Riassunto esame della dispensa di Storia della pedagogia e delle istituzioni educative, prof. Seveso
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scuola anche quanto sarà insegnato agli altri; bisogna abituare il ragazzo a non essere
timido in pubblico; l’ambizione è spesso uno stimolo alle virtù, si convincerà che è
vergognoso restare indietro a un suo pari; è utile che il ragazzo abbia davanti a sé chi
prima vuole imitare, e poi vincere.
2. EPOCA MODERNA.
Comenio, Pampaedia.
Obiettivo dell’
istruzione e dell’
educazione : bisogna sviluppare un sapere critico, creare
delle persone che sappiano fare delle scelte. Bisogna istruire perché se le persone non
conoscono il bene, possono commettere errori. Tutti gli uomini possono essere educati, lo
dimostrano le capacità insite da madre natura (es: desiderio di chiedere, costruire, voler
sembrare giusto…), si tratta di aspirazioni innate; Dio ha fornito anche i mezzi per
realizzare i propri desideri, l’uomo è stato creato in modo da riprodurre Dio. Interessa a
tutti che la mente umana sia imbevuta di pietà per acquistare il favore di Dio; bisogna
inoltre insegnare a tutti l’arte di arricchirsi, non desiderare ciò che è degli altri.
Si deve far conoscere a tutti il male: si, perché la conoscenza teoretica del male non è
nociva, è buona e utile una vera conoscenza del male per distoglierci dai veri mali. Poiché
ormai siamo corrotti e i sensi subiscono l’influsso degli oggetti, è certo che il male ci resti
sconosciuto.
La Panscolia. Per Comenio, l’apprendimento non si ferma mai. Tutti devono essere
educati a rivolgersi direttamente ai loro scopi finali; tutti devono apprendere e sapere le
lettere, e possono farlo se si perseguono e rispettano le leggi dell’ordire posto da Dio nelle
cose. Le fasi della vita umana sono divise in 7 età: prenatale, infanzia, puerizia,
adolescenza, giovinezza, maturità, vecchiaia.
Tema del gioco , della disciplina e ruolo del maestro . Per Comenio bisogna trasformare
la scuola in luoghi di divertimento (es: appendere cartelloni). Bisogna formare la gioventù
al momento giusto, non anticiparlo, perché la natura è la migliore guida. Bisogna fare in
modo che la disciplina non allontani i discepoli dall’imparare: prevenire affinchè non si
abbia bisogno della disciplina e del castigo, amministrare saggiamente la disciplina, non
infliggere una punizione per incapacità di imparare, ma far capire gli errori. Nella scuola è
necessaria la disciplina per i costumi e contri chi esorbita, per stimolare agli studi i giovani
è necessario utilizzare una parola aspra o un rimprovero fatto in pubblico. La disciplina
mira a invigorire con costante esercizio e pratica la riverenza verso Dio, la cortesia verso il
prossimo e l’ardore nel compiere i lavori e i doveri della vita. Un vantaggio è rappresentato
dal maestro unico, che può bastare per un qualunque numero di scolari, perché compirà i
suoi lavori con tanto maggior piacere quanto più sarà numerosa la scolaresca che si vedrà
davanti. Anche gli alunni saranno stimolati all’emulazione.
Principio di ciclicità. Comenio non spiega contenuti nuovi, ma a diverse età li dice a livello
diverso e approfondisce. Tutti i contenuti sono spiegabili se adattati all’età.
3. EPOCA CONTEMPORANEA. 4
J. J. Itard, Memorie (Il ragazzo selvaggio).
Il fanciullo selvaggio dell’Aveyron. Un fanciullo cresciuto nei boschi viene catturato nel
1799, e dopo vari trasferimenti viene attentamente studiato e si vengono a delineare
diverse ipotesi su di lui.
Le teorie di Pinel e Itard. Itard critica Pinel perché quest’ultimo riteneva che le funzioni
sensoriali di Victori fossero ridotte, per quelle intellettuali rilevava la sua incapacità di
attenzione e concluse che, colpito da una malattia incurabile, il bambino non potesse
elevarsi a un qualche grado di socievolezza e istruzione. La diagnosi di Pinel era idiozia
congenita. Invece Itard sosteneva la curabilità di tale idiozia e mise a punto un programma
educativo. Grazie agli attenti studi sul bambino, si comprese che non era stato
abbandonato di recente, ma all’età di 4-5 anni.
Pestalozzi, Leonardo e Gertrude.
Il fulcro del romanzo è il tema della famiglia.
Geltrude e il ruolo della donna . Ha un ruolo salvifico, solo con la moralità della donna si
può salvare la famiglia e la società. Geltrude suggerisce una scuola a tempo pieno
incentrata sulla tessitura, in cui i bambini impareranno a contare mentre lavorano al telaio
(imparano lettura e scrittura). L’ordine è richiesto fuori e dentro la scuola. Geltrude è la
figura femminile che incarna la dimensione famigliare e materna dell’educazione. Il
ruolo della donna è questo: anche se si è poveri, bisogna avere una moglie che fa per il
marito e i figli almeno ciò che non costa nulla. Se una donna non è brava a tenere la casa,
porta alla rovina; le donne devono essere istruite abbastanza per la famiglia, ma non
troppo altrimenti diventano dannose.
