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Parole chiave: intimità, protezione, sicurezza, benessere.

Per B., tenendo conto del discorso psicoanalitico, la casa non è solo simbolo di chi ci abita, ma è

un luogo di benessere e protezione e di conseguenza ha un atteggiamento di apertura al mondo

esterno. “la casa è il nostro spazio vitale, ci protegge dalle bufere della vita” → non solo in senso

metereologico, ma possiamo dare sfogo alla reverie, perché i luoghi della casa evocano delle

immagini. L'immagine della casa mi dà un senso di verticalità (rif a Jung) → diversi piani

Soffitta→ rappresenta razionalità, vita virtuosa. L’uomo ha il desiderio di ascesa verso l’alto.

Cantina→ irrazionalità, inconscio, aspetti dolorosi della vita e paure. retentissement che ridesta in

noi l’esperienza della paura. Rapporto ambivalente con le proprie paure, la nostra coscienza si

comporta a volte come l’uomo che sente dei rumori in cantina, ma invece di andare a vedere in

cantina, preferisce controllare in soffitta, perchè ha meno paura,non affronta le cause delle sue

paure. Racconto di Edgar Allan Poe.

Concetto di sfumatura (pag 22) → vuole considerare la realtà profonda di ogni sfumatura del

nostro attaccamento ad un luogo. é un fenomeno psicologico che il fenomenologo deve tenere in

10

considerazione (anche a pag 38: vuole fare una topoanalisi in base alla quale è necessario

introdurre una sfumatura, è importante per cogliere aspetti non chiari e distinti).

Nella filosofia del 900 si dà attenzione al concetto di atmosfera →non è la casa che c’è l’ha, ma è

una sensazione, ad esempio l’uso di colori caldi, che dà una certa atmosfera piacevole.

(pag 33) La casa è il nostro angolo del mondo, qualcosa che protegge in maniera concreta,

dunque è un rifugio. Concetto di casa onirica→ vuole fare dell’onirismo, attività inconscia simile al

sogno. è la casa più ideale, perchè deve far nascere la reverie. Non solo possiamo trovare i ricordi

del passato, ma il suo sguardo è rivolto anche al futuro. Le tracce del passato rimangono, infatti

dice che bisogna trasferire i propri lari→ i protettori della casa nell’antica Roma. Nella casa si

conservano i tesori dei giorni antichi, che si compenetrano con il presente e il futuro.

(Pag 35) Prima di essere gettato nel mondo l'uomo viene deposto nella “culla” della casa.

L'espressione di "essere gettato nel mondo" è tipica di Heidegger.

Parla degli elementi che la casa deve avere: il calore che avvolge l'uomo, il cibo.

Il poeta che ha utilizzato molto il tema del confronto tra la casa del presente e la casa del passato

è Rilke → molte poesie dedicate alla casa. Osserva che sembra che ci siano gli odori del passato,

ad es gli odori delle cose che si cucinavano→ importanza del cibo. Sembra di sentire i passi di chi

vi ha abitato.

Nella topoanalisi bisogna indagare anche i luoghi esterni (pag 38-39). C'è anche una reverie che

riguarda l'uomo all'esterno, che è un uomo deambulante, che cammina → reverie del cammino

“che bell’oggetto dinamico è un sentiero” → influenza di Heidegger, lavori dedicati ai sentieri,

soprattutto tortuosi, che si trovano in montagna. Dedica attenzione ai crocevia→ hanno un

significato. La nostra riflessione non deve procedere in linea retta, ma è fatta di continui incroci,

può subire cambiamenti di direzione.

Lezione7 17-10-22

NB: 1 esonero scritto prima delle vacanze di natale: 19/20 dicembre circa → storia della filosofia

(manuale), bachelard, heidegger e pontì

esame quando c’è appello (gennaio o febbraio): solo temi del libro “sul paesaggio tra l’ordine e

corpo”

se non si supera l’esonero, tutto il programma all’esame

Tra il 1923 e il 1953 B. veste i panni di un epistemologo (fase scientifica). Successivamente in

altre opere, lavorando sui concetti di reverie e immaginazione, assume una posizione opposta.

Ad esempio secondo la fisica lo spazio è qualcosa di misurabile attraverso gli strumenti della

matematica e della fisica. Poi con la teoria della relatività di Einstein, adottando delle geometrie

non euclidee, porta ad una differente concezione di spazio, fa sì che B si renda conto che questa

idea dello spazio come qualcosa di misurabile, sia un’idea che non si può oggettivare, per cui si

discosta e si accosta alla nozione di spazio con gli strumenti della psicoanalisi e in parte della

filosofia. Nuova idea di spazio, inteso fenomenologicamente come spazio vissuto, è

complementare a quella della geometria, della scienza forte. Ci sono simboli che acquistano

importanza, come quello della casa, luogo dello spazio vissuto

Prende in considerazione i 4 elementi: acqua, fuoco, terra,aria → scrive 4 opere, che hanno come

oggetto il rapporto di spazio vissuto tra il soggetto e questi elementi, perchè suscitano

l’immaginazione 11

Secondo B. abbiamo due conoscenze: la conoscenza scientifica e la produzione filosofica, resa

possibile da reverie e immaginazione, che danno accesso ad una conoscenza complementare a

quella scientifica.

