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Accoppiamenti strutturali e formazione delle istituzioni
Questi si verificano quando l'uno dell'altro propri elementi. Un esempio è il linguaggio, accoppiamento strutturale tra persone e sistemi sociali. Gli accoppiamenti strutturali tra organizzazioni con un diverse specializzazioni funzionali, che nei rispettivi sottosistemi hanno un ruolo rilevante, determinano accoppiamenti strutturali tra gli stessi sottosistemi. In questo modo si verificano le istituzioni societali.
Questi accoppiamenti strutturali possono essere dei tipi più vari e possono mutare nel tempo. In una società differenziata per funzioni gli accoppiamenti strutturali per sottosistemi specializzati rappresentano alcune delle principali istituzioni sociali. In che modo grazie a questo processo si formano le istituzioni?
Le istituzioni si formano sempre allo stesso modo. I diritti fondamentali sono accoppiamenti strutturali del sistema politico e del sistema economico. In alcuni casi vengono esplicitati (le Costituzioni), in altri non vengono.
esplicitati, ma sono dei criteri che due sistemi assumono per scambiarsi informazioni. È un'istituzione societale nella misura in cui qualsiasi altro sistema sociale la assume. Gli accoppiamenti strutturali servono a mantenere la differenziazione tra isottosistemi funzionalmente differenziati, e quindi, sulla trama di questi si costituisce l'integrazione della società moderna. Quindi, per quanto detto, la struttura della società si manifesta nel tempo e nello spazio in varie forme: questo implica il fatto che le modernità possono davvero essere multiple e che non si debba cadere nel tranello di identificare una modernità come modello e misura su tutte le altre.
Un salto di livello compiuto dal processo di modernizzazione è identificato dal termine "globalizzazione".
In che modo nella seconda metà del Novecento si passa alla globalizzazione? La globalizzazione è la radicalizzazione della poliarchia,
ossia del primato della differenziazione per funzioni della società sulle altre forme di differenziazione sociale (per cui esiste ad esempio un solo mercato mondiale; ossia i sottosistemi societali coincidono nelle varie società). Risulta, tuttavia, rilevante anche se in modo ridimensionato, la differenziazione segmentaria di un singolo sottosistema, che è diversa in società diverse. Con la globalizzazione risulta impossibile la gerarchizzazione dei diversi sottosistemi. E per ogni singola funzione sociale l'unico primato possibile è quello all'interno del sottosistema differenziato e specializzato per assolvere quella funzione. La globalizzazione comporta un salto di livello della differenziazione tra sistemi sociali e sistemi personali, e della differenziazione tra i vari tipi di sistemi sociali. Essa incide sulla struttura interna della società e porta all'esigenza di ridefinire gli accoppiamenti strutturali già definiti. Qualcosadi impossibile e qualcosa di possibile Ponendo l'assunto che il reale è contingente si arriva alla conclusione che: non vi è nulla di necessario nella globalizzazione in quanto anch'essa è contingente. Per ciò, gli aspetti possibili e gli aspetti impossibili nella globalizzazione risultano tali in relazione a una condizione contingente, ovvero che potrebbe essere altrimenti. Si è già parlato delle tendenze portate dalla globalizzazione. Si è detto cosa risulta impossibile in una società globalizzata. Tuttavia, è possibile che progredisca o regredisca, o ancora che diversamente si sviluppi il processo di specificazione; anche se dovrebbero continuare a svolgere un ruolo secondario i tipi di differenziazione segmentario e quello centro/periferia, come anche i processi di specializzazione interni ai singoli sottosistemi funzionali. È, inoltre, possibile che continuino a variare nel tempo e nello spazio i programmi eLe semantiche, e quindi gli accoppiamenti strutturali tra i vari sottosistemi societali. Il processo di globalizzazione implica, infatti, una continua revisione e sperimentazione delle soluzioni di accoppiamento strutturale e delle loro connessioni, ovvero di quelle che ha chiamato "configurational web". Le condizioni dello stesso ordine sociale diventano, per via del processo di globalizzazione, condizioni contingenti, improbabili e mutevoli.
La società nella società
La società è un sistema inosservabile dall'esterno. In quanto comunicazione, ogni osservazione della società le è sempre interna, ne è un elemento. Per di più, in una società a modernizzazione avanzata, come analizzata, la società risulta osservabile soltanto dal punto di vista di uno dei suoi sottosistemi. Non esiste alcuna possibilità di una descrizione oggettiva o univoca, in quanto ogni sottosistema ha almeno un angolo.
Cieco. È in virtù di questa osservazione che, nella teoria di Luhmann, la società è tempo; non ha né è essenza.
Campi di variazione
Un avvertimento da non trascurare
Georg Simmel, nel suo saggio sulla differenziazione sociale pone il problema della identificazione dei limiti a cui tale processo può spingersi. Arriva alla conclusione che anche se questo limite fosse visibile, varrebbe il divieto di farne parola. Questo perché spingendosi tanto oltre diverrebbero manifeste le condizioni del sociale e sarebbe pienamente osservabile il suo funzionamento.
