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Ceto: basato sulla condivisione di cultura, valori. L’onore di ceto esige una condotta per una data cerchia, connessa con ciò alle

limitazioni dei rapporti sociali. Ci si sposa, siede a tavola preferibilmente con persone dello stesso ceto.

La chiusura sociale è la restrizione all’accesso di risorse e opportunità a persone con certi requisiti. Oggi, titoli e certificati per certe

professioni. Secondo alcuni sociologi, è causa dell’aumento dell’equilibrio o dello squilibrio tra diverse gerarchie sociali. Esempi sono

l’industriale analfabeta (gerarchia alta e bassa) o il laureato imprenditore (alta e alta). Lo squilibrio c’è comunque se è in contrasto

con le aspettative della società, come un medico nero. Questo porta a frustrazione, isolamento sociale o radicalizzazione.

Classi nelle società moderne. tipo di reddito:

Per Labini varia a seconda del rendita, profitto o salario. Poi anche redditi misti (autonomi che hanno lavoro e

capitale), redditi precari e stipendi degli impiegati. Perciò, le classi sociali sono: borghesia (proprietari dei fondi, imprenditori,

professionisti), piccola borghesia relativamente autonoma (artigiani, commercianti), classe media impiegatizia (settore pubblico o

privato), classe operai, sottoproletariato (disoccupati a lungo termine).

criteri di mercato e la situazione di lavoro

Per Goldthorpe contano invece i (vantaggi e svantaggi materiali e simbolici dei titolari

dei ruoli lavorativi). Quindi le classi sono: imprenditori, professionisti e dirigenti (alto reddito, sicuro, possibilità di carriera);

professionisti e dirigenti di livello inferiore; impiegati di livello superiore e inferiore, addetti vendite; piccola borghesia urbana e

agricola (autonomia nel lavoro, eterogeneità reddituale); tecnici di livello più basso e supervisori di lavori manuali (reddito e sicurezza

moderati, modeste possibilità di carriera); operai specializzati; operai non qualificati. Non c’è il sottoproletariato.

Trasformazioni.

Proletarizzazione. Per esempio quando un coltivatore autonomo diventa salariato (no pauperizzazione e quindi perdita di prestigio,

dequalificazione).

Deproletarizzazione. Per esempio un dipendente che si apre qualcosa per conto suo. 8

A. Bagnasco, M. Barbagli, A. Cavalli – Elementi di sociologia

Mac Jobs

Il settore dei servizi è in continua espansione, in USA si chiamano (da McDonald’s), i lavori di bassa qualificazione .

l’aumento maggiore si registra nei servizi al consumatore (ristoranti, bar, parrucchieri), minore nei servizi sociali (salute, istruzione,

anziani) e affatto nei servizi alle imprese (consulenza manageriale, servizi legali, commerciali). Prima erano le donne e i neri a fare

questi lavori, oggi anche giovani e immigrati. Normalmente poi si riesce a cambiare ma dipende, in Germania (donne e uomini

licenziati dall’industria), difficilmente ci riescono.

Sottoclasse: concezione culturalista

non è in grado di procurarsi da vivere, dipende dall’assistenza pubblica. Per la è una

conseguenza del welfare state. La sottoclasse è una figlia indisciplinata di un padre che la vizia. Ed è così che la ragazza madre non

strutturalista

si sposa per non perdere l’assegno il sostegno economico. Per la concezione invece, è frutto dell’economia. La

povertà esiste per la mancanza di posti di lavoro e di reddito sufficiente per vivere. Questo segna il declino dell’industria

manifatturiera.

differenze economiche. coefficiente di Gimi

Le Il (demografo italiano) è usato per il calcolo della disuguaglianza nella

distribuzione delle risorse economiche. La scala va da 0 (uguaglianza) a 1 (massima disuguaglianza). È maggiore nella distribuzione

di reddito che di patrimonio. Più egualitari il Giappone, la Svezia, l’Olanda e la Norvegia. All’ultimo posto c’è l?america, preceduta da

Gran Bretagna, Francia e Italia (sopra la media europea).

La durata della vita è in relazione inversa tra la cultura sociale e la percentuale di mortalità, la quale è molto forte ancora, nonostante

l’assistenza sanitaria, il cibo e la debellazione di malattie infettive. Tuttavia, la percentuale cambia con un anno in più di studi. Le

differenze sono costanti o addirittura aumentate.

mobilità sociale orizzontale

La può essere se si effettua il cambio da una posizione all’altra dello stesso livello (come il figlio di un

verticale intragenerazionale

artigiano che poi fa l’impiegato) o (come il figlio di un operaio che poi diventa insegnante). Può essere

intergenerazionale

o di carriera (da quando è entrato a lavoro ad ora) o (la posizione della famiglia di origine in confronto a quella

attuale). In Italia, negli ultimi anni, si è assistito ad una mobilità sociale assoluta forte, grazie a un’espansione della classe

impiegatizia e una contrazione agricola. Comunque è più facile rimanere in borghesia, piuttosto che entrarvi.

CAPITOLO 8 –Differenze di genere e di età.

L’essenzialismo sostiene il dualismo assoluto dei due sessi. Uomini e donne si nasce e sono differenze universali e immutabili. Il

costruzionismo, invece, sostiene una somiglianza genetica. Uomini e donne si diventa in società.