Tema del lavoro . Leonardo e Geltrude educano i figli con il lavoro. Per il bene dei figli tutto
deve essere ordinato, bisogna avere cura dei propri figli e condurli al lavoro domestico. I
figli devono usare i libri come l’abito da festa e il lavoro come la veste di tutti i giorni.
Leonardo ogni volta che torna a casa spiega sempre ai figli qualcosa del suo lavoro.
Gluphi e il ruolo del maestro . Era un ex-tenente, a riposo per le ferite di guerra. Il suo
obiettivo era il raccordo tra istruzione e lavoro, così progetta un sistema di educazione
incentrato sulla tessitura (consiglio di Geltrude). Il richiamo all’ordine è essenziale se si
vuole instaurare l’ordine. Gluphi vuole farsi un’idea di quale sia il mestiere più adatto per
ognuno; si sentiva come un padre, il suo lavoro non era meno dell’educazione dei figli.
Gluphi rappresenta il maestro che Pestalozzi avrebbe voluto essere, a lui affida il suo
ideale educativo.
Freinet, L’apprendimento della scrittura e La scuola del fare.
L’apprendimento della scrittura. Ai formalismi e alle sanzioni si sostituisce la pedagogia
delle tecniche di vita; l’acquisizione dei primi apprendimenti non si svolge come nella
scuola tradizionale. I progressi sono una lenta espressione per tentativi sperimentali,
ripetizione automatica delle prove riuscite. Freinet presuppone la continuità tra il bisogno 5
di perfezione e la motivazione. Le regole non si insegnano, ma si apprendono con la
pratica.
La pedagogia di Freinet : segue il metodo naturale, si tratta di una pedagogia unitaria e
globale che si preoccupa di rispettare la vita infantile. È importante imparare poco a poco
e sviluppare la naturale curiosità e fare perno su un bisogno di espressione e
comunicazione. Quindi il metodo di Freinet è basato sull’espressione libera, la stampa a
scuola e le corrispondenze interscolastiche.
La scuola del fare. Nel 1959 c’è stata la crisi dei giovani. Non vi era più autorità, i padri si
assentavano per la guerra e i figli li sostituivano ma una volta tornati non si riusciva a
ripristinare l’autorità. L’ambiente si è deteriorato a causa dell’industrializzazione.
Ruolo della scuola e del lavoro . La scuola in questa situazione dovrebbe essere un
àncora di salvezza, ma non ha saputo adattarsi all’evoluzione delle cose. Il nostro
impegno (per Freinet) è quello di rimettere ordine nella società in questo modo: ripristinare
autorità e disciplina, rendere interessante il lavoro scolastico (trovando l’interesse
intrinseco) e sapere che il gioco non prepara alla vita. La vera soluzione è un’educazione
al lavoro: individuare le linee di forza e le potenzialità da valorizzare, evitare ordini formali,
procurare un lavoro alla propria portata, i bambini vanno responsabilizzati, bisogna aiutarli,
andargli incontro ma non fargli fare lavori egoistici. La disciplina del lavoro deve essere
cooperativa . Chi non ha il gusto per il lavoro, sarà patito del gioco; il bambino può essere
salvato con il lavoro finchè è giovane.
Dewey, Democrazia e educazione.
Cos’è l’i nteresse . L’atteggiamento di chi è interessato al corso degli eventi, l’interesse è
quindi ansietà riguardo alle conseguenze future e la tendenza ad agire per migliorarle.
L’interesse implica: una situazione di sviluppo in atto, risultati previsti e desiderati,
un’inclinazione emotiva personale. L’interesse è ciò che è “tra”, che collega due cose
distanti, come le capacità dell’allievo e lo scopo del maestro (tra i due ci sono i mezzi). La
difficoltà dell’interesse: le materie da apprendere sono irrilevanti per le attività normali
degli allievi. Rimedio: scoprire oggetti e azioni che si adeguino alle capacità effettive dei
bambini.
Cosa sono volontà e disciplina . La volontà è la disposizione cosciente a persistere e
perdurare in un corso d’azione perdurato; la disciplina ne è il frutto, ovvero è una capacità
controllata, il dominio dei mezzi atti a portare avanti l’azione intrapresa. L’interesse e la
disciplina sono collegati perché l’interesse è necessario per persistere nell’esecuzione.
Il problema dell’istruzione. Considera gli argomenti come attrezzi da addestramento invece
che condizioni per il raggiungimento dei fini. Il suo errore è quindi considerare la mente
come completa in se stessa. Bisogna partire dagli interessi del bambino: è necessario
riorganizzare l’educazione così che l’insegnamento si compia in connessione con attività
motivate 6
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Hilary1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della pedagogia e delle istituzioni educative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Milano Bicocca - Unimib o del prof Seveso Gabriella.
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