIVI
La critica esegetica opera sul testo in due modi:
- DIACRONICI = studio dal punto di vista della sua storia;
- SINCRONICI = studio nella sua forma finale.
7.3 I metodi diacronici
Ricostruiscono le fasi della genesi e formazione di un testo, per coglierne il motivo per cui si presenta proprio in quella precisa redazione finale. I due metodi più importanti sono:
- Critica delle fonti: confronta i testi paralleli dei sinottici, rilevando somiglianze e differenze.
- Storia della redazione: pone accento su caratteristiche e sugli apporti del redattore finale del Vangelo. Distingue:
- L'esperienza di Gesù
- Interpretazione orale
- Ciò che è stato elaborato nella redazione scritta definitiva.
7.4 I metodi sincronici
Studiano il testo nella sua forma finale per comprendere quale sia la strategia narrativa.
La modalità espositiva, l'intenzionalità dello scritto. Metodi più importanti:
- Storia delle forme: si interessa alla formazione e trasmissione dei materiali confluiti nei Vangeli;
- Metodologie letterarie: si interessa ai Vangeli come testo.
La relazione tra autore, testo e lettore:
L'ermeneutica biblica illumina anche la relazione tra autore, testo e lettore attraverso 3 assi relazionali:
- AUTORE - TESTO: si concentra sull'autore e sul suo modo di esprimersi. Un autore non può controllare tutti i significati possibili; a volte il testo ha una "storia degli effetti" diversa dall'intenzionalità iniziale del suo autore.
- TESTO - LETTORE: indaga su come il lettore si pone in rapporto con il testo.
- AUTORE - LETTORE: indaga il senso/il cambiamento di mondo che un autore intende offrire al lettore. Ogni autore quando scrive è influenzato dal lettore al quale si rivolge; ogni lettore incontro non solo.
Il testo dell'autore, ma l'autore stesso.
ESEMPIO DI CRITICA DELLE FONTI L'EPISODIO DELLA CHIAMATA DI LEVI→Critica delle fonti cerca di stabilire se esistano rapporti di dipendenza tra i testi e quale testo costituisca la fonte dell'altro. (tabella di es. a pg. 94 del libro).
CONFRONTO TRA MC (MARCO) E MT (MATTEO) Mc è più fedele alla fonte orale, mentre Mt è intervenuto sul testo per migliorarlo, aggiunge anche modifiche interpretative con spiegazioni.
CONFRONTO TRA LC (LUCA) E MC (MARCO) le somiglianze tra Lc e Mc sono inferiori, Lc corregge e rielabora Mc. Luca è il miglior scrittore fra i tre evangelisti citati. (NB. Gli Evangelisti sono 4: Marco, Matteo, Luca e Giovanni).
SINTESI: la natura specifica della Bibbia spiega il motivo e la modalità della sua interpretazione. 16 PARTE TERZA – GESÙ DI NAZARET 8. LA QUESTIONE STORICA
DOMANDA: ci sono documenti attendibili per ricostruire storicamente la vicenda
di Gesù? E tale lavoro storiografico è importante per la fede cristiana?
Interpretazioni diverse di Gesù al di fuori del cristianesimo:
- IMMAGINE EBRAICA di Gesù come “fratello ebreo” che incarna la vicenda stessa di tutto il popolo ebreo;
- LAICO UMANISTA di Gesù come modello migliore di umanità;
- NEO-MARXISTA, l’appello morale di Gesù è la causa del marxismo;
- PSICOLOGISTA, Gesù come insuperabile modello di equilibrio psichico.
Due difetti:
- Si separa il messaggio di Gesù dalla sua persona;
- Si fa di Gesù un precursore di aspetti che si vogliono confermare, attenuando le differenze.
8.1 La questione del Gesù storico→Fino all’Illuminismo nessuno aveva mai messo in dubbio esistenza di Gesù; da fine ‘700 nasce la questione del Gesù storico = ricerca di attestazioni storiografiche che certifichino la presenza di Gesù.4 momenti: →- OLD QUEST (1178 -
(1906) distanza fra Gesù storico e il Cristo della Chiesa. Reimarus sostiene che lo scopo della vita di Gesù non coincide con quello dei suoi discepoli. Lui era un Messia politico che voleva liberare gli ebrei dal dominio romano, mentre i suoi discepoli inventano l'annuncio della risurrezione. Inizia indagine sulla vita di Gesù si crea un Gesù ad immagine degli autori che indagano.
