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Le norme e le istituzioni nella società

Le norme, le quali vietano o prescrivono un determinato comportamento, in funzione dei valori presenti nella società. Il loro rispetto è ricollegato alla paura derivante dal ricevere una sanzione esterna, ma soprattutto dal processo di interiorizzazione di una norma da parte dell'individuo, il quale permette il rispetto delle norme anche in assenza di controlli esterni.

Anche per le norme possono sussistere sistemi normativi coerenti fra loro, in contraddizione o in conflitto. Le tre motivazioni principali sono la presenza di un eccesso di norme, di norme contradditorie tra loro, o di una carenza di norme. Nel primo caso la soluzione coincide con il ricorso ad esperti, nel secondo si fa ricorso al criterio gerarchico per risolvere l'antinomia tra norme, nel terzo la società rischia la disgregazione.

Le istituzioni vengono intese come modelli di comportamento dotati di sistemi di regole. Ogni istituzione comporta poi la presenza di qualche forma di controllo sociale.

Le istruzioni possiedono anche un ciclo vitale. Le istituzioni sono soggette a mutamenti i quali ripercuotono anche nei confronti delle altre istituzioni. Le risposte che le istituzioni possono attuare a fronte di un mutamento sono rigide se tendenti a conservare la propria identità, flessibili se tendenti a modificare la propria struttura interna. Capitolo VI: Identità e socializzazione: Le fasi di socializzazione e i processi di formazione dell'identità rappresentano meccanismi tramite cui gli individui entrano a far parte del tessuto sociale. Attraverso la socializzazione i nuovi nati diventano parte della società e viene trasmesso loro il patrimonio culturale sociale che costituisce l'elemento attraverso cui la società assicura la propria continuità nel tempo. - Socializzazione Primaria, composta dai processi volti ad assicurare le competenze sociali di base. La famiglia si configura come il sistema sociale in cui avviene tale

processo. Nella prima fase elaborazione cognitiva del mondo sociale il bambino inizia il processo di acquisizione e formazione dell'identità personale, la quale diverrà più differenziata specifica con il progredire degli stadi dell'individuo.

Socializzazione secondaria: l'insieme di processi di formazione delle competenze specifiche relative ai diversi ruoli sociali. Si origina da quelle relazioni di cui il bambino fa esperienza nell'ambiente extra-familiare (scuola d'infanzia). Tra gli agenti di socializzazione secondaria bisogna tenere presente anche i mezzi di comunicazione di massa, i quali influiscono nella trasmissione di informazioni e conoscenze, ma anche nella formazione di atteggiamenti, opinioni e comportamenti.

Capitolo VIII: Devianza e criminalità.

Devianza: ogni atto o comportamento, di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a qualche

Forma di sanzione. In questo contesto i sociologi si sono soffermati in particolar modo sullo studio della criminalità, cercando di pervenire a delle teorie che spieghino il perché dei comportamenti criminali.

Una prima teoria è quella della spiegazione biologica, che associa i comportamenti devianti alle caratteristiche fisiche e biologiche degli individui. Uno dei primi studiosi che considerò la costituzione fisica come causa di criminalità è Cesare Lombroso, che nella sua riflessione affermava di aver trovato dei tratti comuni tra i criminali, simili a quelli degli uomini primitivi, identificati soprattutto in testa piccola, zigomi pronunciati, viso pallido e barba da.

