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Le prospettive quantitative e qualitative nella ricerca sociale

Nella ricerca sociale sono praticabili la prospettiva quantitativa oppure quella qualitativa. Il piano della ricerca quindi si orienta in due sensi: verso una ricerca di tipo verificato o verso una ricerca che viene definita di tipo esplorativo o descrittivo. Da una parte si verifica e dall'altra si esplora. Queste due prospettive derivano da due diverse visioni del mondo: spiegare oppure comprendere.

Il dibattito sul metodo vede da un lato il modello positivista di Durkheim e dall'altro modello conoscitivo che chiama in causa Weber. L'approccio positivista è deduttivo, quindi si muove dal generale al particolare, dalla formulazione dell'ipotesi alla verifica o falsificazione delle stesse. A questo approccio si oppone la prospettiva affermata da Weber.

I filoni che utilizzano il metodo qualitativo sono l'internazionalismo simbolico, la fenomenologia, le etnometodologia e sono definite microsociologiche in quanto si occupano di piccoli segmenti di spazio.

e di tempo e di piccole quantità di persone. Quando si inizia una ricerca è necessaria una domanda conoscitiva dopodiché il carattere qualitativo e quantitativo verrà dato proprio dalla domanda conoscitiva, ovvero dal tipo di domande che i ricercatori si porranno sulla realtà empirica. L'obiettivo primario dell'intervista qualitativa è quello di comprendere le opinioni, percezioni e interpretazioni del soggetto, i suoi sentimenti e i motivi delle sue azioni. Questo tipo di intervista può essere definita come una conversazione provocata da un intervistatore rivolta a soggetti scelti con la finalità di tipo conoscitivo. L'intervistatore deve essere in grado di instaurare un rapporto di felice empatia con l'intervistato, deve quindi crearsi una relazione significativa poiché il ricercatore e l'intervistato sono coinvolti nella stessa impresa. Il disegno della ricerca L'indagine si è svolta utilizzandoun'età compresa tra i 20 e i 30 anni.

Età compresa tra i 20 e i 27 anni. Tra questi sono presenti studenti universitari, fuori sede e non, impegnati in un percorso triennale o magistrale e giovani inseriti nel mondo del lavoro. I soggetti sono stati selezionati anche in base al loro corso di studi. Le interviste sono state condotte nei mesi di Febbraio e Maggio 2021 e hanno avuto una durata di circa 17 ore di registrazione, con una variabile tra i 25 e i 75 minuti di durata ciascuna. Sono state realizzate online per via delle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria da COVID-19, per mantenere un contatto visivo tra intervistati e ricercatore si è optato per delle videochiamate sulle piattaforme online. I soggetti intervistati sono stati rassicurati sull'anonimato dei contenuti da loro elargiti, hanno inoltre firmato una liberatoria per l'autorizzazione alla registrazione e per l'utilizzo delle informazioni volontariamente fornite. La fase successiva è stata quella di trascrizione.