La casa è qualcosa di unitario e complesso → complesso perchè si sviluppa nella sua verticalità,

dal basso verso l’alto, tante camere e piani. è qualcosa di unico per il soggetto che la abita, che

vive lo spazio vissuto → chiamato raum erlebter: spazio vissuto che si concretizza nella casa: i

ricordi che abbiamo legati alla casa, sono più impressi dei ricordi dei luoghi esterni.

B riprende alcune immagini da Henri Bosco, scrittore francese di origine italiana→ descrizioni di

paesaggi intercalate con immagini fantastiche. B nomina un romanzo chiamato “L'antiquaire”,dove

parla della casa onirica → i ricordi che emergono attraverso la risonanza sono reinterpretati e

danno vita a immagini nuove (trovare esempio).

Nei romanzi di Bosco c’è immagine di casa nella sua verticalità rappresentata anche dalla torre,

non solo dalla soffitta (pag 53) → casa con la torre è la casa onirica per eccellenza ed è

complessa, perché si sviluppa su più piani.

Nella casa onirica la topoanalisi sa contare fino a 3 o 4 (la casa onirica ha un massimo di 4 piani:

cantina, pian terreno, primo piano, soffitta) → non ama le case condominiali o i grattacieli,

considerati come qualcosa di spersonalizzante,di anomalo. Non hanno il calore del legno o della

pietra.

Grande importanza hanno le scale, che devono essere progettate in un certo modo → per

architetto Wright le scale hanno grande importanza (famoso per la casa sulla cascata), perchè

devono congiungere il sotto con il sopra e devono allargarsi verso l’esterno.

Lo spazio è vissuto dalla mente, ma è espressione della corporeità→ concetto di embodiment

(incarnazione), vissuto mai disgiunto dal corpo.

(pag 55) la casa, intendendo quella attuale,della seconda metà del Novecento, non conosce più i

drammi cosmici. Non è più la casa cosmica, che si correla alle tempeste,intemperie. La casa e la

città hanno subito una trasformazione e sono diventate qualcosa di artificiale e artificioso(immagini

di Baudelaire delle vie di Parigi, che erano diventate spersonalizzate. Oppure immagini di

Rilke,che in più luoghi contrappone la casa della collina alla casa delle città, meno personale). Il

legame cosmico tra casa e il mondo è andato perso, perche la casa non è più nella natura. I

rumori del traffico non sono naturali. I rumori che destano la reverie sono quelli della natura, come

rumore della pioggia, del vento→ si parla di naturalizzazione dei rumori. È salutare naturalizzare i

rumori, per renderli meno ostili.

Immagini ricavate da una testimonianza autobiografica di Courbet, pittore realista, che era stato

imprigionato durante i moti. Avrebbe voluto dipingere dalla prigione i tetti di Parigi,ma non gli viene

concesso. Avrebbe dipinto Parigi come un'oceano, una marina→ naturalizzazione.

Secondo il metodo, che usa la reverie e l'immaginazione, abbiamo voluto conservare la

coalescenza di immagini e non l’anatomia assoluta→ la coalescenza è un fenomeno chimico, per

cui in una soluzione,se cerchiamo di sciogliere alcune sostanze,esse rimangono aggrumate in

goccioline, che non si disperdono nel liquido in cui sono immerse.

Nell'anatomia l'anatomico fa una diserzione dei vari organi, che rimangono separati dalle altre

parti del corpo. Nella coalescenza,invece, abbiamo la visione di un tutto,punteggiato da immagini

vivide, come l'immagine della torre, scala. Sono immagini che non si disciolgono, non perdono la

loro individualità.

Ricava delle immagini da Baudelaire, dalla raccolta di poesie dedicata ai “tableaux de paris”,

dove si sofferma sui cambiamenti che la città aveva avuto. Nell’800 con Napoleone II, Parigi

aveva avuto un grande cambiamento → le case fatiscenti erano state abbattute e l’architetto 12

Housemann aveva provveduto a ricostruire l’immagine di Parigi: migliore luminosità nella casa, vie

più regolari, fognature organizzate. Baudelaire osserva che in un palazzo non vi sono angoli per

l’intimità.

La capanna dà idea di solitudine, non in chiave negativa, perché l’uomo può dar vita alla

produzione di immagini e alla reverie. Può metterci a confronto con la natura o con noi stessi. Cita

uno scrittore americano,Thoreau,aveva descritto la vita di un giovane, che si era allontanato dalla

società per ritrovare se stesso nella vita del bosco → desiderio di accostarsi con la natura

Rilke fa un confronto tra la casa sulla collina e la casa in città → è stato molto disprezzato, ma

anche molto apprezzato, perchè rappresentava l’esule senza patria, sempre ospitato da

aristocratici. Parla della solitudine, dell’essere errante nella sua opera. Non si sofferma mai in un

posto, gli manca il nido, la casa, la protezione.Rilke essendo uno che pellegrinava nel mondo ha

mandato e ricevuto una grande quantità di lettere. In una lettera è rappresentata un’immagine:

“Rilke e i suoi amici scorgono nella notte profonda la finestra illuminata di una lontana capanna,

l’ultima capanna, quella tutta sola all’orizzonte davanti ai campi,quella tutta sola all'orizzonte

davanti ai campi e alle paludi.” → immagine della solitudine, perchè viandante solo con gli amici

nell’oscurità, che vede questa casa isolata.

Capitolo 2

Casa e universo

Casa che si rapporta al mondo, all’universo, che si apre verso l’esterno. Immagine ricavata da

Baudelaire, nei “paradisi artif

Dettagli
A.A. 2022-2023
31 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sonia.capello22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pareti Germana.