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DALL'ASSENZA DI CITTA ALLA CITTA PRE INDUSTRIALE
L'età del bronzo che comprende paleolitico, mesolitico, neolitico, quest'ultima molto importante, poiché si hanno due momenti fondamentali, la rivoluzione agricola nel 7000ac e la rivoluzione tecnologica nel 4000ac, che vanno entrambi ad influire sull'organizzazione della vita dell'uomo. Si inizia a parlare di insediamenti basati su vita comunitaria organizzata, il grano, la coltivazione, con la ruota, l'aratro, consentono la produzione oltre il fabbisogno quotidiano, quindi la possibilità di accantonare, che va in giacenza, che diventa strumento di scambio. La necessità di creare un gruppo sociale che mi gestisce. La tribù che diventa villaggio. Necessità di creare un vicinato. Nel villaggio: dal recinto ad adeguati sistemi di difesa; organizzazione di aree produttive (campi, bestiame); spazi per i beni di sostentamento e di scambio; vicinanza a itinerari di grande.
importanza (vie d'acqua e terra), altracosa è l'ubicazione ovvero se io devo andare a mettere un insediamento nella miatribù cerco di metterlo li dove mi è più conveniente, zone il più produttive possibili ozone di confluenza commerciale o fiumi percorribili in modo da andare da un villaggio a d un altro; spazi e luoghi sociali e comuni (per riunioni, celebrazioni). Lentamente si ha dunque un'organizzazione spaziale del villaggio.
LA CITTA NEL MONDO ANTICO "la città è un recinto o un insieme di recinti, dove matura l'arte di maneggiare le medie e piccole distanze" l.benevolo, la citta nella storia d'europa, economialaterza, roma 1996 pag 10.
CITTA PRE INDUSTRIALE Dal IV millennio ac fino alla rivoluzione industriale. i primi villagi che si possono considerare nuclei abitati organizzati: mesopotamia, cina, nilo, vallata dell'indo. Il recinto dei villaggi li trasforma in una città muraria (dopo
Il 280 ac). Scaambi di generialimentari e di produzione (vie e mezzi di comunicazione). Organizzazione delterritorio( mercati, culto, governo). Nasce il concetto di sito e di posizione:- scelta delsito (alture e difese naturali;-centralità rispetto alle aree di mercato;- vicinanza erelazioni a ragioni basate su economie diversificate;- vicinanza a itinerari di grandeimportanza( vie d’acqua e terra). Si passa da un organizzazione spaziale semplice aduna basata sulla complessità sociale. Si sviluppa un organizzazione di una forma digorverno :monarchia o oligarchia ( nel villaggio c’era il capo tribu).
LA CITTA GRECA
Citta aperta sul territorio, che si presenta in una sua omogeneità di sviluppo sulterritorio, non ha una cesura verso ciò che è fuori. Già pensando al teatro greco che èaperto verso il paesaggio circostante. La citta greca si arricchisce di nuoveattrezzature urbane e tipologie architettoniche. Adeguamento alla
Conformazione del sito e poi controllo geometrico del territorio dopo il IV sec ac. Ricchezza di organizzazione dello spazio pubblico, era organizzata in tre livelli differenti. Acropoli o città alta; asty o città bassa (dove risiedeva la popolazione); chora o contado (la zona rurale). Si arricchisce di templi, il pritaneo (edificio per magistrati più alti); l'agora o piazza (mercato, scambi, riunioni, incontri); il teatro; stadio dove si andava ad assistere a manifestazioni agonistiche; ginnasio. Tipologia di teatro greco scavato nella roccia che ha come fondale scenico la natura stessa.
IPPODAMO DA MILETO (V SEC A C)
L'organizzazione del territorio attraverso il famoso schema ortogonale, schema Ippodameo, da Ippodamo di Mileto (V sec a c), studia un ampliamento di Mileto, con un sistema modulare, n volte, dove acropoli, agora e porto, li collega attraverso una maglia a scacchiera regolare, quadrangolare, ampliabile n volte, che si può calare su qualsiasi scena, che sia.
Il sistema di pianificazione urbana utilizzato dai romani era basato su una maglia rettangolare, con tre assi portanti chiamati cardi e decumani. I cardi erano ortogonali e orientati leggermente diversamente rispetto allo schema di Ippodamo. Questo sistema veniva applicato sia in aree pianeggianti che in aree con dislivelli.
Il territorio da Aversa a Capua, che in precedenza era stato parte del territorio di Capua, venne suddiviso dai romani utilizzando un sistema di centuriazione a maglia a scacchiera. Questo sistema prevedeva l'esproprio delle terre che venivano poi assegnate ai veterani di guerra, chiamati centuri, in base a quanto un contadino con dei buoi e un aratro riusciva ad arare in un giorno.
Le caratteristiche principali di questo sistema di pianificazione urbana erano: pianta razionale funzionale a una città democratica, ortogonalità delle strade, gerarchizzazione delle vie di comunicazione con connessione esterna ad ampio raggio.
aree urbanediversificate in base a funzioni ( zonizzazione) ,al centro area civile da cui si irradianole altre; possibilià di ampliamento urbano e di modifiche interne (previsionalità).
