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SIMMEL
Per Simmel, la sociologia elabora risultati già raggiunti da altre scienze quali la storiografia,
l’antropologia, la statistica e la psicologia e non può giungere alla formulazione di leggi
sociologiche generali perché l’uomo è un essere complesso, risultato di forze
eterogenee. Colloca, quindi, la sociologia come scienza trasversale e la ritiene più
complessa delle altre in quanto analizza l’agire umano, per questo bisogna perseguire il
metodo scientifico, ma dare leggi sociologiche generali è molto complesso.
Stesso periodo, parte sostenendo come la sociologia sia la disciplina centrale, risente dell’
influsso positivista e rispetto agi altri ha una sensibilità maggiore per la psicologia dei popoli
che ci aiuta a portare alcuni metodi e strumenti della psicologia individuale in un contesto
collettivo più ampio che è quello della società.
Sui prodotti dell’uomo impatta una eterogeneità di forze non contenibile in un solo
approccio disciplinare. Idea di società fatta di parti diverse tra loro, funzionali e
caratterizzate dalla diversità, la diversità fra le parti è fondamentale per la vita della
società, la diversificazione è fondamentale all’esistenza e risponde a bisogni diversi.
Possiamo cogliere l’individuo per ciò che socialmente rappresenta. La differenziazione è,
inoltre, legata all’espansione del gruppo: quanto più ampio si fa il gruppo, tanto meno forti
si fanno i legami all’interno di esso e quindi aumenta la diversità tra gli individui e la
differenziazione. Per quanto riguarda la differenziazione verticale, invece, Simmel sostiene
che i livelli più alti sono sempre minoritari. È evidente, quindi che Simmel rifiuti le filosofi
della storia positiviste e sostenga il marxismo anche se ne rifiuta il sistema
onnicomprensivo. La realtà non è concepita né come autonoma rispetto agli individui, né
come somma di essi, bensì l’unità della società è intesa come interazione tra le sue parti.
Differenza di potenziale: anche nella società le differenze sono quelle che rendono possibile
lo scambio tra le diverse parti che è essenziale.
Passa, poi, a definire
● la società, che è interazione tra le sue parti e che porta alla formazione di entità
oggettive che hanno una loro autonomia rispetto ai singoli;
● i rapporti tra uomini, che si estrinsecano attraverso scambi anche se questi ultimi,
come ad esempio l’amore o il dialogo, non sono necessariamente economici, ed è
per questo che l’individuo è concepito come un qualcosa a tutto tondo che non si può
conoscere e comprendere a pieno per la sua complessità e allo stesso modo i
gruppi;
● la libertà individuale, che aumenta man mano che si passa dalla schiavitù
all’obbligo di determinate prestazioni e, maggiormente, alla prestazione retribuita
poiché l’individuo è libero di svolgere l’attività che crede per affrancarsi dal vincolo.
È evidente la sua visione funzionalista, infatti la società viene vista come insieme di
elementi differenziati.
FILOSOFIA DEL DENARO
Parla, poi, di filosofia del denaro: i rapporti tra uomini si estrinsecano attraverso scambi
anche non economici e questi ultimi sono caratterizzati dal fatto che nello scambio si ha il
sacrificio di beni utilizzabili. Così come ogni oggetto acquista valore e significato in
rapporto con altri oggetti ed è solo questa relazione a creare il valore degli oggetti. Dallo
scambio, poi, si è passati al denaro che, all’inizio, aveva anche un valore proprio, ad
esempio in oro o argento, fino ad arrivare al puro simbolo.
LA SOCIETÀ
Infine, vengono fatte delle riflessioni sulla società:
● noi non cogliamo mai l’altro nella sua totalità, ma sempre in relazione a qualche
categoria sociale nel quale lo collochiamo;
● ogni elemento di un gruppo non è solo parte della società, ma, oltre a ciò, è anche
qualche cosa ancora, ossia una parte “non sociale”;
● una società può esistere soltanto come insieme di elementi differenziati, ognuno
dei quali occupa una posizione particolare che in una situazione sociale perfetta
non potrebbe essere altra da quella che è.
CONCETTI PRINCIPALI
● Legge di ferro dell'oligarchia
● Minoranza organizzata sopra massa disorganizzata
● Residui e derivazioni
● Tonnies: società,comunità
SOCIOLOGIA NORDAMERICANA
Sociologi che volevano comprendere per portare consiglio a chi governava quei territori: il
ruolo del sociologo diventa quello di un professionista sul campo per acquisire
informazioni e sviluppare teorie
Le contaminazioni sono molte dalla psicologia all’antropologia e soprattutto negli stati uniti si
sottolinea la dimensione relazionale come fondativa della conoscenza.
Nella sociologia americana ci si limita alla ricerca empirica circoscritta o alla formulazione
di teorie che tendono alla psicologia sociale. Si notano influenze come il riferimento
all’evoluzionismo legato al liberalismo individualistico.
