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Tipi di domande in un questionario:
● Strutturali, ovvero socio anagrafiche
- Anagrafiche (genere, età, luogo di nascita)
- Sociali: ascritte (status genitori), acquisite (titolo di studio),temporanee
(professione, stato civile, comune di residenza)
● Rilevazione di atteggiamenti, ovvero percezioni, motivazioni,sentimenti, giudizi e valori
● Rilevazione di comportamenti, ovvero azioni, cioè quello che il soggetto dice di fare o di
aver fatto
L’editing del questionario
La prima fondamentale questione è generale: il questionario deve essere pulito, graficamente ben
impostato, agevole da compilare e gradevole da vedere. Questo non è un problema trascurabile,
ma è fondamentale.
I questionari devono essere ben inchiostrati, con margini ampi e uno spazio tra le domande
sufficienti a far percepire dove finisce una ed inizia l’altra ma soprattutto i caratteri devono
essere grandi e leggibili.
L’elenco delle risposte alle domande chiuse deve comunque sempre entrare per intero nella
stessa pagina e in caso di domande aperte non lesinare lo spazio per la risposta, mettendo più
righe sufficientemente separate l’una dall’altra.
Il linguaggio deve essere il più semplice possibile, con frasi brevi, poco subordinate, nessun
termine tecnico colto, e dovrà sempre prevedere:
- L’indicazione del committente
- L’indicazione dell’ente che svolge la ricerca
- Gli scopi generali del lavoro
- La garanzia di anonimato
- Una breve motivazione dell’intervistato
- Le istruzioni generali per la compilazione
La registrazione dei dati
Problema della registrazione delle risposte.
- Nel caso di domande chiuse, c’è poco da dire: in teoria qualunque metodo andrebbe bene,
ma è meglio omologare i dettagli
- Nel caso di domande aperte è più complicato perché dipende dalla natura della domanda
e degli obiettivi della ricerca, e la sua funzionalità è legata alla sensibilità ed alla capacità
di chi è chiamato a registrare le risposte.
La trascrizione delle risposte deve essere compiuta utilizzando i termini usati dall’interlocutore e
tutto deve essere trascritto col massimo di fedeltà testuale e lessicale, utilizzando le stesse
espressioni utilizzate dall’intervistato.
La codifica
La codifica è la trasformazione dei dati della ricerca in simboli, e lo scopo del lavoro è poter
immagazzinare in modo semplice tali simboli per poterli più agevolmente osservare, trattare,
elaborare e commentare.
I dati della nostra ricerca sono risposte al questionario: proposte diverse che nella logica del
questionario vanno ricondotte ad una simbologia numerica che nel suo insieme andrà a costituire
la matrice dati.
Matrice dati = grande magazzino che raccoglie tutte le risposte di tutti i questionari.
La codifica è un passaggio inevitabile nella logica della ricerca svolta con il questionario deve
essere prevista e contemplata sin dalle prime fasi della ricerca.
→ Essa consiste nell’attribuzione di un’etichetta numerica ad ogni possibile risposta di ogni
domanda
Libro codice
Il libro codice è il vocabolario del ricercatore, del codificatore, dell’operatore che imputa i dati
della matrice elettronica.
Il libro codice è inutile in casi di questionari pre codificati, mentre diventa indispensabile per
questionari con domande aperte.
Tutte le scelte classificatoria sono riepilogati nel libro codice, strumento che verrà consultato
costantemente in fase di codifica, ovvero quando occorre apporre concretamente un valore di
codice ad ogni risposta.
La pulizia dei dati
La fase di codifica non è tranquilla: questionari in genere sono un concentrato di errori,
mancate risposte, confusioni incomprensibili dovute ad un cattivo lavoro da parte
dell’intervistatore e degli stessi ricercatori.
Ma tutti i problemi devono essere risolti dal ricercatore in fase di codifica.
Esempio:
● Mancate risposte
Non ci si può fare nulla ed occorre prevedere, in fase di codifica, un campo apposito
denominato ‘mancata risposta’, spesso sintetizzato con ‘NR’ = Non Risponde
● Risposte multiple
È un errore considerare come risposta la prima della lista, perché l’ordine delle risposte è
casuale, o comunque indipendente dalle volontà espressive di chi risponde, e si
codificherà con ‘NR’ = Non Risponde
● Incongruenze
Può accadere che l’intervistato risponda in maniera contraddittoria e in alcuni casi
l’intervistato compie un errore che ci impone poi di rassegnarci alla perdita delle risposta.
Una volta ripuliti i questionari, si passa alla seconda parte di controllo sulla matrice dati, ovvero
su quel magazzino informativo, dove finiranno tutti i questionari, sottoforma di numeri di codice.
Il controllo sulla matrice è veloce e semplice se eseguito dal calcolatore.
