Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LIBERTÀ - AUTORITÀ
Non prende in considerazione l’autorità intesa in maniera coercitiva, basata su un rapporto gerarchico e punizioni; è convinto che ci debba essere un rapporto di autorità tra pedagogo ed allievo, altrimenti non ci sarebbe un rapporto educativo. Secondo Rousseau, però, si tratta di un’autorità sui generis parallelo con la questione dell’autorità politica affrontata nel Contratto Sociale e la Nuova Eloisa. Come nell’ambito politico è convinto che il buon politico non abbia bisogno della forza della coercizione per far rispettare le leggi ma le deve far amare, allo stesso modo in ambito pedagogico, un rapporto basato sull’autorità dura e cruda può funzionare momentaneamente ma non modifica le inclinazioni del fanciullo. Libertà non è esercizio di autorità. Autorità che aiuta a sviluppare la libertà min 10. Relazione pedagogica = analogia.contratto sociale? La libertà dell'uomo deve manifestarsi nella natura??(uomo libero=forma di accettazione dei nostri diritti). La libertà deve essere il fulcro dell'educazione dell'infanzia stato di natura→analogia "Fa veramente la propria volontà solo chi non ha bisogno, per farla, di accrescere la potenza del proprio braccio con quella del braccio altrui: ne consegue che il primo di tutti i beni non è l'autorità, ma la libertà."
Libertà entro i limiti della natura "O uomo, torna a racchiudere la tua esistenza→entro te stesso, e non sarai più misero! Conserva il posto che la natura ti assegna nella gerarchia degli esseri: niente potrà allontanartene. Non recalcitrare contro la dura legge della necessità. La tua libertà, il tuo potere si estendono entro i limiti delle forze naturali e non oltre; tutto il resto non è che schiavitù, illusione, prestigio".
Questo rapporto è il fulcro dell'educazione dell'infanzia. Critica alla società contemporanea che mantiene gli uomini nello stato di minorità. La società ha reso l'uomo più debole privandolo del diritto che aveva sulle proprie forze (indebolimento fisico) e ha anche fatto diventare tali forze insufficienti. Si basa su un'autorità negativa.
"I fanciulli non godono, anche nello stato di natura, che di una libertà imperfetta, simile a quella degli uomini viventi nello stato di civiltà. Eravamo fatti per essere uomini; le leggi e le società ci hanno risospinto nell'infanzia" "risospinto" perché sono stati privati della loro autonomia.
La società ha introdotto la dipendenza tra gli individui a partire dall'invenzione della metallurgia e dell'agricoltura, rafforzata poi dall'onore e dall'amor proprio che facevano sì
che tutti gli individui dipendessero dagli altri. Secondo Rousseau, la società che l'uomo ha creato ci costringe a vivere sotto gli sguardi degli altri. Affinché si sviluppi bene la libertà del bambino, occorre far sì che la sua dipendenza non sia una dipendenza dagli uomini, ma una dipendenza dalle cose soluzione del rompicapo dell'autorità secondo Rousseau. → Secondo lui, l'unica vera AUTORITÀ non deve essere quella degli uomini ma DELLE COSE. La dipendenza dalle cose nell'educazione del fanciullo "Fate che il fanciullo sperimenti soltanto la dipendenza dalle cose ed avrete seguito l'ordine naturale nel processo della sua educazione. Ad ogni suo capriccioso atto di volontà opponete unicamente ostacoli fisici o punizioni che nascono dalle azioni stesse e di cui si rammenti al momento opportuno; non è necessario vietargli di agire male, basta impedirglielo. Solo l'esperienza e l'impotenzadebbono servirgli di legge”. Esempio “il freddo”, punizione naturale. Riconoscimento della necessità, non esercizio dell’autorità“Non comandategli mai nulla, per nessuna ragione al mondo (...) : assolutamente nulla senta per tempo sul suo capo orgoglioso il duro giogo che la natura impone agli uomini; il pesante giogo della necessità e veda che codesta necessità risiede nella realtà delle cose, mai nel capriccio degli uomini, che il freno da cui è rattenuto è la forza, e non l’autorità”.
Non fare ragionamenti con i bambini. Rimprovera a Locke che non sia possibile ragionare con i bambini fin dalla più tenera età. Rousseau ipotizza che nel fanciullo ci sia una RAGIONE SENSITIVA sui generis; non ancora una ragione astratta e pienamente sviluppata, ma una forma basilare di ragionamento diretta al pensiero di Locke (seppur lo critica ammiri molto).
L’EDUCAZIONE NEGATIVAÈ
Fondamentale la costruzione di un contesto educativo ad hoc. L'ambiente educativo deve essere preparato dal precettore nella maniera più accurata possibile. Inoltre, Rousseau ha stabilito che Emilio avrebbe dovuto essere educato a Mont-Morency, paese nella campagna parigina. È il periodo più pericoloso poiché il fanciullo, fino ai dodici anni, non ha sviluppato la moralità; se nascono in lui delle cattive inclinazioni/vizi non può rendersene conto da solo. Ciò è colpa dell'ambiente in cui è stato educato. Invece, un adolescente/adulto è in grado di giudicare autonomamente la giustezza delle proprie azioni. Se si riesce a proteggerlo in quest'età della vita, partirà avvantaggiato.