N. Luhmann pone lo stesso problema ma in una accezione positiva.
I vantaggi di una prospettiva
Considerando la tesi simmeliana il libro non cerca una spiegazione dello Stato come limite della modernità, né della secolarizzazione come processo che tende a quei limiti. Qual è?
Tuttavia, in vista dell'accezione luhmanniana, ci si potrebbe domandare il limite dei sottosistemi.
che è possibile raggiungere; si potrebbe immaginare, come caso limite, un ordine sociale caratterizzato da reciproca indifferenza tra i sottosistemi. Questo ordine sociale avrebbe una configurazione non solo moderna, ma anche omogenea e globale. Tuttavia, la realtà si allontana da questo modello ideale, in quanto il sorgere di alcuni sottosistemi societali mette in difficoltà altri sottosistemi societali, differenziatisi più o meno contemporaneamente o addirittura in precedenza. Inoltre l'aumento del numero dei sottosistemi fa crescere per ciascuno di questi la probabilità di essere sfidato con successo da equivalenti funzionali. Oltre a questo il dislivello di complessità che si nota nei vari sottosistemi societali, può rappresentare la base per l'inizio di una crisi generale della società stessa. Infine si può dire che, con l'aumento dei vari sottosistemi societali, vi è anche un aumento degli.accoppiamenti strutturali che tra loro possono avere luogo. Tali accoppiamenti strutturali possono variare localmente: ovvero in società diverse possono trovarsi diversi accoppiamenti path dependent strutturali tra gli stessi partner; e hanno un'evoluzione (dipendente dal percorso).Modernità e modernizzazione
Come già ampiamente detto, si ha a che fare con un certo numero di differenti configurazioni della modernità. Esse vanno da un massimo a un minimo di radicalizzazione della manifestazione sociale del primato di differenziazione per funzioni della società. Non arrivano mai al caso limite suddetto, ma si possono avvicinare o allontanare da esso. Questo avviene quando la manifestazione della specializzazione di qualche sottosistema si accentua oppure si attenua. Queste società vengono chiamate "società aperte" o "società a beni sociali non commutabili" o anche poliarchie eterarchiche. La loro differenziazione
interna è ampia come anche la loro differenziazione in non esiste un unico modello di poliarchia. generale: Le trasformazioni che avvengono all'interno di queste società vanno assunte come un susseguirsi di stati diversi, prossimi alla soglia di possibili catastrofi, i quali vanno assunti a loro volta come altrettanti constitutional moments. In questo modo, tale "regime di permanenti crisi" fungerebbe, nella società moderna, da equivalente funzionale dello Stato e di ogni altra possibile potenza catecontica. In questo modo va in crisi anche l'apparente esclusività del tempo cronometrabile e sincronizzabile. La società non è più né rappresentabile, né organizzabile. E in questo secolo complesso, il secolare si libera dalla secolarizzazione. Due criteri e una questione Il libro vuole analizzare il fenomeno dello Stato e della secolarizzazione partendo da due criteri: 1) fare attenzione ai rapporti di forze cheeventualmente si instaurano e operano come accoppiamenti strutturali tra sottosistemi societali;
2) in qualche caso ci sono davvero le condizioni perché un sottosistema societale soccomba alla sfida di equivalenti funzionali o per lo meno debba accettare una forte riduzione della propria rilevanza sociale? quale livello di centralità ed
La domanda a cui fa riferimento il libro è: eventualmente quali vantaggi relativi possono toccare alla politica nelle configurazioni sociale emerse nel corso della modernizzazione? Inutile dire che tale domanda è in relazione con lo Stato e con la questione dell'effetto dell'impatto secolarizzazione. Quest'ultima, infatti, non è altro che dello Stato sulla religione, o dell'impatto dello Stato sul cristianesimo sino a ridurlo a religione, o dell'impatto dello Stato che tenta di ridurre la Chiesa a qualcosa di simile a sé stesso.
Stato, secolarizzazione
Stato
Il libro si propone di inquadrare
le società moderne, caratterizzata da un ordine sociale statuale. Questo ordine sociale statuale si distingue da altre forme politiche moderne non statuali per la presenza di un piccolo gruppo di caratteri empiricamente osservabili nello Stato come forma statuale. La differenza tra queste due forme, "stato" e "Stato", può essere considerata come varianti dello stesso processo di modernizzazione. Per comprendere questa differenza, è necessario tornare al concetto di sovranità, mantenendosi però lontani dai suoi estremi, come nel caso degli Stati assoluti o totalitari. La nozione di sovranità implica sempre un grado di autonomia del potere politico e un tentativo riuscito di regolare il meccanismo della relazione tra governanti e governati o rappresentanza politica. Nella concezione weberiana, lo Stato è semplicemente una delle forme politiche che sono emerse nelle società moderne.