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FLORA

Confronto tra Giudaismo e Cristianesimo del II secolo→ presentato in le eratura an giudaica dell’epoca come un

confronto soprattutto teologico, condotto da intellettuali che cercano di selezionare e precisare i caratteri distintivi

dell’identità cristiana.

Per farsi un’idea di questo processo si esaminano 3 testi:

- Epistola di Barnaba (130, ambiente siro-babilonese)

- Dialogo con Trifone (redatto una generazione dopo)

- Omelia sulla Pasqua, Melitone di Sardi (170 d.C., Sardi)

EPISTOLA DI BARNABA→ la cara eris ca della sua polemica an giudaica è la sua radicalità

Ci sono:

- 3 sezioni dedicate alla controversia antilegalistica

- 2 capitoli a dimostrazione che il popolo dell’eredità è il nuovo popolo dei cristiani e che l’alleanza non è mai

stata di Israele

Qui gli Ebrei:

- Accusati di non aver risposto alla chiamata di Gesù→ colmando la misura dei pecca dei loro padri con

l’uccisione di Gesù

- Accusati di non aver mai compreso la volontà di Dio → consegue che:

Le pratiche cultuali sono prive di valore

o Non vi è una vera alleanza tra Dio e l’Israele della storia→La vera alleanza è quella stabilita da Gesù e

o sugellata in quelli che credono in lui

A questa condanna di Israele si sottraggono:

- In parte i Patriarchi

- I Profeti

Poiché con la loro gnosi prefigurano i cristiani.

La gnosi offerta da Barnaba è l’unica chiave di accesso alle Scritture.

Il fondamento di questa gnosi è la fede in Cristo→ le Scri ure devono essere le e in funzione dell’evento-Cristo→

quindi la storia di Israele ha lo scopo di prefigurare e annunciare l’incarnazione e la crocifissione de Cristo così come la

venuta del popolo cristiano.

Conflitto di identità→ si risolve in un’esclusione a priori dell’iden tà avversaria che fin da subito si esclude dalla

possibilità di competere per il possesso dell’eredità.

DIALOGO CON TRIFONE→ si rivolge a cris ani sensibili al fascino dell’eredità giudaica.

Si tratta di un confronto di scuola con punte polemiche ma non virulente→ i due contenden si lasceranno nel

rispetto delle reciproche posizioni→ il testo ignora le piche capitolazioni per cui alla fine l’ebreo decide di farsi

battezzare.

Le accuse agli ebrei qui presenti sono:

- Che non sanno amare

- Che sono perversi e uccisori di giusti (uccisione di Gesù è il culmine della loro malvagità)

- La circoncisione è un loro marchio distintivo→ in modo che solo loro subiscano le pene che si sono meritate

(ex. Distruzione del tempio e di Gerusalemme in cui ora è proibito entrarvi).

Nel testo tutto ruota intorno a Cristo che viene prefigurato nelle Scritture.

OIKONOMIA: piano salvifico di Dio→ si realizza progressivamente nella storia per compiersi infine in Cristo.

Per realizzarlo il Figlio si è già manifestato nell’economia veterotestamentaria con le Cristofanie (che gli ebrei

chiamano erroneamente teofanie) → il nome che il Figlio assume in queste sue manifestazioni è Israele (nome

imposto da Cristo a Giacobbe e ai suoi discendenti) → chi riconosce che Gesù è Israele sarà suo erede (vero Israele).

La lettura dell’Antico Patto presuppone un particolare sfondo esegetico → si fa ricorso ad una esegesi pologica

presentata come dono di grazia → si tra a di conoscere l’azione dello Spirito→ questo è possibile in virtù di una

esegesi pneumatica. → Ne consegue che gli ebrei siano privati dalla possibilità di conoscere la verità del testo perché

non hanno lo spirito atto ad interpretarlo. FLORA

La posizione della Legge in questa rilettura cristologica ha una duplice risposta in Giustino:

- Le prescrizioni mosaiche sono state imposte da Dio ad Israele per la sua durezza di cuore e hanno una portata

limitata perché cessano con Cristo

- Le Scritture però contengono altre prescrizioni che non hanno una funzione punitiva→ sono state date per

rendere culto a Dio e operare in giustizia→ infa è precisato che nelle leggi di Mosè vi è scritto di fare le cose

buone e giuste per natura.

Viene così introdotto un tema paolino ripreso poi nella parte del dialogo in cui si osserva che Dio accorda ogni forma

di giustizia agli uomini→ osservazione che si spiega sullo sfondo che Trifone fa sulla natura gen le del Cris anesimo.

Conclusione→ la Legge coincide con la legge naturale iscri a da Dio nel cuore di ognuno→ ma ciò che essa ha di più

specifico per un ebreo ha valore punitivo e risulta superata con l’avvento di Cristo.

OMELIA SULLA PASQUA→ rimanda ad una situazione storica della ci à di Sardi in cui vi era una comunità giudaica

importante→ il testo an cipa il confronto col giudaismo non ideologico ma storico.

Il testo:

- ruota attorno all’opposizione antico-nuovo patto

- contiene una sezione antigiudaica (rientra nella letteratura polemica antigiudaica)

- il dato centrale è il cristocentrismo (tutto nell’A.T. è orientato verso Cristo e il suo messaggio di

salvezza). ↓

a causa sua si svolgono gli avvenimenti dell’antica legge

Il testo esprime in modo lapidario il passaggio di consegne che avviene tra antica e nuova alleanza grazie a Cristo.

