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PIÙ GRUPPI MAFIOSI NELLA STESSA AREA TERRITORIALE
Il problema della territorialità tra più gruppi criminali nella stessa area può
essere affrontato in due modi principali:
1. Rigido controllo del territorio: un gruppo cerca di imporre il proprio
controllo sugli altri.
2. Rapporti vari: possono essere instaurati rapporti di vario tipo tra i
gruppi, come collusivi, concorrenziali o conflittuali.
I legami tra imprese criminali non sono stabili e duraturi, come per l'impresa a
rete dell'economia legale, ma sono fluidi e instabili. La flessibilità e il
dinamismo di tali legami dipendono principalmente da due fattori:
1. Dai rischi derivanti dall’azione repressiva;
2. Dalla competizione che si sviluppa all'interno dello stesso network o tra
network criminali concorrenti.
Le attività illegali, essendo proibite per definizione, richiedono un alto livello di
occultamento. La segretezza nel ciclo produttivo e nella commercializzazione
permette alle imprese criminali di mantenere elevata mobilità e flessibilità nei
mercati illegali. La divisione del lavoro tra i gruppi criminali funge da mezzo
per nascondersi e proteggere le attività illecite. 8
I PROFITTI DELLE ATTIVITÀ ILLECITE
La mafia gestisce il suo potere principalmente attraverso il controllo del
territorio e svolge attività illegali e legali contemporaneamente. I mafiosi
spesso reinvestono i profitti ottenuti dalle attività illegali in settori "protetti"
della sfera legale, dove la concorrenza è limitata. Queste attività legali, come
aziende commerciali o servizi, servono anche come copertura per nascondere
denaro sporco.
Un aspetto chiave è il coinvolgimento delle imprese mafiose nella gestione del
mercato del lavoro locale, fornendo lavoro alla popolazione per ottenere
consenso sociale. Tuttavia, la produttività delle attività legate alla mafia
potrebbe non essere elevata, poiché l'obiettivo principale è spesso il controllo
territoriale anziché massimizzare i profitti.
In sintesi, la mafia utilizza il controllo del territorio e la gestione di attività
illegali e legali per consolidare il potere. Investono in settori legali protetti,
gestiscono il mercato del lavoro locale, ma la loro efficienza economica può
essere limitata.
UNA FORMA SUI GENERIS DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
La mafia, con una struttura organizzativa segreta, si avvale del segreto
come mezzo di protezione e per proiettare un'immagine di potenza. Agisce
come un polo di attrazione, controllando una sfera sociale più ampia rispetto ai
suoi membri effettivi, creando cerchie protettive intorno al suo nucleo.
A differenza di altre organizzazioni criminali, le mafie italiane sono incentrate
più sull'obiettivo del potere che sull'accumulo di ricchezza. È predominante il
fine politico (l’esercizio del potere sulla società) rispetto a quello economico
(l’arricchimento).
Il rituale di iniziazione segna l'ingresso nell'organizzazione mafiosa, svolgendo
funzioni simboliche e delimitando l'appartenenza. Questo rito unisce i mafiosi
tra loro, sottolineando al contempo la differenza tra loro e gli estranei, creando
un confine che divide e unisce.
MODELLO ORGANIZZATIVO
I gruppi mafiosi prendono la famiglia come modello, utilizzando legami di
parentela per consolidare il potere della cosca. Tuttavia, l'organizzazione
mafiosa non coincide completamente con la struttura famigliare. Il grado di
ritualità e formalità tende ad aumentare al diminuire della rilevanza dei
rapporti familiari; si potrebbe pensare che la ritualità sia stata introdotta in
associazioni mafiose quando queste si sono allargate al di là di rapporti fondati
9
sulla parentela. In questo senso quando l'associazione non si fonda su rapporti
di parentela o altri rapporti di ascrizione è necessario rendere il vincolo solenne
in altri modi, per evitare uscite troppo facili.
Negli anni '70, una commissione regionale fu creata per evitare la
concentrazione eccessiva del potere nelle famiglie di sangue, cercando di
prevenire che la mafia diventasse troppo privata e limitata. La famiglia è
strumentalizzata dai mafiosi per la sua funzionalità.
La mafia può essere vista come un'organizzazione in termini di contratto
sociale, dove gli interessi individuali si intrecciano. L'organizzazione agisce
come un contesto in cui si gestiscono rapporti di cooperazione, scambio e
conflitto tra attori con interessi diversi.
La mafia opera come "anarchia organizzata" in contesti con ambiguità delle
preferenze e debole strutturazione dei processi decisionali. Il suo ruolo è
simbolico, assicurando lealtà internamente e rivendicando il controllo
esternamente.
Il successo della mafia dipende dalla sua capacità di adattarsi all'ambiente e di
plasmare l'ambiente stesso. La 'Ndrangheta è più coesa e compatta di Cosa
Nostra, con un potere diffuso, mentre quest'ultima è più centralizzata ma
meno divisiva internamente.
Entrambe presentano una configurazione reticolare, ma Cosa Nostra si
struttura come organizzazione-rete, mentre 'Ndrangheta rimane una rete di
organizzazioni con nodi differenziati.