dall'aspirazione a una formazione più approfondita e specializzata, nonché dalla volontà di acquisire competenze specifiche per poter accedere a determinate professioni. Alcuni intervistati hanno sottolineato l'importanza di una buona formazione scolastica come base solida per il percorso universitario, mentre altri hanno evidenziato la mancanza di sostegno e orientamento da parte delle scuole secondarie. Inoltre, è emerso che la scelta del percorso universitario è influenzata anche da fattori esterni, come le opportunità di lavoro nel settore prescelto e le aspettative familiari. Alcuni intervistati hanno dichiarato di aver scelto un percorso universitario diverso da quello desiderato a causa delle prospettive lavorative più favorevoli, mentre altri hanno seguito le aspettative dei genitori o delle figure di riferimento. Tuttavia, non mancano coloro che hanno scelto di non intraprendere un percorso universitario, preferendo invece formazioni professionali o percorsi alternativi. Questa scelta è stata motivata da diverse ragioni, come la volontà di entrare nel mondo del lavoro il prima possibile, la mancanza di interesse per gli studi accademici o la preferenza per una formazione più pratica e orientata al lavoro. In conclusione, la scelta del percorso universitario è influenzata da molteplici fattori, tra cui la formazione ricevuta dalle scuole secondarie, le aspettative personali e familiari, le opportunità di lavoro e le preferenze individuali. È importante che gli studenti siano adeguatamente supportati e orientati nella scelta del percorso più adatto alle loro aspirazioni e interessi, al fine di favorire una formazione di qualità e una transizione efficace verso il mondo del lavoro.all'incapacità di poter spendere il proprio diploma per la ricerca di un impiego. Al contrario molti altri intervistati affermano che l'iscrizione all'università fosse una scelta che pensavano di intraprendere già da anni. L'abissale differenza. L'università distante dal mondo del lavoro. Sì, è proseguita l'intervista chiedendo loro quali fossero le opinioni relative a strumenti, iniziative e orientamento offerti dall'istituzione universitaria in direzione alle prospettive lavorative. È stato chiesto loro, sulla base delle loro aspettative, quelle che potrebbero essere delle indicazioni per rendere in un'università più efficiente a questo scopo. È emersa un abissale differenza tra la preparazione universitaria e l'effettiva preparazione alla professione che si vuole svolgere in futuro. Alcuni intervistati percepiscono scarse potenzialità delle esperienze di tirocinio.nella fase di orientamento al mondo del lavoro, emerge una preoccupazione comune tra gli studenti: la paura di restare intrappolati tra formazione e precariato. Molti intervistati hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla difficoltà di trovare un impiego stabile una volta terminati gli studi. A tal proposito, è emersa la necessità di creare maggiori opportunità di stage presso aziende disposte ad assumere i tirocinanti. Gli studenti ritengono che gli incontri con le aziende dovrebbero andare oltre i semplici open-day o seminari, offrendo una reale possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, è stata evidenziata la mancanza di chiarezza da parte delle fonti istituzionali, come ad esempio i siti Internet dei dipartimenti universitari. Gli studenti ritengono che questi siti spesso siano poco forniti e poco chiari, rendendo difficile l'accesso alle informazioni necessarie per orientarsi nel mondo del lavoro. In conclusione, gli studenti suggeriscono di organizzare un maggior numero di incontri stage con aziende disposte ad assumere, al fine di aumentare le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Allo stesso tempo, si richiede una maggiore chiarezza e completezza delle informazioni fornite dalle fonti istituzionali, al fine di agevolare l'orientamento al mondo del lavoro.

è scelto di proseguire le interviste chiedendo opinioni sul concetto di lavoro. Si èdomandato agli studenti intervistati quale fosse il loro lavoro dei sogni e unadescrizione delle loro aspettative future, formative e lavorative. ne è emersanegatività rispetto al futuro professionale caratterizzato da demotivazione,scoraggiamento e preoccupazione. A causa dell'emergenza da COVID-19 i giovanisono preoccupati rispetto al quadro dell'occupazione giovanile in Italia. Moltiintervistati sono preoccupati di restare intrappolati in situazioni lavorative pocogratificanti ed eccessivamente impegnative a fronte di una retribuzione pococorrispondente. Emerge inoltre la volontà di alcuni intervistati di proseguire nelpercorso di studi per poter acquisire delle competenze dei titoli maggiormentecompetitivi per potersi inserire nel mondo del lavoro, mentre altri studenti riconosconola difficoltà e la stanchezza sopraggiunta al termine del primo