MEAD
Mead appartiene più al campo della psicologia sociale che quello della sociologia in senso
stretto. È vicino al pragmatismo, al pensiero di Dewey e all’evoluzionismo di Spencer. Il
problema fondamentale che si pone è quello di individuare i presupposti necessari per
l’esistenza della società intesa come comunicazione e linguaggio resi possibili da simboli
significativi. È considerato il fondatore dell’interazionismo simbolico.
La realtà in sé non esiste, la realtà è pragmatica. L’oggetto è quello che è per l’uso
funzionale che ha per me e non c’è una realtà al di fuori di questo, tutta la costruzione
teorica si basa sul cercare di comprendere i criteri relazionali che permettono di definire l’uso
delle cose. Il valore di un oggetto è nel valore che assume attraverso lo scambio e la
funzione che ha: in questa prospettiva è fondamentale il processo di definizione di
quell’uso e in che modo due individui convergono nell'attribuire valore d’uso agli oggetti
che stiamo acquistando. Perciò è possibile anche studiare il mondo psichico interiore
all’individuo e ciò per il fatto che questo non esiste a priori ma viene anch'esso a formarsi
tramite l’interazione: il significato è la reazione di un organismo al gesto di un altro
organismo. Nell’uomo il significato può diventare cosciente e divenire così un simbolo
significativo: il processo ha la sua espressione più evidente nel linguaggio.
Il linguaggio verrà preso a partire da mead come lo strumento principale per gli individui
attraverso il quale costruire,negoziare,condividere il significato che le cose hanno che
significa che siccome la verità non esiste di per sè, attraverso il linguaggio costruiamo la
realtà. Le caratteristiche dell’agire sociale per Weber è che abbia senso, deve avere
significato come la realtà, le cose hanno significato nella misura in cui due o più soggetti
convergono nel senso che quella cosa ha.
Dobbiamo orientarci ad agire in diverse situazioni come sono sedimentate nella nostra
conoscenza con immagini che ci scambiamo attraverso le parole: il linguaggio è scambio
di simboli che contengono qualcosa. Un segno è qualsiasi cosa abbia un significato si
scambio e la semiotica è lo studio di questi segni che rimandano ad un oggetto.
Realtà costruita attraverso il linguaggio perché esiste solo ciò di cui possiamo parlare.
Il linguaggio è per sua natura relazionale, le parole sono legate da regole grammaticali e
sintattiche ma non solo: negli anni 30 si inserisce già un contesto in cui sono le parole, non
isolabili dal contesto. Il contesto modifica le parole.
Il linguaggio o qualsiasi tipo di significato sciente implica tre elementi:
● un segno, come un gesto, un suono o un emblema visivo;
● l’oggetto a cui si riferisce il segno;
● l’idea che il segno evoca, che è un significato interno alla mente e in una
comunicazione riuscita il segno evoca la stessa idea nella mente dell’emittente e
del ricevente e quindi il significato deve essere socialmente condiviso per essere
veramente tale
Anche la personalità di un individuo è il risultato dei processi di interazione in cui egli si è
trovato.
Secondo mead si può parlare di istituzioni quando dinanzi a determinate situazioni si hanno
reazioni comuni da parte di tutti i membri della società, cioè devono mantenere un certo
tipo di organizzazione sociale nel loro comportamento.
Teorema di Thomas= afferma che le idee sono reali nelle loro conseguenze, si
manifestano nella loro consapevolezza perché non c’è una giustezza astratta in un’idea ma
si sostanzia negli impatti che ha nel momento in cui si manifesta: le idee esistono se sono
osservabili le loro conseguenze, ciò che pensiamo è reale nelle sue manifestazioni.
Thomas ci sta riportando ad un’idea di responsabilità che le idee che racconti si
manifestano,diventano reali nei confronti degli altri
Dunque Mead vede la personalità individuale emergere da un processo sociale,
dall’attività pratica che fa interagire gli individui.
INTERAZIONISMO SIMBOLICO
Nasce come proposta simbolica interpretativa da blumer che riprende gli stimoli di mead per
cui il linguaggio come luogo della manifestazione e costruzione delle idee quindi si pone
il problema di in che modo facciamo corrispondere alle idee il linguaggio che usiamo e
riprende i suggerimenti di Cooley che è ricordato per la teoria dell’io allo specchio, un
bambino comincia ad usare lo specchio sapendo che gli restituisce la sua immagine: per
Cooley lo specchio è una metafora della restituzione di sé fatta dagli altri. L’immagine che
gli altri hanno di me nell'agire sociale è necessaria come feedback perché orienta il modo
che ho di agire nei confronti degli altri. Il continuo interagire con gli altri mi restituisce
l'immagine sociale di me con ciò che gli altri pensano di me. Lo specchio ci restituisce
un’immagine fisica di noi mentre la relazione un’immagine sociale di noi, dunque l’io e
la società sono scindibili solo per astrazione, società intesa come l’intrecciarsi delle idee
che gli uni hanno degli altri e in cui sorge l’io stesso.
L’immagine entra in gioco con blumer che studia in particolare le nostre relazioni in quelli
che sono in sociologia gruppi, luogo di relazioni