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Prassi mercantili e nuove figure professionali in Ancien Régime
Contributo della giurisprudenza, nel senso di dottrina e precedente giudiziale. Età moderna (1500-1700). Diritto commerciale. Si parla dell'età dello ius mercatorum nel Medioevo (età comunale) e di lex mercatoria nell'età moderna (Code Savary, 1673, insieme di provvedimenti regiche testimoniano la nuova concezione di Stato), mentre nel 1807 abbiamo la codificazione del diritto commerciale (*). Nasce dal basso, dall'attività dei mercanti, che fanno nascere dei contratti atipici, sconosciuti ai glossatori. Il diritto commerciale muta la sua essenza intorno al 1500 con la creazione degli Stati assoluti, in particolare dello Stato francese, dove si sviluppa un interesse per i mercanti, ma soprattutto per il mercato. Chi si occupava del diritto progressivamente si interessa al diritto commerciale e viene così regolato dall'alto (parte consuetudinariamente dal basso per.
Poi venir regolata dall'alto).(*) Un ulteriore passaggio si apre con il 1800, età della codificazione, dove si arriva al Code de Commerce, voluto da Napoleone.
Le fonti del diritto commerciale. Fonti principali sia in età medievale che in età moderna: prassi e usi, consuetudini, tramandato oralmente, talvolta registrati nelle raccolte normative locali quando i poteri pubblici si astengono dall'intervenire in materia perché.
Pag. 48 fino all'età moderna il diritto non è considerato indispensabile per governare quindi il diritto commerciale viene lasciato ai commercianti. Solo nel 1600 abbiamo un primo interesse, diventa un diritto pubblico per i mercanti sudditi dei monarchi assoluti, perché nello stato moderno controllare i mercanti significa controllare il mercato e quindi l'economia.
Le altre fonti sono ad esempio la dottrina, dopo i primi contributi di Baldo degli Ubaldi dei giuristi dotti presero a considerare nei loro.
consilia gli istituti nuovi del commercio. Ad ampliare le fonti, a partire dal 1500 fa comparsa un nuovo genere letterario, ovvero le decisioni dei grandi tribunali. Soppianta i consilia. Si iniziano a motivare le sentenze, le decisioni e vengono archiviate, raccolte e date alle stampe. Tra le varie raccolte di decisiones sottolineiamo una raccolta in materia commerciale importante a livello europeo: Decisiones rotae genovae de marcatura. Vengono raccolte e stampate a Venezia nel 1582 e furono citate in tutta Europa. Alimenta una circolazione del sapere giuridico, soprattutto in ambito commerciale, c'è necessità di condividere le stesse prassi tra i commercianti. Troviamo i discursus legales de commercio, ricordiamo Ansaldo Ansaldi (1651-1717) e Giuseppe Casaregi (1670-1737). Contengono sia pareri legali sia decisiones con delle aggiunte, ovvero commenti a questo materiale. Si presentano come opere un po' disordinate, ma ebbero una grande fortuna tra gli avvocati e glioperatori di diritto del tempo. Alla fine dell'800 si fa una ristampa dell'opera di Casaregi (1897), perché serviva per la cultura, per scoprire le radici, per riscrivere meglio si guarda indietro. Arriviamo ad un caso particolare: lo spedizioniere. Possiamo parlare di specializzazioni, nuova figura professionale con la scoperta del nuovo mondo. Lo spedizioniere è l'incaricato di scegliere diligentemente il trasportatore e compiere gli accessori del trasporto, come l'imballaggio, formalità doganali e di trasporto, compilazione dei documenti di viaggio (lettera di lettura, condotta o bollette). pag. 49 L'attività di spedizione viene assimilata a quella di trasporto, mentre la figura dello spedizioniere fu accostata a quella di mandatorio, nasce così il commissario di trasporto. Viene richiamato in una nota opera di diritto commerciale, le parfait negociant. Era garante del positivo arrivo delle merci a destinazione, nel termine
Indicato nella lettera di lettura. Tanto è responsabile lo spedizioniere tanto è responsabile il vettore (responsabilità solidale). La questione della responsabilità diventa delicata, vengono attribuite responsabilità per una e per l'altra parte. Un giurista italiano si era interrogato sulla natura del contratto di spedizione. Egli trova risposta già nelle opere di Baldo degli Ubaldi, Casaregi. La più chiara testimonianza circa la tipica attività degli spedizionieri la troviamo nei discursus legale de commercio. Vengono discussi in due punti:
- Quei mercatores, quindi parte di una corporazione, curano la spedizione di merci;
- Negozianti che trasmettono merci altrui a luoghi destinati per mezzo dei vetturali e navicellai.
- Discursus 225 è un responsum pro eritate di Pietro Antonio Brandi, avvocato, in tema della perdita di alcune merci in seguito ad un naufragio.
