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Per Protagora: ogni uomo è per natura partecipe della giustizia e della virtù politica.
Quando gli ateniesi si radunano per questioni che riguardano la virtù politica, si accettano 2
consigli da chiunque. La virtù politica va sviluppata con studio e applicazione, è
acquistabile e insegnabile. La virtù politica viene insegnata in vari modi da tutti i cittadini.
Per Socrate: il discorso di Protagora è ridicolo, quando dice che pur sapendo che le cose
cattive sono cattive, le persone le fanno spinte e sopraffatte dai piaceri e non fanno cose
buone a causa dei piaceri del momento.
Platone, Simposio.
Il vertice della scala dell’Eros è la visione del Bello che si manifesta in se stesso e non
muore mai. Socrate: ogni uomo deve onorare Eros, “io stesso onoro le cose dell’amore,
lodo la potenza e la fortezza di Eros”. Si parte dalle cose belle della terra per poi innalzare
lo sguardo al Bello in sé.
Aristofane, Le nuvole.
Socrate nelle Nuvole viene percepito come un sofista a capo del Pensatoio. Aristofane
mette in ridicolo la figura di Socrate: Strepsiade è un cittadino ateniese carico di debiti a
causa della vita dispendiosa del figlio Fidippide, così decide di frequentare la scuola dei
nuovi filosofi con la speranza di imparare a padroneggiare la retorica per imbrogliare i
creditori. Chiede di essere ammesso al Pensatoio, dove Socrate e i discepoli si dedicano a
bizzarri studi e adorano nuove divinità, le Nuvole. Strepsiade si rivela un allievo incapace e
viene cacciato; manda allora suo figlio Fidippide al Pensatoio, il quale diventa abile
nell’arte del discorso a tal punto da credere di poter punire, picchiare sia il padre che la
madre. Strepsiade arrabbiato, da fuoco al Pensatoio.
Quintiliano, Institutio Oratoria.
L’educazione per Quintiliano è naturale, si tratta di formare il buon oratore e quindi vi è la
necessità di continua applicazione, migliori maestri, numerose discipline. È importante
iniziare con l’apprendimento prima del greco, subito dopo il latino; il primo errore da
evitare: prendere in odio gli studi.
Ruolo della nutrice . Deve essere un’esperta di filosofia, moralità. Deve esprimersi con un
linguaggio corretto, è lei che il bambino ascolterà per prima e cercherà di emulare.
Ruolo del precettore . Deve comportarsi come un padre, deve essere austero e gentile al
punto giusto, dovrà porre domande a chi non le fa e rispondere a chi le pone, dovrà dire
ogni giorni qualcosa di nuovo così che gli alunni possano ripeterlo a se stessi. È
importante che tenga conte delle capacità e potenzialità del bambino, deve consigliare non
punire. Il discepolo deve pendere dal giudizio del precettore, deve credere di aver detto
bene solo quando sarà lodato da lui.
Scuola privata o pubblica ? La differenza consiste interamente nella natura di ciascuno e
nell’educazione ricevuta. L’insegnamento fatto a uno solo, può essere buono anche per
più ragazzi; il buon maestro non si caricherà di un numero di allievi più grande di quel che
può controllare; a casa sua l’allievo può apprendere solo quanto insegnato a lui, nella 3
scuola anche quanto sarà insegnato agli altri; bisogna abituare il ragazzo a non essere
timido in pubblico; l’ambizione è spesso uno stimolo alle virtù, si convincerà che è
vergognoso restare indietro a un suo pari; è utile che il ragazzo abbia davanti a sé chi
prima vuole imitare, e poi vincere.
2. EPOCA MODERNA.
Comenio, Pampaedia.
Obiettivo dell’
istruzione e dell’
educazione : bisogna sviluppare un sapere critico, creare
delle persone che sappiano fare delle scelte. Bisogna istruire perché se le persone non
conoscono il bene, possono commettere errori. Tutti gli uomini possono essere educati, lo
dimostrano le capacità insite da madre natura (es: desiderio di chiedere, costruire, voler
sembrare giusto…), si tratta di aspirazioni innate; Dio ha fornito anche i mezzi per
realizzare i propri desideri, l’uomo è stato creato in modo da riprodurre Dio. Interessa a
tutti che la mente umana sia imbevuta di pietà per acquistare il favore di Dio; bisogna
inoltre insegnare a tutti l’arte di arricchirsi, non desiderare ciò che è degli altri.
Si deve far conoscere a tutti il male: si, perché la conoscenza teoretica del male non è
nociva, è buona e utile una vera conoscenza del male per distoglierci dai veri mali. Poiché
ormai siamo corrotti e i sensi subiscono l’influsso degli oggetti, è certo che il male ci resti
sconosciuto.
La Panscolia. Per Comenio, l’apprendimento non si ferma mai. Tutti devono essere
educati a rivolgersi direttamente ai loro scopi finali; tutti devono apprendere e sapere le
lettere, e possono farlo se si perseguono e rispettano le leggi dell’ordire posto da Dio nelle
cose. Le fasi della vita umana sono divise in 7 età: prenatale, infanzia, puerizia,
adolescenza, giovinezza, maturità, vecchiaia.