Ormoni: Androgeni ed estrogeni. Nella pubertà le differenze dei livelli ormonali si accentuano. Più testosterone nel sangue porta a

più aggressività e perciò si ricorre alla castrazione, ma pare non funzionare con gli eunuchi ad esempio. È una teoria debole quella

ormonale per spiegare la mascolinità e femminilità.

Cervello: la donna ha un cervello più piccolo. Questo vuol dire che è meno intelligente. In realtà chiaramente è in relazione al peso

corporeo. Successivamente si è sostenuta la teoria dell’asimmetria emisferica (sx per f, per linguaggio e attività motorie; dx per m,

funzioni spaziali e matematiche).

L’essenzialismo femminista sostiene che i maschi tendano all’isolamento, alla separazione, al dominio. Al contrario, le femmine

tendono all’associazione, alla cura e all’assistenza. Differenze dipendono da fattori biologici o dal diverso rapporto che si ha con la

madre.

Il sesso è una realtà fisica, ma è durante il processo di socializzazione che si forma il genere. La costruzione sociale, per

divisione sessuale del lavoro,

considerare la ipotizza che la forza fisica sia cruciale. Un’altra ipostesi sta nella compatibilità del

ruolo con l’allevamento dei bambini (pause per allattare es.) o ancora c’è l’ipotesi della spendibilità (gli uomini fanno lavori più

rischiosi perché più sacrificabili delle donne per la riproduzione).

status

Lo delle donne è uguale o anche superiore degli uomini nelle società di caccia e raccolto, diminuisce nelle società orticole e

poi in quelle agricole (donna: lavoro domestico). Massimo grado di subordinazione delle donne. Perde il ruolo produttivo e diventa

dipendente dall’uomo economicamente. Il tasso di fecondità è massimo nelle società agricole, c’è una divisone della sfera privata

(donne) e pubblica (uomini). Elaborate ideologie a giustificazione delle disuguaglianze di genere. Es. Aristotele pensava che la

donna fosse un uomo mancato, natura religiosa. Altro esempio ne sono le religioni. 9

A. Bagnasco, M. Barbagli, A. Cavalli – Elementi di sociologia

un’inversione di tendenza.

Nel ‘900 nei paesi sviluppati, c’è Le variazione sono a seconda del sistema di parentela matrilaterale

(dopo le nozze da lei, che ha sostegno sorelle e madre da una parte ed è comandata da più uomini, che se non sono d’accordo si

annullano a vicenda, con risultato l’autonomia della donna).

Frequenza della guerra (tanto è maggiore, tanto più le relazioni sono androcentriche se i nemici sono vicini, l’effetto è opposto se

sono lontani).

Contributo economico e controllo delle risorse.

Ad ogni modo, c’è una segregazione occupazionale secondo il sesso, misurata con indici di dissimilarità (0­100).

L’età è uno status di transizione. Processo di invecchiamento e successione delle coorti (persone nate nello stesso periodo) e allo

stesso tempo mutamento delle strutture e dei ruoli connessi all’età (aspettative che cambiano rispetto alle età).

generazione

La (stessa collocazione spazio storico sociale ed esposti a influenze culturali dello stesso tipo), ci deve essere il nesso

generazionale (improvvisa discontinuità del patrimonio culturale tradizionale genitori­figli). Guerre o ’68 nuove generazioni.

Riti di passaggio sono le cerimonie per ogni modificazione di posto, stato, posizione sociale e di età. Es. nascita, matrimonio. Prima

fase di separazione (es. cordone), poi una fase di transizione o margine (a casa per qualche giorno) e poi quello di aggregazione

(nome) che reintroduce in società. Oggi, viaggio di nozze o patente per giovani.

CAPITOLO 9 – razze, etnie e nazioni.

Razza: insieme di esseri umani che condividono alcune caratteristiche somatiche. Per alcuni ce ne sono 3 o 4 (bianchi, neri, gialli e

rossi), per altri di più. Per Darwin, da 2 a 63. differenze genetiche tra individui della stessa razza maggiori che tra razze differenti.

Il razzismo inizia nell’800 con l’espansione colonia. Alcune dottrine sostengono che la razza delinei i tratti caratteriali. Si fondano sul

determinismo biologico (già Durkheim e Weber le avevano criticate). Infatti, il QI di molti bianchi è inferiore alla media dei neri e molti

neri più della media dei bianchi. Il concetto di razza applicato al proprio gruppo (autorazzializzazione) per affermare la superiorità e

garantire la purezza (genocidio).

L’eterorazzializazione quando è sinonimo di civiltà inferiore o arretrata (sfruttamento).

Antisemitismo. Il termine è improprio perché sono semiti anche gli arabi. Fenomeno antico. Tra le popolazioni agricole e analfabete

finirono per sviluppare un sentimento di superiorità, la prima religione monoteistica con un popolo eletto. Popolo senza territorio né

stato. Minoranza in religione diversa. Mal tollerati anche dalle autorità politico­religiose. Periodiche cacciate ma comunque sempre

mantenuta la loro identità per effetto del duplice processo di esclusione ed auto esclusione dalle società ospitanti. Nel Medioevo,

esclusi dalle proprietà della terra ed esercizio dei mestier, li portò a praticare l’usura. La loro, una posizione al tempo centrale e

marginale­>ghetto (segregazione spaziale volta ad evitare il contagio ed impedire integrazione sociale). L’affermazione dei diritti

umani della rivoluzione francese porta ad un’emancipazione giuridica e nuove porte sul piano

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
16 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher psico_appunti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero sociologico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bonino Roberto.