Perdere tempo: Paradosso secondo cui bisogna perdere tempo per guadagnarne. L'educazione negativa deve rispettare i tempi della maturazione naturale dell'allievo; Emilio sembrerà più in ritardo.
dei suoi coetanei ma di fatto finirà con il superarli di gran lunga. Un'educazione che tenga conto del processo di sviluppo naturale: Mette in luce come è assurdo trattare il fanciullo come se fosse un piccolo adulto. Si serve dell'esempio di Minerva: secondo la mitologia greca Minerva era nata dalla testa di Zeus, il quale, non riuscendo a far passare il mal di testa, prese un'accetta e se la diede in testa, spaccandola a metà. Minerva esce già perfettamente adulta e saggia. Ciò può essere valido per una divinità, ma sarebbe tragico se l'essere umano nascesse già perfettamente formato, poiché andrebbe incontro a gravi incidenti nei primi momenti della vita (se un infante avesse le caratteristiche fisiologiche di un adulto potrebbe farsi molto male) o addirittura alla morte. Rousseau abitava nella torretta della casa, circondata da un ampio parco in cui ambientati numerosi episodi. Il bambino, fino ai dodici anni, nonsi può definire“cattivo” in senso morale, al massimo “viziato”: non commette colpe con la volontà di commetterle. Esattamente come l’uomo di natura non poteva essere definito “buono e malvagio” in senso morale. “La prima educazione deve essere dunque puramente negativa. Non consiste affatto nell’insegnare la virtù o la verità, ma nel tutelare il cuore dal vizio e la mente dall’errore”. In cosa consiste l’educazione negativa? “Se poteste non far nulla e nulla lasciar fare agli altri, se poteste condurre il vostro allievo sano e robusto all’età di dodici anni, senza che sappia distinguere la mano destra dalla sinistra, fin dalle vostre prime lezioni gli occhi del suo intelletto si schiuderebbero alla ragione, senza pregiudizi, senza abitudini, nulla vi sarebbe in lui che possa contrastare l’effetto della vostra opera. Ben presto diverrebbe tra le vostre mani il più"Saggio degli uomini e così, cominciando col non far nulla, avreste realizzato un miracolo di educazione”. Quest’educazione prende le mosse da “un’assenza di intervento”, predisposizione dell’ambiente esterno.
Come promuovere l’educazione negativa? “Siate ragionevoli e non ragionate→ neppure un po’ con il vostro allievo, meno che mai per indurlo ad approvare ciò che gli riesca sgradevole; esercitare il suo corpo, i suoi organi, i suoi sensi, la sua forza fisica, ma conservate inoperosa la sua anima fin quando sarà possibile; paventate (= abbiate paura) ogni sentimento (dell’amore) che nasca prima della facoltà del giudizio capace di valutarlo; stornate, respingete le impressioni estranee e, per impedire al male di nascere, non vi affrettate ad esigere il bene prima del tempo, poiché esso non è mai tale finché la ragione non lo rischiara; considerate ogni dilazione come vantaggiosa."
"lasciate che nei fanciulli maturi la fanciullezza".
L'esempio della proprietà: Le fave e I meloni
Rousseau scrive delle piccole sceneggiature teatrali dando la parola ai personaggi. Inoltre, riporta riga per riga la favola della Fontain (Il corvo e la volpe) e spiegherà perché non è adatta ai bambini.
La proprietà è un tema molto dibattuto all'interno della tradizione del Giusnaturalismo. Locke sosteneva che la proprietà fosse uno dei diritti naturali scritti nella legge di natura.
Per Rousseau la proprietà ha un ruolo storico determinante; segna il passaggio dallo stato di natura alla società civile. La proprietà, non essendo naturale, secondo Rousseau deriva innanzitutto dal diritto del primo occupante se c'è una persona che ha già possesso di un terreno/un'abitazione non se ne può prendere possesso. Il secondo aspetto importante è il LAVORO: non basta l'azione
Dellapresa di possesso ma bisogna legittimare quest'ultima attraverso il lavoro. Come insegnare tale definizione ad Emilio? (Pag 102)
Sicuramente Emilio avrà visto lavorare i campi e saprà cos'è l'agricoltura: non bisogna spiegarglielo. Egli è però curioso. Ad un certo punto dirà al precettore di voler coltivare qualcosa da sé ed il precettore gli consiglia di coltivare delle fave, che sono un ortaggio molto semplice, all'epoca la base dell'alimentazione dei poveri. Emilio si reca nel giardino della sua abitazione e pianta delle fave in un angolo. Sta cominciando a vedere i frutti del suo lavoro ma un giorno, entrato nell'orticello, vede che è stato distrutto. È un dramma per il bambino; Rousseau mette in scena un dramma in miniatura che contiene un insegnamento morale. (Pag 103)
Rousseau utilizza un lessico drammatico: si tratta di una piccola esezzadella quotidianità.