DAMS
pensare anche ad un nome per l'entità politica che ci stava delineando: da Colonie Unite a Stati
Virginia New Jersey
ne giugno inizio luglio
Uniti d’America. Tra e e adottarono nuove carte
2 luglio
costituzionali che proclamavano la ne della sovranità britannica. Il ottenuto il consenso
congresso voto all'unanimità la mozione
di tutti i governi rivoluzionari, il di Lee e Adams.
Serviva ora spiegare al mondo e agli americani le ragioni di questo importante atto => la
preparazione di un testo era stata a data a un comitato composto da J , A ,
EFFERSON DAMS
F , R L (NY) e R S (Connecticut).
RANKLIN OBERT IVINGSTON OGER HERMAN
L'approvazione nale giunse il 4 LUGLIO 1776 => DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA. 11
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dichiarazione
La riprendeva e adattava a ermazioni comuni nei documenti rivoluzionari e nel
preambolo
linguaggio politico del tempo. Je erson si ispirò al della costituzione della Virginia
dichiarazione dei diritti
(scritta da lui stessi) e alla prima versione della Virginia, (scritta da
lunga lista di accuse
George Mason). La dichiarazione conteneva una a Giorgio III, a giusti care
un'introduzione teorica
l'inevitabilità della rottura. Vi era che annunciava il verbo rivoluzionario, i
diritti inalienabili degli individui, i principi di eguaglianza e libertà, il diritto all'auto governo
repubblicano e alla rivoluzione. La conclusione tagliava i legami con la madrepatria, con il
liberi e indipendenti».
parlamento, il re e proclamava che le colonie erano diventate «Stati In
vita, le fortune e il sacro onore».
chiusura del documento o rivano in pegno «la
3. Gruppi sociali e culture politiche nella Rivoluzione
L’indipendenza fu accolta da grandi manifestazioni popolari. Vennero distrussi stemmi imperiali,
ritratti del re, a NY la statua equestre di Giorgio III fu abbattuta.. Si salutava così la morte della
monarchia e nel contempo la nascita di un nuovo ordine politico. Il testo della dichiarazione di
indipendenza del 4 luglio fu di usa stampa, pubblicato sui giornali letto in assemblee pubbliche..
Il primo anniversario dell'indipendenza fu festeggiato a Filadel a e altrove il 4 luglio, che divenne
festa u ciale della nuova Repubblica.
3.1 Guerra civile e di erenze sociali
Non tutti gli anglo-americani erano favorevoli all’indipendenza. Fino al 1776 i protagonisti della
crisi avevano fatto appello all'appartenenza britannica.anche dopo l'inizio delle ostilità e la
formazione della Continental Army nel luglio del 1775 Washington e i suoi u ciali continuarono a
considerarsi sudditi della corona. Anche in ING l'opinione pubblica era divisa e la stessa polemica
anti-monarchica di Paine trovava sostenitori e avversari su entrambe le sponde. Quando i
rivoluzionari americani giunsero alla rottura de nitiva molti rimasero fedeli alle autorità imperiali.
Tories,
lealisti
Questi chiamati provenivano da aree politiche conservatrici, legate agli interessi
⅕
dell'impero, da minoranze etniche non inglesi. Almeno dei coloni non riconobbe le nuove
autorità rivoluzionarie.
indipendentisti ribelli
Gli costituivano la maggioranza, chiamati dal governo di Londra, si
Whig. ⅖
autode nivano patrioti o E erano circa i della popolazione bianca e rappresentavano i
gruppi più rilevanti nella società coloniale, provenendo da élite mercantile e terriera, da ceti
intermedi e popolari, dal ceto politico formatosi localmente.
⅖
Molti furono anche coloro che non si schierarono, i restanti dei coloni => erano indi erenti,
paci sti, MA in una rivoluzione era impossibile rimanere neutrali. Con convinzione o forza gli altri
due schieramenti cercarono di portarli nel loro campo. Dove i lealisti erano più numerosi si
combatte una guerra civile che acquisto i caratteri di una guerra religiosa (NYC, Maryland e nelle
regioni di NY, Carolina e Georgia). Non accade però in New England dove i lealisti erano
Dragoni americani
minoranza trascurabile. Fra le milizie lealiste c'erano i del re di B ENJAMIN
Reggimento reale l'American Legion
T , il di New York di J J e di B
HOMPSON OHN OHNSON ENEDICT
A .
RNOLD
popolazioni non europee
Le erano estranee alle ragioni iniziali del con itto, MA vi furono
nord ribelli,
coinvolte o se ne fecero coinvolgere. Parecchi neri del si schierarono con i
partecipando alle battaglie di Lexington e Concord. Alcuni lo fecero perché erano liberi, altri
perché furono liberati dai padroni perché si arruolassero: libertà in cambio di arruolamento
sud
divenne la politica di alcuni governi rivoluzionari. Nel i patrioti bianchi NON avevano
intenzione di liberare gli schiavi africani e di armarli; furono gli inglesi a promettere la libertà a chi
nazioni indiane
avesse combattuto con loro. Anche molte videro negli inglesi una garanzia per la
loro autonomia, rispetto ai coloni (es. Cherokee, scon tti dai caroliniani e virginiani, i Creek che si
tennero fuori dalla guerra).
Nel nord la confederazione irochese si spaccò fra una maggioranza lo-inglese e una minoranza
lo-americana: per la prima volta si generò una guerra civile tra irochesi (guerra civile nella guerra
civile). Uguale fu per i Delaware.