livello e anche permotivi di tipo economico dichiarano la volontà di non intraprendere subito un ulteriore percorso di studi di livello superiore. In dovere di essere la persona che non sono. I diversi volti del lavoro temuto e sperato Si è poi domandato agli intervistati quali fossero le loro opinioni sul tema del lavoro dal punto di vista personale e generale, poi è stato chiesto agli intervistati di indicare le principali caratteristiche delle condizioni lavorative ideali auspicabili per la realizzazione di sé e del proprio futuro. In quasi tutti gli intervistati prevale un'idea di retribuzione equa e corretta molto legata all'attuazione dei propri progetti di vita. Espressivo, multidisciplinare, digitale: il lavoro ideale per proteggere i tempi di vita In questa sezione si riportano gli elementi individuati dagli intervistati per descrivere l'ambiente e le condizioni lavorative ideali in grado di rispettare il bisogno di autorealizzazione.soddisfazione personale e stabilità economica. Le caratteristiche che emergono non trascurano le passioni, i bisogni, le aspirazioni e gli interessi ritenuti importanti per la costruzione del sé. Molto frequente il tema della gestione del proprio tempo libero, caratteristiche essenziali e distintive per le prospettive future degli intervistati, per questo lavoro in smart working sembra essere una soluzione molto apprezzata dalla maggior parte di loro. Le strategie di resistenza della generazione educata al precariato La vulnerabilità occupazionale della generazione iper-specializzata È stato chiesto agli intervistati diverse testimonianze sul tema del lavoro odierno e ci hanno rimandato al tema dell'insicurezza specialmente per il proprio futuro economico e lavorativo, come tratto distintivo della generazione Z. È emerso un diffuso pessimismo rispetto al futuro professionale caratterizzato da demoralizzazione, scoraggiamento, preoccupazione e sconforto.inoltre venuto fuori, in ambito lavorativo e non solo, una diffusa idea di scarsa stima e considerazione delle potenzialità e capacità dei giovani odierni da parte della popolazione adulta. I giovani intervistati evidenziano delle criticità: da un lato riconoscono di essere molto più istruiti rispetto alla generazione dei loro genitori e dall'altra lamentano che per l'accesso a molte delle posizioni occupate ieri oggi ci sarebbe bisogno di molti più titoli e requisiti. G. Standing formule concetto di mercificazione dell'istruzione che include alcune delle questioni sollevate dai giovani intervistati: cioè l'abissale differenza tra formazione universitaria e preparazione al mondo del lavoro, lo sconforto derivante da un mercato del lavoro sempre più esigente e la rabbia verso una generazione precedente che non riconosce il tortuoso percorso ad ostacoli che i giovani di oggi devono attraversare per l'inseguimento del proprio.società moderna. Secondo lui, la scuola non solo fornisce conoscenze e competenze, ma svolge anche un ruolo cruciale nel formare la personalità e il carattere degli individui. L'autore sostiene che il coronamento professionale, ovvero il raggiungimento di una professione o di un lavoro gratificante, è uno degli obiettivi principali del sistema scolastico. Secondo l'autore, il coronamento professionale non riguarda solo l'ottenimento di un lavoro ben remunerato, ma anche la realizzazione personale e la soddisfazione nel proprio percorso professionale. Egli sottolinea l'importanza di un'istruzione di qualità che prepari gli studenti non solo dal punto di vista accademico, ma anche per il mondo del lavoro. L'autore evidenzia che il coronamento professionale non è garantito automaticamente dopo il completamento degli studi, ma richiede impegno, perseveranza e adattabilità da parte degli individui. Egli sostiene che la scuola dovrebbe fornire agli studenti le competenze necessarie per affrontare le sfide del mondo del lavoro, come la capacità di problem solving, la comunicazione efficace e la capacità di lavorare in team. Inoltre, l'autore sottolinea l'importanza di un orientamento professionale efficace all'interno del sistema scolastico. Gli studenti dovrebbero essere guidati nella scelta di un percorso professionale che sia in linea con le loro passioni, interessi e talenti. L'autore sostiene che un'adeguata orientamento professionale può aiutare gli studenti a prendere decisioni informate e a sviluppare una visione chiara del loro futuro professionale. In conclusione, l'autore ritiene che il coronamento professionale sia un obiettivo fondamentale del sistema scolastico. Egli sottolinea l'importanza di un'istruzione di qualità che prepari gli studenti per il mondo del lavoro e di un orientamento professionale efficace. L'autore sostiene che il coronamento professionale non solo porta a un lavoro gratificante, ma contribuisce anche alla realizzazione personale e alla soddisfazione nella propria carriera.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
12 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cici95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Colella Francesca.