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Il legame tra amore e morte in Romeo e Giulietta
Tuttavia, non c'è alcuna speranza positiva in una morte di questo tipo, non c'è alcuna speranza di ricongiungimento oltremondano, non esistono scenari futuri - ora la morte si è fatta più concreta che mai, e la metafora Morte/Amante di Romeo, diventa reale.
I temi dell'opera
Eros e thanatos
Il legame tra amore e morte è forse uno dei nuclei tematici più interessanti del dramma: vediamo dove appare più evidente:
- 1.5 quando Giulietta nomina la tomba come letto di nozze e un amore nato dall'odio
- 3.2 quando Giulietta immagina la Morte come amante che prenderà la sua verginità di vedova in un letto tomba
- 3.5 quando Madonna Capuleti augura a Giulietta di sposare la sua tomba, provocazione alla quale Giulietta risponderà di prepararle un letto di nozze nel sepolcro se non verrà rinviato il matrimonio con Paride
- 4.5 quando Capuleti evoca la Morte come l'amante che ha deflorato
morte di Romeo, una scelta non del tutto casuale poiché già presente in Da Porto e Bandello
Baz Luhrmann, nella sua riproposizione cinematografica, decide di trasformare la separazione definitiva dei personaggi, ad un ultimo saluto fatto di sguardi
Ciò dimostra la forza e la tragicità del dramma, un'esperienza ancora oggi difficile da accettare.
Oltre al tema dell'amore per Giulietta, molti critici hanno individuato un indizio di amore omoerotico esistente tra i personaggi di Romeo e Mercuzio, un'amicizia maschile talmente forte quasi da disturbare la storia d'amore principale. Questa è un'ipotesi non del tutto superficiale o campata per aria, poiché Shakespeare si è più volte cimentato nella narrazione di amori omosessuali in altre due opere come, per esempio, i Due gentiluomini di Verona.
Ciò che può sembrare una banale amicizia maschile, finisce per oscurare (solo a tratti) la storia
d'amore – lo si vede nella morte di Mercuzio, che risveglia Romeo e lo porta ad accusare Giulietta di averlo reso troppo effemminato
Il tempo
Il tempo è un parametro sul quale Shakespeare interviene in modo massiccio condensando lo svolgimento dell'azione in soli sei giorni (dalla domenica al venerdì).
Come Shakespeare manipola il tempo:
- Mostra l'accadimento di sfortunate coincidenze - Frate Giovanni non consegnerà la lettera a Romeo che crederà Giulietta morta e si precipiterà da lei per suicidarsi – egli potrebbe arrivare più tardi e vederla sveglia, ma il piano temporale sembra seguire un destino già prefissato di morte
- Produce effetti di grande accelerazione – Romeo e Giulietta hanno fretta di unirsi in matrimonio così come si procede rapidamente per i preparativi per le nozze con Paride
In un'azione così breve, dunque, vanno anche a svolgere un ruolo fondamentale anche le singole
ore della giornata:- Da una parte notiamo un'incongruenza su questo aspetto, ovvero, quando Frate Lorenzo nomina che la durata della pozione è di quarantadue ore - Giulietta però dorme meno a lungo delle ore nominate. L'incongruenza, però, non è un fattore che si tiene realmente in conto quando si guarda l'opera in scena, perché ciò che conta realmente è l'effetto di verosimiglianza: lo spettatore crede che l'azione sia verosimile perché il Frate nomina un numero preciso di ore, poco importa se poi queste rispettano veramente i tempi dell'azione.
- Dall'altra parte è verosimile la fretta con cui si svolge l'azione - già nominata, la fretta domina l'azione del dramma, a partire dalla celebrazione del matrimonio segreto, passando per la velocizzazione della preparazione del matrimonio con Paride, per finire con la rapida escogitazione del piano da parte di
- Romeo inizia il dramma identificando il proprio amore nella lirica del canto d'amore - questo tipo di linguaggio da lui utilizzato non inserisce l'amata in un contesto di reificazione in chiave mercantile (seppur questo aspetto del possesso rimane in parte). Romeo utilizza figure d'amore sacro-profano che comunica un senso di preziosità del loro amore che si traduce con un possesso dell'amata (che quindi persiste) visto in ottica differente: come la conquista di un oggetto esotico e astrale.
- Nella scena del balcone, il linguaggio dei due amanti lentamente cambia: il nome diventa qualcosa di accessorio e superficiale e, in parallelo, anche le formule tradizionali dell'amore e del linguaggio diventano qualcosa di superficiale per i due amanti. Ciò si vede quando Giulietta esorta Romeo a giurare solo su sé stesso e quando, durante il matrimonio,
dal fato e una storia modellata sulla libertà di scelta dei protagonisti – a questa storia di un amore sventurato, di origine classica e italiana, viene reinterpretata e al topos tradizionale si aggiungono moltissimi elementi che ne arricchiscono il significato: il conflitto tra le famiglie (visto sia esteriormente nelle strade di Verona sia interiormente nella psicologia dei personaggi), violenza e sacrificio, ribellione e coercizione, scelta individuale e responsabilità etica…
La tragedia di Shakespeare non rimane cristallizzata in modo stretto nel genere della tragedia, bensì ripensa il concetto tragico dell’epoca, inserendo all’interno il tema principale del ruolo del soggetto nel mondo e nella società.
Questo aspetto è provato dal fatto che il pubblico dell’epoca abbia giudicato la triste fine dei due amanti come una conseguenza della loro trasgressione – il dramma si stacca da questa visione proponendo prospettive
differenti, spesso in contrasto tra di loro:- Frate Lorenzo da una parte critica l'amore impetuoso dei due amanti, dall'altro condanna il matrimonio affrettato con Paride e l'obbligo al matrimonio imposto da Capuleti alla figlia.
- Altri punti di vista hanno ipotizzato che sia stata proprio la coercizione di Capuleti a causare il suicidio degli amanti.