Capitolo 5 (3)
Il questionario e le scale
Scale → strumento per trattare proprietà qualitative in modo quantitativo, ovvero per ‘misurarle’
La scala Likert
Indichi il suo grado di accordo/disaccordo con le seguenti affermazioni
Esempio:
In completo In disaccordo Ne in accordo né D’accordo Completamente
disaccordo in disaccordo d’accordo
Per nulla Poco Abbastanza Molto Moltissimo
Mai Raramente Occasionalment Spesso Sempre
e
«Scale ordinali» ordinare gerarchicamente degli oggetti (opinioni, atteggiamenti)
Chiedo all’intervistato di indicare il grado di accordo su una batteria di affermazioni (= indicatori
del concetto che indago, indicatori «sintomatici» di un concetto latente non direttamente
osservabile)
Numero dispari di posizionamenti implica posizione neutra di mezzo
Numero pari di posizionamenti implica “schieramento”forzato
Doppio ancoraggio (semantico e grafico)
Le risposte dell’intervistato vengono espresse secondo una scala che varia dal massimo accordo
al massimo disaccordo. La presenza di un elemento centrale consente all’intervistato di non
sbilanciarsi, ma non è obbligatoria e nemmeno sempre opportuna.
- Rischio termini linguisticamente ambigui
- Si somministra in batteria (rischio response set) l’intervistato fornisce sempre la stessa
risposta, in modo meccanico e sempre uguale, indipendentemente dal contenuto della
domanda
- Rischio response style
- Tendenza a dichiararsi sempre d’accordo con tutte le affermazioni che vengono
sottoposte
- Effetti di attrazione su posizioni (tutto alto, tutto basso, tutto in mezzo)
- Reazioni all’oggetto e non allo stimolo
Il termometro dei sentimenti
● Tendenza all’uso parziale della scala (+ attrazione a punteggi estremi o a posizioni nette
quali le decine)
● Dal rosso al verde in base all’esperienza positiva o negativa
● Uso idiosincratico della scala, ovvero che la scelta del punteggio sia determinata dal
modo in cui il rispondente percepisce e usa la scala, piuttosto che dal suo effettivo stato
mentale
● Maggiori difficoltà per i rispondenti a valutare comparativamente gli oggetti
La scala Cantril
● Rimanda sostanzialmente al sistema di valutazione dei voti scolastici
● Tendenza al posizionamento nei valori centrali
● Response set
● Punteggi più alti quando si tratta di esprimere punteggi circa valori socialmente
desiderabili
● Reazioni all’oggetto
● Effetti attrazione
● Fenomeni di curvilinearità
● Inversione delle polarità
La scala di Bogardus
In merito ad una persona di nazionalità X, dica con quali delle seguenti affermazioni si trova
d’accordo.
La scala di Guttman
La scala di Guttman, detta anche scala cumulativa o analisi dello scalogramma, viene creata con
elementi che possono essere ordinati in modo gerarchico. È rappresentativo dell’estremo
“atteggiamento” di Intervistati estremamente positivi o negativi, sull’argomento in questione.
Bogardus e Scalogramma Guttman
● Gli items che compongono la scala sono disposti in ordine gerarchico di ipotizzata
intimità: rispondendo affermativamente a quello che denota maggiore intimità, si
dovrebbe reagire in modo egualmente affermativo a tutti gli item seguenti.
● Per questo la scala viene definita “cumulativa”
● Il fatto che gli elementi della scala presentino tale carattere di cumulatività viene
considerato come una prova dell'esistenza del continuum sottostante.
● Questa tecnica prevede solo risposte dicotomiche di accettazione o rifiuto a compiere una
determinata azione con una specifica nazionalità. Non permette di cogliere effettive
motivazioni dietro atteggiamenti.
● Talvolta picchi negativi in prossimità delle affermazioni che rimandano a stimoli più
intensi, perché la scala è generalmente somministrata con un climax ascendente.
● La complicazione principale risiede invece nella necessità che gli item siano di forza
crescente. A differenza della scala Likert, dove le domande potevano essere
approssimativamente tutte della stessa forza/intensità,nel costruire una scala Bogardus il
ricercatore deve tenere costantemente a mente quella che sarà la forma finale della scala.
● Gli item dovranno creare una vera e propria scala di intensità crescente dove l’essere
d’accordo con l’ultimo è la posizione più estrema del soggetto alla quale avrà potuto
rispondere affermativamente solo se avrà risposto affermativamente agli item precedenti.
Il differenziale semantico
Metodo sviluppato alla fine degli anni 50 per quantificare il significato attribuito a un concetto o
una situazione senza porre domande dirette.
Agli intervistati è presentato un insieme di attributi contrapposti che possono esaurire le
proprietà del concetto della situazione in esame
Le 3 dimensioni delle reazioni emotive:
1. VALUTAZIONE → Espressione di un giudizio di valore e ha la funzione di distinguere ciò
che è apprezzato da ciò che non lo è
2. POTENZA → Esprime la forza dei concetti giudicati, intesa come la resistenza che essi
possono opporre all’azione del soggetto
3. ATTIVITA’ → Espressione del grado di attivazione suscitato nell'organismo dai concetti
stessi
Criteri per decidere l’inserimento di Item
1. Rilevanza
- Degli scopi dell’indagine
- Delle domande rispetto agli scopi
- Delle domande per l’intervistato
2. Previa concettualizzazione
- Coerenza nell’inserimento di item rispetto a variabili/indicatori che rimandano
effettivamente ai concetti in ipotesi
3. Previsione dell'elaborazione
- Valutare aspetti di codifica, inserimento in ma