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COMUNICAZIONE PUBBLICA: istituzioni, pratiche, piattaforme

1. L’alfabeto della comunicazione pubblica

Nella letteratura internazionale sono presenti diverse accezioni dell'espressione «comunicazione pubblica». La declinazione anglosassone, si riferisce a ogni attività di comunicazione rivolta al publico in generale o a specifici pubblici, da parte di un'organizzazione o di un singolo individuo, attraverso i media tradizionali e/o digitali, con diverse finalità (visibilità, fidelizzazione, engagement, ecc.) e modalità relazionali. Altra accezione molto diffusa e prevalente nel Nord America consiste nell'associarla al dibattito che si sviluppa nella sfera pubblica e i cui attori protagonisti possono essere molteplici: le istituzioni, i media, le imprese, i movimenti, le associazioni. Dunque, la comunicazione pubblica è intesa come comunicazione che si esprime nella sfera pubblica, in cui prende vita e si diffonde il «discorso pubblico» su tematiche che riguardano diversi

Ambiti della vita della collettività (salute, ambiente, sicurezza, lavoro, diritti umani, ecc.).

Faccioli: «la comunicazione pubblica è il contesto e lo strumento che permette ai diversi attori che intervengono nella sfera pubblica di entrare in relazione tra loro, di confrontare punti di vista e valori per concorrere al comune obiettivo di realizzare l'interesse della collettività».

Gli studiosi italiani condividono inoltre la convinzione che la comunicazione pubblica possa essere articolata in 3 grandi aree:

  1. La comunicazione politica mira a creare consenso elettorale ed è promossa da partiti, movimenti e gruppi di pressione, nonché i rappresentanti politici dell'amministrazione quando comunicano il loro punto di vista sulle politiche pubbliche (logiche propagandistiche; comunicazione di parte su temi controversi).
  2. La comunicazione istituzionale (delle imprese, fondata su imparzialità, inclusività) riguarda tutta la comunicazione che mira a far conoscere al pubblico l'amministrazione,
le sue attività, i suoi servizi e le sue scelte. Cerca inoltre di ascoltare, coinvolgere e favorire la partecipazione del pubblico esterno (cittadini, imprese, stakeholder e altre istituzioni) e interno (dipendenti). La comunicazione sociale, riguarda le attività di comunicazione per informare, sensibilizzare e stimolare idee o comportamenti su temi ritenuti socialmente rilevanti per la popolazione, ovvero i cosiddetti problemi sociali (es. ambiente, salute, sicurezza, integrazione). Questo tipo di comunicazione è promossa dalle PA ma anche da organizzazioni non profit e imprese. Gli stessi autori non mancano di precisare che, in molti casi, le attività di comunicazione difficilmente possono essere assegnate in modo esclusivo a una delle tre aree. Questo ragionamento riguarda soprattutto la distinzione fra comunicazione istituzionale e sociale. Per esempio, una campagna di comunicazione su un tema socialmente rilevante (come la violenza sulle donne), può essere considerata.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
32 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisalizza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della comunicazione pubblica e istituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Solito Laura.