Per i Cristiani l’antico patto non ha più valore→ è prefigurazione di quello che si compirà in Cristo→ inu li una volta

realizzate→ saranno abolite.

Melitone→ oppone al nomos dell’antico patto, il logos del nuovo→ il quale si è incarnato in Cristo→ La nuova legge è

Cristo→ In quanto logos è legge universale, presente per natura in ogni uomo

L’attacco contro Israele può essere letto come testimone di una situazione che contraddistinguerà i rapporti del

cristianesimo col giudaismo→ il cris anesimo è in via di distacco dalla sua matrice giudaica→ non ci sarà possibilità di

salvezza per gli ebrei.

IL CONFRONTO COL MONDO PAGANO

Il Cristianesimo contemporaneamente:

- si confrontava col giudaismo

- costruiva la propria identità con il confronto col mondo pagano, che si svolse in più piani:

1. Il cristianesimo era una setta di matrice giudaica nell’impero + vedeva riconosciuta una sua

specificità religiosa che non aveva più una base etnica→ le relazioni tra nascente cristianesimo e lo

stato romano acquistano una rilevanza che conoscerà un suo primo banco di prova nelle

persecuzioni.

2. C’era il problema che nasceva dal confronto con la cultura ellenistica nelle varie manifestazioni→ nel

II s. il Cristianesimo si diffuse nelle province dell’impero con l’uso del greco della Koinè e con il

processo di assimilazione con varie forme della cultura ellenistica.

3. Riemersero problemi propri del giudaismo ellenistico→ dalla lo a contro la cultura pagana all’uso di

forme letterarie di tipo apologetico, riprese e adattate alle esigenze del N.T.

1.LA FORMAZIONE DELLE COMUNITA’ CRISTIANE

La scelta di Paolo di diffondere la buona novella del Cristo presso i Gentili fu favorita da:

- Distruzione del tempio

- Conflitti col giudaismo farisaico

In questo periodo vi erano diversi tipi di Cristianesimo→ si può avere un’idea confrontando due testi:

- I Epistola di Clemente Romano (Roma, 96 d.C.) → dire a alla comunità di Corinto con lo scopo di porre fine

al conflitto di autorità sorto in questa chiesa. FLORA

- Apocalisse Canonica (Asia, I s.) → espressione di una comunità che vive in un clima di persecuzione e appare

dominata dall’idea della fine del tempo e dell’avvento di un regno millenario→ conseguenza della parusia di

Dio che è Cristo ed è Signore→ il suo ritorno era creduto imminente.

L’attesa della parusia:

- In alcuni ambienti rimase viva

- In altri ambienti fu stemperata ed emersero interessi e problemi differenti, collegati all’esigenza di formare

comunità destinate a durare nel tempo.

Paolo→ aveva designato il volto di una comunità di tipo carismatico:

- In cui i battezzati possedevano lo spirito

- Era guidata da didaskaloi

Clemente Leone→ si nota:

- una prospettiva legata all’esigenza di affermare un principio di autorità

- un’esigenza di plasmare e fondare una comunità morale esemplata sui modelli offerti dall’etica e dalla

paideia ellenistiche.

Sullo sfondo di questo processo si assiste al mutamento della prospettiva temporale ed escatologica.

L’escatologia apocalittica di matrice giudaica è dominata da:

- idea lineare del tempo

- concezione concreta e dinamica della fine che vede come nuovo protagonista il Nuovo Israele.

Cede il posto ad un’escatologia di matrice ellenistica→ cara erizzata da una concezione del tempo non più lineare,

ma dominata dalla contrapposizione tra tempo ed eternità.

Soggetto diviene l’anima immortale (di matrice platonica) → che ha come meta il regno dei cieli → che è collocato in

una dimensione metatemporale e sopramondana + Prende il posto del regno terrestre millenario.

SCRITTI PADRI APOSTOLICI→ sono tes monianza dell’esigenza di fissare nuclei del messaggio cris ano, ruotan

attorno a:

- proclamazione della nascita

- proclamazione del mistero

- proclamazione della passione a cui seguirà la morte e poi la resurrezione di Gesù

E’ un processo che trova nelle parole del Signore un suo fulcro intorno a cui si aggregano citazioni da:

- lettere paoline

- vangeli sinottici

LETTERA AI FILIPPESI, di Policarpo→ con ene citazioni e allusioni (provenien da scri che cos tuiranno il N.T.) →

ciò testimonia l’esigenza delle comunità cristiane di poter fare riferimento a testimonianze scritte della vita del

Signore per:

- motivi di edificazione interna e di vita liturgica

- contrastare coloro che rifiutavano di credere nella realtà di quella missione salvifica.

Si va così a costituire un corpus letterario caratterizzato dal ricorso a varie forme di comunicazione:

- vangeli e atti

- lettere e trattati

- apocalissi

Questo corpus solo in seguito sarà distinto in:

- scritti autentici

- scritti apocrifi (importanti per lo studio della vita delle comunità cristiane)

I vari generi rispondono a bisogni diversi legati a:

- esigenze delle comunità di cui sono espressione

- necessità di venire incontro a richieste e domande riguardo la vita del Salvatore o riguardo il problema della

tradizione apostolica o il desiderio di conoscere i luoghi di premio o punizione dell’aldilà.

VANGELI DELL’INFANZIA→ narrano par co

Dettagli
A.A. 2020-2021
49 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/07 Storia del cristianesimo e delle chiese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiarastella030698 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della chiesa antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Campione Ada.