- Discursus 226 è una relazione elaborata da un collegio di
giudici (duetogati e un mercante) intitolata causa di un naufragio fiorentino obresciano.Le responsabilità dello spedizioniere.Secondo i giudici toscani lo spedizioniere non era responsabile quanto ilvetturale del positivo arrivo elle merci. La tradizione francese consideraentrambi garanti cioè responsabili in solido per eventuali danni alle merci.- 14/04/2023
Legge e costituzione nel pensiero giuspolitico dell'illuminismo.Tema della crisi del costituzionalismo dell'antico regime, la scienza giuridicaelaborò delle categorie tese a limitare il potere politico. Queste teorizzazioni sitradussero concretamente nella prassi delle magistrature. Nasce dapag. 50teorizzazioni che affondano le loro radici nella scienza giuridica del medioevo. Ilsovrano è tenuto al rispetto della legge, sul piano della ratio e della onestas.Nel '600 De Ponte, giurista napoletano, dice che affinché esista una leggequesta deve essere recepte iusum (doveva essere
efficace). L'unico re che riuscì a domare il Parlamento fu Luigi XIV. Il collasso dello stato giurisdizionale avviene soltanto con il crollo dell'anticoregime. Dal punto di vista teorico comincia ad essere concepita l'idea di gestire in maniera diversa molto presto. Già nei dibattiti umanistici è presente l'idea che il potere pubblico possa scegliere. A partire dal '600, nella stagione pre-illuministica abbiamo Hobbes, che attacca il costituzionalismo. Egli non concepisce le leggi fondamentali, critica la visione della ragione giuridica come ragione artificiale. Altri giuristi meridionali parlano di insufficienza del lume andando contro ad Hobbes, dicendo che la ragione giuridica deve essere artificiale. Il patronato frantuma la regalità senza limitarla o cambiarla. Era importante per il sovrano avere l'appoggio dei baroni. - 18/04/2023 Scoperta e conquista del nuovo mondo (1492). Data che per molto tempo nella storia giuridica, nella
cultura occidentale, non ha rappresentato un granché dato che il diritto comune cade con la rivoluzione francese. La conquista del nuovo mondo ha rappresentato una fase cruciale anche dal punto di vista giuridico, un dibattito entrato nel DNA della cultura occidentale a forte di una forte critica (riferimenti al dubbio, ai dubbi, alla buona coscienza di quello che si stava facendo, conquistare e schiavizzare). Ci fu una crisi che partì dai vertici stessi della società castigliana, da Isabella di Castiglia, odiata o amata, a Carlo V. Un dibattito, una critica, che da questo momento rappresenta uno di pilastri della nostra cultura. La civiltà si auto accusa profondamente. Molti accusano la nostra cultura di essere autodistruttiva, auto critica, chiedere perdono, una Europa che si auto lacera. Altri modelli culturali hanno invece un potente senso della propria identità. pag. 51
fatto che Cortés, nel suo testamento (11 ottobre 1547 - Siviglia), dice che circa il problema degli schiavi ci sono ancora molti dubbi e opinioni se si sono potuti avere con buona coscienza o no. (1867) Andrew Johnson: ''se il selvaggio vorrà resistere, la civiltà con i dieci comandamenti in una mano e la spada nell'altra imporrà la sua immediata eliminazione''. Non ci sono dubbi di coscienza. - Diverso approccio religioso, i castigliani sentono la responsabilità di convertire gli indios. Il cattolicesimo che vuole salvare e convertire. Il protestantesimo dei padri pellegrini del '600 con l'idea della predestinazione, nella conversione poco nulla importa. Approccio antropologico molto diverso. - L'approccio economico è diverso, gli indios sopravvissuti servivano ai conquistadores. Impiantano una organizzazione simile al feudo, viceversa nella conquista del West lo scopo era segmentare e frantumare le.grandipraterie per gli allevamenti e definire il territorio, cosa che per i nativi eraun problema.Nella conquista del nuovo mondo il diritto è fondamentale, mentre nellaconquista del West il diritto è assente.I principali giuristi e teologi del tempo devono discutere se è giusto o noappropriarsi di quelle terre, se è giusto rendere schiavi quegli uomini e daqueste giunte escono delle leggi e esce il Requerimiento, una diffida che iconquistadores dovevano proclamare agli indios, chiedendo di poter passare esviluppare i loro commerci altrimenti il loro rifiuto rappresenta motivo di guerragiusta. Ovviamente non era l'approccio adeguato e inizia il massacro dellabattaglia di Cajamarca.Questo strumento giuridico è rimasto a lungo, durante la guerra in Kosovo,prima di far decollare i bombardieri dalle porta aeree si chiedeva un parere agliavvocati, se fosse tutto giuridicamente ok preventivamente (impregnato ilmodus operandi dell'uso della
violenza). Seguendo quella che è la ricostruzione ufficiale (Cristoforo Colombo non sapeva di essere approdato su una terra sconosciuta) ai sovrani non interessavano queste nuove terre. Pensavano di essere arrivati in Giappone. Appena arrivano mettono le bandiere e si appropriano della res nullius, ma in realtà il vero obiettivo era appropriarsi delle rotte commerciali marittime (esclusività dei mari). pag. 52 Difficile è giuridicamente appropriarsi delle acque, era importante farlo però come cita una cronaca del 29 settembre 1513. Il mare è una res nullius, è quindi soggetta ad essere proprietà di qualcuno e diventare res communis? La risposta viene attinta dai nostri giuristi di diritto comune perché come uso il mare è una res communis ma come proprietà non è di nessuno. La giurisdizione è di chi può esercitarla. La sol