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SOCIOLOGIA DEI CONSUMI
1) Il consumo: un’introduzione
Le analisi sul consumo richiedono uno sguardo interdisciplinare; il consumatore è un individuo con desideri e bisogni da soddisfare, le cui abitudini di consumo sono espressione della sua identità. Non sempre cambiamo smartphone, abiti e automobili perché non funzionanti, spesso non vanno più di moda. Si chiama obsolescenza programmata (governata dalle imprese) o desiderio di acquistare qualcosa di nuovo (esercitato dai consumatori). Il consumo rende possibile l’espressione dell’identità del soggetto ma, allo stesso tempo, può essere considerato fonte di annichilimento, di omologazione dell’individuo.
CONSUMARE: atto collettivo oltre che personale e individuale. Consumare attiene a un sistema di comportamenti riferibili a specifici valori appresi attraverso un processo di socializzazione
Dal boom economico alla post-crisi: breve storia dei consumi in Italia
La società dei consumi italiana è il risultato di una
lunga rivoluzione economica e culturale. Gli anni dal 1945 al 1973 sono definiti l’epoca d’oro del capitalismo: crescita del reddito pro capite, liberalizzazione dei mercati, ricostruzione post-bellica (piano Marshall con diffusione del modello capitalista), rapido aumento della popolazione e diminuzione del tasso di mortalità; boom economico. La cultura urbana si oppone a quella rurale. La diffusione dei supermercati (dove la merce è esposta negli scaffali e quindi prelevabile direttamente dal consumatore) e il linguaggio pubblicitario assumono in Europa il ruolo di vettore di comunicazione di nuovi stili di vita. La più importante novità nello stile di vita delle famiglie italiane è costituita dall’acquisto di beni durevoli. Tra il 1959 e il 1963 assistiamo al raddoppio della produzione industriale (nascono una serie di nuovi simboli di status: tv, telefono, auto). Negli anni ’60, l’automobile diventa simbolo di autonomia e mobilità; per l’uomo è l’emblema del progresso.suo status di lavoratore, mentre per la donna rappresenta un simbolo di emancipazione. Anni ’70-’80 in Italia inizia la diffusione dei beni di consumo tra i ceti popolari. Anni ’80 si registra un aumento del tempo libero, assistiamo a un calo delle vendite dei biglietti per il cinema a favore del consumo del mezzo televisivo. Negli anni ‘80 e a inizio ‘90, la televisione perde il suo ruolo pedagogico trasformandosi in uno strumento di trasmissione di stili di vita con la nascita della televisione commerciale. I consumi abbandonano la loro connotazione familiare, trasformandosi in esigenze o desideri individuali. I single sono la forma familiare più diffusa in Italia; si passa dall'acquisto di beni durevoli alle spese per vacanze e divertimenti. Sul finire del ‘900, si assiste a una politicizzazione delle scelte di consumo. Acquistare o astenersi dal farlo diventano un modo per premiare o punire il comportamento delle aziende. Negli anni ‘50, camminando per strada, erarelativam