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PROBLEMI GLOBALI NECESSITANO RISPOSTE GLOBALI

Dalla pandemia ci rendiamo conto che la sfida diventa globale, successivamente è diventata internazionale ma non totalmente. Ciò che succede in paesi distanti da noi, in realtà ci riguarda. La modernità ecologica mette in luce la crisi di governabilità: ambiente, salute e migrazioni -> sfide globali. Ripensare al modo in cui produrre ricchezza e le sfide ambientali che riguardano tutti, concedendo maggior spazio di azione ai consumatori. Creando quindi pressioni alle aziende più responsabili del problema. - EMPLOYMENT BRANDING: azienda che cerca di comunicare ai futuri lavoratori quanto sia bene in quell'ambiente al fine di ottenere i migliori lavoratori ("essere attraente per attirare i più bravi"). Ci sono pressioni sociali sempre più forti che vanno gestite dalle imprese. - La politica non è più solo una prerogativa dello stato e della società.cambiamenti globali e le crisi che ne derivano. La COP26 è una serie di manifestazioni organizzate dai cittadini, in particolare dai giovani delle nuove generazioni, che oggi hanno più potere e voce rispetto al passato. Questi giovani hanno una maggiore consapevolezza dell'importanza dell'ambiente rispetto agli adulti e agli anziani. Nel video "WHY DO WE WORK SO HARD?" di Juliet Schor, si evidenzia come negli ultimi anni le ore lavorative siano aumentate e di conseguenza anche il consumo. Questo crea un circolo vizioso in cui lavoriamo di più per consumare di più. Questa logica critica la società capitalista in cui viviamo e sostiene che anche la cultura stessa sostiene questo sistema. Si nota che gli stati con meno ore lavorative sono quelli che inquinano meno. Durante la pandemia e ancora oggi, il lavoro da remoto (smart working) è diventato più diffuso, ma in Italia è ancora poco adottato il lavoro per obiettivi. Il concetto di "morbo della mucca pazza" viene utilizzato dai teorici della "società del rischio" per descrivere l'incapacità degli stati moderni e degli organismi internazionali nel fronteggiare i cambiamenti globali e le crisi che ne derivano.

La problematica causati dall'agricoltura industrializzata. In questo senso, il consumo socialmente orientato diventa uno spazio nel quale il consumatore e gruppi di consumatori possono far sentire la propria voce nel dibattito nazionale e internazionale. Si sviluppa attraverso i mangimi e poi si trasmette all'essere umano quando ingeriamo la carne -> viviamo in una società del rischio ma non siamo in grado di affrontarlo perché i problemi sono transnazionali, sovrastano i vari stati perché coinvolgono tutti -> siamo già dentro il sistema della globalizzazione -> si crea la crisi di legittimità degli organismi che tradizionalmente dovevano occuparsi di questi problemi. Consumo socialmente orientato dove i consumatori tentano di far sentire la propria voce su questioni tradizionalmente di natura pubblica. Forme di partecipazione attiva di tipo transnazionali -> mosaico di scelte e azioni attraverso cui raccontare un tipo di partecipazione.

politica-prodotti equosolidali: governato il processo dal punto di vista politico, garantendo il nonsfruttamento degli operai creando prodotti "fair-trade" -> doppia spinta pubblica e privata(dallo stato e dai consumatori) -> creazione di forme di disuguaglianze. Questi prodotti sono decisamente più costosi. La scelta di comprare prodotti solidali rappresenta una reazione alle forme di disuguaglianza derivanti dai processi di globalizzazione, e in particolar modo della polarizzazione tra il consumatore e il produttore con il tentativo di promuovere forme di economia maggiormente orientate verso l'equità sociale. - gruppi di acquisto solidali (gas): comprare cibo direttamente dai produttori locali e pagano il prezzo che secondo loro è equo per ridare valore a manodopera, svolgere autodistribuzione da sé. Gas sono poco conosciuti perché abbiamo poco tempo. - Il superamento del confine tra pubblico e privato e tra sfera politica e sfera economica è un elemento centrale nella politica dei prodotti equosolidali.economica contraddistingue l'agire critico del consumatore. Consumo critico definito come un insieme di scelte influenzate sia da specifici attributi del prodotto, come il prezzo e la qualità, sia dalle modalità di gestione della filiera produttiva, in termini di sostenibilità ambientale e sociale. La definizione mette chiaramente in luce la dimensione politica del consumo, costituita dalla scelta del consumatore di prediligere prodotti in grado di soddisfare sia il proprio interesse personale sia la cosiddetta politica dei prodotti, ovvero la considerazione che ogni prodotto sia integrato in un contesto politico. LEZIONE DEL 14/11 -> CAP 4,7 SOCIOLOGIA DEI CONSUMI, CAP 1,2 LEGGERE LA PUBBLICITÀ TRAUMI DELLA MODERNITÀ Vengono chiamati traumi della modernità perché la società si riorganizza, si scardina l'ordine sociale e se ne ricrea un altro -> la transizione verso la razionalità e il disincanto del mondo.nel nostro sistema sociale.4-rivoluzione digitale, internet, smartphone, social media -> cambiano i modi di comunicare,di lavorare, di relazionarsi. Nuovi strumenti che hanno un impatto sulla nostra vita quotidiana.5-rivoluzione ecologica -> cambiamento climatico, inquinamento, sfruttamento delle risorse naturali.6-rivoluzione dei diritti civili -> emancipazione delle donne, lotta per i diritti delle minoranze,matrimonio egualitario.7-rivoluzione culturale -> cambiamenti nelle arti, nella letteratura, nella musica, nell'abbigliamento,nei costumi.8-rivoluzione politica -> cambiamenti nei sistemi di governo, nelle ideologie, nelle alleanzeinternazionali.9-rivoluzione economica -> cambiamenti nei modelli di produzione, di consumo, di distribuzione,di mercato.10-rivoluzione spirituale -> cambiamenti nelle credenze, nelle pratiche religiose, nella ricerca diun senso più profondo della vita.