Tema del gioco , della disciplina e ruolo del maestro . Per Comenio bisogna trasformare
la scuola in luoghi di divertimento (es: appendere cartelloni). Bisogna formare la gioventù
al momento giusto, non anticiparlo, perché la natura è la migliore guida. Bisogna fare in
modo che la disciplina non allontani i discepoli dall’imparare: prevenire affinchè non si
abbia bisogno della disciplina e del castigo, amministrare saggiamente la disciplina, non
infliggere una punizione per incapacità di imparare, ma far capire gli errori. Nella scuola è
necessaria la disciplina per i costumi e contri chi esorbita, per stimolare agli studi i giovani
è necessario utilizzare una parola aspra o un rimprovero fatto in pubblico. La disciplina
mira a invigorire con costante esercizio e pratica la riverenza verso Dio, la cortesia verso il
prossimo e l’ardore nel compiere i lavori e i doveri della vita. Un vantaggio è rappresentato
dal maestro unico, che può bastare per un qualunque numero di scolari, perché compirà i
suoi lavori con tanto maggior piacere quanto più sarà numerosa la scolaresca che si vedrà
davanti. Anche gli alunni saranno stimolati all’emulazione.
Principio di ciclicità. Comenio non spiega contenuti nuovi, ma a diverse età li dice a livello
diverso e approfondisce. Tutti i contenuti sono spiegabili se adattati all’età.
3. EPOCA CONTEMPORANEA. 4
J. J. Itard, Memorie (Il ragazzo selvaggio).
Il fanciullo selvaggio dell’Aveyron. Un fanciullo cresciuto nei boschi viene catturato nel
1799, e dopo vari trasferimenti viene attentamente studiato e si vengono a delineare
diverse ipotesi su di lui.
Le teorie di Pinel e Itard. Itard critica Pinel perché quest’ultimo riteneva che le funzioni
sensoriali di Victori fossero ridotte, per quelle intellettuali rilevava la sua incapacità di
attenzione e concluse che, colpito da una malattia incurabile, il bambino non potesse
elevarsi a un qualche grado di socievolezza e istruzione. La diagnosi di Pinel era idiozia
congenita. Invece Itard sosteneva la curabilità di tale idiozia e mise a punto un programma
educativo. Grazie agli attenti studi sul bambino, si comprese che non era stato
abbandonato di recente, ma all’età di 4-5 anni.
Pestalozzi, Leonardo e Gertrude.
Il fulcro del romanzo è il tema della famiglia.
Geltrude e il ruolo della donna . Ha un ruolo salvifico, solo con la moralità della donna si
può salvare la famiglia e la società. Geltrude suggerisce una scuola a tempo pieno
incentrata sulla tessitura, in cui i bambini impareranno a contare mentre lavorano al telaio
(imparano lettura e scrittura). L’ordine è richiesto fuori e dentro la scuola. Geltrude è la
figura femminile che incarna la dimensione famigliare e materna dell’educazione. Il
ruolo della donna è questo: anche se si è poveri, bisogna avere una moglie che fa per il
marito e i figli almeno ciò che non costa nulla. Se una donna non è brava a tenere la casa,
porta alla rovina; le donne devono essere istruite abbastanza per la famiglia, ma non
troppo altrimenti diventano dannose.
Tema del lavoro . Leonardo e Geltrude educano i figli con il lavoro. Per il bene dei figli tutto
deve essere ordinato, bisogna avere cura dei propri figli e condurli al lavoro domestico. I
figli devono usare i libri come l’abito da festa e il lavoro come la veste di tutti i giorni.
Leonardo ogni volta che torna a casa spiega sempre ai figli qualcosa del suo lavoro.
Gluphi e il ruolo del maestro . Era un ex-tenente, a riposo per le ferite di guerra. Il suo
obiettivo era il raccordo tra istruzione e lavoro, così progetta un sistema di educazione
incentrato sulla tessitura (consiglio di Geltrude). Il richiamo all’ordine è essenziale se si
vuole instaurare l’ordine. Gluphi vuole farsi un’idea di quale sia il mestiere più adatto per
ognuno; si sentiva come un padre, il suo lavoro non era meno dell’educazione dei figli.
Gluphi rappresenta il maestro che Pestalozzi avrebbe voluto essere, a lui affida il suo
ideale educativo.
Freinet, L’apprendimento della scrittura e La scuola del fare.
L’apprendimento della scrittura. Ai formalismi e alle sanzioni si sostituisce la pedagogia
delle tecniche di vita; l’acquisizione dei primi apprendimenti non si svolge come nella
scuola tradizionale. I progressi sono una lenta espressione per tentativi sperimentali,
ripetizione automatica delle prove riuscite. Freinet presuppone la continuità tra il bisogno 5
di perfezione e la motivazione. Le regole non si insegnano, ma si apprendono con la
pratica.
La pedagogia di Freinet : segue il metodo naturale, si tratta di una pedagogia unitaria e
globale che si preoccupa di rispettare la vita infantile. È importante imparare poco a poco
e sviluppare la naturale curiosità e fare perno su un bisogno di espressione e
comunicazione. Quindi il metodo di Freinet è basato sull’espressione libera, la stampa a
scuola e le corrispondenze interscolastiche.
La scuola del fare. Nel 1959 c’è stata la crisi dei giovani. Non vi era più autorità, i padri si
assentavano per la guerra e i figli li sostituivano ma una volta tornati non si riusciva a
ripristinare l’autorità. L’ambiente si è deteriorato a causa dell’industrializzazione.
Ruolo della scuola e del lavoro . La scuola in questa situazione dovrebbe essere un
àncora di salvezza, ma non ha saputo adattarsi all’evoluzione delle cose. Il nostro
impegno (per Freinet) è quello di rimettere ordine nella società in questo modo: ripristinare
autorità e disciplina, rendere interessante il