Altra teoria è quella dell'americano Sheldon, che classifica tre tipologie di costituzione fisica e corrispondenti personalità:

  • Endomorfo dal corpo grasso, ossa piccole, arti corti, con un temperamento viscerotonico, socievole, accomodante, indulgente con se stesso.
  • Mesomorfo,...
ovvero dalla costituzione imponente e con un temperamento somotonico, attivo e dinamico, irrequieto, aggressivo, energico e instabile e più propensi a diventare criminali. - Ectomorfo, con corpo magro, fragile e delicato e temperamento cerebrotonico, introverso, ipersensibile, nervoso. Tra le spiegazioni biologiche è in ne citabile quella che fa riferimento alla anormalità genetica "XYY", ossia che attribuisce una maggiore inclinazione alla criminalità ai soggetti che possiedono un cromosoma in più rispetto al normale, e che questo sia di tipo Y. La seconda teoria è la teoria della tensione, elaborata da Merton e fondata sul concetto di anomia di Durkheim. Quest'ultima infatti nasce per Merton da un contrasto tra struttura culturale e la struttura sociale. Merton identifica 5 forme di comportamento che gli individui possono scegliere: - La conformità, unico non deviato, che delinea il comportamento di chi accetta sia le

meteculturali sia i mezzi previsti per raggiungerle.

L'innovazione, comportamento scelto da chi aderisce alle mete ma ri uta i mezzinormativamente prescritti (ladro, truffatore).

Il ritualismo, comportamento adottato da chi abbandona le mete ma resta attaccato allenorme sui mezzi (chi si accontenta di quello che ha).

La rinuncia, che consiste appunto nella rinuncia sia dei ni sia dei mezzi indicati.

La ribellione, che invece consiste nel ri uto sia delle mete che dei mezzi e della lorosostituzione con altre mete e mezzi.

La teoria del controllo sociale si basa invece su una concezione pessimistica della naturaumana, si interroga sul perché la maggior parte delle persone non commette crimini. Aquesta domanda vengono associati 3 particolari controlli sociali che impediscono loro diviolare le norme:

- Esterni, i quali consistono in varie forme di sorveglianza esercitata dagli altri perimpedire i comportamenti devianti.

- Interni diretti, che

si manifestano nei sentimenti di imbarazzo, di colpa e di vergogna che prova chi trasgredisce una prescrizione sociale.- Interni indiretti, ricollegati all' attaccamento emotivo con gli altri e il desiderio di non perdere la loro stima e il loro affetto.

Una persona compie un reato quando il vincolo che lo lega alla società è molto debole. Segue poi la teoria della subcultura, per la quale il comportamento criminale è un prodotto dell'ambiente in cui si vive. In ne è citabile la teoria dell'etichettamento, che definisce la devianza come il prodotto dell'interazione tra coloro che creano e fanno applicare le norme, e coloro che le infrangono.

Capitolo X: La religione:

La religione, intesa come sistema di credenze che gli uomini maturano intorno alla natura della realtà terrena e ultraterrena. L'uomo prende coscienza di essere un soggetto limitato e limitato, dunque sviluppa quesiti esistenziali angoscianti e trova conforto nella

supposizionenecessaria dell'esistenza di un mondo-altro sviluppato da un ente superiore che non conoscei limiti terreni. Ciò è anche ricollegato alla necessità di cercare di una sorta di codice moralee criterio da seguire al fine di intraprendere la giusta scelta. Vi sono Religioni monoteiste (cristianesimo, ebraismo e islam), le quali concepiscono l'esistenza di un unico principio divino, e politeiste in cui si crede in una pluralità di esseri superiori sovrannaturali, chiamati dei. In ne vi sono religioni cosmocentriche (il buddismo), le quali sono fondate sulla credenza che esista un'armonia universale ultraterrena alla quale è possibile accedere attraverso la contemplazione, e teocentriche, che pongono Dio al centro dell'universo e perciò tutto ciò che esiste ha significato e giustificazione soltanto riferendolo alla divinità concepita come unico principio creatore di tutta la realtà. Le chiese tendono ad

Essere organizzazioni religiose dominanti nella società mentre le denominazioni riconoscono un pluralismo religioso. Con l'imporsi della scienza e della razionalità, si ha avuto inizio un processo di secolarizzazione per cui i precetti religiosi sono molto meno vincolanti e vi è il declino delle religioni. Le riflessioni evoluzionistiche di Comte e Spencer, affermano che la religione sia destinata ad essere sostituita dalla scienza come criterio fondamentale di orientamento delle azioni e delle società umane. Il materialismo dialettico marxista attribuisce alla religione la funzione ostacolante di occultare i rapporti di dominio che vigono nella realtà.