- NO QUEST (1919 – 1953) esclusione fra Gesù storico e il Cristo della fede. Verso fine '800, esegeta Kahler propose di distinguere il Gesù storico (fonti storiche e scienza) dal Gesù autentico (quello dei Vangeli come Salvatore). Nel '900 anche esegeta Bultmann dice che non è più ricostruibile il Gesù storico perché non ci sono abbastanza fonti, ma questo lavoro non serve ai cristiani perché credono nel Dio dei Vangeli che lo annunciano come Figlio di Dio.
- NEW QUEST (1953 – 1985) la
Continuità tra Gesù storico e il Cristo della fede. Inizio degli anni '50, il discepolo di Bultmann si esprime contro il suo maestro per 3 motivi:
- Se non c'è legame tra Gesù storico e Gesù della fede, allora il cristianesimo sarebbe un mito astorico ma i Vangeli parlano di una storia in uno specifico tempo e spazio.
- Se ai cristiani interessasse poco la storia di Gesù perché le prime comunità scrivono i Vangeli che poi diventano i testi più importanti del NT.
- I Vangeli sono scritti da credenti dopo Pasqua, ma non per questo sono falsi storici. Serve solo trovare dei criteri per ricostruire la storia.
THIRD QUEST (1985 - ...): ebraicità del Gesù storico. Se si inserisce Gesù nell'ebraismo, si può conoscere molto di Lui.
8.2 Le fonti storiche per ricostruire la vita di Gesù
Trovate fonti: DIRETTE (parlano di Gesù) e INDIRETTE (parlano dell'ambiente in cui visse Gesù).
A.
-
FONTI DIRETTE NON CRISTIANE: sia giudeo-palestinesi che romane.
-
GIUDEO – PALESTINESI
- Giuseppe Flavio, che è il più grande storico palestinese. Il testo ritrovato è stato alterato, ma in realtà lui ha parlato davvero di Gesù.
- Il Talmud di Babilonia
-
ROMANE
- Tacito, più grande storico romano. Parla dell'incendio di Roma e dice che Nerone dà la colpa ai cristiani, accenna a Gesù e alla sua crocifissione.
- Svetonio, nel raccontare gli imperatori fa riferimento a Gesù.
- Plinio il Giovane, scrive una lettera all'imperatore Traiano chiedendogli come doveva comportarsi con i cristiani, dicendo che riconoscono Cristo come Dio.
-
-
FONTI DIRETTE CRISTIANE: possiamo usarle per ricostruire la storia di Gesù?
- Il primo che scrive di Gesù è PAOLO dice che non ha conosciuto Gesù secondo carne; infatti, si è concentrato a raccontare la sua vita da credente in Gesù.
La storia di Gesù nei Vangeli
I Vangeli offrono pochi dettagli sulla nascita e l'infanzia di Gesù, ma molti resoconti sul suo ministero pubblico, moltissimi sugli ultimi giorni e la morte, e pochi sulla risurrezione. Pertanto, i Vangeli non sono biografie complete di Gesù, ma piuttosto reinterpretazioni della sua storia.
Criteri di autenticità storica dei Vangeli
I criteri utilizzati per valutare l'autenticità storica dei Vangeli sono i seguenti:
- Criterio della discontinuità o della dissomiglianza: un dato che non può essere ricondotto né alle concezioni dell'ebraismo né a quelle della Chiesa delle origini.
- Criterio della coerenza o concordanza: un dato che è conforme all'ambiente di Gesù e coerente con il suo insegnamento.
- Criterio della molteplice attestazione: un dato che è attestato unanimemente da più tradizioni.
- Criterio dell'imbarazzo: un dato che provoca difficoltà alla comunità cristiana e non causa imbarazzo.
- Criterio della spiegazione necessaria: un dato che è autentico nella misura in cui è necessario riconoscere e comprendere altri elementi.
Non soddisfare uno dei criteri non significa che un dato non sia autentico, ma potrebbe indicare una mancanza di completezza o chiarezza nella narrazione.
esclusi dalla storicità. 188.4 Cronologia della vita di Gesù
NASCITA: durante il Regno dell’Imperatore Ottaviano, sotto il regno del re di Giudea = ERODE, nasce Gesù a Betlemme (città della Giudea, una delle regioni della Palestina, oltre alla Samaria e Galilea) nell’anno 0 (l’anno zero è una convenzione per il tempo cristiano, in realtà nasce verso la fine del regno di Erode).
PRIMI 30 ANNI: Gesù vive per 30 anni a Nazaret facendo il falegname; parlava aramaico, ma impara anche l’ebraico nella sinagoga.
INIZIO DELL’ATTIVITÀ PUBBLICA: Gesù riconosce nella predicazione di Giovanni Battista un segno di Dio; Gesù comincia il suo ministero pubblico dopo il battesimo (Giovanni Battista ha battezzato Gesù). →GLI ANNI DELL’ATTIVITÀ