Innovazioni: modulo basato sull’isolato tipo calibrato su due diverse dimensioni nei diversi settori; flessibilità del piano adattabile ad eventuali nuove esigenze pur mantenendo l’ordine razionale; ottima “zonizzazione” con equilibrata distrinuzione e gerarchia degli spazi e delle funzioni interne; integrazione con il territorio circostante (la centuriazione: una centuria 50 ettari circa), cioè integrazione tra città e campagna.
CITTA ROMANA
Caratteri:
- incontro ortogonale delle strade: cardi (da nord a sud) e decumani (da est a ovest);
- tre tipi di impianti urbanistici:
- la città è definita da una cinta muraria ed è suddivisa in isolati di forma rettangolare, priva di un centro cittadino ben definito.
- la città è...
amministrare templi non più sull'agora ma scendono in città (generalmente nel foro o in prossimità); acquedotto (acquedotto di Segovia nella penisola iberica); pavimentazione, nuove arterie stradali, agilità dei collegamenti rispetto ad un terreno sterrato.
CITTA MEDIEVALE (1000 DC - 1300 DC)
- mura difensive e case addossate, spesso con perimetro circolare contori (monteriggioni, siena);
- disegno dell'impianto secondo uno schema reticolare ortogonale (città di antica fondazione o "fondate" per esp. castelfranco) oppure radiale (città nuova e spontanea, borgo di lucignano, arezzo). Talvolta dallo schema ortogonale si passa a quello radiale (milano, bologna);
- schema radiale in città arroccate, per questioni difensive ma anche organizzative del territorio storico:
- cattedrale e palazzo comunale o del principe;
- piazza/piazze. Es. atrani, cittadella
LA CITTA DEL RINASCIMENTO (XV SEC DC - XVII SEC DC)
Rinascimento,
in architettura, è un periodo lungo che va dal 1401 al 1580. Nel 1401 succede… Nel 1580, muore Andrea Palladio. Si divide il rinascimento in tre parti: - l'umanesimo; primo rinascimento o rinascimento; rinascimento maturo o secondo rinascimento. Nell'ambito del rinascimento perché ci interessa porre attenzione sull'umanesimo, cosa accade? Perché è il momento in cui si ha il confronto su delle tematiche, che pervarranno su tutto il rinascimento, ovvero la centralità dell'uomo, il rapporto con l'antico, il classicismo, il microcosmo e macrocosmo. L'uomo vuole ribadire la sua centralità, ma deve conquistarla, dimostrarla. Il luogo in cui avviene tutto ciò (il dibattito) è nelle corti. Nelle corti si ha il massimo delle acquisizioni scientifiche, culturali, artistiche. La grande corte degli Este, Isabella d'Este, grande mecenate. Dai Montefeltro passano passano Alberti, Bramante, Paciotti.massimoche si confronta con lo stesso principe. Essi sono grati ai mecenati perché hannoconsentito loro di studiare, confrontarsi, lavorare. successivamente cambia la visione,c’è un ribaltamento delle figure. l’uomo è talmente concentrato su se stesso, èconsapevole delle sue capacità e delle sue capacità che del mecenato non sa chefarsene. Episodio di Raffaello che deve fare un quadro ad isabella d’este, ma chemorirà prima di riceverlo. l’artista ora da i tempi. Verso la fine del basso medioevo, intutt’italia cè un forte proliferare di nuovi ventri urbani, ampliamento di altri e ungrande incremento demografico. Questa nascita di nascita di nuiovi centri ha però unabattuta d’arresto nei primi anni del 400, quando inizia il rinascimento.A livello politico… 1309-1377=cattività avignonese=centralità di Roma= quando lasede viene spostata ad avgnone,Roma perde la centralità
Inizia ad entrare in decadenza la guerra dei cent'anni, tra Francia e Inghilterra.
Nel 1378 si verifica lo scisma d'Occidente, con due papi, uno ad oriente e uno ad occidente, che si risolve nel 1418 con il concilio di Costanza.
In questa situazione si ha un rallentamento del fermento edilizio, periodo di carestie, epidemie, peste, colera e guerre interne tra le varie signorie.
Si troverà un momento di pace soltanto nel 1454 con la pace di Lodi, dove si cristallizza la situazione italiana.
A nord, il ducato di Milano e i Visconti esercitano pressione verso Firenze; da sud, Ladislao cerca di prendersi Firenze.
Nel 1401 si ha una battuta di arresto con la morte di Gian Galeazzo Visconti e il concorso per il battistero di Firenze.
Nel 1414 si verifica la morte di re Ladislao di d'Angio-Durazzo. Firenze riconquista Pisa nel 1406, Cortona nel 1411 e Livorno nel 1421.
A Firenze c'è un'oligarchia mercantile, perché sono i grandi banchieri, gli Sforza, i Medici, i Rucellai.
Nel 1433 avviene l'esilio di Cosimo dei Medici, che ritorna nel 1447.
al soglio pontificio sale Nicolò V, c'è il ritorno di