Capitolo XI: Stratificazione e classi sociali.

Stratificazione sociale: è il sistema delle disuguaglianze strutturali delle società nelle sue diverse forme. Il fenomeno della stratificazione sociale è universale: tutte le società presentano disuguaglianze.

strutturali che variano di intensità e forma. Nell'analisi sociologica della stratificazione sociale si sono sviluppate differenti teorie che riflettono punti di vista diversi: - Le teorie di tipo funzionalista giustificano la presenza delle disuguaglianze e le concepiscono positivamente in quanto necessarie per il buon funzionamento della società. - Le teorie del conflitto invece ritengono che le disuguaglianze esistano in quanto, in una situazione di perpetuo conflitto, i gruppi sociali che se ne avvantaggiano sono in grado di difenderle e mantenerle. La disuguaglianza per Marx si basa su elementi di tipo economico, ovvero sulla proprietà o meno dei mezzi di produzione. Capitalisti e proletari rappresentano le due classi sociali in conflitto tra di loro. Classi sociali: insieme di individui che si differenziano per diversa posizione occupata nella scala gerarchica dell'attività produttiva, del possedimento del potere o ricchezza. Weber propone una distinzione traclassi possidenti e classi acquisitive. Posso essere privilegiate in senso positivo o negativo. Le classi possidenti privilegiate in senso positivo sono costituite da redditieri. Le classi possidenti privilegiate in senso negativo sono formate da coloro che non dispongono di nulla. Le classi acquisitive privilegiate in senso positivo sono costituite da imprenditori e professionisti forniti di un alto livello di preparazione. Nelle classi acquisitive privilegiate in senso negativo rientrano i lavoratori. Equilibrio di status quando un individuo si trova in ranghi equivalenti nelle diverse gerarchie. Squilibrio di status quando un individuo non si trova allo stesso livello in tutte le gerarchie. I mutamenti inerenti alla stratificazione sociale sono ricollegabili allo sviluppo o declino registrato nei diversi settori dell'attività economica. In questo contesto è citabile il fenomeno della povertà, la cui definizione è importante per elaborare strategie favorevoli aidella psicologia hanno individuato diversi tipi di personalità, ognuno caratterizzato da tratti distintivi. Alcuni esempi sono: - La personalità estroversa: le persone estroverse sono socievoli, energiche e amano stare al centro dell'attenzione. Sono spesso considerate affabili e amichevoli. - La personalità introversa: le persone introverse sono riservate, tranquille e preferiscono trascorrere del tempo da sole o in piccoli gruppi. Sono spesso considerate riflessive e introspettive. - La personalità ambivertita: le persone ambivertite hanno caratteristiche sia estroverse che introverse. Possono essere socievoli e amichevoli, ma hanno anche bisogno di momenti di solitudine e riflessione. - La personalità assertiva: le persone assertive sono sicure di sé, assertive e in grado di esprimere le proprie opinioni e desideri in modo chiaro e diretto. Sono spesso considerate leader naturali. - La personalità timida: le persone timide sono riservate, timide e spesso si sentono a disagio in situazioni sociali. Possono essere introversi, ma la timidezza è un tratto distintivo che va oltre la semplice preferenza per la solitudine. - La personalità emotiva: le persone emotive sono sensibili, empatiche e reagiscono intensamente alle emozioni. Possono essere facilmente influenzate dagli altri e possono essere considerate emotivamente instabili. Questi sono solo alcuni esempi di tipi di personalità, e molte persone possono avere caratteristiche che si sovrappongono o che non rientrano completamente in una sola categoria. La personalità è un argomento complesso e soggetto a molte sfumature, e ogni individuo è unico nel suo modo di essere.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
25 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MattiSait di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Massa Agostino.