Rivoluzione
Fra i dirigenti e sostenitori della vi erano esponenti dei gruppi più facoltosi delle
Virginia
colonie: grandi piantatori della come J , W , L M . Fra i
EFFERSON ASHINGTON EE E ASON
rivoluzionari newyorkesi si ritrovarono R L e P S , grandi proprietari
OBERT IVINGSTON HILIP CHUYLER D L
della valle dell'Hudson, mentre altri nella stessa posizione sociale, come la famiglia ,
E ANCEY
divennero il fulcro della resistenza lealista. Divennero patrioti alcuni ricchi mercanti bostoniani,
come J H , Primo rmatario della dichiarazione di indipendenza. La dirigenza
OHN ANCOCK
indipendentista aveva avvocati come J D e il più ricco mercante del Nord America
OHN ICKINSON 12
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better sort
R M => tutti si consideravano membri della della società, superiori ai ceti
OBERT ORRIS
intermedi e bassi. Si proponevano quindi come leader naturali per virtù, talento e preminenza
sociale > non sempre questa leadership era accettata e il rompersi dei rapporti di deferenza
sociale si aggiunse al processo rivoluzionario.
3.2 Repubblica e libertà repubblicani,
I patrioti concordavano che le società, i governi post-rivoluzione sarebbero stati il
contrario della monarchia dal pdv politico, istituzionale e sociale. Nel linguaggio usato per
tradizioni del pensiero politico
discutere di questa questione con uirono varie inglese ed
europeo: J L due trattati sul governo
1. Quella del 600, di nell'opera 1690: vi era la
OHN OCKE
giusti cazione politico- loso ca dei diritti naturali dell'uomo, della sovranità popolare, della teoria
contrattualistica dello Stato, della legittimità della rivoluzione =ripresi nella dichiarazione
d’indipendenza. Il governo deve garantire l'esercizio di questi diritti -> l'unico suo compito è
quello di agire da arbitro nei con itti fra gli individui. L'autorità politica è data dal consenso dei
cittadini, altrimenti è arbitraria. Magna Charta Libertatum,
2. Altra tradizione risaliva all'Inghilterra medievale, alla 1215: poneva
rule of law
dei limiti al potere dei governanti suo governati ed esaltava il ovvero il ‘governo della
legge’ intesa come un freno all'arbitrio del sovrano, a lui superiore e proteggeva da questo arbitrio
le libertà degli individui. Nel regno della legge si era liberi perché in pieno controllo della propria
persona e della proprietà. La libertà non era un diritto fondamentale dell'uomo MA era preziosa e
da difendere.
3. Un’altra tradizione faceva riferimento alle esperienze repubblicane dell'antichità greca e
discorsi sopra la prima deca di
romana, ripensata nell'Italia rinascimentale da M nei
ACHIAVELLI
Tito Livio, 1513-20 => pensiero arrivato nelle isole britanniche tramite le letture dei radicali
repubblicani ai tempi di Cromwell e da qui avevano attraversato l’oceano. Gli inglesi d'America
impararono (1) che le repubbliche erano possibili e desiderabili e perché ciò accadesse occorreva
che i cittadini fossero virtuosi, indipendenti di carattere e mezzi economici, dotati di spirito
pubblico capace di controllare passioni e interessi individuali in nome dell'interesse superiore
della Repubblica + (2) che le repubbliche erano fragili, esposte al rischio del fallimento ed era in
quel momento che i valori repubblicani si corrompevano, travolti dall'egoismo, dal disordine e
dalla guerra civile. Quando i rivoluzionari contrapponevano «virtù» (patriottica) e «corruzione»
(inglese) esprimevano una valutazione politica, civica, sociale.
comuni di erenze;
Queste tradizioni avevano sia tratti che la LIBERTÀ, ad es, per il
privata negativa,
costituzionalismo inglese pensiero di Locke
e il aveva una dimensione e
repubblicanesimo
riguardavano il diritto dei soggetti a essere lasciati in pace dal potere; per il le
pubbliche positive,
libertà erano e riguardavano la partecipazione attiva dei cittadini al governo e
alla realizzazione del bene pubblico. Tutte le tradizioni consideravano la PROPRIETÀ un
fondamento di libertà, garanzia di indipendenza dei cittadini rispetto allo Stato e alla società. Per i
repubblicani era anche uno strumento di eguaglianza, purché piccola ed equamente distribuita.
Ricchezza delle nazioni A S
Nel 1776 queste idee trovano espressione nella di .
DAM MITH
I dirigenti della dichiarazione di indipendenza appartenevano all'aria ideologica del
repubblicanesimo, condividendo l'opinione di J che le nuove repubbliche dovessero
EFFERSON
essere di dimensioni ridotte, omogenee socialmente, composti da artigiani e agricoltori, piccoli
produttori senza disparità fra loro. Essi accettavano il principio della Dichiarazione d’indipendenza
che tutti gli uomini sono creati uguali. I conservatori settentrionali come A credevano nelle
DAMS
gerarchie sociali proprietari
e ritenevano che anche fra i bianchi solo i avessero il diritto di
partecipare alla vita pubblica.
diritto alla ricerca della felicità,
Anche il che Je erson aveva elencato nei diritti fondamentali,
(dopo vita e libertà) poteva essere usata con signi cati ≠: indicare l'aspirazione al bene collettivo,
alla felicità del popolo oppure l'aspirazione al libero godimento individuale di diritti di vita e libertà
e proprietà. egualitari radicali
Altri r
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