Parallelamente nel mondo dei consumi -> nascita di centri commerciali e di outlet. Nel mercato inizia a trasformarsi da just in case a just in time (solo quando serve): produco solo nel momento in cui serve al mercato, eliminazione dei magazzini fino ad arrivare al modello Toyota -> passaggio dal modello organizzativo di stampo fordista a quello di stampo toyotista, passaggio dalla centralità della produzione e quella del consumo. Nel just in time il consumatore è il soggetto senza il quale il processo non si può avviare, oltre a rappresentare anche la prima e l'ultima fase del procedimento. Produco solo se serve, prodotti che vengono creati solo se noi li ordiniamo. Viviamo quindi dentro la logica della McDonaldizzazione -> nulla è lasciato al caso, un mondo senza magia e mistero è un'altra conseguenza irrazionale di una crescente razionalizzazione. Organizzazione scientifica del lavoro ad esempio aspettare che il cibo arrivi, spreparare poi,

Queste sono le logiche del ristorante fast food. Tot di minuti per cliente, confezioni pre preparate -> modello (Taylor fordista). Nei Mc Donald tutto è prevedibile in cui il vero target sono i bambini (happy meal). Ingresso dell'individuo nella società moderna -> principio di razionalità che non diventa il principio cardine ma è sempre più centrale nelle nostre vite. Traumi che fanno arrivare l'individuo alla modernità. Le società ci mettono un po' a ripristinare l'ordine acquisito. IL CONSUMO, PIÙ CHE LA PRODUZIONE, SIA DIVENTATO LA FORZA MOTRICE DELLASOCIETÀ CONTEMPORANEA. Nascita del PROSUMERISMO (prosumer: soggetto coinvolto contemporaneamente nella produzione e nel consumo) -> molta attività strettamente collegata con il concetto di produzione avviene nel processo di consumo; non può esserci consumo senza qualche forma di produzione di significato. Fusione tra consumo e produzione.

produttore + consumatore, al Mc Donald facciamo cose che in altri ristoranti non facciamo fornendo quindi manodopera gratuita. Oppure cassa amica al supermercato in cui ci siamo anche sostituiti al lavoro del supermercato e abbiamo avuto un vantaggio di tempo. Farci la benzina da soli, ci siamo messi a fare un lavoro e abbiamo risparmiato soldi. Nella nostra società digitale lasciamo dei dati a Google. Se pagassimo magari i nostri dati sarebbero più tutelati (ciò che vuole fare Elon Musk con Twitter). La coproduzione collaborativa sfrutta il lavoro collettivo dei consumatori-prosumer. In questi contesti il consumatore è invitato a cooperare e superare le difficoltà attraverso il reciproco aiuto tra pari. Questo processo di messa al lavoro del consumatore conferma un processo di sfruttamento del valore prodotto dal lavoro gratuito e ottenuto attraverso il consenso di un consumatore alienato. In parallelo si assiste all'evoluzione dei luoghi di consumo, dei

tempi e degli spazi: la fabbrica cede il passo al centro commerciale. Sono considerabili “campi”, i luoghi in cui avviene il consumo, come negozi al dettaglio, ristoranti, centri commerciali e persino spazi digital e e-store. Vengono spazzati via però gli elementi del pensiero magico, anche le religioni hanno elementi magici perché non sono empiricamente osservabili. Nelle società prima delle 3 rivoluzioni c’era una preponderanza degli elementi magici che governavano l’agire degli individui. Gli outlet sono delle città finte, agglomerato di negozi, sono una copia di una città. Negli outlet non c’è la storia, non ci abita nessuno, non c’è il disordine della società, sono città non vissute, questo è il loro potere comunicativo, non c’è lo stupore, non c’è l’umanità che popola invece i contesti urbani. Essi sono forme organizzative finte, copie di

città che hanno ucciso l'originale. Allo stesso modo i parchi divertimento sono delle città finte. Sono luoghi di consumo scientifico come outlet e McDonald. Le crociere sono simili ai parchi divertimento, sono organizzate scientificamente e c'è un'organizzazione scientifica dei consumi -> tutte queste strutture hanno in comune la razionalizzazione di tutto. Hanno anche potere di globalizzazione, di rendere le cose un po' uniformi, forte potere omogeneizzante. La McDonaldizzazione toglie l'incanto, lo stupore, non c'è più sorpresa. Quello che succede nei consumi dà l'idea anche di quello che succede tra paesi, le relazioni tra essi. Il consumo è diventato la forza motrice della società contemporanea -> oggi ad esempio non paghiamo i social network perché produciamo anche qualcosa. L'influencer vende la propria vita capace di influenzare quella degli altri. La forza degli

influencer si vedono non dai followers ma dai soldi che prende dalle sponsorizzazioni e soprattutto dalle raccolte fondi (durante il Covid) -> si sposta anche su cause

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
32 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia_dec di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Setiffi Francesca.