Le organizzazioni criminali con strutture più flessibili sembrano avere maggiori
capacità di diffusione, con la 'Ndrangheta che mostra maggiore vitalità al di
fuori dei contesti di origine. Questo suggerisce che la flessibilità organizzativa
può essere un vantaggio nell'adattarsi a nuovi ambienti.
MODELLO ‘NDRANGHETA
Il modello organizzativo della 'Ndrangheta è caratterizzato da una struttura
orizzontale per quanto riguarda i rapporti tra cosche e da una struttura
verticale centralizzata internamente. Le singole famiglie sono autonome tra
loro, ma i legami di sangue hanno un ruolo significativo all'interno, fungendo da
risorsa anziché vincolo. Questa autonomia fornisce maggiore libertà d'azione,
con la lealtà dei membri basata sui legami familiari.
Le famiglie della 'Ndrangheta sono inclini a condurre affari a diversi livelli,
anche se poco remunerati, a differenza di Cosa Nostra. Si possono distinguere
concettualmente due sfere interconnesse ma spesso contrapposte all'interno
della 'Ndrangheta:
1. Power syndicate: organizzazione per il controllo del territorio. 10
2. Enterprise syndicate: organizzazione per i traffici illeciti.
Questa distinzione tiene conto delle ambivalenze organizzative della mafia,
cercando di risolvere il problema della sua dimensione organizzativa. La
'Ndrangheta viene vista come un network fluido e instabile nella sfera dei
traffici illeciti, mentre nell'organizzazione del controllo del territorio tende a
essere più centralizzata e ritualizzata.
SPECIFICITÀ DELLA MAFIA RISPETTO AD ALTRE ORGANIZZAZIONI
CRIMINALI
La mafia presenta specificità distintive rispetto ad altre organizzazioni criminali,
evidenziate nei seguenti punti:
1. Collegamenti con la politica: La mafia si distingue per i suoi legami
con la politica, influenzando e condizionando il sistema politico a vari
livelli. Questa connessione le conferisce una dimensione politica
peculiare.
2. Condizionamento delle istituzioni: La mafia ha la capacità di
condizionare le istituzioni, influenzando il loro funzionamento e minando
la legalità. Questo aspetto la rende un attore capace di interferire nelle
dinamiche istituzionali.
3. Funzioni di protezione e controllo economico territoriale: Un tratto
distintivo della mafia è la sua capacità di esercitare protezione e controllo
su attività economiche all'interno di un territorio specifico. Questa
caratteristica la differenzia da altre forme di criminalità organizzata.
La mafia, nonostante la sua costante connessione con atti criminali, va oltre
una mera definizione di criminalità. Non può essere identificata solo in termini
di comportamenti criminali, ma rappresenta una forma unica di criminalità
organizzata con caratteristiche peculiari.
La sua particolarità risiede nel fatto che tende a svolgere funzioni di sovranità
sul territorio, simili a quelle dello Stato. Questa tendenza è radicata nella sua
storia e spiega la sua persistenza nel tempo e la sua capacità di adattamento
alle mutazioni sociali.
La mafia, pertanto, si distingue nettamente da altre forme di criminalità o
illegalità, definendosi come una struttura criminale e delinquenziale con una
marcata dimensione politica. Possiede la capacità di radicarsi territorialmente,
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dispone di notevoli risorse economiche e esercita un controllo su segmenti
sempre più estesi della società, imponendosi attraverso mezzi militari e il
consenso sociale.
IL CAPITALE SOCIALE DELLA MAFIA
Il concetto di capitale sociale, teorizzato da Coleman, si riferisce alle risorse
di un individuo basate sulla sua posizione nelle reti di relazioni sociali. Questo
approccio analitico è strettamente legato a temi come fiducia, reciprocità,
azione collettiva, società civile, contesto istituzionale e sviluppo economico e
politico. Il quadro complessivo di vincoli e opportunità presenti nella società
locale influisce sulle azioni degli attori individuali e collettivi.
Il capitale sociale può favorire la cooperazione tra individui, riconoscendo che
la propensione a cooperare influenza lo sviluppo economico e politico di una
società. La fiducia è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per
l'emergere della cooperazione e la costruzione di un capitale sociale stabile.
Nella teoria originale di Coleman, il capitale sociale si riferisce alle specifiche
configurazioni delle relazioni sociali che guidano le azioni di una persona per
raggiungere i propri obiettivi.
Coleman sottolinea che il capitale sociale è una risorsa importante per lo
sviluppo solo in presenza di determinate circostanze strutturali e di contesto.
Le relazioni sociali che costituiscono capitale sociale per un tipo di attività
possono essere un ostacolo per altre.
Il modo in cui le persone interagiscono tra loro, definito come capitale sociale
individuale, può influenzare diversi tipi di azioni. Ad esempio, in una comunità
chiusa con molte relazioni strette, l'innovazione economica potrebbe essere
ostacolata e gli imprenditori potrebbero avere difficoltà a rompere con le
tradizioni. Tuttavia, una forte cooperazione e reti sociali dense possono anche
portare a sviluppo economico e politico, ma possono anche comportare
conformismo, conservatorismo, corruzione e illegalità.
Il capitale sociale, derivante dal